Serie TV > Violetta
Segui la storia  |       
Autore: vivoparajortini    08/02/2016    3 recensioni
Martina Stoessel, la ragazza con il naso sepolto nel libro.
I compiti sono sempre stati la sua prima priorità. Questo ed innamorarsi del ragazzo sbagliato, per poi non fare nulla al rispetto.
Quando le amiche di Martina la ricatteranno per farla uscire dalla sua zona di comfort, lei le ripagherá con qualcosa di meglio.
Ballando con un calciatore dell'ultimo anno in un club notturno. Mentendo ai suoi genitori. Facendosi mettere in punizione. Questa non è la Martina che vuole essere, peró sicuramente non vuole tornare ad essere'la tipa strana'.
Quindi, che deve fare un topo da biblioteca? Dopo tutto questo tempo passato a studiare per i compiti in classe, magari Martina deve solo imparare a studiare i ragazzi.
Ribadisco che questa storia NON è stata scritta da me, ma è un libro in lingua inglese che ho deciso di tradurre.
Genere: Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jorge Blanco, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non c'era la pizza.
Subito entrai nella sala della mia migliore amica: Lodovica Blanco. La vidi seduta nel divano con le altre nostre due amiche: Candelaria Molfese e Mercedes Lambre, e notai che non c'era la pizza, seppi immediatamente che succedeva qualcosa. 

Lodo aveva dei jeans, una maglietta e, come sempre, i suoi capelli erano raccolti in una semplice coda di cavallo. Mechi era vestita con il suo solito abbigliamento delicato. Una gonna rosa molto piccola e una maglietta nera con paillettes. I suoi capelli apparivano piu biondi del solito, e i suoi occhi erano molto seri. Anche Cande sembrava seria, il che era difficile considerando che aveva ancora dei pantaloni infangati.

Era così importante quello che stava avvenendo che Cande non aveva avuto neppure il tempo di lavarsi prima di venire qui? Non inviti la tua amica a mangiare pizza, senza che essa ci sia, se qualcosa non sta accadendo. Questo era un problema, e non avevo la minima idea di ció che sarebbe avvenuto, il che significava che non ero pronta. Odiavo non essere preparata. Mi faceva sentire come se volessi tornare indietro, correre il più veloce che potevo in qualsiasi direzione. 
Non significava, però, che avrei lasciato vedere alle mie amiche che ero sorpresa. Avevo una reputazione. Quando stavamo insieme ero sempre la mente di tutto. C'è voluto molto lavoro per ottenere questa reputazione, e non avrei iniziato a mostrarmi debole ora. 
Anche tu avresti desiderato fuggire se avessi visto lo sguardo presente nella faccia di Mechi. Era il suo sguardo da“parleremo di ragazzi”.
Credimi, non vorresti parlare di ragazzi con Mechi. Lei è la regina di tutto ciò che riguarda i ragazzi. Ed io no.
— “Vieni dentro, Tini” — Lodo sorrise, e diede una piccola pacca al divano che stava vicino a lei.
— “Dove sta la pizza?" — Decisi di rimanere ferma girata verso la porta. Non potevo rinunciare alla mia via di fuga.
— “Oh, arriverà presto” — Disse Mechi vagamente.
Si, Certo. Questa non era una“nottata di pizze". Stava accadendo qualcos'altro. Qualcosa che loro tre sapevano ed io no. 
Una chiarissima indicazione per farmi sapere che non mi sarebbe piaciuto.
— “Martina, siediti” —Un ordine di Mechi. Noi non ordiniamo mai qualcosa alle altre.
—"Perché?” — Incrociai le braccia e provai a mostrare la mia faccia da“Non sono preoccupata”. Era Venerdi sera. Nessuna mia amica faceva i compiti questo giorno, quindi sicuramente non ci eravamo riunite per studiare. Io, ad ogni modo, di Venerdi già finivo i compiti. Che succederebbe se la casa andasse a fuoco durante il fine settimana ed io non finissi i compiti? Andrei a scuola senza essere preparata, i professori si arrabbierebbero e io perderei la mia borsa di studio. Successivamente, i miei genitori mi ripudierebbero e per sopravvivere dovrei trasforarmi in una criminale.
Lodo si alzò, mettendo da parte il cuscino che teneva. 
— “Tini, stiamo facendo un intervento” — 
Sbattei le palpebre. 
— “Un che?” —
— “Un intervento” —Affermò Mechi — “Siediti” —
Socchiusi gli occhi.
