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Autore: acielsereno    04/02/2016    3 recensioni
“Cosa ci fai qui, Clarke?”
“Non ti ho visto fuori con gli altri. Stanno tutti festeggiando”
“Eri venuta a chiedermi di festeggiare con te, principessa?”
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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One shot ambientata durante la prima stagione. What if?

Bellamy

 

 

 

 

 

“Ho proprio bisogno di uno di quelli”

La voce alle sue spalle costrinse Bellamy a voltarsi. Clarke era in piedi all’entrata della sua tenda con le braccia incrociate al petto e lo sguardo vitreo. Le giornate all’accampamento erano sempre più dure, per tutti, ma a loro due toccava la parte più difficile: il comando. Quando erano ancora sull’arca, nessuno dei due avrebbe mai pensato all’eventualità di diventare co-leader dei 100 sulla Terra. Ma ora lo erano e avevano delle responsabilità.

Bellamy tornò a guardare davanti a sé, nel buio della sua tenda, sporgendo il braccio sinistro verso Clarke per passarle la piccola fiaschetta che conteneva del whisky sicuramente andato a male. La ragazza si sporse verso di lui e prese la fiaschetta. Dopo aver bevuto un bel sorso di qualunque cosa ci fosse dentro, Clarke la ripassò a Bellamy, che la riprese all’istante.

“Le cose sulla Terra sono più difficili di quello che immaginavo” era come se Clarke parlasse da sola “Anche se non mi sarei mai immaginata di venire sulla Terra e di diventare una dei cento, figuriamoci diventare leader di un gruppo di delinquenti.”

Bellamy rimase in silenzio. Clarke parlava poco con lui e quelle poche volte che lo faceva era per contraddirlo, ma questa volta no.

“Fai anche tu parte di questo gruppo di delinquenti” rispose poi lui, voltando la testa per guardarla.

Quello sguardo fece scoppiare qualcosa in Clarke, qualcosa che Bellamy riuscì a capire dai suoi occhi. Quel qualcosa dentro di lei, la fece scattare e la fece sedere accanto al moro.

“Ecco perché ho bisogno di un altro goccio di quello” rispose lei rubandogli dalle mani la fiaschetta.

Un sorriso storto si increspò sulle labbra di Bellamy, che era come se fosse appena sbarcato sulla Terra un’altra volta. Stava guardando quella che le sembrò essere un’altra Clarke, una ragazza completamente diversa da quella che gli voleva impedire di aprire il portellone della navicella con cui erano arrivati sul pianeta che ora, forse erroneamente, chiamavano “casa”.

“Cosa ci fai qui, Clarke?” chiese poi lui, tornando a guardarla.

“Non ti ho visto fuori con gli altri. Stanno tutti festeggiando” rispose lei cercando con la mano la fiaschetta.

“Eri venuta a chiedermi di festeggiare con te, principessa?” continuò lui con tono sarcastico.

“No, in realtà ero venuta a dirti che non c’è comunicazione. L’arca l’ha interrotta durante la cerimonia!” spiegò lei trovando la fiaschetta e strappandola dalle mani del ragazzo.

“La miglior festa della giornata dell’unità!” continuò lui strappando un sorriso a Clarke.

Bellamy la guardò e non poté non sorridere anche lui. Il pensiero di averla fatta sorridere gli attraversò tutto il corpo e per un secondo, solo per un secondo, lo fece stare davvero bene. Fu come se quel sorriso gli avesse appena scaldato il cuore. Il sorriso di Clarke com’era apparso sul suo volto, così scomparve.

“Credi che sia un buon momento per fare una festa? Il terrestre è qui in giro”

“I terrestri” la corresse Bellamy alzando un sopracciglio “A quest’ora sarà arrivato a casa e avrà messo insieme un gruppo di assassini”

L’espressione di Clarke tornò ad essere completamente seria. La frase appena detta da Bellamy l’aveva preoccupata ancora di più.

“Rilassati principessa, ho raddoppiato le sentinelle” la rassicurò lui “Sai, la navicella Exodus con tua madre arriverà tra due giorni e allora la festa sarà finita. Prova a divertirti finché puoi. Te lo meriti.”

