Lasciata sola, quasi all'inizio di una vita
con gli occhi lucidi e un grido che non riesce,
le guance secche e l'anima indurita,
bloccata al muro, nessuno che mi cresce.
Si impara piano piano, senza fretta,
come vivere senza essere aiutati,
col un cuore chiuso in una morsa stretta,
lo sguardo duro e i sorrisi inventati.
E chi mi vede ormai con sguardo fiero
mi dice con stupore che son forte,
io, risucchiata in questo buco nero
per una stupida, cruda e ingiusta morte.
Mi ammirano, si illudon di aiutarmi,
mi compatiscono, ma nessuno capisce
che non c'è alcun di lor che possa amarmi.
E intanto soffoco, e il cuor si inaridisce.