SPECCHI

Siamo sicuri di usare gli occhi per vedere?

Siamo in grado, allora, di guardarci allo specchio e dire con sicurezza di "vederci" ?

No, certo che no.

Guardare una persona è molto diverso dal "vederla", soprattutto per noi stessi.

Ognuno di noi ha lo specchio personale attraverso il quale vede dentro di se e scopre che cosa vi si cela.

Di recente ho scoperto che il mio Specchio è la scrittura.

Si, perché ogni essere umano è una matrioska: la vera essenza di noi stessi è soppressa da maschere che si sovrappongono costruendo una barriera.

Ma c' è sempre la possibilità di arrivare all' ultima, piccola e più importante bambola. Può essere difficile, ma mai impossibile.

Scrivendo, ragiono in maniera diversa. Oserei quasi dire che non ragiono, che ciò che sono emerga spontaneamente, a raccontare quello che succede all' interno di me stesso.

E poi, rileggendo tutto, mi sento come se mi guardassi allo Specchio. Vedo una persona che mi assomiglia, che è praticamente uguale a me.

Solo in quei casi appare.

Sembra quasi un miraggio.

Una persona che non sai se esista realmente oppure no.

Sapere come incontrare quella persona è importante per la conoscenza di se stessi.

Mi vedete come iivirtex_silent, un nome, un utente e sicuramente una persona.

Se ci incontrassimo dal vivo, trovereste la più grande matrioska del mondo.

Penso che alcune persone siano molto brave a mascherare il loro essere.

Solo in pochi riescono, in tutta la nostra vita, ad arrivare al nocciolo della nostra anima, a dire " tu sei fatto così" e, sinceramente, se il mio migliore amico mi dovesse descrivere per come sono fatto, credo che non ci crederei.

E' importante però sapere chi siamo, e per questo abbiamo bisogno del nostro personale Specchio, che ci faccia vedere chi si nasconde dietro alle maschere, facendolo sentire sicuro di potersi mostrare, incurante di tutti quei motivi infami che lo hanno involontariamente portato a mettere quelle dannate maschere.

E in quei momenti dobbiamo imparare il più possibile della persona nello specchio, perché sai che potrebbe sparire da un momento all' altro.

E' un processo che può durare anni, forse tutta la nostra vita, ma è la cosa più importante che possa esistere.

La soddisfazione di rispondere con certezza e sicurezza alla domanda: " Chi sei? ".

All' inizio del terzo anno di superiori, la prof ci diede un tema all' apparenza semplice.

La traccia era molto breve, diceva: " Descriviti ".

La scadenza era fissata per la fine dell' anno.

Un anno per fare un tema.

Ridemmo per quell' affermazione.

Alcuni non lo consegnarono per niente, ed io ero tra quelli.

Fu una delle cose più significative che mi sia capitata: rendermi conto che non mi conosco per niente.

Una ferita che porto ancora ora, temo.

Magari è un po' cicatrizzata, però è ancora molto visibile.

Io e i miei amici ci siamo aiutati a vicenda in questo settore, ma io ero decisamente rimasto indietro.

Ero quello che loro volevano che fossi, quando volevano loro. Detta così è molto malvagia come cosa, ma non c' è cattiveria dietro, ne sono sicuro.

Solo di recente mi sono svegliato.

Solo di recente ho trovato il modo di conoscermi.

Quindi, credo che quello che stiate vedendo sia il riflesso del mio Specchio...