Titolo: Custodirò
gelosamente il nostro amore segreto
Autore: SellyLuna
Fandom: Zoey
101
Personaggi: Quinn,
Logan, Lola, Zoey, Michael e James.
Pairing: Quogan
(Quinn/Logan)
Genere: slice of life, fluff, romantico
Rating: verde
Tabella: gialla
Prompt: mimosa
Note: Come
sempre dopo l’episodio 7, ma prima dell’episodio del ballo di fine anno. Questa
shot è ambientata nel mese di aprile.
Buona
lettura! ♥
Custodirò
gelosamente il nostro amore segreto
#
Tu sai sempre sorprendermi.
Camminava a passo spedito lungo il
viale del campus e dalla rabbia che provava avrebbe volentieri calciato un
sasso, ma sfortunatamente non ne incontrò nessuno; avrebbe dovuto sfogarsi in
un altro modo.
Wayne –
perché lei mai e poi mai lo avrebbe chiamato Wirefire – era proprio uno
sciocco!
Come fa a non capire una cosa così evidente?
E meno male che lui e i suoi amici si definiscono scienziati!
Ma Quinn non li vedeva allo stesso
modo, anzi chiamarli in tale maniera sarebbe stato offendere i grandi e veri
scienziati, quali quelli dal calibro di Albert Einstein.
Sono dei veri idioti!
E non era la prima volta che lo
constatava.
Il loro primissimo diverbio aveva
riguardato la decisione se farla entrare nel loro club di scienze. Non la
volevano perché era una ragazza e dal loro punto di vista non era abbastanza
intelligente e perciò degna di far parte del gruppo. Quello sì, che era un
pensiero maturo.
Ma chi aveva disintegrato il loro
robot?
Da quella sconfitta umiliante,
avevano visto e riconosciuto – loro malgrado – il suo valore e, seppur contro
voglia, l’avevano ammessa alle loro riunioni.
Quinn, però, aveva partecipato di
rado alle loro discussioni, preferiva parlarne con Mark: era un ottimo
ascoltatore e riusciva a seguire buona parte dei suoi ragionamenti.
Si ritrovò ad avere nostalgia di quei
momenti, di quella complicità scientifica che aveva con il suo ex.
Le si presentò, improvvisa,
l’immagine di Logan, il suo ragazzo segreto.
Immaginò se stessa avere un dibattito
su argomenti scientifici con Logan e quello che vide – e che si sarebbe accostato
di molto alla realtà – fu lei a dovergli spiegare le basi: non si avvicinava
per niente all’idea di pacato e costruttivo dibattito che aveva in mente la
ragazza.
Con Logan poteva discutere di
qualsiasi altro argomento, ma non di scienza, almeno non ora.
Forse tra un po’ di tempo e con una buona infarinatura…
C’era da dire che il suo fidanzato
aveva ben altre qualità.
In sostanza, Quinn non era sicura che
qualcuno dei suoi amici potesse capire fino in fondo quanto stupido fosse Wayne. Provava rabbia al solo nominarlo.
Presa dai suoi pensieri, la ragazza
non si accorse di aver varcato – come
una furia – la soglia della stanza centouno e di essersi fiondata a sedersi –
con poca grazia – sul proprio letto.
Dopo alcuni respiri profondi, si
accorse di essere sola, Lola e Zoey erano uscite,
ricordava che le avevano accennato qualcosa, ma ora proprio non si rammentava
cosa le avessero detto.
Ciò che la colpì più dell’assenza
delle sue amiche e compagne di stanza fu una macchia indistinta di colore
giallo, era sicura che non c’era mai stata nella loro stanza. Si trovava sopra
al mobile vicino alla porta.
Si alzò e le si avvicinò. Una volta a
pochi passi, la riconobbe come un piccolo mazzetto di fiori, composti da due
rametti di mimosa e al centro spiccava un bel tulipano giallo, il suo fiore
preferito.
