6.
Quando Sheldon ed Amy ebbero a che
fare con una Jacuzzi
Sheldon ed Amy guardarono in
direzione di Howard e Bernadette, decisamente perplessi.
La coppia li guardava speranzosa
ed Amy già percepiva nell’aria un gigantesco “No” da parte del suo fidanzato.
“State chiedendo a noi di badare
a Valentino?” domandò quindi, onde evitare risposte affrettate da parte di
Sheldon.
“Sì. E prima che lo domandiate”
spiegò Howard, voltandosi verso Penny, Leonard e Raj, “Abbiamo scelto loro
perché ricordiamo cosa è successo quando Leonard e Penny hanno badato a
Cannella e sappiamo che Raj al momento ha bisogno di quest’ultima, non c’è bisogno
di un altro maschio in giro che gli tolga l’attenzione dell’unica donna che ha
tra i piedi” terminò, deciso.
“Mentre voi volevate prendere
una tartaruga, l’anno scorso!” aggiunse Bernadette, speranzosa. “Siete i primi
tra noi ad aver pensato di iniziare in qualche modo una famiglia...”.
“Ehi, ehi! Io e Cannella siamo
una famiglia da ben quattro anni! Vengo discriminato perché sono un padre
single?” li interruppe Raj, offeso.
Howard alzò gli occhi al cielo e
poi lo guardò, spavaldo. “Bene, baderesti a Valentino?”.
“Col cavolo, sono un uomo single
e devo pensare solo a me e alla mia principessa”.
“Claire non vuole uscire con te,
amico”.
“Parlava di Cannella”
s’intromise Penny, ricevendo un’occhiataccia da Raj, il quale però poi
confermò.
“Ragazzi, su! Lo chiederei a
Stuart, ma Valentino non merita di morire ed essere divorato da un uomo che ha
bisogno di mangiare carne!” li pregò Bernadette. “Non posso mancare a questa
cena di lavoro, annuncerò la mia gravidanza e sono già preoccupata della loro reazione...”.
“Temi che siano ancora più
spaventati da te visto che gli ormoni ti faranno diventare ancora più str...”.
“Penny voleva dire che hai
ragione ad essere preoccupata” la interruppe Amy, guardando male l’amica.
“Va bene” disse infine Sheldon,
sotto lo shock generale.
“Davvero?” chiese la sua
fidanzata, incredula.
“Sì, penso che Howard e
Bernadette avrebbero badato al nostro Giuseppe se fossimo partiti per Marte”
disse infine. “E i conigli possono essere zuzzerellosi,
no?”.
“Non capisco a cosa tu ti
riferisca ma, certo! Grazie!” esclamò Howard, felice.
“E avrete la Jacuzzi tutta per
voi, quando il piccolino si addormenterà” aggiunse maliziosa Bernadette.
Il marito la guardò male, ma lei
sorrise.
“Era per dire, Sheldon non capirebbe
mai a che serve” gli sussurrò, facendolo ridere.
Valentino aveva mangiato,
giocato, ed ora dormiva placidamente su un ammasso di copertine poggiate sul
tavolo, mentre Sheldon guardava la Jacuzzi con aria interrogativa.
“Amy, posso farti una domanda?”
chiese, senza smettere di fissare l’oggetto.
La ragazza, che osservava il
coniglietto dormire beato, annuì e gli si avvicinò.
“Certo”.
“Wolowitz parlava di questa
vasca quando descriveva cosa avrebbe fatto a San Valentino, ma non ho capito il
riferimento” disse.
Amy sospirò per l’ingenuità del
suo ragazzo e cancellò dalla sua mente la fantasia in cui si spogliavano a
vicenda e si gettavano lì dentro, offrendo al piccolo Valentino un bello
spettacolo.
“Si riferiva al sesso, Sheldon.
Insomma, è di Howard che parliamo, a cosa potrebbe riferirsi?” chiese,
retorica.
