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Autore: Liris    13/02/2016    2 recensioni
Il silenzio era calato come un piacevole amante, pronto però ad essere interrotto al primo gesto di uno dei due, scivolando via come un panno di lino leggero; e fu Chris a far si che la stanza tornasse a riempirsi del suono della sua voce.
-Dopo la prossima missione ho intenzione di fare una cosa.- Con quella semplice accozzaglia di parole, attirò la completa attenzione del minore, che si pose con l'avambraccio puntato contro il materasso, così che facesse da perno al busto piegato.

A volte il destino gioca una partita truccata, dando l'impressione di essere un passo avanti al resto del mondo.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Chris Redfield, Piers Nievans
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Say my name!
We are shining!
Say my name!
Say my name!
And we? ll never be afraid again!

{Florence And The Machine - Spectrum}




L'intenso profumo di dopobarba impregnava il bordo superiore del fine lenzuolo, mentre dalla finestra proveniva una pallida luce, di sicuro da qualche lampione acceso sul lungo viale alberato.
Una notte stellata ma fredda, di quelle che ti fanno rintanare il prima possibile sotto strati di coperte per ricercare il giusto calore, avvolgente e meraviglioso che induce ad un sonno profondo.
Una brezza gelata spirava fra le fronde degli alberi, che si piegavano come sudditi onorevoli di fronte ad un nobile di passaggio, facendo scivolar a terra qualche foglia ormai pronta a ranicchiarsi nel tempo e divenire polvere.

Ma di tutto ciò, gli occupanti della stanza non se ne preoccupavano, racchiusi nel loro mondo e nei loro giochi d'adulti, avvertendo solo il debole passaggio di auto sulla strada, ritardatari che si apprestavano a tornare alle proprie abitazioni.
Per quanto interessava ai due che ora ridevano di una battuta assurda protratta dal maggiore, il mondo poteva anche farcela da solo, per una notte, mentre loro si concedevano un meritato momento per loro.
-Non vedo l'ora che anche questa missione passi in secondo piano e venga schedata come "conclusa" negli archivi della BSAA. Le mie ossa iniziano ad averne abbastanza di piccoli focolai di gente idiota, che pensa semplicemente a crear scompiglio senza far andare il cervello.- Con voce bassa e scocciata, Chris Redfield mise in tavola il proprio pensiero, mentre si allungava con un braccio verso il comodino, alla ricerca di qualcosa che solo lui sapeva dove si trovava.

Il suo secondo in comando, Piers Nivans, giocò distrattamente con un piccolo foro venutosi a creare nel coprimaterasso, osservando nella semi oscurità il compagno rimettersi in una postura piacevole e ben delineata, dalla luce fioca dell'abat jour.
-Credevo che fossi incline a perseguire la missione della BSAA senza esclusioni di colpi, testa e mento alto, colpo in canna e al diavolo le mammolette.- Un sorriso prese piega sulle labbra del più giovane, mentre un grugnito usciva volontario dalla gola di Chris.
-Fino ad un certo punto, soldato. Quando ti ritrovi a dover muovere il culo ogni santo giorno in un angolo diverso del globo, e ad avere una certa età sulle spalle, anche il più motivato di noi si chiede se ci possa essere un periodo di ferie.-
-I periodi di ferie sono un lusso che non possiamo permetterci. Avanti, Capitano, da quando fai questi discorsi da matusalemme?-

La voce di Piers prese una nota tra il divertito e il perplesso, cercando di nascondere la curiosità che quel discorso aveva trascinato fuori da un angolo nascosto del suo cuore.
Aveva sempre visto Chris come un uomo stoico, senza cedimento alcuno nei propri passi; ma sembrava quasi più stanco di quanto volesse dare a vedere e la preoccupazione che qualcosa potesse farlo vacillare lo spinse a porre la mano libera dal sostegno del corpo contro il petto nudo dell'altro.
Elargì una carezza lenta e morbida, passando i polpastrelli sulla pelle bollente degli addominali, prima di alzare gli occhi ad incontrare quelli di lui.

Il silenzio era calato come un piacevole amante, pronto però ad essere interrotto al primo gesto di uno dei due, scivolando via come un panno di lino leggero; e fu Chris a far si che la stanza tornasse a riempirsi del suono della sua voce.
-Dopo la prossima missione ho intenzione di fare una cosa.- Con quella semplice accozzaglia di parole, attirò la completa attenzione del minore, che si pose con l'avambraccio puntato contro il materasso, così che facesse da perno al busto piegato.
-Cosa?- Domandò, mentre le gambe si intrecciavano a quelle del proprio superiore, avvertendole tese ma ben accondiscendenti ad essere legate successivamente in un intreccio perfetto.

Chris portò in avanti il pugno chiuso della mancina e rivolse il dorso all'insù, mentre apriva lentamente le dita.
Da esse scivolò giù, grazie alla richiesta della gravità sull'oggetto, un ciondolo d'argento al quale vi era aggangiato un semplice anello.

Niente di eclatante, metallo liscio senza alcun iscrizione o gingilli inutili a decorarlo.

