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Autore: Mitsuki no Kaze    14/02/2016    4 recensioni
[RinAi - 5° prompt RinAi Week 2015]
"Rin lo strinse ancora al sé, chiudendo gli occhi e portando la propria fronte contro quella del fidanzato.
- Credi nella storia delle anime gemelle?- chiese, mentre sentiva le braccia di Aiichirou cingergli il collo.
Il giovane arricciò leggermente il naso.
- Quella leggenda secondo la quale ogni persona è predestinata a stare per tutta la vita con un’altra che la completa in tutto e per tutto?-"
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nitori Aiichirou, Rin Matsuoka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'RinAi Week 2015'
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Soulmates
 

Rin osservava sorridendo Aiichirou dall'uscio della porta, con una spalla poggiata allo stipite.
Era così adorabile con quegli occhiali da lettura sul viso, che scivolavano troppo frequentemente sul naso e lui li tirava su con un gesto rapido, leggermente infastidito da quella distrazione, senza però distogliere lo sguardo dallo schermo del portatile e continuando a digitare sulla tastiera.
Solo quando il ragazzo, sembrò prendersi una pausa e distese le braccia sopra la testa per stiracchiarsi, Rin entrò nella stanza e si avvicinò a lui, prendendo una sedie con le ruote.
- Cosa stai facendo?- gli domandò schioccandogli un bacio su una guancia, per poi voltarsi verso il desktop del pc.
- La lista degli invitati al matrimonio.- gli rispose il ragazzo, salvando il file e tornando alla prima pagina per farlo vedere al rosso dall'inizio.
- Ce li ha chiesti la sala per il rinfresco, vero?-
Aiichirou annuì con un cenno del capo.
- Dato che tu hai voluto affittare una sala enorme in un enorme hotel, con tanto di enorme piscina.- lo canzonò.
Rin si avvicinò di più al tavolo ridacchiando, cominciando a leggere nomi di amici e parenti sullo schermo.
- Sono un nuotatore olimpionico, non posso fare il ricevimento senza una piscina! E poi anche tu sei un nuotatore e lo sono molti dei nostri ospiti.-
Aiichirou negò con il capo rassegnato, mentre si alzava dalla propria sedia per accomodarsi sulle sue gambe.
Il maggiore non si lasciò sfuggire che indossava una sua maglietta, che gli stava anche un po' grande arrivando a lambirgli le cosce, forse sotto di essa indossava un paio di pantaloncini.
Non appena il fidanzato si fu sistemato su di lui, poggiò il mento sulla sua spalla ed insieme ricontrollarono la lista.
Non appena ebbero finito, diedero l'avvio per la stampa ed Aiichirou si alzò nuovamente per prendere il foglio dalla stampante.
Camminava a piedi scalzi e Rin non poté non notare quante cose erano cambiate nel giro di quegli anni. Quando Ai era andato a vivere con lui in Australia, aveva paura di qualsiasi cosa, si ostinava a vestirsi con camicie e magliette a maniche lunghe e pantaloni dovevano almeno essere dei bermuda, niente di più corto.
C'erano voluti due o tre anni per convincerlo che il clima australiano era più caldo di quello giapponese e vestirsi con abiti più corti era una necessità più che un capriccio. Da quando aveva iniziato a scoprirsi, la sua pelle aveva incominciato ad abbronzarsi, anche se dopo molte ustioni e colpi di calore. A poco a poco si era anche abituato alla presenza dei vari insettini e a scacciare da solo i ragni dalla vasca da bagno.
Ne avevano vissute tante insieme, erano cambiati, erano cresciuti. Erano finalmente giunti al grande passo.
Non c'erano state dichiarazioni romantiche e sdolcinate, niente anelli di fidanzamento nel bicchiere dello champagne, niente aerei con striscioni o palloncini colorati, nessuno si era inchinato ed aveva chiesto la mano dell'altro.
Era solo nato in entrambi, quasi contemporaneamente, il desiderio di ufficializzare la loro unione. Di renderla vera, reale, un atto fisico come un foglio firmato e due anelli alle loro dita.
