La grande cucina era in fermento, un continuo rimestare di piatti e stoviglie varie riempiva l’aria e dava anche una certa impressione di caos.
Sopra a tutte infatti si poteva chiaramente distinguere una voce vivace e acuta

“Aspros! Stai attento! Così  rovesci tutta la farina!”

Regulus  piazzato sulla schiena del gemello maggiore come su una cavalcatura, era tutto intento a guidarlo e impartirgli ordini a suon di tirate di capelli e quello sotto che  quasi mesto eseguiva. Aveva infatti da subito rinunciato  a scrollarsi di dosso la peste dopo che ogni suo tentativo era fallito.

“Sbrigati che lo zio ha detto che gli serve anche lo zucchero!”

Al tavolo poco distante da loro infatti Sisifo era alle prese con una grande ciotolo di cui stava energicamente mescolando il contenuto. Appena li vide arrivare si rivolse al nipote
“Versamelo perfavore”
E quello pronto
“Aspros! Versa!”

Ovviamente l’ordine fu dato con la solita grazia col risultato che metà pacchetto, centrò l’obbiettivo, l’altra metà gli finì addosso. Già pieno di macchie com'era, quasi non si notava la differenza ma ciò gli fece emettere l'ennesimo sbuffo esasperato.

Poco distante da loro stava El Cid che essendo arrivato molto prima dei tre o comunque non avendo alcuno che lo distraesse, era quasi già alla fine del suo lavoro, si stava infatti dedicando al perfezionamento della forma della sua tavoletta e in mancanza di coltelli, contesi tra tutti i presenti, non si faceva problemi ad usare le sue mani per fare rapide e precise incisioni.

Anche dall’altro lato rispetto a Sisifo la situazione era più tranquilla, infatti Sasha si stava dedicando alla decorazione della sua piccola opera. Concentrata com’era non aveva sentito Kardia arrivare e si accorse di lui solo quando quello cominciò a crearle una coroncina in testa con la crema.

“Ma Kardia! Che stai facendo??” gli disse in tono un po’ troppo alto, interropendo la sua attività
“Volevo sapere a chi stai preparando quella cosa così buona” rispose senza smettere di  spremere il sacchetto
“E non potevi farlo in maniera normale?” Chiese Degel comparendo all’improvviso o forse solo palesando in quel momento la sua presenza
“Vedi di essere un po’ meno freddo caro il mio ghiacciolino, o nessuno ti regalerà niente domani!” ribattè a tono con tuttavia una nota divertita nella voce
Degel non si scompose “Questo nessuno ha solo da perderci” concluse andando a mettere nel frigo la sua creazione con un gesto quasi plateale e uno sguardo d’intesa a Kardia.
Il quale stava ancora pensando a cosa ribattere quando Aldebaran arrivò tutto allegro

“Ecco qua ragazzi! Sono andato a prendere le scorte nel caso le cose non vi bastino! Per fortuna che ne tengo sempre in gran quantità perché oggi mi avete colto proprio alla sprovvista!”

Sebbene si trovassero tutti lì quel giorno infatti, non si erano dati appuntamento, ognuno era giunto per conto suo e aveva mostrato anche un certo disappunto nel constatare che anche glia altri avevano avuto la stessa idea. Si erano messi al lavoro guardandosi con una certa circospezione come non volessero mostrare ciò che stavano facendo. Tutti nel proprio angolino cercando di dare nell’occhio il meno possibile.
Ma oltre a Regulus anche qualcun altro aveva da un pezzo salutato la discrezione.

Doko infatti era tutto esaltato nel provare la sua nuova collezione di coltelli, per la verità presa in prestito da El Cid ma che comunque trovava divertente.
Chi non la trovava altrettanto divertente era il malcapitato Manigoldo che si era ritrovato una delle suddette lame conficcate nella sua torta. E ora la guardava in preda alla disperazione.

“La mia… bellissima, torta… è completamente rovinata…” piagnucolò sconsolato
“Suvvia cosa vuoi che sia! Tanto va mangiata! L’importante che sia buona!” Gli disse l’altro assolutamente incurante del problema, come suo solito
“Sì ma l’avevo pensata perché fosse anche bella da vedere… come la persona a cui è destinata…!” continuò sempre più in crisi davanti a quella rivisitazione de “la spada nella roccia” che era il suo dolce era diventato.

