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Autore: _booklove__    30/01/2016    0 recensioni
Tutti parlano del primo bacio tra Annabeth e Percy ma.... Vi siete mai chiesti com'è stato quello tra Sally Jackson e Poseidone? Quali emozioni hanno provato? Quali circostanze hanno "favorito il fato"?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Percy Jackson, Poseidone, Sally Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sally Jackson stava guidando verso Mountauk, la località dove si rifugiava quando lo stress dato dal lavoro diventata insopportabile. Questa era la prima volta che ci andava con Percy, il figlioletto di appena 5 mesi. Percy era nel sedile accanto a quello del guidatore, se ne stava comodo dentro la sua culla, e guardava ciò che lo circondava con un largo sorriso. 'Mountauk'. Ecco il cartello. Cinque minuti dopo, ecco lo stabilimento. Sally parcheggiò e tirò un sospiro di sollievo al pensiero di passare due giorni in quell'angolo di paradiso, insieme alla sua gioia più grande. Velocemente scaricò il bagaglio e, con in braccio il figlio, si avviò verso la capanna assegnatagli. Aprì la porta e.... "Bene" si disse "A quanto pare la felicità va guadagnata" e, con un sorriso sulle labbra, inizio a togliere tutta la polvere che si era formata dall'ultima volta che qualcuno aveva abitato la casetta. Percy nel contempo, dormiva. Un'oretta dopo, la casa sembrava risplendere di luce propria: le finestre, finalmente lucidate, facevano entrare i pochi raggi che il tramonto emanava. Il pavimento era lustro, così come il tavolo, le sedie e gli altri ornamenti. Le coperte del letto erano state prontamente cambiate con delle altre dal tessuto blu. Sì, blu. Il blu era il colore che Sally usava per ogni cosa, e questo perchè voleva mantenere un "contatto indiretto" con il suo vero amore, Poseidone. Eh già, erano passati solo pochi mesi da quando il suo amato era "disperso in mare" ma già gli mancava. Non passava un giorno senza che il suo pensiero non vagasse almeno una volta verso la figura del Dio, solo quella mania del Blu la faceva stare meglio, perchè, nella sua ingenuità, pensava di essere più vicina a lui. Sally si riscosse da quei pensieri e andò da Percy. Si era appena svegliato, non piangeva, guardava la mamma con fare interrogativo. "Vieni amore, ti faccio vedere una cosa speciale " . Detto questo, prese il frugoletto tra le braccia, e, con le chiavi in tasca, uscì e si diresse verso la spiaggia. Più si avvicinavano e più il piccolo rideva e si eccitava. arrivarono a pochi metri dall'acqua quando Sally si fermò, voleva fare un esperimento. Pian piano adagiò Percy sulla spiaggia che, non appena ne ebbe modo, iniziò a gattonare freneticamente verso quell'enorme distesa d'acqua. La ragazza lo seguì preoccupata ma, non appena Percy toccò l'acqua essa lo avvolse completamente e iniziò a scintillare. Più il neonato rideva più l'acqua fremeva, più lui batteva le mani, più l'acqua formava mille acrobazie. Sally lo guardò, lo guardò bene. Aveva qualcosa di diverso. Nei suoi occhi si rifletteva il più limpido dei mari, il più Impetuoso tra gli oceani, il più quieto tra i bacini marini, il più pericoloso tra le distese d'acqua. Tranquillizzandosi, Sally arretrò e si sedette sulla spiaggia, sapeva che Percy era al sicuro. E il suo pensiero iniziò a vagare velocemente tra i ricordi più dolci che aveva, perchè quegli stessi occhi li aveva già visti una volta, una sola. Era una tranquilla mattina di inizio estate, le ferie di Sally erano appena iniziate, e, per festeggiare, Poseidone gli aveva organizzato una sorpresa. Sally si era vestita di tutto punto: gonnellina azzurra e un top bianco con ricami elaborati, mettevano in risalto le sue delicate forme. I capelli, che ricadevano sulle spalle, le incorniciavano il grazioso viso e i profondi occhi color abisso. davanti alla porta della casa dove la bella si stava perfezionando, stava un agitatissimo Dio in preda all'ansia. Oggi, continuava a ripetersi, gli avrebbe confessato il suo amore. " Ah! smettila Poseidone, sei un Dio! Sei lo scuotitore della terra, l'impeto dei mari! Hai conquistato fanciulle di ogni dove e per millenni! calmati! " No, Poseidone non aveva mai provato nulla di simile. La porta si aprì. Dii immortales, il re delle acque pensò che nemmeno la più bella tra le metamorfosi di Afrodite sarebbe stata all'altezza di quella celestiale visione. La salutò brevemente , con un leggero bacio sulla guancia e