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Autore: AleDic    14/02/2016    2 recensioni
[Spoiler!Tales From the Shadowhunter Accademy ǀ Magnus/Alec ǀ 854 parole ǀ Possibile!OOC ǀ What If?]
Alec andò verso il letto, togliendosi le scarpe, con il chiaro intento di riposarsi un po’. Allora Magnus diede inizio al suo esperimento. «Alexander.»
«Uh-mm», mugugnò il ragazzo in risposta.
«Sei mai stato con una donna?»

{Sesta classificata al contest “The first time we Slashed” indetto da Soul_Shine sul forum di Efp}
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Autore: AleDic
Disclaimer: non sono miei, ovviamente.
Generi: Comico, Romantico, Demenziale (anche se spero davvero di no)    
Avvertimenti: Ambientato nel racconto “Nascono alcuni ad infinita notte”, leggera What if?
Rating: Verde
N/A - Note dell'Autrice: Eccomi approdata in un nuovo fandom. Ciao a tutti! :D Non so se questa mia presentazione sarà buona, dato che si tratta di due generi di storie in cui di solito non mi cimento, ovvero What if? e Comico – difatti, spero di non essere sfociata nel demenziale. Volevo scrivere qualcosa per San Valentino ad dire il vero, ma mi è uscita questa e per il momento dovrete accontentarvi. ;D Era diverso tempo che volevo pubblicare qualcosa su Shadowhunters, ma non riuscivo mai a decidere né cosa scrivere né su chi. Poi ieri, leggendo alcune fanfic sui Malec - la mia OTP suprema di questa saga - e avendo letto di recente “Nascono alcuni ad infinita notte”, mi è venuta in mente questa storia ed eccomi qua. Prima d’intraprendere la lettura della fanfiction, leggete per bene gli avvertimenti qui sopra e la piccola nota del testo iniziale qui sotto (ed anche quella finale, per chi ci arriverà), in quanto contiene spoiler ed in quanto What if? richiede una breve spiegazione e contestualizzazione. Grazie a tutti coloro che daranno un’occhiata e a i buoni di cuore che lasceranno una recensione.

Vostra,

Ale

 



Don’t ever change

 

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N/T - Note del Testo (Iniziali):  La storia è ambientata nel nono racconto, per essere precisi dopo che Alec arriva all’Accademia. Magnus aveva appena finito di parlare con Julie nella mensa e i due salgono nel loro appartamento. Mi è venuta in mente questa storia in quanto Alec ora è molto più maturo e sicuro di sé, anche nella sua relazione con Magnus. E sia io che Magnus – nella mia mente – ci siamo chiesti se sarebbe stato ancora possibile metterlo in imbarazzo e farlo arrossire come succedeva prima – perché entrambi lo troviamo ADORABILE. Ed ecco cosa abbiamo architettato.

 

“Qualche anno prima, non avrebbe saputo, e nemmeno voluto, stuzzicare così Alec. Alec era nuovo all’amore e inciampava nel suo stesso terrore per ciò che era e per come si sentiva, e con lui Magnus usava ogni cautela che sapeva necessaria, nel timore di poterlo ferire e distruggere quel sentimento tra loro, nuovo per Alec come lo era per lui. Era una gioia recente poter stuzzicare Alec e sapere che non si sarebbe offeso, vederlo comportarsi in modo diverso da come era abituato: sciolto, tranquillo e sicuro di sé nella propria pelle, senza la spavalderia del parabatai, ma con una pacifica sicurezza tutta sua.”
(Le Cronache dell’Accademia Shadowhunters - Nascono alcuni ad infinita notte, Cassandra Clare)

 