— “Che cos'è un intervento?” — Ero abbastanza sicura che non mi sarebbe piaciuta questa parola.
— “È quello che gli amici o i parenti fanno per qualcuno che ha un problema o sta in affari. L'abbiamo fatto per mio padre, così smetteva di bere” — Mi informó Mechi.
— “Peró tuo padre si è allontanato dopo questo ed ha divorziato con tua madre” — Non volevo far sentir male Mechi, peró non ero esattamente una fiancheggiatrice degli interventi.
— “Ah si, comunque siamo abbastanze sicure che non ti divorzierai da noi” — Mi rispose.
— “Si” — interviene Cande — “Tu ci ami” —
— “Per ora vi amo” — Non sono così sicura di come mi sentirò dopo questo'intervento' — “Non bevo, quindi qual è il problema?” —
— “Oh, per l'amor di Dio, Tini, smettila di essere così preoccupata” — Mi prega Mechi
Preoccupata? Io non sono mai preoccupata. 
Lodo mise il braccio intorno alla mia spalla e praticamente mi obbliga a sedermi nella sedia vicino al divano.
Peli di animali galleggiavano nell'aria mentre mi sedevo, senza dubbio appartenenti ai numerosi animali salvati che vivevano in casa Blanco. 
Mentre mi guardavo intorno, precisamente soffermandomi sulle facce delle mie amiche, mi dimenticai totalmente della sedia piena di peli di animali. Erano sedute in una fila, tutte e tre inclinate verso avanti, con i gomiti poggiati sulle loro cosce, e i loro sguardi intenti a fissarmi. Mi sentii come se stessi al punto di essere interrogata per omicidio.
Il mio cuore stava davvero correndo. Correndo! Questo era un segnale di debolezza o cosa?
— “Che c'e?” — Ops. Sembrava scortese e ostile detta cosi.
Si guardarono tra di loro, come se dovessero decidere chi avrebbe dovuto parlare per prima. Finalmente Lodo annuì con il capo. Si giró verso di me.
— “Tini. Si tratta di Jorge” —
— “Jorge? Oddio! Sta bene? Gli è successo qualcosa? Ha avuto un incidente con l'auto?” —
Jorge è il fratello maggiore di Lodo. È dell'ultimo anno, e completamente sorprendente. È uno dei migliori giocatori del calcio americano di tutta la città. Le sue cannottiere nere e la sua giacca di pelle lo facevano sembrare un modello. E il suo sorriso? Illuminava tutta la stanza.
Seriamente. Lo conosco da quando avevo tre anni, e lui pensa a me solo come la migliore amica di Lodovica, peró continua ad essere totalmente sexy. Ora il mio cuore batteva talmente forte che non mi sarei sorpresa se sarebbe saltato fuori dal mio petto e lo avessi visto correre per tutta la stanza gridando. 
— “Niente. Lui sta bene” —
— “Oh! Menomale” — Potevo rilassarmi. Stava bene.
— “Peró dobbiamo parlare del tuo innamoramento per lui“ — Sbattei le palpebre e per una frazione di secondo il mio cuore smise di battere. Ha appena detto ció che pensavo avesse detto?
— “Il mio che?“ — Chiesi attentamente. Non potevano in nessun modo saperlo. Lo avevo nascosto bene. Ero così attenta che nemmeno guardavo verso di lui quando era nella stanza, e non l'avevo mai detto alle mie amiche. Mai. Dovevo per forza aver sentito male quel che ha detto Lodo.
— “Il tuo innamoramento per Jorge” — Sorrise Mechi — “Provato da te spaventandoti quando pensavi che gli era successo qualcosa” —
Oh, no. Lo sapevano. Ero totalmente rovinata. Ero talmente sorpresa che nemmeno potevo pensare ad una spiegazione o ad una confutazione. 
— “Non sono innamorata di lui” — Riuscii finalmente a dire. Si, doveva funzionare. Una negazione le avrebbe convinte totalmente.
Mechi si inclinò in avanti. — “Tini, tutte amiamo Jorge, perché lo conosciamo da quando aveva sei anni e si è rotto la mandibola, frantumando la bicicletta. Peró ora che sta all'ultimo anno? È un idiota quando si tratta di ragazze. Sei troppo dolce e buona per lui.” —
Mi irrigidii. 
— “Jorge non è un idiota.” — Tutte mi lanciarono uno sguardo di fuoco. 