“Non ti preoccupare Mani… l’aspetto delle cose non è poi così importante infondo… basta prendere esempio da lui” 
A parlare era stato Defteros che non altrettanto disperato ma sicuramente un po’ sconcertato era alle prese con un Asmita che non si teneva.
Il biondino infatti era tutto preso dall’incartare vari pacchetti solo che lo stava facendo in maniera quasi casuale, si era preso tre o quattro veline e le stava abbinando senza alcuna logica a varie cordine colorate. Il perché stese facendo una cosa simile, lui solitamente così ordinato, evidentemente non era dato saperlo
“Ogni tanto potrò fare un po’ come mi pare pure io?!” aveva detto semplicemente con una punta di stizza e il gemello minore non aveva questionato oltre.

L’ultimo ad unirsi all’allegra combriccola era stato Albafica che giunto proprio in quel momento fu subito intercettato da Shion
“Ehi Albie! Come mai arrivi adesso, sei così bravo che hai già fatto tutto tu?”
“Emh no è che…”
“Oh ma queste rose sono bellissime! –lo interruppe sfilandone una dal bouquet  che quello aveva tra le braccia- e hanno come sempre un profumo meraviglioso…” disse poi restituendogliela
Cambiando tono aggiunse “Le hai portate per qualcuno qui?”
“Eh? No, cioè sì adesso le devo portare ad Aldebaran ma dopo ecco… le vorrei dare… anche ad una certa persona…” disse affievolendo sempre più il tono e facendosi leggermente rosso sulle guance mentre furtivamente lanciava occhiate alla stanza.
L’amico ovviamente notò tutto ciò e si mise a ridere anche perché evidentemente la persona in questione era presente se quello aveva una tale reazione. Decise di non indagare ulteriormente e sempre sorridendo allora gli disse:
“Se cerchi Al comunque, è vicino ai fornelli”
E quello svelto lo sorpassò.

Il giorno dopo ognuno di loro aveva pronto il suo pacchettino da regalare e praticamente tutti ne ricevettero a loro volta uno, chi facendo finta di non riconoscerlo avendolo già potuto sbirciare chi non aspettandoselo minimamente  impegnato com’era a preparare  il proprio.
In ogni caso nessuno lo ricevette in maniera diretta.

El Cid infatti si vide recapitare un pacchetto, sgualcito e un po' ammaccato che conteneva un qualcosa di informe e pastoso ma molto dolce, come probabilmente era il mittente.
Sisifo nel caos che era divenatato casa sua notò per caso una scatolina pulita e ordinata perchè era l'unica cosa non in disordine in quel marasma.
Kardia dovette esercitare un bel po' la pazienza perchè Sasha alla fine non gli aveva rivelato per chi aveva cucinato, e il suo regalo si trovava nel freezer perciò ci volle  parecchio prima che scongelasse
Dal canto sue Degel, il proprio dovette andarselo a cercare in giro per tutta la casa.
Doko e Shion non fecero sapere nulla. probabilmente erano troppo piccoli e non interessati a queste cose.
...forse...
Quanto ad Albafica, la mattina si ritrovò sul tavolo della colazione una cosa strana che all'inizio aveva scambiato per una scultura, ma ci mise poco a capire che era commestibile.
Manigoldo aveva dunque a vuto il coraggio di inviare ugualmente la sua "opera" ma in cambio aveva ricevuto qualcosa di inaspettato.
Il più basito di tutti rimaneva però Defteros, con tutti i pacchettini di varia forma colore ed essenza da cui si trovò sommerso.


Alla fine tuttavia nessun dramma si rivelò grave come qualcuno temeva e comunque, vennero più o meno risolti tutti allo stesso modo.




Angolo dell'autrice:
sto parlando così tanto in questi giorni che non ho praticamente nient'altro da dire...! ^^
...solo, se volete sapere a chi è destinato il dolce di Sasha, seguite la raccolta "Questo nostri piccolo grande amore" che sto portando avanti in questi giorni! ;-D