saltarono in sella alle bici. pedalarono, Pedalarono e continuarono così per ore, finché lui si fermò. Erano in mezzo alla strada, sulla sinistra c'era un enorme distesa di Prato verde, mentre, dal loro lato un bosco. " Allora, Poseidone, dove andiamo?" Esordì lei. Ma lui non rispose, si limitò a prenderle il polso e a portarla in mezzo ai fitti alberi. Sally rideva, e così anche il dio. Il bosco si fermò all'improvviso, dando spazio ad una radura che cedette gradualmente il passo ad una spiaggia. " Aspetta un attimo, ma questa è Mountauk! Cos.... Perchè siamo passati di qui? " chiese lei. " C'è un posto molto bello nascosto qua. Non l'ha mai visto nessuno" rispose lui. " Impossibile" controbattè la ragazza "ci vengo molto spesso in questa località, conosco ogni centimetro di questa spiaggia!". E finito di parlare, si lasciò andare in una risata cristallina. "Scommettiamo? " la sfidò Poseidone che iniziò a correre verso il punto del mare che incontrava un monte, "il bacio di Zeus". "Hai perso, ci so..." ma non riuscì a finire la frase, perchè Poseidone aveva allungato il braccio destro e la montagna stava iniziando a sgretolarsi. No, non si stava sgretolando, stava....Cosa....Cosa stava scavando una grotta! Poseidone abbassò l'arto e iniziò a togliersi la maglietta mentre Sally lo guardava divertita. "Forza, spogliati, non vorrai farti il bagno vestita, spero! " Sally scrollò la testa per cercare di svegliarsi da quel meraviglioso sogno. Anzi, ci ripensò, se era frutto del sonno allora non voleva svegliarsi più!. Fortunatamente aveva avuto la bella idea di mettersi il costume sotto gli indumenti, così, in meno di due minuti, erano entrambi in acqua. Nuotare non era faticoso, una calda corrente la spingeva delicatamente nella direzione in cui nuotava l'uomo. Sally lo guardò. Aveva le spalle larghe e possenti, le braccia muscolose dividevano l'acqua con estrema facilità. Di solito a Sally non piacevano quei malati di palestra il cui unico obbiettivo era gonfiarsi a dismisura. Poseidone aveva il muscolo perfetto, non troppo grande, ma messo ben in evidenza. Entrarono nella caverna. Era buia e Sally si aggrappò saldamente al polso di lui per paura di farsi male o di cadere. Il dio schioccò le dita, immediatamente un numerosissimo gruppo di lucciole entrarono e illuminarono i visi dei due giovani. Sally fu la prim a parlare, o meglio, fu la prima a tentare di parlare. L'unica cosa che riusciva a dire era "wow". "È un pò rustica, ma posso migliorarla" obiettò Poseidone. "È.... è bellissim così! Mi piace il tuo modo di costruire, niente male per un testa d'alghe!" Scherzò la ragazza in un misto di emozione e mille altri sentimenti. "Grazie, Mylady!" Fu la risposta del dio che si avvicinava sempre di più alla compagna. "Le lucciole non sono sotto il comando di Zeus?" Chiese timidamente Sally, imbarazzata dalla situazione che si era creata. Poseidone non rispose. La prese tra le braccia, la vita stretta e la pelle vellutata della schiena erano accarezzate dalle mani del dio che, sottovoce, gli rispose "gentile concessione del mio caro fratello" poi, stringendola ancora di più, aggiunse "Sei speciale". Alzò lo sguardo e i loro occhi si incrociarono. Ecco, ecco gli occhi che Percy aveva ereditato. Poteva vederci le stesse cose: lo stesso mare calmo, lo stesso mare impetuoso, lo stesso mare limpido, lo stesso mare pericoloso. E in un attimo le loro labbrà si unifono. Quelle del dio sapevano di salsedine. Un timido contatto, innocente, poi, più il tempo passava, più coraggio acquisivano, più passione cresceva in loro. Ormai Sally lo sapeva, sarebbe nato qualcosa di meraviglioso tra loro due. Ora Sally era sulla spiaggia. La stessa spiaggia dove un tempo correva con il dio. Là, più avanti, la stessa grotta. davanti a lei, un uomo diverso, eppure lo stesso. Percy, nel frattempo, si era stancato di giocare con l'acqua e così la madre andò da lui e, delicatamente, lo prese tra le braccia. Lo cullò e, in breve tempo il bimbo cadde tra le mani di Morfeo. Sally guardò il mare ancora per un secondo. sperava di poterlo vedere. " È uguale a te" sussurrò "Grazie". Si girò, entrò in casa e si chiuse la porta alle spalle. Non seppe mai che qualcuno emerse dall'acqua e, poco prima di scomparire, rispose "Grazie a te" mentre una lacrima solcava i suoi lineamenti perfetti e bagnava le sue iridi cristalline. FINE. {Se vi è piaciuta, fatemelo sapere💕}
   
 
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