Alcune ombre strisciavano nel sottobosco, sollevando le foglie secche dal terreno.
Man mano che procedevano, altri esseri si unirono alla loro corsa, e l’aria si riempì di richiami di specie diverse, respiri affannati, bassi ringhi e battiti di ali.
La processione aumentò, fino a raggiungere le dimensioni di un esercito: sembrava che tutti convergessero in unico punto: una caverna, che inghiottiva le figure una dopo l’altra.
Un gruppo di lupi del legno oltrepassò per ultimo la bocca ghignante della grotta, percorse i lunghi corridoi evitando le stalattiti che si allungavano fino al suolo e arrivò nell’immensa sala: tutti gli abitanti della EveryFree Forest si erano dati appuntamento lì, e non solo.
Oltre alle Cockatrici, alle Manticore e ai Lupi del Legno, vi erano anche gruppi di Cani Stanadiamanti, che grattavano nervosamente gli artigli sulla pietra, Paraspiritastri, Pipistrelli della Frutta appesi al soffitto, quattro Urse, che con la loro stazza occupavano da sole una parte della volta.
Da una polla d’acqua, nell’angolo più remoto, un’Idra stava ringhiando contro un Cerbero, cercando di azzannarlo.
I loro litigi furono interrotti dall’ingresso di un ultima creatura, coperta da un lungo mantello: era diverso dagli altri, incuteva terrore  non per il suo aspetto, un accozzaglia di forme animali che si notava da sotto il mantello -in fondo, la maggior parte dei presenti erano ibridi- ma per l’aura di potere che emanava, un’aurea intrisa di sangue, che allontanò da lui anche i mostri più grandi e temibili.
Dietro di lui venivano quattro pony con il muso dipinto, che ricevettero sguardi di odio da parte degli altri.
Incurante dell’effetto che aveva procurato, l’essere si sedette sulla roccia al centro dell'antro a fianco ai “rappresentanti” dei gruppi di creature; il suo piccolo corteo si disse dietro di lui.
“-Bene. Vogliamo cominciare questa riunione?-“ disse, e la sua voce roca raggiunse anche i mostri più lontani senza alcuno sforzo, amplificata dai soffitti della grotta.
Si tolse il mantello e rivelò il suo aspetto: il manto nero come la gomma riluceva alla luce fioca del posto e sul petto, sulla parte inferiore del muso canino e sulle zampe prendeva un colore più chiaro, simile all’acqua torbida.
La lunga coda terminava con una mano, anch’essa azzurra.
Al collo e agli avambracci portava degli ornamenti d’oro.
Mosse i piccoli occhietto rossi in giro per la stanza attendendo le risposte affermative degli altri, che puntualmente avvennero.
Il lupo del legno alla sua sinistra prese la parola:-“ Ci siamo riuniti tutti per discutere di un problema di massima importanza: i pony hanno superato ogni limite.-“
Un brusio percorse la folla, subito zittito da uno sguardo del rappresentante delle Urse:-“ Negli ultimi anni hanno cominciato a tagliare gli alberi delle foreste, a scavare buche nelle praterie per estrarre quel materiale nero che usano come carburante per le loro macchine, e che produce un fumo nocivo che ha coperto ormai da molto il cielo.”-
Prese la parola una Manticora, la più grossa tra le compagne:”-Hanno cominciato a cacciare le creature dalle loro case, per costruirci sopra. Adesso stanno tagliando alcuni alberi della EveryFree Forest, nemmeno le leggende che circolano sulla nostra foresta riescono più a tenerli lontano!-“
-“ E non solo!-“ intervenne un Cane Stanadiamanti:-“ Stanno distruggendo anche le nostre gallerie! Alcuni dei nostri fratelli sono stati uccisi dalle esplosioni che usano per aprirsi la strada nella roccia!”-
Le grida di rabbia riempiono la grotta.
Da sopra la roccia Ahuizotl, osservava attentamente la folla rumoreggiare giocherellando con la fascia doro sulla zampa, immenso in mille pensieri: certo, fino a quando erano solo gli animali a pagare per gli errori dei pony, nessuno aveva fatto o detto niente; quando poi gli unicorni avevano scoperto le proprietà particolari degli alberi della Everyfree, andando a disturbare l’intero ecosistema del posto, allora si erano decisi a fare qualcosa.
Avevano mandato messaggi in tutta Equestria per riunire tutti; avevano chiamato anche lui, che aveva risposto all’appello nonostante la cosa non gli premesse più di tanto: in fondo, una volta che quella terra fosse andata in rovina, a lui sarebbe bastato trovarne un altra. Possibilmente calda al punto giusto.
Però… anche l’idea di tormentare i pony lo stuzzicava. Magari avrebbe trovato il tempo di fare uno spuntino.
Perso nel fantasticare sui migliori modi per cucinare gli occhi di un pony, si accorse di essere stato chiamato in causa solo quando la Cockatrice sulla roccia di fianco a lui gli diede un piccolo colpetto col becco.
La fulminò con lo sguardo, poi si fece avanti agitando elegantemente la coda:-“ Signore e gentilmostri, so molto bene in che situazione vi trovate. I pony si sono fatti arroganti: gli unicorni conducono esperimenti sui nostri fratelli, i pegasi scaricano i rifiuti delle loro città sulle vostre case, i terrestri tagliano intere foreste per costruire….
Se continueranno così, che cosa rimarrà della nostra cara Equestria? Niente!
