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Autore: Millydr    02/02/2016    0 recensioni
E' la sera di Capodanno e Mirajane è intenta a servire ai tavoli come ogni sera. Lei sembra presa dall'euforia generale per l'evento, ma qualcun altro, a pochi minuti dalla mezzanotte, lascia la sala: Laxus. Riuscirà la gilda a festeggiare il nuovo anno in armonia?
Un po' tanto in ritardo per capodanno, però non avevo intenzione di aspettare un anno per pubblicarla.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luxus Dreher, Mirajane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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23.40

Mancavano 20 minuti alla mezzanotte e al nuovo anno. L’intera gilda era venuta per festeggiare l’evento. Molti erano già ubriachi, altri continuavano ad ingozzarsi di tutto il cibo che era stato preparato e i soliti si stavano azzuffando mentre Erza era distratta dalla sua torta alle fragole.

Mentre camminavo tra i tavoli, sorrisi alla vista della gilda piena di vita. Adoravo Fairy Tail, era la mia casa e la mia famiglia.

“Mira!”

Sorrisi a Lucy che mi faceva segno da un tavolo di avvicinarmi. “Sì, Lucy? Posso portarti qualcosa?”

“Mira vieni a sederti anche tu, non puoi servire anche la sera di capodanno.” Mi sorrise gentilmente spostandosi per farmi posto.

“Grazie, ma per me non c’è niente di più bello di quello che sto facendo. Vivo a pieno la gilda e ho la possibilità di stare un po’ con tutti.”

Mi fissò riflettendo su quanto le avevo detto. Molti non capivano subito perché preferivo occuparmi del bar. Dopo la perdita di Lisanna, avevo realizzato che andando in missione continuamente non avevo abbastanza tempo da passare con i miei amici e la mia famiglia e che ogni istante era prezioso. Per questo motivo avevo fatto questa scelta. Certo, ora Lisanna era tornata, ma questo non cambiava le cose.

“Va bene, se è questo che preferisci!” La maga degli spiriti stellari mi sorrise radiosa. “Però promettimi che alla mezzanotte ti fermerai per un brindisi”

“Certo! Ma penso che il primo brindisi del nuovo anno lo dovresti fare con Natsu” Ridacchiando me ne andai prima che lei potesse rispondere e notai con la coda dell’occhio che sia Lucy che Natsu, che stava origliando, erano arrossiti.

Col nuovo anno riuscirò a farli mettere insieme, ne sono certa. E come loro due, anche altri.

Mi guardai attorno ridacchiando al pensiero del mio lavoro di matchmaker. Era bello dare una piccola spinta ai miei amici per trovare un po’ di felicità. E poi in un prossimo futuro sarebbe stato divertente avere tanti piccoli bambini in giro per la gilda.

Andai in cucina a prendere un altro vassoio di dolci e mi diressi al tavolo dove erano seduti Master Makarov, il primo Master e i Raijinshuu.

“Master, vi ho portato degli altri dolci” Sorrisi poggiandoli sul tavolo e alzando lo sguardo incontrai quello di Laxus. Mi stava fissando intensamente, ma sfortunatamente, come sempre, non riuscivo a capire cosa pensasse.

“Grazie, Mirajane!” Il vecchio aveva la voce impastata, era ovvio che fosse già ubriaco. “Ci potresti portare dell’altra birra?”

“Non credo che ce ne sia bisogno, Mirajane.” Disse il primo Master prima che potessi aprire bocca. “Brinderemo per il nuovo anno con lo champagne!” Rise divertita dall’espressione delusa del Master e guardò gli altri seduti al tavolo.

Bickslow era ancora sobrio e stava giocando con i suoi “bambini” e parlando con Freed, che stava nel frattempo alternando lo sguardo tra me e Laxus. Infine Evergreen si stava sventolando con il suo ventaglio e fissava l’altro lato della sala. Non ci voleva molto a capire che stava fissando Elfman. Rabbrividii pensando all’aspetto del bambino che avrebbero potuto avere se si fossero messi insieme.

“Il primo Master ha ragione, Master. Se continuerà a bere non sarà sveglio per la mezzanotte!”

Sentii il rumore di una sedia che veniva spostata e mi voltai guardando la schiena di Laxus che si allontanava.

