Un rumore sordo, ripetitivo, seguito da un attimo di silenzio assoluto che nella tua mente vedi ripetersi in luoghi e momenti differenti; eppure è sempre come la prima volta.

Lo stesso rumore si sussegue più volte diventando quasi irritante. Ma è in quell’istante trascorso in religioso silenzio, nel quale tutte le paure, le speranze ed il desiderio di rivedere un nuovo giorno ti investono come l’onda dell’alta marea, che ti trascina in fondo e ti senti soffocare; potrebbe essere quasi piacevole se si pensa che dopo c’è solo la pace…

Poi dal buio profondo in cui sei immerso vieni risucchiato indietro da una voce che ti pare lontana, ed allora senti ogni fibra dei muscoli tendersi e contrarsi anche se non sei stato tu ad ordinarglielo.

Dei sibilii indistinti fendono l’aria sopra di te, riapri gli occhi e trattieni il fiato…

La spada si muove sinuosa tra le tue mani e taglia l’aria con una rapidità incredibile, il riflesso della luce sulla lama azzurrina crea un gioco di luci ammirevoli dal quale un bambino rimarrebbe incantato a lungo.

Infine eccolo, trovi dinanzi a te il tuo acerrimo nemico, egli si muove rapido tra gli avversari in una danza di sangue e morte.

L’armatura nera che lo ricopre è come un velo che oscura il sole e getta il mondo nell’oscurità.

Al contempo è affascinante notare un lampo verde farsi avanti nell’oscurità, la sua spada.

Eccole di nuovo incrociate, la lama blu della notte e quella verde della natura selvaggia; condannate a combattersi per l’eternità in un continuo tocca e fuggi che le unisce creando la perfezione e le strappa l’una dall’altra poiché essendo nemiche la loro battaglia sarà eterna.