Si sono forse dimenticati, che senza un posto dove vivere, anche loro moriranno lentamente? Ma soprattutto, si sono forse dimenticati di noi?! “- con un gesto ampio indicò i mostri nella sala.
-“Esistiamo da molto più tempo di loro.
Governavamo secondo le nostre leggi, e la nostra terra era fiorente e sicura, signori, io c’ero e me la ricordo.
Poi, sono arrivati loro, e hanno cominciato a dettar regole, e guardate dove siamo finiti!”-
Sbatté le zampe a terra, e scrutò i presenti uno per uno: nei loro occhi riusciva a scorgere l’ira. Bene, li stava convincendo.
-“Fortunatamente, credo di avere la soluzione.
Se vogliamo purificare la nostra terra, dobbiamo estirpare il male alle radici!”-
Le sue parole furono seguite dal silenzio.
-“…Ci stai suggerendo di eliminarli?”- chiese poi titubante l’Idra dalla pozza d’acqua.
-“Esattamente”-
-“ Ma sarà la cosa giusta da fare? Insomma, lo sterminio di una razza intera….”-
Ahuizotl sbuffò. Ai suoi tempi nessuno si domandava se sterminare un popolo nemico o no. Bastava anche un solo furto e una intera tribù veniva spazzata via. 
“Bei tempi….”
-“Perché, loro si stanno facendo problemi a sterminare noi?! Continuano ad ucciderci senza pietà! E noi non possiamo fare lo stesso? Certo che si!”- agitò la coda in modo ipnotico, e gran parte dei presenti cominciò ad annuire convinta.
Solo dal soffitto si levò una piccola protesta da parte dei Pipistrelli:-”Ma proprio tutti? Insomma, non sono tutti crudeli….alcuni di loro hanno a cuore le nostre condizioni….ad esempio, Fluttershy e il suo gruppo! Si stanno battendo contro le autorità per migliorare la nostra situazione….indossano persino una fascia con i nomi di tutte le nostre specie ricamati sopra!”-
“Bah…metti una fascia ad un pony e sarà sempre un pony, solo con una fascia” pensò il dio
-“Se volete possiamo risparmiare loro la vita”- disse invece:-“ Ma solo a loro. E naturalmente, anche alla tribù di questi qui dietro. Ho promesso loro di risparmiarli in cambio di otto secoli di servizi.”- indicò i pony dietro di lui, che non si erano mai mossi:-“Ah, naturalmente saranno sistemati in un posto sicuro e sorvegliato, dove noi ci prenderemo cura di loro e li controlleremo. Cosa ne dite?”-
Gli altri assentirono.
“Pazienza, vorrà dire che me li terrò come scorta, casomai mi venisse fame….”
-“Bene. Adesso, dobbiamo solo decidere come attaccare”-
Si fece da parte, facendo passare avanti la Manticora…
In poco tempo decisero, fecero arrivare messaggi in ogni parte d’Equestria, coinvolgendo anche i mostri che non si erano presentati alla riunione.
Il segnale era stato stabilito. Tutti i focolari accesi si sarebbero spenti nello stesso momento, facendo precipitare il mondo nel buio.
“Come accadeva nella Cerimonia del Fuoco Nuovo, quando ancora dominavo il mondo….”
Il giorno della rivolta arrivò presto: gruppi di creature aspettavano trepidanti nascoste nelle loro foreste o caverne, il segnale d’attacco.
Erano terrificanti più che mai: gli occhi rossi, gialli, risplendevano nel buio carichi di rabbia e determinazione, i denti e gli artigli erano stati affilati, in modo da essere perfette macchine per uccidere.
Ahuizotl, seduto nella sua palude, osservava tutto il suo operato da una pozza d’acqua.
Quei poveri inetti stavano dando contro ad una fine quasi certa. Probabilmente, nemmeno la metà di tutto quello schieramento immenso sarebbe tornato indietro intero.
Era una missione senza speranza, praticamente un suicidio di massa; il dio sperava che pony e mostri si scannassero a vicenda.
Vedere il sangue lo aveva sempre divertito, senza contare che l’avrebbe reso molto più forte.
Per quanto riguardava il vincitore, lui parteggiava per i mostri.
Più pony a cui staccare occhi.
Sorrise, mostrando i denti perlacei; schioccò le dita, e tutti i fuochi accesi ad Equestri si spensero, sollevando un fumo denso e nero, che coprì ogni cosa segnando l’inizio dell’avanzata delle creature.
"Piccoli pony scappate
per i vostri errori pagate
ci avete cacciato con condanne e torti
ma adesso tocca...a noi mostri!"
-“Bene bene…diamo inizio alla cerimonia del Fuoco Nuovo!!”- spalancò le braccia, facendosi sentire da tutti.
-“ He,he…ma chi voglio prendere in giro?”- sussurrò poi:-“ Diamo inizio alla fine del mondo!”-

Angolo Autrice
....
Chi si aspettava di trovare Discord?
Fregati XD
Comunque. Ahuizotl: a titolo informativo, alcune abitudini, come quella di strappare gli occhi ai pony, le ho prese dalla mitologia Azteca. 
Il Fuoco Nuovo è un rituale che compivano ogni anno al "cambio del calendario", in pratica per scongiurare la fine del mondo.
So che il finale apocalittico era scontato, ma andiamo, qualcuno si aspetta un futuro migliore, parlando di un universo qualsiasi?
Vabbè. Spero vi sia piaciuto almeno un pò.