Sorpresa, notò un piccolo bigliettino
vicino ai fiori, lo prese in mano e lo lesse.
Ciao Quinn.
Questi fiori sono per te.
So che la festa della donna è passata già da un po’,
però ho pensato che forse allora era troppo presto per regalarti dei fiori;
insomma stavamo insieme da poco.
Immagino che, dopo aver letto questo
bigliettino,vorrai lasciarmi. Spero di no.
Volevo farti sapere che, per me, sei unica.
PS: Ho aggiunto anche un tulipano giallo, perché so
che è il tuo fiore preferito.
L.R.
Lesse il biglietto un paio di volte
per essere sicura che fosse reale, che non si fosse immaginata quelle parole.
Ma erano scritte nero su bianco, più vere di così!
Era sorpresa e felice. Non si
aspettava assolutamente una cosa del genere da Logan.
Era bastato così poco perché lui
riuscisse, con quel piccolo pensiero, a scacciare il suo malumore, provato
poc’anzi.
Quello che l’aveva colpita fu la
sincerità che traspariva da quelle lettere scritte a mano; Logan si era aperto
con lei, aveva espresso i suoi sentimenti e sapeva che per lui non era una cosa
così facile e scontata, per questo il suo regalo assumeva un grande valore ai
suoi occhi.
Non vedeva l’ora di ringraziarlo.
Con un sorriso luminoso, lasciò la
propria stanza alla ricerca del ragazzo.
Dopo alcuni minuti, scorse il ragazzo
seduto a un tavolo insieme ai suoi compagni di squadra.
Appena l’aveva visto, le sue labbra
si curvarono all’insù e provò l’istinto di corrergli incontro ad abbracciarlo. Ma
non poteva, ricacciò nella sua mente, dove l’avrebbe custodita, quella bella
immagine e si impose la calma.
Fece un respiro profondo e si sentì
pronta a entrare in scena.
Cipiglio serio, si incamminò nella
sua direzione.
A mano a mano che si avvicinava, le
arrivarono le voci allegre dei ragazzi. La sua decisione vacillò un po’, si
sentiva in colpa a intromettersi e rovinare quel loro momento di relax e
spensieratezza.
E se avessero saputo che la sua contrarietà
era tutta una facciata…
Ma ormai non poteva più tornare
indietro, perché Logan l’aveva adocchiata e le lanciò, fugace, uno sguardo
interrogativo. Non se l’aspettava.
«Oh, oh!» commentò qualcuno, vedendo
la sua espressione dura.
«Che cosa hai combinato questa volta?
Le hai fatto saltare qualche invenzione?» lo prese in giro un altro.
Perché sapevano che se Quinn Pensky si recava da Logan, era solo per lamentarsi del suo
pessimo comportamento.
«Posso parlarti un momento?» gli
chiese lei con tono grave, una volta raggiunto.
Logan annuì e, dopo essersi scambiato
un’occhiata con i suoi amici, la seguì.
A Quinn non era sfuggita la sua espressione da vittima ingiustificata
che aveva donato ai suoi compagni – e lo sapeva che stava fingendo e lo faceva
anche molto bene – solo che non le piaceva fare la parte della cattiva.
Non poté non roteare gli occhi al
cielo, infastidita dal fatto che Logan avesse calcato un po’ la mano nella sua
interpretazione.
Se da grande non avesse seguito le
orme del padre, avrebbe avuto sicuramente molto successo come attore.
In una zona più riparata, Quinn si
fermò e Logan la imitò.
Il ragazzo non ebbe il tempo per
domandarle cosa fosse successo che vide una cascata di ricci castani venirgli
addosso a gran velocità e si sentì stringere in un abbraccio.
Spalancò gli occhi, colto alla
sprovvista, ma riconobbe che era una bella sensazione; sentì, immediato, il
calore di quell’abbraccio propagarsi nel resto del suo corpo.
Nessuno l’aveva mai abbracciato con
così tanto affetto e slancio ad eccezione di sua madre, ma era passato così
tanto tempo che non lo ricordava più.
