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Autore: nymeria___    13/02/2016    2 recensioni
"La maglietta la osservava dalla cima della pila di disperazione. Era fuori luogo, lo sapeva anche lei, ma restò lì ed osservò Malia. La ragazza si girò e ricambiò il suo sguardo sarcastico. Il suo odore le sussurrava il suo nome. Profumava di speranza, di vita, di amore, di Stiles."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lydia Martin, Malia Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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T-Shirt.

 

Erano le tre del mattino, o meglio della notte. Stiles era appena entrato nella sua camera da letto, dopo un abbraccio allo sceriffo e un bacio sulla fronte di una ragazza dai capelli rossi.

Erano le tre del mattino, o meglio della notte. La ragazza dai capelli rossi tremava ancora, stringendo le coperte del suo letto fra le mani, ma sorrideva. Stiles aveva ripreso ad amarla, forse non aveva mai smesso.

Erano le tre del mattino, o meglio della notte. Malia si era appena chiusa la finestra della sua camera da letto alle spalle. Aveva freddo. Lei non sorrideva. Stiles non l’amava più, forse non l’aveva mai fatto.

Malia aveva freddo, ma si spogliò ugualmente. Gli stivali, le calze, i pantaloni, la giacca, lei puzzava di disperazione. Rimase lì, nuda al centro della stanza, i vestiti colmi di dolore pateticamente svenuti ai suoi piedi.

Malia aveva freddo, e decise di coprirsi, dopo aver lavato via la disperazione. Come tutte le sere, era ancora lì; l’odore nauseabondo delle urla e dei pianti impregnato nei capelli, il corpo nudo e freddo, gli occhi stanchi, cercando qualcosa con cui coprire quel disastro.

L’armadio di Malia era pieno di vestiti puliti. Puzzavano di disperazione anche quelli. Strinse forte i pugni e poi butto tutto all’aria. L’armadio ora era vuoto. Puzzava ancora.

Malia si voltò, chiuse gli occhi e annusò forte l’aria. E lo sentì. Un odore diverso dalla disperazione. Proveniva dalla sua scrivania, aveva l’odore della speranza, della vita, dell’amore.

Malia si avvicinò lentamente al cassetto. Lo aprì, la vide, strinse i denti e buttò all’aria anche quella.

La maglietta la osservava dalla cima della pila di disperazione. Era fuori luogo, lo sapeva anche lei, ma restò lì ed osservò Malia. La ragazza si girò e ricambiò il suo sguardo sarcastico. Il suo odore le sussurrava il suo nome. Profumava di speranza, di vita, di amore, di Stiles.

Malia pianse, e la maglietta continuò ad osservarla, con i suoi bordi blu ed il suo bianco quasi accecante. Bianco come la sua pelle, come la sua anima, come il suo cuore.

Malia le si avvicinò piano e la maglietta si lasciò prendere con delicatezza. Si lasciò stringere al suo seno e bagnare con le sue lacrime, ma continuò a profumare. La disperazione non aveva effetto su di lei.

Malia pianse e strinse la maglietta al suo seno, come avrebbe fatto con lui. La maglietta continuò a farsi abbracciare, sapeva di rappresentare qualcosa che era finito e che faceva ancora male, di qualcosa che aveva fatto sentire la ragazza che puzzava di disperazione felice. Sapeva di essere importante, e pianse insieme a lei.

Erano le nove del mattino, la campanella era appena suonata. Stiles era immobile. Malia indossava la sua maglietta. La sua mano lasciò quella della ragazza dai capelli rossi. Il fiato gli mancava nei polmoni, le lacrime non mancavano ai suoi occhi.

Erano le nove del mattino, la campanella era appena suonata. La ragazza dai capelli rossi tremava di nuovo, fra le mani non stringeva niente, non sorrideva più. Stiles aveva già smesso di amarla, forse non l’avrebbe fatto mai più.

Erano le nove del mattino, la campanella era appena suonata. Malia non puzzava più di disperazione. Non aveva più freddo. Sorrideva. Stiles la guardava, forse l’avrebbe amata di nuovo.

Erano le nove del mattino, la campanella era appena suonata. La maglietta dai bordi blu stringeva il seno della ragazza. Non piangeva più. Adesso, sapeva di rappresentare qualcosa che era appena rinato, e che probabilmente non sarebbe finito mai più.

 

N.B.: questa one-shot è stata ispirata (seppur indirettamente) da Doomsday_ e Horror Vacui, che con i loro scleri sui social hanno ispirato più di qualcuno. Spero che leggerete questa storia e che vi piaccia. Io continuo a credere nei miei tesori.

 

 

  
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