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Autore: Axxurra    09/02/2016    4 recensioni
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Riku, Sora
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun gioco
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Ciao a tutti!
Inizio col dire che sono nuova su efp quindi ancora
non ho capito bene come funziona e che questa è assolutamente la prima fanfiction che pubblico qui, infatti sono agitatissima e molto imbarazzata per questo mi scuso in anticipo per eventuali errori di grammatica, battitura e impostazione.
Fino ad ora ho solo letto fanfction (trovandone alcune eccezzionali) ma per timidezza non ne ho mai pubblicata nessuna, infatti sono su efp da qualche mese e ora mi sono decisa di pubblicarne una,
Ma passiamo alla storia.
La storia mi è venuta in mente mentre mi chiedevo una cosa:"E se Riku tradisse Sora? Come reagirebbe?"
Ammetto che forse ho scritto una reazione troppo drammatica ma succede.
Buona lettura.



Sta piovendo. Le gocce di pioggia si abbattono violente sulla finestra poi scendono lentamente, rincorrendosi, creando piccole scie d’acqua sul vetro appannato. Le osservo senza vederle realmente.
E’ tutto finito, forse non è mai iniziato.
La porta della mia
camera è spalancata, da lì entra impetuoso del vento, lo avverto distrattamente scompigliarmi i capelli e sfiorarmi gelido la pelle.
Qualcuno avrà lasciato la finestra aperta in soggiorno ma non importa. Non sento il freddo, non sento niente escluso questo dolore. Perché non smette? E’ ovunque: nel petto, nella testa, nella gola. Fa un male cane.
Come hai potuto farmi questo?
Come ho fatto a non accorgermene? Era tutto così chiaro.

Da parte tua non c’è mai stato nessuno sguardo, nessun gesto affettuoso. Nessun “Ti amo”.
Porto una mano al petto, i battiti stanno rallentando.
Anche se sei stato tu a fare il primo passo, tu a dare il primo bacio, ho sempre avuto la sensazione che io fossi  l’unico a tenere a quel rapporto. Ho sempre odiato l’indifferenza con cui mi trattavi davanti a tutti. Il modo in cui mi prendevi in giro, anche sulle cose più private quelle che dicevo solo a te, facendo ridere gli altri e ricoprendomi di imbarazzo.
Sento gli occhi pesanti, la vista offuscarsi.
Che faccia avevi quando ho scoperto tutto? Che espressione hai fatto quando hai visto nei miei occhi il mio mondo cadere in pezzi e tutte le certezze, le promesse, i ricordi crollare insieme a lui schiacciandomi sotto il loro peso madornale. Sono stato troppo occupato a premurarmi di nascondere le lacrime e, chinando il capo, a correre via. Scappando da tutti, scappando da te.
Purtroppo penso che tu abbia preso questa “sconfitta” con indifferenza e sarcasmo. Fin da bambini sei sempre stato quello più forte, quello più intelligente, quello più bello. Fin da piccolo quello più affascinante.
Ed io quello che viveva nell’ombra del suo perfetto migliore amico, cosa che mi interessava poco visto che l’unica cosa che volevo era stare al tuo fianco.
I battiti rallentano sempre di più, sento il mio corpo rilassarsi.
Eppure sappi che non ti ricorderò solo per questo, non ricorderò solo i tuoi occhi pieni di sarcasmo o le tue labbra su quelle di quella ragazza.
Ricorderò quel bambino che mi proteggeva da tutto e da tutti, che picchiava chiunque mi facesse piangere. Ricorderò quel bambino che buttava i sassolini sulla mia finestra per dirmi che aveva trovato un nuovo gioco a cui giocare, molto spesso pericoloso e che ci faceva beccare qualche punizione.
Tutte le pazzie che abbiamo fatto, non ci ho mai pensato molto le ho fatte e basta.
Ricorderò quel ragazzo che quando perdevo ad una battaglia con le nostre vecchie spade di legno, dopo essersi fatto una grossa risata, mi porgeva la mano e mi aiutava a rialzarmi.
Ricorderò quei capelli bianchi mossi dal vento e quegli occhi acquamarina, spesso freddi e cupi, luminosi mentre guardavano il mare davanti a loro. Ricorderò quel sorriso che riservavi solo a me, quello di cui mi sono innamorato e quello che mi ha illuso fino alla fine.
Ti ricorderò come il mio migliore amico, il mio amante, la mia anima gemella.
Non vedo più niente, le palpebre si chiudono.
Sento un rumore, ma è così lontano che non ci do peso. Il mio cuore ha smesso di battere. La mia mente sta cadendo nell’oblio, nell’oscurità più profonda e non ha intenzione di tornare indietro.
Ti amo Riku.


E così Sora si è suicidato/tentato il suicidio.
Io ho immaginato, e penso si capisse dal modo in cui l'ho scritto, che ha fatto un'overdose di pillole.
Probabilmente ci sarà un continuo (e probabilmente potrebbe salvarsi)visto che prima di chiudere gli occhi Sora ha sentito un rumore. Chissà, sarà l'oscuro Riku venuto a chiedere scusa al fidanzato?
Spero che la storia vi sia piaciuta.

Axxurra.
   
 
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