“Ma non capisco! Cioè, è una
vasca...”.
Spazientita, Amy fece un cenno
di dinego.
“Non è una semplice vasca. E’...
Sexy, c’è l’idromassaggio, ci si può passare del bel tempo insieme, a coccolarsi,
a fare altro...” spiegò, rassegnata.
“Scusami, non ti chiederò più nulla
se ti infastidisce”.
“No, no”. Amy gli sorrise
calorosamente e anche un po’ imbarazzata. “E’ che... Insomma, so che ti sei
spinto decisamente oltre con me per i tuoi standard ma a volte vorrei....” si
bloccò, coprendosi la bocca con le mani.
Cosa stava facendo?
Non poteva lamentarsi, non dopo
il modo in cui lui le si era dichiarato, le aveva chiesto di tornare con lui e
le aveva fatto il più bel regalo di compleanno di sempre.
“Cosa vorresti?”.
“E’ tutto ok, Sheldon, nulla”.
“No, dimmelo! Odio quando lasci
le cose a metà e sai che sono bravo solo nel trenta per cento dei casi ad
indovinare!” esclamò.
“E va bene!” sbottò Amy, prendendo coraggio e
incastrando i loro sguardi. “Vorrei poter proporti di approfittare della
Jacuzzi, di stare un po’ insieme come ai nostri compleanni, visto che abbiamo
fatto l’amore solo due volte e sono...”.
Si bloccò vedendo Sheldon
cambiare espressione.
“Che c’è? Non posso nemmeno
parlare...?”.
“No, scusami. Mi son distratto,
a furia di dire “coito”, insomma...”.
“Scusami se non ho usato la
terminologia esatta!”.
Si guardarono per qualche
istante, tra il sorpreso, l’incredulo, l’infuriato, poi, in un lampo di genio,
Amy comprese.
“Hai finalmente capito che
“coito” non può riferirsi a noi perché indica un rapporto generico ed è un
linguaggio scientifico, mentre noi, beh...”.
“Sì. Hai ragione, il mio
vocabolario era inappropriato. Rajesh e quella Emily magari avevano dei coiti,
noi abbiamo...” esitò, sforzandosi di non arrossire, “... Fatto l’amore”.
Amy, felice, annuì, e lo
abbracciò.
Non avevano fatto nulla, ma
semplicemente chiarire quella terminologia l’aveva mandata su di giri perché
sapeva la differenza tra i due termini e il suo richiedeva l’uso del secondo,
cosa che non tutti possono permettersi di fare.
“Non è una buona idea!” esclamò
Leonard, sbuffando.
“Ma no! Penny ha ragione, ce lo
meritiamo un bagno in quella vasca!” insisté Raj, reggendo una bottiglia di
champagne. “Grazie per avermi chiamato”.
“Sapevo avresti appoggiato la
mia idea... E portato da bere”.
“Ma scusa, perché non sei venuta
da sola? Sheldon stava con Valentino e tu ed Amy vi facevate un bagno” continuò
Leonard.
“Che marito palloso! Ti piacerà,
fidati, scommetto che non ne hai mai vista una!”.
“E quando l’avresti vista tu,
una?”.
“Per me Penny ne ha vista più di
una!” azzardò Raj, guardando l’amica, che era felice di vederlo finalmente un
po’ più spensierato.
“Esatto. Dirò solo, Miami Beach,
2005” ridacchiò la bionda, uscendo dall’auto.
Gli altri due la seguirono e
constatarono che la porta era ancora aperta, così entrarono in casa Wolowitz,
fino ad accedere a pochi passi dal garage e il giardino.
Penny si bloccò di scatto,
udendo un rumore strano, e Raj quasi non le venne addosso, facendo cadere la
bottiglia.
“Cosa...?” domandò Leonard.
“Sarà Valentino” minimizzò
Penny, scrollando le spalle.