Clarke sorrise e sul suo viso si creò ora un’espressione compiaciuta. A Bellamy sembrò che le sue parole l’avessero convinta. Era riuscito a condizionare i suoi pensieri, era riuscito a convincerla a fare qualcosa. Per una volta non erano uno contro l’altro.

“Sì. Okay. Sai hai ragione!” disse lei mentre annuiva con la testa “Sai, anche tu. Anche tu lo meriti”

“Mi divertirò quando arriveranno i terrestri” continuò lui, facendola ridere ancora e ridendo a sua volta.

“Quindi hai deciso di passare la serata in questa tenda buia a bere tutto solo?”

“Sì, l’idea era questa” rispose lui lasciando la frase in sospeso.

“Prima che io venissi a disturbarti” sorrise Clarke.

Questa volta fu Bellamy a sorridere. Lei lo aveva fatto sorridere. Non aveva detto niente di divertente, ma aveva sorriso ugualmente. La verità era che solo il fatto che lei fosse lì lo faceva stare bene e quindi sorridere.

“Tu non mi disturbi” la rassicurò lui.

 

La serata fu un susseguirsi di frasi, battute, risate, sorrisi. Bellamy e Clarke rimasero entrambi sorpresi nel vedere la facilità con cui riuscivano a comunicare con l’altro senza battibeccare. Se anche loro due erano in grado di essere amici e di parlare civilmente, questo voleva dire che chiunque altro poteva esserlo.

Fuori dalla tenda gli schiamazzi dei loro compagni erano finiti, i fuochi dell’accampamento erano quasi tutti spenti, solo le sentinelle erano ancora sveglie e pronte a cominciare il loro turno di guardia. Bellamy e Clarke, invece, erano ancora in quella tenda. Avevano ormai quasi finito la fiaschetta con l’alcool e si erano stesi uno accanto all’altra. Clarke aveva poi appoggiato la testa al petto di Bellamy e si era addormentata.

Lui era ancora sveglio. Pensava alla serata appena trascorsa con la ragazza che fino a poche ore prima si divertiva a prendere in giro. Molto probabilmente, il giorno dopo sarebbero tornati a farsi battaglia, sarebbero tornati ad avere pareri opposti su ogni singola cosa, sarebbero tornati a parlare di terrestri, a cercare di organizzare con loro una tregua, ma per quella notte erano solo loro, lì in quella tenda. Erano solo Clarke e Bellamy, una principessa e un ribelle.

“La miglior giornata dell’unità di sempre” sospirò lui tra sé e sé prima di addormentarsi a sua volta.

 

Angolo dell’autrice

Okay. Inizio col dire che questa one shot Bellarke mi è uscita così di getto. Non ho pensato tanto alla storia o a quello che volevo che succedesse, ho scritto e basta. Se qualcuno ancora non lo sa, io adoro Bell e Clarke insieme, sono fantastici, e sto ancora aspettando il momento in cui Jason (finalmente) me li metterà insieme *accendiamo tutti un lumino e preghiamo*

In ogni caso questa è una one shot di 938 parole ed è ambientata all’accampamento dei 100 durante la prima stagione. Precisamente durante l’episodio “la giornata dell’unità”. Ho cambiato un po’ i fatti, ma solo ed esclusivamente perché volevo un bel momento Bellarke toccante e intenso. Come avete letto, beh, non ci sono baci o lunghe dichiarazioni d’amore, anche perché per me i Bellarke sono questo. Sono un sostegno l’uno per l’altra, sono uniti da qualcosa che gli altri non possono comprendere.

Per chi si stesse chiedendo come mai ho messo una foto di Bellamy all'inizio della one shot, beh posso solo rispondere dicendo che mi piace molto guardare quel gran figo di Bob! In ogni caso l'immagine appartiene alla puntata da cui è nata questa mia fan fiction, quindi è anche azzeccata, no? 

Spero che la mia piccola fan fiction vi sia piaciuta e vi chiedo di lasciare una recensione se volete :)

Intanto vi ringrazio per la lettura e vi saluto.. bye!

Celeste

   
 
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