— “Beh, va bene. Alcune volte non è cosi attento con le ragazze con cui esce” —
Aveva rotto con circa otto ragazze in questo mese? Le aveva portate a fare birichinate e dopo non le aveva più chiamate? Magari queste ragazze non erano giuste per lui. O magari erano creature malefiche di un altro pianeta che cercavano di ucciderlo.
Okay. Forse quando si trattava di Jorge avevo dei seri problemi. Forse.
— “Comunque” — “Abbiamo deciso che c'e solo un rimedio alla tua ossessione” —
— “Non sono ossessionata” —
Ossessionata era un po' esagerato. Pensavo che era bello. Voglio dire, possedeva una risata che cominciava dal fondo del suo petto e dopo riempiva tutta la stanza. E i suoi occhi verdi-miele erano l'ombra piu bella. E...
— “Altri ragazzi” — Annuncia Mechi.
— “Altri ragazzi?” — la guardai — “Di che parli?” — 
— “L'unica maniera per dimenticarti di Jorge è avere nuovi interessi nella tua vita, così non sogni con lui tutto il giorno” — Alzó la voce per precedere la mia risposta — “I compiti non valgono” —
— “Perché no? E non sogno con lui tutto il giorno” —
— “Perché i compiti annoiano” — Risponde Mechi — “I ragazzi sono migliori. Non c'e paragone. E ho visto il suo nome scarabocchiato dentro tutto il quaderno di matematica” —
Bene, questa era Mechi. Il suo mondo girava intorno ai ragazzi. Era ovvio che lo avrebbe scoperto.
— “Quindi, ti daremo una settimana per conoscere un nuovo ragazzo, o per partecipare ad un'attività mista. 
Se non lo fai, ci siederemo con Jorge e gli diremo che ti piace. Faremo come se ti comportassi come una stalker, in modo tale che si senta fuori luogo quando ti avrà vicino. Poi ti eviterà tutto il tempo e non tornerai a vederlo mai piu e sarà impossibile continuare con la tua ossessione.” —
— “Lo direte a Jorge?“ — Cande negó con il capo.
— “Solo se non ti unisci ad un'attività mista, con ragazzi.” —
— “So che significa misto. Questo è ingiusto. Da quando avete il diritto di intromettervi nella mia vita? Solo perché siete le mie migliori amiche di tutta la vita non significa che avete il permesso di distruggermi!” — “Peró vado ad una scuola solo per ragazze. Come si suppone che devo incontrare dei ragazzi?” — Avevo vinto. Mechi, che va alla mia scuola, mi lancia un piccolo sorriso petulante e mi consegna una scatola di fogli.
— “Queste sono tutte le attività miste che la nostra scuola realizza con la scuola The Field. Se ti iscrivi ad una di queste, non parleremo con Jorge. Se perdi una riunione o la abbandoni, allora glielo diremo.”— Guardai il foglio.
— “È un ricatto” —
— “Certo che lo è, per questo esistono le amiche“ — Afferma Lodo.
— “Odio tutte quante” — Cande sgranó gli occhi.
— “Perché ci odi? Ci stiamo solo prendendo cura di te. Prendi le cose troppo seriamente e siamo preoccupate. Ti stai perdendo tutto il divertimento del liceo. Sei a metà del tuo primo anno e l'unica cosa che hai fatto è studiare” —
— “E? Ho buoni voti. Sono orgogliosa di averli” — Mechi roteò gli occhi.
— “Ho baciato ventidue ragazzi, sono piu orgogliosa di questo” —
— “Sei pazza. Siete tutte pazze” —
— “Mi sono offesa“ — Mi avverte Lodo. Era scontato che si potesse offendere, ha un ragazzo incredibile dell'ultimo anno. La vita era perfetta per lei. Cande segnaló la lista.
— “Hai una settimana. Il prossimo venerdì, devi portarci le prove dell'iscrizione ad uno di questi club o prenderemo il controllo della situazione” —
— “E i miei genitori?” — Mechi potrà anche non avere genitori che si preoccupano per quello che fa, ma Cande e Lodo mi capiranno.
— “Non mi permetteranno mai di fare qualcosa che metta da parte i miei studi” —
— “I genitori possono essere affrontati” — Detto da una ragazza come Lodo che possiede genitori razionali era facile. Eccentrici, ma razionali.
— “I miei non pensano come persone normali” — Cande sorrise.