Fu l'effetto che però fece a Piers a renderlo speciale, agli occhi dell'altro.
Un sorrisetto tra il divertito e il sorpreso prese vita sulle labbra del ragazzo, facendogli successivamente portare la nuca verso il basso; la scosse lentamente, quasi non credendo a cosa il suo Superiore si stava riferendo, ed infine prorurre in una breve risata.
-Sei matto.-
-Me lo dicono spesso. Naturalmente se credi sia troppo, posso benissimo riportarlo dove l'ho comprato e...- Non poté concludere la frase, Chris, poiché Piers si fece vicino e depose all'angolo destro delle sue labbra un lieve bacio, prendendo allo stesso tempo fra le dita il ninnolo.
-Non si rifiuta mai una proposta tanto allettante, Capitano. Sarei uno sciocco a farmi sfuggire l'occasione di legarti a me a vita, non trovi?- Scherzò, sentendo la presa sulla catenella farsi nulla, ritrovandosi così il dono nella propria mano. -Starà bene sotto la sciarpa.- Aggiunse, rigirandosi fra le dita l'anello.
-Lo credo anche io; per questo ho optato per una collana, piuttosto che porgertelo in una scatoletta di velluto rosso.- Ammise Chris, portando il braccio libero verso il fianco del proprio compagno, per attirare a se il corpo in principio teso ma successivamente arrendevole alle sue attenzioni.

-Se ti fossi inginocchiato, così nudo come mamma ti ha fatto, sarei scoppiato a rderti in faccia. Tu e il romanticismo a volte fate a pugni.-
-Ma vinco spesso io, o non saresti sotto di me, ad aspettare che possa deliziarmi della tua carne.- Si umettò le labbra il più grande, scorgendo sul viso di Piers un amabile broncio, che si sparì quando le loro labbra trovarono finalmente pace, unite in un silenzio carico di promesse.
Piers portò le braccia intorno al collo dell'amante, sentendo il proprio inguine scontrarsi con la voglia ben poco nascosta di lui, che se lo strinse senza tregua addosso.
-Allora affare fatto, soldato?- Sussurrò Chris sul suo collo, poco prima di donargli baci scomposti sulla belle tesa. -Al ritorno dall'Edonia portiamo a termine questo calvario?-

Portando indietro la nuca, elargendo un basso sospiro di piacevole goduria, il minore diede il suo consenso, stringendo nella mano destra la catenella e l'anello, con la promessa di una vita insieme.
-Affare fatto, Capitano.-





 
Sei mesi dopo
Edonia





 

Rilassò i muscoli e si sciacquò la faccia con abbondante acqua fredda, mentre dietro di se avvertiva i primi segni di una pallida alba farsi strada dalla finestra.
Dopo aver rivolto un'atono sguardo al proprio riflesso, si spostò verso la spoglia camera da letto per afferrare una maglietta e la giacca della BSAA, infilandosi il tutto in un rigoroso silenzio.
Il tintinnio della catenella al suo collo fu sedato dal giro di sciarpa che si mise addosso e prese posto sul letto rigorosamente immacolato, per potersi allacciare gli anfibi con gesti veloci e precisi.

Quando  prese le ultime cose e scese al piano inferiore, la squadra era già pronta a lasciare il locale, in attesa solo del suo arrivo.
E di quello del fulcro della loro missione.
Con passo lento e quasi indeciso, un barcollante Chris Redfiel si fece strada fra il resto degli avventori del bar, passandosi una mano sul viso segnato da un terribile dopo sbronza.
Fattosi vicino al ragazzo con cui aveva colloquiato la sera precedente, in un tormento di ricordi sbiaditi e di parole forti, gli rivolse uno sguardo spento.
-Siamo pronti ad andare, Capitano. Sempre che tu non voglia prenderti un ultimo drink d'addio.- Proferì il minore, mentre il resto del gruppo si avviava all'esterno, accolti da un pallido sole dietro grigie nubi preannuncianti pioggia.

Un verso contrariato prese piede nella gola del maggiore, che rivolse all'altro un'occhiataccia eloquente.
-Credo che non toccherò più dell'alcol per almeno il resto della mia vita. Andiamo, avanti...come hai detto che ti chiami?- La voce di Chris era bassa, roca, decisamente quella di un uomo che non l'aveva usata così tanto da troppo tempo; solo nelle rare occasioni in cui doveva ordinare da bere.
L'altro si mosse meccanicamente accanto a lui, verso l'uscita, lasciandolo passare per primo come giusto che fosse.
-Piers. Piers Nivans-
-Bene, Nivans. E' un piacere fare la tua conoscenza. Immagino ti debba ringraziare, o mandare al diavolo, a seconda di come la mia vita migliorerà una volta tornato a casa-
-Lo vedremo, Capitano.-






Note D'autrice:

Ed eccomi qui, con un altra piccola uscita delle mie, su questi due.
Sinceramente spero di non essere risultata zuccherosa o mielosa nella parte principale, perché ce l'ho messa veramente tutta per evitarlo come la peste.
Vedo in Chris e Piers una relazione dai toni adulti, non picci picci e miao miao, ma un legame preciso, sincero e forte, fra persone che affrontano la morte giorno dopo giorno e che cercano in quei rari momenti di stasi di poter dar libero sfogo alle loro emozioni.

Ho scelto poi questo preciso momento della storia perché, quando nel gioco Piers ritrova Chris dopo sei mesi di ricerche, si vede quanto il fatto che l'altro non lo riconosca gli faccia del male, con un impatto veramente incisivo nel suo animo.
In più in questa One-shot ho aggiunto un elemento ancora più forte che potesse caratterialmente azzoppare Piers, in tale scoperta.

Comunque, spero che anche questa abbia un modesto posto nell'interesse di chi legge e che possa attirare qualche commento (sia positivo che negativo), per farmi capire se devo continuare a scrivere sulla Nivanfield oppure ritirarmi in un cantuccio a coltivar funghi X°D
A presto ;)
   
 
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