Serie TV > Arrow
Ricorda la storia  |      
Autore: elisabieb    12/02/2016    7 recensioni
Il segreto di Oliver (finalmente) è stato svelato. Come la prenderà Felicity?
[SPOILER!]
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
 

“ I trusted you, Oliver.”



La porta si chiuse dietro di lui e chiuse gli occhi, mentre l’unico rumore che troncava quell’assordante silenzio era quello delle ruote della sedia a rotelle che scorreva sul parquet.
Abbassò la testa, restando fermo esattamente dove si trovava, quasi senza respirare, mentre quel groppo in gola si stava facendo sempre più forte.
Si sarebbe aspettato che lei gli urlasse in faccia tutto, si sarebbe aspettato un fiume di parole inarrestabile, si sarebbe aspettato veramente di tutto, tranne che quel silenzio.
Quel silenzio lo aveva accompagnato per minuti interminabili in quel tragitto in macchina, facendogli desiderare di arrivare a casa il prima possibile, sperando che in qualche modo la situazione si sbloccasse e lei smettesse di estraniarsi in quel modo.
Solo che la situazione non era cambiata e lei era rimasta impassibile anche quando lui l’aveva aiutata, prendendola in braccio, per farla sedere su quella maledetta sedia a rotelle.
Felicity era di spalle, le mani ferme sopra le ruote e lo sguardo fisso verso chissà cosa.
Voleva parlarle, dirle che gli dispiaceva, spiegargli tutto.. ma non ci riusciva.
Ogni singola parola che provava a pronunciare gli moriva in gola, rendendo quel silenzio ancora più difficile da sopportare.
Poi un lieve singhiozzo, uno solo, ma abbastanza per capire che lei era quasi sul punto di mettersi a piangere.
“Da quanto tempo lo sai?” di colpo Oliver sembrò risvegliarsi e alzò di scatto la testa, avvicinandosi a lei a passi lenti. Rimase in silenzio fino a vederla girarsi verso di lui.
“Io..” lo sguardo di pietra di lei gli ricordò quello che si era promesso fino a quel momento.
La verità, solo e soltanto la verità.
“Da quando siamo andati a Central City” concluse dopo pochi istanti di silenzio.
“Ti avevo chiesto se ci fosse qualcosa che non andava e tu mi hai detto che era tutto ok” la voce ferma e fredda di lei riusciva a destabilizzarlo completamente, tanto che non riuscì a rispondere e abbassò la testa, senza avere il coraggio di replicare.
“Non ti fidi di me, non lo farai mai” costatò lei con amarezza.
“No!” quasi lo urlò e si accucciò all’istante alla sua altezza, cercando di prenderle le mani, rimaste ancorate alle ruote di quella sedia “Io mi fido di te, io non so come farei se..”
“Smettila - quasi urlò lei stringendo gli occhi - Se tu mi amassi veramente ti saresti comportato in maniera nettamente diversa. Hai un figlio e non ti sei minimamente preoccupato di dirmelo”
“Me lo ha chiesto Samantha – tentò di difendersi lui – solo così mi avrebbe fatto vedere William”
Sapeva benissimo che non poteva essere una scusa, ma si era promesso che le avrebbe detto la verità e così stava facendo. Felicity adesso non lo guardava nemmeno più, con la mano destra aveva preso a torturare l’anello, ancora infilato all’anulare, senza sapere bene cosa pensare.
Cosa doveva fare? Fino a quel momento le aveva tenuta nascosta una verità così grande e chissà se gliene avrebbe mai parlato. Vide le mani di lui tentare di posarsi di nuovo sulle sue e le ritirò di scatto, quasi avesse preso la scossa.
Lo vide sbarrare gli occhi, guardarla smarrito e cercare un nuovo contatto, ma lei non riusciva a non pensarci, non riusciva a credere che, ancora una volta, lui l’avesse tagliata fuori dalla sua vita.