— “Siamo quattro e loro sono due. Non hanno nessuna possibilità” — E a quanto pare, nemmeno io.
Da venerdì pomeriggio, sapevo che la mia vita era finita.
Non avrei potuto vedere Jorge di nuovo. E’ l’unico ragazzo che ho potuto amare, e non lo vedrò dopo il venerdì. Non mi sono unita in nessun stupido gruppo, e non avevo intenzione di farlo. Ciò significava che le mie amiche sarebbero andate a dire a Jorge che ero ossessionata con lui, il che non era nemmeno vero, e lui fuggirá gridando ogni volta che mi vedrà da adesso in poi. Dato che non andiamo alla stessa scuola, succederà questo solo quando sono a casa di Lodo per qualche cosa. Quando arriverá il momento, Jorge correrà e si chiuderà a chiave nella sua stanza per allontanarsi da me.
Questo perché andavo nella scuola sbagliata. Se fossi andata in una scuola pubblica, avrei visto Jorge nei corridoi ed eventualmente Jorge si sarebbe stancato di scappare da me.
Però da quando i miei genitori operavano nell'illusione che la loro figlia sarebbe stata la prima della famiglia ad andare all'università, dovevo andare in una scuola privata per ragazze, con una borsa di studio completa.
Ciò significava che una volta che le mie amiche diranno a Jorge che lo amavo, per lui sarà facile evitarmi.
Odio le mie amiche.
Erano le due del pomeriggio del venerdì e non mi ero unita a nessun gruppo. Non avevo conosciuto un ragazzo, eccetto il tipo tatuato che sputò nei nostri pneumatici quando mia madre non stava guardando.
— “Martina” —
Mi giro per vedere Mechi trottolando dietro di me, vestita con la sua uniforme della scuola per ragazze, che significava principalmente che non stava usando una camicia e una gonna corta per mostrare il suo corpo incredibile, perché usare quel tipo di vestito quando si va in una scuola solo per ragazze? Non c'è nessuna ragione in assoluto.
— “Ciao Mechi, che succede?”—
Lei mi sorrise, i suoi occhi brillavano di entusiasmo.
— “E? A cosa ti stai unendo?”—
- A niente. – Incrociai le braccia sopra il petto.
Il suo sorriso svanì e mise le sue mani sui fianchi.
— “Tini! ”—
— “Cosa?”— La fulminai con lo sguardo. —“Davvero credi che i miei genitori mi lascino iscrivere a qualcosa? Non sono autorizzata a fare qualcosa cosa che non siano i compiti e uscire con voi, e questo solo perché dico loro che stiamo facendo i compiti quando siamo insieme”—
La verità era che pensavo che unirmi ad un gruppo sarebbe stato divertente. Non perché non penserei a Jorge, perché niente mi può distrarre da lui, solo perché sarebbe geniale avere una vita sociale. La mia vita è maggiormente definita una zona per niente divertente.
Mechi alzò gli occhi al cielo.
— “Fai compiti anche quando siamo con te, anche se non stiamo studiando. Non hai letto il lavoro di storia durante il film l'altra sera?”—
— ”No.”—
Si che avevo il libro aperto in grembo, ma il film era noioso e avevo altro da fare. Non sono una nerd. Davvero, non lo ero. Sapevo solo che ero responsabile per la mia borsa di studio.
— “Andiamo Tini. Ci deve essere qualcosa che puoi fare e che i tuoi genitori approvino.”— Mechi tese la mano e schioccò le dita.—“Dammi la lista”—
Come se la stessi portando con me.
— “L'ho persa.”—
— “Bene.”— 
Mi afferrò il braccio e mi trascinò verso un tabellone di annunci, dove c'erano le date e gli orari di alcuni gruppi.
— “Gruppo sociale. Unisciti a questo.”—
Unirmi ad un gruppo di cui la funzione era la creazione di eventi sociali con la scuola dei ragazzi? Si, sono sicura che i miei approveranno. 
Studiai le fotografie del gruppo sociale, e notai che tutti i ragazzi e le ragazze sorridevano facendo cose stupide che sembrano realmente divertenti. Erano tutti vestiti da pirati in una foto, ed avevano tutti le braccia dietro le spalle degli altri. 
— “Penso sia divertente.”— Disse Mechi.
—“Sono sicura che lo credi.”—
Bene, anche io pensavo che fosse divertente. Voglio dire, come sarebbe passare un pomeriggio con un gruppo di persone e programmare modi per avere un buon pomeriggio? Non lo ammetterò a Mechi o a una delle mie amiche. Ho una reputazione da mantenere.