Provò una stretta al cuore per la
nostalgia, ma lo sentì anche riscaldarsi. E quel calore riuscì ad alleviare il
dolore della mancanza, dei ricordi, rigettandolo nel presente, consapevole dell’adesso
e grato di quello che aveva.
Aveva sempre pensato che non si
meritava Quinn – e ne ebbe l’ennesima conferma – ma, egoista qual era, non
aveva dato ascolto alla piccola parte razionale della propria mente, perché
quando si metteva in testa di volere una cosa, avrebbe fatto di tutto per
averla.
E lo stesso era accaduto con Quinn.
Sapeva di non essere il più indicato per lei – e Lola avrebbe potuto fare una lista
infinita dei motivi per cui Quinn non avrebbe dovuto sceglierlo – ma non
riusciva a immaginarsi senza di lei, soprattutto da quando avevano deciso di
stare insieme. Certo, all’inizio anche lui si era chiesto se fosse una cosa
saggia, che cosa ne sarebbe stato del buon e vecchio Logan, che figura ci
avrebbe fatto davanti a tutta la scuola, ma avevano trovato un giusto
compromesso. Il desiderio di conoscersi aveva avuto la meglio.
La ragazza alzò il viso per
incontrare i suoi occhi. Il sorriso che aveva dipinto in viso era il più bello
e luminoso che avesse mai visto.
Era così contagioso che si ritrovò a
ricambiarlo, spontaneo. Con altrettanta spontaneità, percepì le proprie braccia
cingerla a sua volta.
Era un’emozione così commovente
averla lì, tra le sue braccia. Era rimasto folgorato dalla rivelazione, come se
avesse aspettato tutta una vita per quell’istante esatto, solo per tenere una
sorridente Quinn Pensky tra le proprie braccia.
«Grazie» gli disse con dolcezza e
felicità.
«Per cosa?» le domandò, confuso.
«Per i fiori. È stato un bel
pensiero. Non sai che piacere mi ha fatto trovarli.»
Poteva immaginarlo, era lo stesso che
vedeva brillare nei suoi splendidi occhi.
«Ne sono contento. Sai,» tentennò,
imbarazzato «non ero sicuro che fosse la mossa giusta. Credevo di aver fatto
una stupidaggine.»
«Invece mi hai sorpreso» lo guardò
negli occhi, sempre sorridente «e mi ha reso felice.»
Provò una gioia immensa sapere che
era riuscito a renderla felice, era come un balsamo che lavava via tutte le sue
insicurezze.
«Non pensavo che sapessi che il mio
fiore preferito è il tulipano giallo.»
«Beh ricordo che l’avevi detto, una
volta» ammise, con imbarazzo, il ragazzo.
Non sapeva nemmeno lui come mai si
ricordasse di quel particolare, in fondo all’epoca non la sopportava nemmeno.
Forse era stato proprio dall’episodio del robot che aveva iniziato a vederla
sotto una luce diversa, a riconoscere la sua genialità nascosta dalle sue
stranezze. E forse già allora aveva notato che era più carina quando sorrideva.
Oppure era stato il suo senso di colpa a fargli fare quei pensieri, perché
l’aveva presa in giro un po’ troppo pesantemente, proprio quando lei si era
offerta di aiutarli a costruire un robot; loro non sapevano nemmeno da che
parte iniziare. E lui, come sempre, aveva rovinato tutto, aveva un dono
particolare per questo.
«Tra un po’ è il tuo compleanno,
vero?» se ne uscì, dopo un po’, la ragazza.
«Sì, perché?»
Logan non riusciva a comprendere il
nesso tra i fiori e il suo compleanno, a volte il modo di ragionare delle
ragazze lo stupiva.
Osservò attentamente il viso di
Quinn, per cercare una risposta a cui lei non voleva dare voce, e ne era certo,
lei stava architettando qualcosa, poteva quasi vederli, i suoi neuroni
all’opera.