Avevano preso quella decisione una sera, mentre erano a letto e nessuno riusciva a dormire ed entrambi avevano capito che era il momento giusto per affrontare l'argomento.
Dopo un attimo di imbarazzo, nel tentare di parlare senza sembrare troppo precipitosi, un altro di stupore dopo aver compreso che l'altro stesse dicendo la stessa cosa, c'era stata la gioia, la felicità di essere ancora una volta sulla stessa lunghezza d'onda, di volere entrambi le medesime cose. Non potevano desiderare niente di più.
Aiichirou scrutava la lista stampata da dietro le lenti, mentre si mordicchiava l'unghia del pollice.
- Nervoso?- gli chiese Rin sfilandogli la mano dalle labbra e prendendola tra le sue.
Il minore sembrò per un attimo sorpreso, riportato alla realtà durante un momento di riflessione.
- Non sono nervoso, sono emozionato.- rispose accennando un sorriso e ritornando a sedersi in braccio a Rin.
Lui gli baciò ancora la guancia e fece intrecciare la sua mano sinistra con la propria destra.
- Entro qualche mese, su questa bellissima mano, ci sarà un bellissimo anello.- disse e poggiò un bacio sul suo anulare. - E questo bellissimo uomo sarà mio marito.-
Aiichirou arrossì e gli occhi gli divennero lucidi.
- Non vedo l'ora che quel giorno arrivi.- disse mal trattenendo un piccolo singhiozzo.
Il più giovane si accoccolò meglio su di lui e Rin cominciò a carezzargli i capelli sulla nuca.
- Posso farti una domanda?-
Lo sentì annuire con la testa controllo la sua spalla.
- Perché hai scelto me?-
Aiichirou risollevò il volto dal suo petto e lo guardò con un’espressione che non riuscì a decifrare. Sembrava confuso e forse un po' arrabbiato, che credesse che quella domanda fosse un tentativo per tirarsi indietro?
- Che vuoi dire con questo?- gli chiese infatti.
- Voglio dire...- riprese Rin imbarazzato. - Tu lo sai perché mi sono innamorato di te... ma io non so perché tu ti sia innamorato di me. Insomma, la prima volta che mi hai visto è stato alla Samezuka, quando sono tornato dall'Australia. Eh beh, non ero proprio una brava persona... mi chiedo come abbia fatto ad innamorarti di un ragazzo egoista e arrabbiato con il mondo, come ero io a quei tempi.-
Aiichirou sospirò, forse tranquillizzato dalla domanda.
- Non è vero che ci siamo visti per la prima volta alla Samezuka. La prima volta in cui io ti ho visto è stato alle elementari, durante un torneo di nuoto, l'anno in cui con Nanase-san, Tachibana-san e Hazuki-san avete vinto la staffetta.- cominciò a spiegare. - Tu forse non ti ricordi di me, la vostra squadra ha distrutto la mia, ma io mi ricordo benissimo di te. Eri un bambino allegro ed energico, non stavi un attimo fermo e dopo la vittoria festeggiavi con i tuoi compagni di squadra. Ho iniziato ad ammirarti da allora. Quando poi mi sono iscritto alla Samezuka e ho scoperto di averti come compagno di stanza, oltre che compagno di squadra, ho creduto di avere avuto un’incredibile fortuna, ma tu non eri più quel ragazzino felice che avevo conosciuto anni prima.-
- Ti ho deluso prima ancora di conoscerti.- commentò Rin in un sussurro.
Aiichirou negò con in capo.
- No, affatto. Non ero deluso, ero preoccupato. Non capivo cosa ti fosse successo e credo che da lì sia scaturito il mio interesse verso di te, il volerti stare vicino. Volevo rivedere quel sorriso che avevi a quella gara, volevo vederti di nuovo felice.-
Rin lo strinse ancora al sé, chiudendo gli occhi e portando la propria fronte contro quella del fidanzato.
- Credi nella storia delle anime gemelle?- chiese, mentre sentiva le braccia di Aiichirou cingergli il collo.
Il giovane arricciò leggermente il naso.