Comunque, non avevo coraggio per presentarmi ad una di queste riunioni. In nessuna modo ci sarei riuscita. Questo definitivamente non era nel mio stile. Non avevo idea di come passare il tempo con altri ragazzi. Sono sicura come l'inferno che non avevo intenzione di buttarmi in mezzo ad un gruppo di ragazzi che già si conoscevano e che avrebbero potuto dirmi: 'Guardate la nuova perdente, chi l'ha invitata?'
—“Questo invece? Gruppo di fisica? Anche perché non credo che i tuoi genitori saranno capaci di dirti di no.”— Guardò più da vicino  — “Oh, mi dispiace, cancellato perché nessuno si iscriveva.”
Cominciai a rendermi conto di quanto fosse disperata la situazione. Non c'era niente che potevo fare, anche se volessi.
— “Mechi, questo è stupido. Andiamo.”—
— ”No. – Mechi emise un grido di trionfo e fece uscire un papiello dal tabellone —“La riunione è questa sera alle sei. Hai tempo per arrivare lì, la data è venerdì.”—
Presi la nota e la lessi.
— ”Periodico della scuola?”—
—“Ovvio. Dovrai passare del tempo con i ragazzi della scuola 'The Field' e dovrai anche scrivere un sacco di articoli. Questa è una piccola impresa di abilità. I tuoi genitori saranno incantati.” —
— ”Huh.” —Lessi l'annuncio di nuovo. Loro stavano cercando una squadra editoriale. Qualche volta avrei potuto avere compiti e non dover sarei dovuta andare alle riunioni. Probabilmente alcune volte solo gli editoriali sarebbero dovuto andare alle riunioni. Non è che io avessi paura di andare agli incontri con un gruppo di persone che non conoscevo o qualcosa del genere. Solo che avevo compiti da fare. Non è tanto lontano da casa mia.
— ”Giusto qualche metro a piedi” — Annuì Mechi —”Credo che questo sia il destino.
— ”Ci penseró su” —
A chi stavo ingannando? Non ci andrò. Voglio dire, potrebbe essere geniale andare ad una riunione con altri ragazzi e cose così, però non ero il tipo. Non saprei come fare anche perché i miei genitori me l'avrebbero vietato.
— ”Ti accompagnerò”— Mechi mise il suo braccio sotto il mio — ”Passeremo per casa mia e prenderemo qualcosa sexy per usare e dopo ti porterò lì.”—
Oh, no. No, no, no. Non ho nessuna intenzione di usare la roba di Mechi. Sarei tanto imbarazzata che non uscirei dal bagno.
— “Per prima cosa, non uso roba sexy. Seconda cosa, perché dovresti accompagnarmi?” —
— ”Perché se non lo faccio, ti tirerai indietro.” —
— ”Ah. Non l'abbandonerò.” — Ho bisogno di inventarmi una scusa per sbarazzarmi di lei prima delle sei, così potrò evitare di andarci. Si, ho deciso di lasciar stare. Voglio dire, una piccola parte vorrebbe andarci. Però l'idea di entrare in quella stanza.. Negai col capo. Non faceva per me. — “Non ho bisogno che mi accompagni lì.” —
— “Stronzate. Sarò al tuo lato ogni minuto finché non ti lascerò lì.” —
Mechi afferrò il mio braccio più fortemente, come uno psicopatico che mi tira in qualche prigione e mi darà da mangiare barbabietole per il resto della vita. Perfetto.
Odio le mie amiche. Non l'avevo già detto? 
Cande, Lodo e Mechi mi portarono difronte a un piccolo negozio di automobili, mentre spiavano dietro di loro. 
— “Non c'è nessuno lì. Andiamo” —
Mechi mi afferrò il braccio prima che potessi uscire correndo.
— “C'è una luce accesa nell'angolo. Le istruzioni non dicono che dobbiamo prendere l'ascensore fino al secondo piano?”—
— “Non lo so.”—
Dio! Non possono farmi questo! Entrare in un luogo pieno di persone che già si conoscono. E se mi guarderanno come se fossi una creatura rara?
— “Sono sicura che disse al secondo piano” —Mechi cominciò a camminare verso l'edificio, le sue unghia infilzate nel mio braccio. 
Avrò dei lividi dopo questa sera.