“Non vuoi passare la mezzanotte con tuo nonno, Laxus? Mancano solo 10 minuti!” Il Master cercò di alzarsi per seguirlo, ma per la testa che gli girava cadde di nuovo sulla sedia.

“Laxus, dove vai?!” Freed si alzò di scatto dalla sedia guardando disperato l’amico che si allontanava. Si vedeva che voleva seguirlo, ma per qualche ragione sembrava anche combattuto. Dopo un paio di secondi si girò verso di me. “Mira, potresti seguire Laxus e vedere se ha bisogno di qualcosa?”

“Cosa? Ma, Freed, sarebbe meglio se andassi tu o un altro dei Raijinshuu.” Gli risposi cercando di tenere sotto controllo il rossore che voleva affiorare sulle mie guance. Non ero stupida, sapevo di provare qualcosa per Laxus, ma preferivo non pensarci. Non avevo tempo per soffermarmi su questi pensieri e poi avrei rischiato di soffrire, sapendo com’era fatto Laxus. Io ora volevo vivere una vita felice e spensierata e avendo accanto uno come lui, c’era la possibilità che questo non fosse possibile. In più non ero sicura di cosa provasse lui, era sempre stato un grande dilemma per me e forse era proprio questo quello che mi piaceva di lui, ma era anche un grande rischio.

“Credimi, Mira, è meglio se vai tu” Bickslow alzò lo sguardo dal suo dolce e i suoi bambini ripeterono subito le sue parole.

Freed aveva un sorriso malinconico sul viso, ma tornò a sedersi.

Ricacciai indietro le mie proteste e mi stampai un sorriso in faccia. “Va bene, se pensate che possa essere d’aiuto”

Lanciai un’ultima occhiata alla sala e in particolare ai miei fratelli che ridevano e scherzavano e mi diressi verso il retro della gilda, dove era andato Laxus. Schivai senza difficoltà gli oggetti che volavano per la stanza che erano stati lanciati per una zuffa e aprii la porta. “Mi chiedo perché Laxus se ne sia andato così all’improvviso” borbottai a me stessa addentrandomi nel retro.

“Perché ti interessa?” Sentii una voce venire da dietro di me e la porta chiudersi con un tonfo, facendomi sprofondare nell’oscurità.

“Laxus? Che stai facendo qui al buio?” Ignorai la domanda e cercai di identificare i suoi contorni con la poca luce che traspariva dalle tende chiuse. “Master Makarov e gli altri si sono preoccupati”

“Ah sì? E dimmi, perché non sono venuti loro qui?” Sentivo la voce più vicina e lottai per mantenere il controllo.

Mi stampai in faccia il mio solito sorriso “Hanno chiesto a me di venire a cercarti, visto che erano mezzi ubriachi”

Fece un’altro passo e riuscii a vederlo meglio. Non indossava il suo solito cappotto con la pelliccia grigia, probabilmente lo aveva lasciato al tavolo. Senza si poteva vedere bene la stretta maglietta a collo alto nera che metteva in risalto i muscoli e gli eleganti pantaloni rossi. Si passò una mano tra i capelli e seguii con lo sguardo ogni singolo movimento. “Te l’hanno detto loro di seguirmi?” Sbuffò spazientito. “Dovrebbero imparare a farsi i fatti loro”

“Si sono semplicemente preoccupati perché ci tengono a te” Gli spiegai facendogli un sorriso incoraggiante.

Sembrò riflettere su quello che avevo detto per un paio di secondi, poi sul suo volto sbucò un sorriso e strinse gli occhi fino a farli diventare due fessure. “L’hanno fatto perché tengono a me?”

“Esatto. Che domande stupide che fai, Laxus.” Incrociai le braccia al petto e sospirai.

Il sorriso diventò sempre più grande e fece diversi passi in avanti, fino a farmi arretrare e toccare il muro con la schiena.

“E allora perché tu sei qui? Anche tu ci tieni a me?”

Mi sentii avvampare e il cuore iniziò a battermi forte nel petto. Che diamine gli passava per la testa ora? Che stava facendo?

“La… Laxus, che stai facendo?” Cercai di mantenere la voce ferma e per fortuna ci riuscii.

