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Autore: Flame_Princess    31/01/2016    0 recensioni
-Anche lei aspettava […], colui che le aveva rubato il cuore, anni prima-.
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Aveva raggiunto la panchina, simbolo del loro amore, quella dove si baciarono la prima volta, quella da cui guardavano il tramonto insieme, senza dire una parola perchè sapevano che in quel momento le parole non contavano, l'unica cosa che aveva importanza era essere lì, l'una tra le braccia dell'altro ad osservare il sole dare via libera alla luna. Si era seduta lì, a pensare e ripensare a tutti i momenti trascorsi in quel luogo così importante per loro. Aveva la sua lettera in mano, quella che diceva -La città di Yerton ha bisogno di tutti noi, sconfiggeremo gli indigeni alla frontiera e torneremo, tornerò da te-. Lei, tristemente, lo lasciò andare, sapeva che quelle popolazioni che vivevano nei boschi rappresentavano un pericolo per la loro città e per questo tutti gli uomini, non solo i guerrieri, furono richiamati per difendere il confine. E mentre gli uomini combattevano, le donne di Yerton rimanevano con i loro figli, dicendo loro che papà sarebbe tornato, prima o poi. Volevano tenere quelle piccole creature innocenti lontane dalla guerra che si trovavano ad affrontare i loro amati. E mentre i bambini continuavano a vivere nel loro piccolo mondo dove ogni cosa é sicura, le donne pregavano gli Dei che non capitasse nulla ai loro mariti, agli uomini che amavano. Anche lei aspettava, pregava ogni giorno il dio protettore dei guerrieri, Chraus che non succedesse nulla al suo amato, a colui che le aveva rubato il cuore, anni prima. Ormai il sole era calato ed era giunto il momento per quella ragazza di tornare alla sua umile dimora. Mentre si alzava da quella semplice panchina di legno, inizió a piangere, aveva paura di non poter più baciare il ragazzo dagli occhi color cielo, di non poter più trascorrere le giornate in sua compagnia girovagando per la città. Arrivata alla sua abitazione, entró, sfinita, l'ennesima giornata passata a sperare di sentire il suono dell'ocarina, simbolo della vittoria di Yerton, ma anche in quella giornata di primavera non si udì nulla. La notte passó velocemente, la ragazza dai capelli dorati dormì serenamente, cullata dal dio dei sogni. Il mattino seguente, dalle strade proveniva un gran baccano e, in lontananza, una melodia dolce e delicata, sembrava proprio l'ocarina...sì, era proprio quella! Si alzó velocemente, si catapultó fuori ed eccolo lì, il suo amato, felice di essere tornato dall'amore della sua vita. Appena i loro sguardi si incrociarono corsero ad abbracciarsi e lei pianse, ma stavolta di gioia perché finalmente, dopo tanto tempo, poteva sentire quelle braccia forti stringere il suo piccolo corpicino. Incrociarono di nuovo i loro sguardi, senza staccarsi dall'abbraccio, e sorrisero, perché sapevano che quella guerra era giunta al termine e che non avrebbero permesso a nessuno di separarli, sarebbero rimasti insieme, per sempre.
   
 
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