Lividi che mi ricorderanno in che horror si è convertita la mia vita, grazie alle mie antiche amiche.
— “Saliremo con te nell'ascensore”— Disse Mechi. 
Lodo e Cande si misero dietro di noi, probabilmente pronte a prendermi se provassi a scappare. Non c'è problema. Entrerò nell'ascensore e fingerò che andrò alla riunione. Rimarrò nell'ascensore qualche minuto e dopo che saranno andate via, scapperò. Non c'è male come piano! 
— “Bene.”—
Smisi di lottare e cominciai a camminare insieme a Mechi. Se fingerò che sono disposta a farlo, saranno più propense a non rimanermi intorno e assicurarsi che entrerò.
— “Sai, Tini? Credo davvero che dovresti usare un po' di trucco”— Disse Mechi.
— “Voglio dire, hai bellissime ciglia e tutto, però un poco di trucco non ti farebbe male.” —
— “I miei genitori non mi lasciano usare il a trucco.” —
— “Puoi toglierlo prima di tornare a casa” —disse Mechi e guardò sopra la spalla
— “Qualcuna di voi ha un po' di mascara o fondotinta?” — Lodo cominciò a ridere.
— ”Stai scherzando? Abbiamo sempre usato il tuo. Hai le cose migliori.” —
— ”Si, mia madre spende molti soldi per i suoi trucchi” — Annuì Mechi. Trucco. Non posso credere che stanno parlando di trucco mentre stavo per avere un collasso totale. Mechi suonò la porta e una guardia di sicurezza la aprì. Portava una giacca color marino con un piccolo stemma sopra.
— ”È qui per il giornale?” —Domandò. — ”Si” — Disse Mechi allegramente. Peccato che avevo tagliato la lingua di Mechi prima che lei potesse rispondere alla domanda.
— ”Prendete l'ascensore fino al secondo piano” —La guardia aprì la porta per noi.
Oh, andiamo. Perché non poteva chiudere di colpo la porta così da rompermi il naso e essere portata all'ospedale? Avrei perso la riunione. Avere la faccia gonfia ne sarebbe valsa la pena. Però no, lui deve rimanere lì mantenendola aperta, come se ci stesse facendo un favore, e definitivamente non lo stava facendo. I miei palmi stavano sudando totalmente. Fantastico.
Lodo cliccò il bottone dell'ascensore e aspettammo.
Arrivò l'ascensore..e tutte entrarono con me! Va tutto male! Come potrò scappare se verranno con me?
— ”Cosa state facendo, ragazze?” —
— “Ti portiamo” — Disse Cande.
— ”Per appoggiarti” —Cliccò il numero due, e la porta cominciò a chiudersi. Misi un piede nella porta per mantenerla aperta.
— ”Non potete venire con me.” — Cande alzò un sopracciglio.
 — “Perché no?” —
— “Perché mi prenderanno come una perdente se entrate con me. È come se mi portasse mia madre.”— Cande arricciò la fronte. Eccellente. 
Mechi tirò il mio piede per far chiudere la porta.
 — “Non fare l'idiota. Ci presenterai come tue amiche.” —
 Le porte si chiusero e mi sentii come se stessi sul punto di vomitare. Si, era il modo giusto per fare una grande entrata. Le porte dell'ascensore si aprono per rivelare una perdente con nausea sostenuta dalle sue amiche. Vidi il bottone dell'ascensore sul due, chiedendomi che età doveva avere una persona per un attacco al cuore.
— “Tini” — Disse Lodo.
— ”Cosa?” —Guardai le porte, sperando che rimanessero bloccate.
— ”Mechi mi ha fatto fare la prova per il lavoro.” —
— ”E?” —
— ”E tutto è andato bene. Abbi fede.”—
— ”Si, ovvio.” — Le porte dell'ascensore si aprirono. Adesso tutto il mondo del progetto saprà che sono terrorizzata? Questo non è positivo! Se qualche volta c'era un momento in cui sarei dovuta essere serena e integra, era ora, però ero lontana dall'essere serena, era vergognoso. Però non ebbi tempo di riprendermi. Adesso era troppo tardi. Stupide porte. Non vi avevo ordinato di restare chiuse? Però no, si sono aperte, facendomi vedere ragazzi e ragazze conversando. Ridendo. Abbracciandosi tra loro. Tutti si voltarono a guardarmi. 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Violetta / Vai alla pagina dell'autore: vivoparajortini