Un paio di passi dopo, il rumore
dell’idromassaggio e dell’acqua erano inconfondibili, tanto da far bloccare
Leonard.
“Io non proseguo” stabilì.
“E perché?” chiese la moglie.
“Sveglia! C’è una coppia in una
Jacuzzi!”.
“Ma non è una coppia normale! E’ una coppia formata al
cinquanta per cento da Sheldon, non ci arriva nemmeno a queste cose!” ricordò
loro Raj. “Su, andiamo a goderci un po’ di acqua calda e dello champagne!”.
“E ti ricordo che negli ultimi
mesi abbiamo pensato mille volte che si stessero dando da fare e alla fine non
era nulla di ciò che pensavamo. Siamo noi quelli maliziosi!” aggiunse Penny.
Leonard esitò qualche istante,
ricordando gli episodi degli ultimi mesi e, alla fine, si lasciò convincere e
proseguì con gli altri due.
“Non vedo l’o...”.
Penny non ebbe nemmeno il tempo
di mettere piede nel giardino che si bloccò, la bocca spalancata, seguita a
ruota dagli altri due.
Di fronte a loro, avvolti da
getti caldi, bollicine scatenate dall’idromassaggio e decisamente fin troppa
passione, c’erano gli Shamy che si stavano baciando in una maniera decisamente
poco casta, avvolti in un modo che non lasciava intendere quali mani fossero di
chi.
Erano così presi da non
accorgersi del pubblico, un pubblico decisamente pietrificato di fronte a
cotanta passione, visti i due soggetti che avevano di fronte.
“E’ come quei disgustosi porno
giapponesi... Voglio smettere di guardare ma non ci riesco” sussurrò Raj, deglutendo,
lo sguardo con le pupille quasi dilatate, sconvolto dalla visione del suo amico
– quello che aveva sempre disdegnato qualsiasi cosa avesse a che fare con il
sesso – in una vasca idromassaggio con la sua fidanzata.
Con sommo orrore, videro Sheldon
darsi da fare con l’apertura del reggiseno e riuscirci dopo circa quattro
tentativi, senza separarsi dalle labbra dell sua ragazza, la quale poggiò le
mani sul suo petto, salvo poi scendere sempre più giù, facendo scomparire le
mani sotto l’acqua.
Penny si abbassò di istinto,
afferrò gli altri due per un gomito e li costrinse a strisciare fino
all’interno della casa, dove iniziarono a correre in direzione della macchina.
Salirono sul veicolo, guidato
dalla ragazza, la quale si fermò dopo circa trecento metri.
Prese la bottiglia dalle mani di
Raj con prepotenza e iniziò a bere pesantemente, come un’assetata nel bel mezzo
del deserto.
“No, non ho ancora dimenticato”
esclamò qualche sorso dopo.
Leonard le prese la bottiglia
dalle mani e bevve a sua volta.
“No, è ancora impresso nella mia
mente”.
Raj fece lo stessso, bevendo
generosamente, per poi sospirare.
“Niente. Questo liquido magico
mi faceva parlare con le donne ma non mi fa dimenticare quella scena orribile.
Domani vado dal mio terapista, vi aggregate?”.
Penny e Leonard annuirono senza
nemmeno pensarci, sicuri che non avrebbero dormito per le prossime quarantotto
ore.
*°°*°*
Non
ve lo aspettavate, eh?
Ho
costruito il tutto con la psicologia inversa, questa volta i ragazzi sono
fiduciosi e realisti, smettono di pensare male e... Tadà, vengono sconvolti.
Il
discorso tra gli Shamy lasciava presagire solo tanto romanticisimo, e invece,
chissà come, sono finiti sul serio nella Jacuzzi.
Nella
mia mente, questa volta è Amy ad aver preso l’iniziativa ;)
Ho
pensato a questa OS subito dopo la puntata di S. Valentino e non potevo non
scriverla.
Grazie
a chi continua a seguire la raccolta! :D
A
presto,
milly.