Come indizio ottenne solo un bacio
sulla guancia e uno sguardo birichino.
Avrebbe potuto tenerla prigioniera finché
non gli avesse svelato il suo segreto, ma era tempo di andare, così la liberò
dalla sua stretta.
La osservò allontanarsi da lui,
percependo il vuoto che aveva lasciato, una nuova sensazione a cui avrebbe
dovuto imparare a abituarsi.
Tra poche settimane scoprirò cosa hai in mente.
Il problema era riuscire, nel mentre,
a non farsi assalire troppo dalla curiosità.
***
«Ehi Quinn?»
Si erano riuniti nella sala comune
delle ragazze per rilassarsi e parlare un po’.
Quinn stava leggendo un articolo
scientifico, mentre i suoi amici stavano discutendo di alcuni episodi di Girly Cow e lei non aveva avuto interesse a
partecipare attivamente al dibattito, preferendo seguirlo passivamente, fino a
quando non fu chiamata in causa da Lola.
«Mh?» le
domandò, senza distogliere gli occhi dalla sua rivista.
«Da dove vengono quei fiori?»
Una caratteristica tipica di Lola era
la schiettezza, il suo essere diretta e, a volte, non capiva quando era meglio
tacere o rimandare e tenere a freno la curiosità.
Silenziosamente, Zoey
diresse il proprio sguardo sull’amica, come se aspettasse una sua risposta.
Così, pian piano anche gli altri
lasciarono cadere nel vuoto la precedente discussione per dare tutta la loro
attenzione a quel dialogo.
«Quinn ha ricevuto dei fiori?»
domandò, sorpreso, Michael.
Lola annuì.
«Cosa c’è di male?» volle sapere
James, confuso. Gli era sembrato che Lola l’avesse fatta passare come una
brutta cosa e non ne capiva il motivo.
«Nulla. Solo che è strano, no?»
Quinn iniziava a spazientirsi.
Sembrava che a Lola non andasse giù il fatto che lei avesse ricevuto quel
piccolo mazzetto di fiori.
Perché io non posso riceverne uno?
Forse avrebbe voluto essere lei la
fortunata.
«Perché dici questo, scusa?»
James era sempre più perplesso.
«Beh…
sappiamo tutti che Quinn non ha un ragazzo…»
A queste parole, Quinn cercò gli
occhi di Logan, che aveva avuto lo stesso impulso a trovare lo sguardo di lei.
«Ma potrebbe essere stato qualche
ammiratore anonimo» ipotizzò il ragazzo di Zoey.
«Ammiratore, dici?»
Lola non era del tutto convinta, però
avrebbe avuto un senso. Soprattutto per il fatto che non c’erano tracce, nessun
biglietto.
Quinn, infatti, aveva nascosto il
biglietto di Logan, che, altrimenti, sarebbe stata una prova lampante della
loro relazione e loro non erano ancora pronti a uscire allo scoperto.
«Un ammiratore piuttosto timido» commentò
Michael, divertito.
«Ma non direi. Ha avuto il coraggio
di lasciarle quei fiori» lo difese James.
Forse, è meglio che intervenga. Ne ho abbastanza. Vogliono una risposta?
Saranno accontentati.
«Sapete, è stato mio padre. Si è
dimenticato di inviarmeli per la festa della donna, così l’ha fatto ora,
scusandosi per il ritardo. Non è il padre migliore del mondo?»
La ragazza pensò che fosse una buona
scusa, in fondo sapeva che i suoi amici la consideravano ancora un po’ strana –
sempre meno rispetto ai primi tempi, perché ormai si erano abituati – e fare
leva su questa caratteristica di famiglia li avrebbe convinti. O almeno era
quello che sperava.
Vide Logan annuire, soddisfatto per
la sua trovata; era certo che avrebbe funzionato.
«Aww, che
pensiero carino che ha avuto!» si raddolcì Zoey.