“Nella buona e nella cattiva sorte- sussurrò Felicity mentre riportava le mani su quelle due ruote che nell’ultimo periodo erano diventate parte di lei –ce lo eravamo promessi” concluse la frase mentre si allontanava da lui, era diventato troppo pure averlo vicino e sentire il suo profumo. Non ce la faceva.
“E’ complicato, avevo bisogno di… - si bloccò per un istante - metabolizzare la situazione, ma ti prometto che..”
“Io mi fidavo di te, Oliver! – lo interruppe lei, arrabbiata e con le lacrime agli occhi che non riusciva più a trattenere – Ma adesso.. adesso è cambiato tutto”
Il silenzio di nuovo calò tra di loro, assordante e cupo, insopportabile e troppo pesante per doverlo affrontare nuovamente. Era stato quello a rovinare tutto, Oliver lo sapeva molto bene. Barry lo aveva avvertito di stare attento, che il tempo avrebbe trovato il modo di rovinare tutto, ma lui come uno stupido non gli aveva dato ascolto. E adesso ne stava pagando le conseguenze.
Non era nemmeno il modo in cui stavano discutendo a farlo stare veramente male, ma quello sguardo sprezzante e deluso di Felicity lo stava lentamente distruggendo, come se qualcuno gli stesse strappando il cuore dal petto. Non riusciva nemmeno a replicare, lei aveva ragione su tutto.
“Bugie, segreti.. aveva ragione mia madre: le persone non cambiano mai. E io non so più se voglio stare con te” lo disse tutto d’un fiato, con una fatica enorme, ma lei non riusciva a sopportare davvero oltre quelle bugie e quei silenzi.
Stavano insieme, avrebbero dovuto condividere tutto, le cose belle e quelle meno belle, le difficoltà e i successi.. ma quello che aveva ottenuto fino a quel momento era l’esatto opposto.
E lui le aveva chiesto di sposarla, dopo aver saputo di William, dopo aver saputo delle sue responsabilità.. e l’aveva tenuta all’oscuro di tutto. Come faceva a fidarsi? Come poteva continuare?
Si sfilò quell’anello che era diventato troppo pesante da portare e lo poggiò tremante sul piano della cucina, prima di riportare le mani sopra le ruote. Le fece scorrere tra i palmi, ma di colpo sentì le mani di lui fermarla. Si girò di scatto e lo fulminò “Lasciami stare Oliver! – esclamò fredda - Me ne vado. Così puoi metabolizzare tutta questa situazione per tutto il tempo che vuoi” le parole le uscirono talmente veloci che quasi si pentì di quella frase.
“Ma che dici? Dove pensi di andare nelle tue condizioni? - esclamò lui, raggiungendola prima che arrivasse alla porta – Sei impazzita?”
“Quali condizioni? So benissimo cavarmela da sola, come faccio sempre!- rispose Felicity senza nemmeno guardarlo in faccia – Devo finire del lavoro”
L’unica cosa alla quale voleva pensare adesso era il lavoro: alla Palmer Tech lui non c’era e tutte quelle cose in arretrato da fare potevano almeno distrarla un po’.
“Felicity” la voce di lui arrivò un’altra volta, supplicante, debole, ma non abbastanza per farla desistere.
Non una parola di risposta da parte di lei, solo la porta sbattuta quasi in faccia e quel silenzio che ritornava, ancora una volta, prepotente, in quella casa ormai vuota.



*****

Ciao a tutti :) Avevo iniziato a scrivere questo sfogo solo qualche giorno fa, e la 4x13 mi ha dato gli spunti giusti per concluderla (episodio perfetto tra l'altro)
Non ho proprio idea di come Fel venga a scoprirlo, ma posso riuscire a immaginare i suoi sentimenti dopo l'ennesima pugnalata e l'ennesima bugia. Dopo tutto dopo il cross over ci aveva già mostrato la sua reazione... ma adesso la situazione sarebbe ancora più complicata.
Chissà cosa hanno in mente gli autori :(

Insomma, grazie per averla letta e spero vi sia piaciuta.
Un abbraccio,
Eli.

 
  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Arrow / Vai alla pagina dell'autore: elisabieb