Ed eccomi dopo molto tempo con una storia nuova nuova. Questa volta su Cana e Gildarts il cui rapporto mi è sempre piaciuto un sacco.
Prompt datomi da Darkrin
Gildarts/Cana
- "Stai davvero uscendo con lei?! Ma ha la mia età!"
- imparare a conoscersi, un caffè bruciato alla volta.
Gildarts e Cana avevano fatto un patto, ogni volta che uno dei due bruciava un caffè avrebbero dovuto raccontarsi qualcosa. Era un modo di conoscersi e di avvicinarsi un poco di più.Prompt datomi da Darkrin
Gildarts/Cana
- "Stai davvero uscendo con lei?! Ma ha la mia età!"
- imparare a conoscersi, un caffè bruciato alla volta.
La prima volta, bruciare il caffè, fu colpa di Cana. La ragazza si era appena svegliata e i suoi neuroni non si erano ancora alzati –forse era per colpa della sbronza del giorno prima-. Allora si erano seduti l’uno di fronte all’altro a sorseggiare, schifati, quel caffè dalla dubbia commestibilità.
-Allora, - Incominciò lei, -parliamo di cibo. Qual è il tuo piatto preferito? –
La ragazza poggiò la testa al pugno e l’osservò mezza addormentata. Non le dispiaceva affatto la allettante prospettiva di rimettersi a dormire dopo quella chiacchierata con il padre.
-Sashimi, vado matto per il sashimi!
La maga scoppiò in una fragorosa risata e, se avevano un gusto simile in fatto di cibo, non avevano lo stesso modo di affrontare la mattina. Mentre l’uno sarebbe stato pronto a correre una maratona, l’altra aveva la sola forza di bruciare un caffè.
La seconda volta Cana non fu sorpresa a vedere che a bruciare il caffè fosse stato lui e non fu sorpresa a sospettare che l’avesse fatto apposta. Era una sera e Cana era nel pieno delle forze.
Si sedettero come l’ultima volta e, osservandosi da sopra la tazza, Gildarts le chiese:
-Quanto bevi prima di sentirti ubriaca? –
Cana sogghignò a quella domanda, il padre aveva scelto proprio una bella domanda. Cana si stiracchiò e, sedendosi scompostamente, rispose:
-Dopo quaranta bicchieri di saké inizio ad essere brilla e tu? – Poggiò la testa sul ginocchio che aveva raccolto al petto decidendo che quel caffè –sempre se si potesse chiamare così quella sbobba- non l’avrebbe bevuto. Vide il padre arrossire fino alle orecchie e sorridere impacciato e seppe la risposta, lui non reggeva nemmeno la metà. E quel giorno Cana scoprì altre due differenze tra loro due: l’una su quanto reggevano l’alcol, l’altra su quanto fossero svegli la sera. Mentre la ragazza sarebbe stata pronta a sconfiggere cento nemici, lui avrebbe pagato oro per riuscir a star sveglio fino alle 11.
E, alla diciassettesima volta, fu di nuovo Cana a sbagliare, a bruciare il caffè. La giovane, andando a farsi la doccia, si dimenticò di spegnere il fuoco e, ovviamente, Gildarts non si prese la premura di spegnere il fuoco.
-Bene papà, con chi ti frequenti? –
E la bomba venne lanciata, la figlia aveva notato nel padre un cambiamento e l’unico motivo plausibile poteva essere quello.
L’espressione terrorizzata le confermò i suoi sospetti. Pensava davvero di poterla ingannare? Ora che poi vivevano insieme?
-Ecco… - si fermò un attimo e stropicciandosi le grosse mani sopra il tavolo. –Non lo vuoi sapere. – le sorrise dolcemente, ma vedendo che lo sguardo non portava a gli effetti sperati inghiottì un grumo di saliva prima di parlare.
-Con Laki. –
Cana sbiancò per un istante. Laki? Quella Laki? Va bene che lei aveva avuto sette anni per crescere, mentre loro no, ma teoricamente erano coetanee.
- Stai davvero uscendo con lei?! Ma ha la mia età!- Ribatté sorpresa, doveva ancora riprendersi dallo shock e, poteva immaginare di tutto, tranne che lui si stesse frequentando con Laki.
-Be’, in realtà non proprio, siamo rimasti bloccati in quell’isola per sette anni, perciò lei ha sette anni in più…- Provò a giustificarsi, mente supplicava la figlia di non criticarlo troppo per quella faccenda. Cana decise che non toccava a lei fargli la predica e che, finché Laki fosse consenziente, allora non stava a lei preoccuparsene.
-A volte invitala a casa, allora. Così le farò le mie condoglianze.- Rise alzandosi dalla sedia. Passò una mano su quella del padre e gli scoccò un bacio sulla guancia prima di uscire di casa per andare alla Gilda a svolgere un incarico.