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Autore: _Giulyetta_    31/01/2016    0 recensioni
una ragazza decide di trasferirsi nella casa di suo fratello e degli amici di quest'ultimo. Qui verrà a conoscenza di una realtà fatta di supereroi e di un serial-killer pronto a tutto pur di realizzare il suo scopo.
che cosa accadrà?? E riusciranno a scoprire l'identità del killer??
-in questa FF sono presenti gli One Direction-
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DAL PRIMO CAPITOLO:
-Ehi, ma chi è questa?- disse lo strano tipo dai capelli tinti.
-"Questa" lo dici a a tua madre!- risposi secca.
Harry: ohi, calma. Lei è la mia sorellina, Jenny. Jenn, lui è-
-TintaMan?- lo interruppi con una punta di ironia.
Tutti si misero a ridere, tranne il tizio in questione che mi stava fulminando con lo sguardo.
Genere: Azione, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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-Yawn!- sbadigliai lentamente mentre mi concentravo sul calore che avvolgeva il mio corpo. Però, avevo dormito veramente bene! E inoltre quel calore mi teneva incatenata al letto. 

Cercai di muovermi lentamente ma non riuscii. 

Cercai di aprire lentamente gli occhi ma, ovviamente, non vidi nulla a causa del buio. 

Cercai di ricordare dove ero andata a dormire la sera precedente... Ma sì! Sul divano!! E allora che cosa ci facevo lì?

All'improvviso sentii il respiro di qualcuno sul mio collo. Deglutii.

Rimasi ferma, paralizzata per qualche secondo con quel respiro sul collo fino a quando non mi resi conto che la persona a cui apparteneva mi stava abbracciando. 

Ok, no. Chi è "codesta" persona?

Cercai di sforzare gli occhi ma senza risultati, poi, ad un certo punto, realizzai. 

Sentii che la persona iniziava a russare come un cammello, e voi ricordate questa similitudine, vero??

Esatto. 

MICHAEL. CLIFFORD. MI. STAVA. ABBRACCIANDO. 

Avevo la testa appoggiata sul suo petto. Potevo sentire la melodia regolare del suo battito cardiaco. 

Dopo l'ennesimo suo respiro sentii il suo abbraccio farsi più stretto. 

Iniziai ad arrossire senza motivo... Probabilmente per colpa dei suoi capelli del medesimo colore. 

Feci un respiro prima di parlare. 

-TintaMan, Che. Stai. Facendo?- dissi sussurrando sperando che si svegliasse anche solo con quelle poche parole. 

Michael: Mmh...-

-Michael?- cercai ancora una volta di staccarmi dalla sua presa, invano. 

-Porca puttana, Michael, mi lascia andare??- questa volta parlai con tono piuttosto alto e deciso. 

Michael: ...mmmh? Cosa...?- disse con la voce impastata dal sonno.-...Oh, buongiorno rompiballe. Giá sveglia?- mi chiese calmo. 

-Ma ti sei rincoglionito? Come fai ad essere così calmo? Non mi odiavi!?- 

Michael: Oh, ci puoi giurare! Ti odio con tutto me stesso-

-E ALLORA PERCHÈ SONO QUI NEL TUO LETTO?- urlai. Stavo iniziando a spazientirmi. 

Michael: Tsk, non urlare. È mattina! E comunque sei nel mio letto perché se ti ricordi, tuo fratello, ha detto che non puoi dormire da sola, se lui scoprisse che io non ho rispettato il suo avvertimento... Non voglio sapere che cosa mi farebbe. Senza contare che Cal ha praticamente giurato di uccidermi, e lui non scherza- 

-Ok, ok. Ora mi lasci andare?- dissi veramente spazientita-Voglio andare a mangiare lo yogurt!-

Michael: No, non ti lascio andare. Sono sicuro che se io lo facessi tu ritorneresti a rompermi le scatole urlando che è ora di alzarsi e altre minchiate varie.-

-... Effettivamente è vero... Lo farei.-

Michael: Visto? Quindi... Buonanotte!- 

-Ehy, no! Tizio devi lasciarmi andare lo stesso!! Il mio yogurt mi aspetta!! Daiiii!!-

Michael: Ho detto no!

-E io ho detto sì! Se non mi molli chiamo CalPal. CAAAAAAAAL!!!- iniziai a chiamare il ragazzo sperando in una suo risposta. 

Michael: non urlare, dai fastidio!!-

-E allora lasciami andar- non feci in tempo a finire la frase che Michael mi baciò.

Cercai in tutti i modi di interrompere quel contatto che, piano, piano, stava mandando a 'fanculo la mia sanità mentale. 

Quando finalmente mi lasciò lo guardai malissimo.

-Fallo ancora, e ti tiro una craniata- dissi in un soffio socchiudendo gli occhi.

Michael: Tsk, non è colpa mia se continuavi ad urlare.-

-Zitto, Tintaman. E ora lasciami!-

Michael: come vuoi. Basta che sparisci.-

-Oh, non chiedo di meglio!- dissi uscendo dal suo abbraccio e dirigendomi verso la porta. 

 

Cal: Jen! Buongiorno!-

-Ehy! Buong- non finii di parlare che Calum mi "travolse" facendomi cadere. 

-Ma che hai? Sei ubriaco?- chiesi cercando di rialzarmi. 

Cal: Eh... Può essere-

-Ma sei coglione o peggio? Sai che ore sono? Sentimi, forse è meglio se torni a dormire-

Cal: forse..- 

Lo accompagnai in camera sua e lo aiutai a stendersi. 

-Bene, ora scordati che io ti legga la favoletta della buonanotte.- detto questo uscii. 

Mi diressi verso il frigorifero e, dopo aver preso il mio yogurt (che non può mai mancare), andai a sedermi sul divano iniziando a mangiarlo. 

Luke: buongiorno.-

-Buongiorno Luke. Sai per caso perché Cal è ubriaco?- chiesi.

Luke: Boh, non lo so. Si sarà scolato una bottiglia di qualcosa...-

-A quest'ora? Sono le dieci!!-

Luke: ma cosa vuoi che ne sappia io!- disse sdraiandosi dalla parte opposta del divano su cui ero seduta io. 

-Ok, scusami tanto. Perché sei così incazzato? Sei "riciclato"?-

Luke: "Riciclato"?- mentre si rialzava mi guardò corrugando la fronte. 

-Sì, insomma... Riciclato... Uff. Luke, hai il ciclo?- 

Luke: ooooh, Jenny!- disse sbuffando e lasciandosi cadere sul divano- il fatto è che non ho dormito per colpa di Ashton. Appena siamo tornati dalla missione era "troppo stanco" per andare in camera sua, così si è buttato sul mio letto e io ho dovuto prendere il suo, che per me è veramente scomodo. Ed ora... Buonanotte-

Lo guardai per vedere se faceva sul serio e, dopo cinque secondi stava russando. 

Ok, in che razza di posto sono finita? 

Appena finii di mangiare ritornai nella stanza di Michael. 

Michael: so che sei tu. Non rompere il cazzo-

-Amico, zitto!- dissi chiudendo la porta -dai, fammi spazio. Non sai che casino c'è di là-

Michael: Sì che lo so invece. Siamo sempre così. Fammi indovinare... Un ubriaco, un ruba-letti e uno zombie.-

-già, indovinato...- confermai entrando nel letto. Michael si mise a ridacchiare. 

-Che hai ora?-

Michael: niente. Sapevo che saresti tornata dopo aver visto la situazione-

 

 

 

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Ok... Non so che cosa avevo nel cervello quando ho scritto 'sto capitolo ma... Va bene.

   
 
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