- Quella leggenda secondo la quale ogni persona è predestinata a stare per tutta la vita con un’altra che la completa in tutto e per tutto?-
Rin annuì con un cenno del capo.
- Beh, insomma.- iniziò Aiichirou, i grandi occhi azzurri che puntarono verso l’alto alla ricerca di una risposta che non era certo di possedere.- Se fosse così, noi saremmo stati assieme comunque, senza aver lottato per esserlo. Se lo avessimo saputo fin dall’inizio, sarebbe stato molto più semplice, no? Io non avrei sofferto nel vederti autodistruggerti durante il secondo anno di liceo mentre tentavi di inseguire un sogno che nemmeno tu sapevi quale fosse, non avremmo sofferto per la distanza dopo che ti sei trasferito in Australia, non ci saremmo rosi il fegato di gelosia per ogni persona che l’altro aveva al fianco al nostro posto… In realtà no, non mi piace pensare che fosse già tutto scritto. Mi piace pensare che tutto quello che abbiamo ce lo siamo sudato, che l’abbiamo conquistato. Nonostante i problemi, le differenze, la distanza… noi ce l’abbiamo fatta. Perché l’abbiamo voluto, non perché era scritto nelle stelle o nelle nostre anime.-
Rin lo guardò con gli occhi colmi di gioia e di meraviglia. Aiichirou non riuscì a sostenere quello sguardo, arrossì ed abbassò il capo.
- Credo che amare sia andare incontro ai difetti dell’altro, adattarsi ad essi e anche apprezzarli. E’ il non fermarsi, non limitarsi all’apparenza, ma scavare ancora più affondo nella persona amata. Amarsi è comprendersi, è essere pazienti, è trovare un punto d’incontro pur di restare assieme, pur di essere insieme. Se questo fosse già destinato, l’amore non perderebbe senso?-
Rin continuava a osservarlo in quel modo che non sapeva definire.
- Credo di aver detto tante sciocchezze.- disse nascondendosi contro il suo petto.
- Non, invece hai detto delle belle cose, delle cose vere. Sono contento che la pensi così.- Andò a riacciuffare Aiichirou raggomitolato contro il suo petto e lo guardò negli occhi.- Grazie per esserti preoccupato di me ai tempi del liceo.-
- Sentivo di doverlo fare, non so spiegarti il perché.- ammise lui con un lieve sorriso nel volto.
Rin avvicinò al viso al suo.
- Allora sono fortunato che tu l’abbia fatto.-
Poggiò le labbra sulle sue, baciandolo dolcemente.
Anche quel bacio era una conquista, una piccola vittoria che avevano ottenuto insieme, combattendo contro cose piccole e grandi. Il successo dei loro traguardi era solo loro, allora perché affidarlo al destino?
 
 

Angolo Autrice: Come promesso torno per San Valentino con una nuova RinAi u.u In questo caso il prompt è il numero 5 della RinAi Week, ‘Soulmates’. Ho provato a inserire un po’ di mie idee personali in questa fic, tutte affidate ad Ai, ovviamente xD Penso di avere sviluppato questo prompt in maniera diversa da quello che ci si sarebbe aspettato, ma spero comunque che la fic vi piaccia e che vogliate lasciarmi un parere <3
Volendo si può anche considerane questa storia come continuazione della fic che ho pubblicato per il compleanno di Rin, ‘Home’, dato che è ambientata anni dopo il trasferimento di Aiichirou in Australia. Anche questa, come l’altra fic, fa parte di quel gruppo di idee (?) che aveva per la serie sulla vita dei piccioncini in Australia, sono molto felice di essere riuscita a scrivere anche questa çvç
Ci si vede tra un mese, il 14 Marzo per il White Day! Dopo questa data mi fermerò perché non ho occasioni per pubblicare le altre fic, né idee per gli ultimi due prompt (Gentle e Royalty). In realtà per Royalty l’idea l’avrei, ma verrebbe una cosa troppo lunga e non so se ho il tempo per lavorarci.
Bene, ho concluso! A presto <3
Un bacione,
̴ Mitsuki <3
   
 
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