Se Zoey ci
credeva, allora la discussione era chiusa e ben presto anche Lola avrebbe
abbandonato i suoi dubbi.
E anche oggi siamo riusciti a mantenere il segreto.
Diventava sempre più difficile
nasconderlo, non sapeva quanto ancora avrebbe retto tutta quell’ansia, quella
tensione, chissà forse qualcuno dei loro amici li avrebbe sorpresi insieme,
perché era possibile che commettessero qualche errore, che abbassassero la
guardia. In fondo, bastava davvero poco per tradirsi, anche solo con le parole.
Ma era sufficiente che si immergesse negli occhi
profondi di Logan per dimenticare i suoi timori, sentendosi forte e capace di
superare qualsiasi cosa, in quella dimensione speciale, dove quello che contava
era quell’istante, unico, solo loro.
Il resto non aveva più importanza.
¡Hola a todos! ^^
Vi chiedo scusa per il ritardo,
sempre se c’è qualcuno che segue questa raccolta. C: C’ho messo un po’ a stendere questo
capitolo, non so, non voleva proprio uscire.
Avevo in mente a grandi linee la
vicenda, poi mentre scrivevo mi sono lasciata trasportare un po’ e il risultato
finale è diverso da come l’avevo immaginato io all’inizio. Ma spero in meglio,
o almeno me lo auguro.
Spero che possa allietarvi! ;)
Mi sento di dover dare alcune
spiegazioni – ma magari non servono eh! XD
La prima riguarda un mio head canon su Logan, in particolare riguardo a sua madre. Credo
che sia morta ( e non mi sono figurata però a che età l’ha persa) e per questo
si spiegherebbero molte cose: il suo comportamento odioso, che non è altro che
una richiesta di attenzioni, e il fatto che suo padre abbia tante
compagne/mogli. Insomma, pensa di amarle, ma non amerà mai nessuna come ha
amato la madre di Logan.
Avevo letto in una fic inglese che i suoi genitori sono separati e potrebbe
pure essere, visto che nella prima stagione si parla dei suoi genitori, però
poi nelle stagioni seguenti si nomina solo il padre.
In realtà, sono indecisa, perché
volendo, entrambe le situazioni possono andare bene, se spiegate e
contestualizzate bene (cosa che io non so fare! XD)
Comunque, per questa mia fic mi sono basata sulla prima ipotesi. ;)
L’altro appunto riguarda il
compleanno di Logan. Non credo venga mai detto quand’è, però io mi sono basata
sulla data di nascita di Matthew Underwood, che è il
23 aprile. Ho visto che è una pratica comune(?) prendere come riferimento il
compleanno dell’interprete del personaggio.
Quindi, il compleanno di Quinn è
prima ed è il 19 gennaio.
Girly Cow,come ben saprete, è una serie animata
che sia i protagonisti di Zoey sia quelli di iCarly seguono e di cui, ogni tanto, citano alcuni episodi.
Credo che la sua prima apparizione sia stata
in iCarly e mi pare che fosse stato tradotto in Mucche spaziali o qualcosa del genere.
Io, però, ho preferito mantenere il nome originale. ^^
Mi stavo dimenticando un’altra cosa –
ed è l’ultima, promesso!
Riguardo il tempo della relazione di
Quinn e Logan. A quanto pare il sesto episodio della quarta stagione era andato
in onda il 24 febbraio sui canali americani, quindi ho pensato di mantenere
quel giorno, come il giorno del loro primo bacio. Quindi, in teoria, la loro
relazione – fino al giorno del prom – è durata circa
3 mesi e qualcosa.
Questo tenendo conto di quello che si
vede dalla serie. Per noi fan Quogan, ovvio, che è
durata anche oltre, immaginandoli felicemente sposati con pargoli. *^* :D
Questo è davvero tutto.
Vi chiedo scusa per questo papiro.
Alla prossima – se non siete già
scappati! ;)
Selly *hugs everybody*