“Rispondi alla domanda” cercò di sussurrare ma quello che gli uscì dalle labbra sembrava più un ringhio.

Deglutii a fatica. Che dovevo dirgli, che per me lui era tra le persone più importanti della mia vita? Che avevo perso la testa? “Io… sono venuta qui perché ci tengo a te… come mio nakama” No, non potevo azzardarmi a tanto.

Si rabbuiò all’istante e appoggiò una mano sulla parete accanto alla mia testa. “Mi stai dicendo la verità, Mirajane? Non mi piace la gente che mi mente…” Prese con la mano libera una ciocca dei miei capelli e cominciò a rigirarsela tra le mani.

Quando realizzai cosa stesse facendo, mi schiarii la gola e lo guardai dritto negli occhi. “Perché dovrei mentirti?”

“Perché hai paura di me”

Lo disse come se fosse la cosa più ovvio del mondo e se non avessi avuto il muro alle mie spalle a sorreggermi, avrei perso l’equilibrio. “Come puoi dire una cosa del genere?”

Si strinse nelle spalle e continuò a parlare “Perché ho fatto e detto tante brutte cose, agli altri della gilda e a te. Vi ho sempre trattati con sufficienza e ho persino attaccato la gilda per cercare di prenderne il controllo.”

Mi sentii ribollire di rabbia. “Come puoi ancora pensare una cosa del genere” Ero semplicemente furiosa e sentivo la mia Satan Soul lottare per uscire in superficie.

Si poteva vedere che era sorpreso dalla mia risposta, tanto che lasciò andare i miei capelli e fece ricadere entrambe le braccia lungo i fianchi.

“Come è possibile che tu non capisca? Pensavo che dopo tutto quello che abbiamo passato, la cosa fosse chiara!” Iniziai ad avanzare verso di lui puntandogli l’indice al petto. “Sì, ci hai trattato male, non ci aiutati quando ne avevamo bisogno contro Phantom Lord, hai iniziato una battaglia contro l’intera gilda, ci hai messo gli uni contro gli altri, ci hai umiliato…” Non smisi di avanzare finché non fu lui quello con le spalle al muro. “Ma poi ci hai aiutato. Ci hai salvato da Grimoire Heart, sei stato con noi sospeso per sette anni, hai combattuto al nostro fianco ai Grandi Giochi di Magia, hai lottato in prima linea contro i draghi e sei stato fondamentale nella nostra battaglia contro Tartaros.” Sospirai e l’aura minacciosa che mi si era alzata attorno si dissipò. “Facciamo tutti parte della stessa famiglia, Fairy Tail”

Da fuori la porta provenivano più schiamazzi di prima. Stavano iniziando il conto alla rovescia per il nuovo anno. Ma non m’importava.

“10!”

Lui ormai mi guardava sbalordito, ma non osava parlare. Non so dire se per paura o per ascoltarmi fino in fondo.

“9!”

“Come puoi ancora pensare…”

“8!”

“… che dopo tutto questo…”

“7!”

“… non ti abbiano perdonato tutti?”

“6!”

“Come puoi ancora pensare…”

“5!”

“… che dopo tutto questo…”

“4!”

“… io non ti abbia ancora perdonato?”

“3!”

Mi stava guardando sbigottito, però c’era qualcosa in quegli occhi pieni di mistero che non avevo mai colto prima. Qualcosa che somigliava a un misto tra felicità e sollievo.

“2!”

Gli poggiai entrambe le mani sul petto e lo osservai. Ora o mai più, Mirajane.

“1!”

Mi alzai sulla punta dei piedi cercando di raggiungere la sua altezza ma ero ancora troppo bassa. Mi iniziarono ad avvampare le guance quando sentii due braccia stringermi in vita e sollevarmi.

“Buon anno!”

Tutta la confusione all’esterno era stata completamente eliminata alle mie orecchie da quel bacio. Ero ancora con gli occhi spalancati per lo stupore, ma ben presto li chiusi e gli cinsi il collo con le braccia.

Dov’erano finiti i miei pensieri sul “Non voglio rischiare di soffrire”? E il “Laxus mi potrebbe causare problemi”? Bhè, erano finiti fuori dalla finestra. Ora ero felice e questo importava.

Questo nuovo anno si presentava ricco di sorprese.

   
 
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