Il piccolo appartamento all’Accademia era diventato confortevole dopo che Magnus gli aveva dato qualche ritocco – con la magia (cosa che Alec non era necessario sapesse).
Il giovane Shadowhunter si guardò intorno velocemente con un leggero interesse, per poi mugugnare un “carino” tra uno sbadiglio e l'altro – Magnus sapeva che Alec aveva avuto giornate piene nelle ultime settimane, aiutando Maia e Lily con i loro problemi da neo-leaders. Il ragazzo aveva ombre scure sotto gli occhi e un’aria stanca. Lo stregone stava quasi per rinunciare ai suoi propositi quando Alec si sporse verso di lui, lasciandogli un bacio rapido ma inteso. Al diavolo!
Alec andò verso il letto, togliendosi le scarpe, con il chiaro intento di riposarsi un po’. Allora Magnus diede inizio al suo esperimento.
«Alexander» disse con la sua solita disinvoltura, non riuscendo - né volendo - nascondere la dolcezza intrisa nella sua voce nel pronunciare il nome del suo ragazzo.
«Uh-mm», mugugnò l'altro in risposta.
«Sei mai stato con una donna?»
Alec, che in quel momento si stava sfilando la maglietta azzurra, sussultò e perse l’equilibrio, cadendo sul letto con le braccia semi nude e la testa ancora incastrata e nascosta nella maglia. Lo stregone sorrise sornione.
«Per l’Angelo, Magnus!»
Lo Shadowhunter era riuscito a liberarsi dell’indumento e ora se ne stava seduto, bianco come un cencio, a guardare il suo ragazzo come se fosse impazzito.
«Che diamine di domanda era?!»
«Una del tutto legittima» rispose lo stregone, perfettamente calmo.
«Una del tutto assurda. Lo sai benissimo che non sono mai uscito con nessuno prima di te, e di certo non con una donna!» ribatté Alec, ancora visibilmente scosso.
Magnus, seduto di fronte a lui su una delle sedie intorno al tavolo, mise una gamba sull’altra, completamente a suo agio. «Quindi non hai mai nemmeno provato… neanche per sapere se ti sarebbe piaciuto?»
Lo stregone inclinò il viso da un lato. Il suo sguardo era intenso, gli occhi ridotti a due fessure, sembrava un cobra che studiava la sua preda prima di colpire. Alec, invece, lo guardava con un misto di incredulità e orrore. Aveva i gomiti poggiati sulle ginocchia, ancora avvolte in un pantalone grigio scuro. Si portò le mani al viso, massaggiandosi piano le tempie. «Magnus, sono stati giorni, anzi, settimane intense, sono esausto e ti amo, perciò farò finta di non aver sentito nulla di tutto ciò, sperando sia stato uno dei tuoi momenti di umorismo che non capirò mai».
Lo stregone, che aveva un braccio sul tavolo, poggiò mollemente una guancia sulla mano, e con il tono più serio e disinvolto che riuscì a trovare, diede la stoccata finale: «Be’, dovrai rimandare il riposino per un altro momento, fiorellino. Sai che non sono molto entusiasta di essere in un’Accademia Shadowhunters, perciò devo rendere questo tempo piacevole, e magari istruttivo. Ricordi quella ragazza con cui stavo parlando prima in mensa, Julie? Ho scoperto che ha un debole per entrambi e mi ha chiesto se eravamo sicuri delle nostre… preferenze. Così l’ho invitata a raggiungerci qui tra poco, per un ménage à trois. A quanto pare oggi impareremo tutti qualcosa di nuovo».
Ora Alec era diventato così pallido da sembrare un vampiro, la bocca e gli occhi spalancati nel più completo smarrimento e orrore.
Si alzò in piedi scatto, tutta la stanchezza di poco prima improvvisamente spazzata via.
«Non stai dicendo sul serio».
«Sono serissimo invece».
«No, non lo sei» ripeté Alec, Magnus non sapeva se volesse convincere più lui o se stesso.
In quel momento si sentirono dei colpi decisi alla porta d'ingresso. Erano stati entrambi talmente presi da quella surreale conversazione da non accorgersi che qualcuno stesse salendo le scale. O meglio, Alec era troppo preso da non essersene reso conto, Magnus poteva benissimo aver fatto finta di niente.
Il punto restava che qualcuno stava bussando alla porta.
Alec si fece ancora più pallido. Lanciò un’occhiata alla porta e un’altra a Magnus. Quest’ultimo gli sorrise in modo inquietante.
Il giovane Shadowhunter si avvicinò alla porta cautamente, con passi lenti e silenziosi, come se dovesse scovare un demone. Racchiuse il pomello tra la mano e, dopo un attimo di esitazione, aprì.
Sull’uscio c’era una ragazza magra e bionda che mostrava un sorriso sgargiante. «Ciao! Tu devi essere il famoso Alec! Io sono Julie. Magnus mi ha…»
Alec non sentì mai il resto della frase. Chiuse immediatamente la porta, poggiandovisi contro con tutto il corpo, come per timore che la ragazza provasse a sfondarla per entrare, e urlò con tutto il fiato che aveva in corpo.
«MAGNUS!»
In un attimo il giovane Lightwood fu davanti al suo ragazzo, il viso che passava dal rosa al malva a ogni respiro. «PER L’ANGELO, CHE COSA TI È SALTATO IN MENTE?!»
Lo stregone non riuscì più a trattenersi: gettò la testa indietro e scoppiò in una sonora risata. Alec era ancora in piedi di fronte a lui, in diverse sfumature di rosso, che lo guardava come se volesse strangolarlo.
«Oh, Alexander» cominciò a dire Magnus quando riuscì a placare le risa. Si alzò anche lui, prendendo il viso del suo ragazzo tra le mani, ora lo sguardo pieno di amore e dolcezza. «Non cambiare mai».

 

 
N/T - Note del Testo (Finali): Ed eccoci qua. Spero vi sia piaciuta e che non l’abbiate trovata (troppo) demenziale. Io e Magnus l’abbiamo proprio fatta sporca al nostro povero Alec – sorry (no, non è vero muaaahh XD). A mia difesa – e di Magnus – posso dire che, in realtà, Bane aveva detto a Julie che se voleva conoscere Alec, avrebbe potuto raggiungerli nell’appartamento, ed ecco perché la ragazza era lì – chi se la sarebbe fatta sfuggire un’occasione simile? Alexander conosce ed accetta la stravaganza del suo ragazzo e, d’altro canto, Magnus rispetta la sobrietà di Alec, per cui non credo che farebbe mai una cosa simile per davvero o qualsiasi altra cosa che potrebbe davvero mettere Alec in reale imbarazzo o difficoltà.
Non volevo dilungarmi troppo ed ecco perché questa shot non è ricca di particolari, né ha uno stile ricercato. Mi sono buttata sulla semplicità e la leggerezza, stavolta. Spero che la storia risulti comunque scorrevole e completa. Alla prossima e lasciatemi un commento per sapere che ne pensate, mi farebbe davvero piacere.
P.S.: qualcuno di voi che segue la serie TV avrà sicuramente notato che ho utilizzato le gifs degli interpreti dello show. Che ne pensate? Della serie, intendo. Fatemi sapere anche questo se vi va.

 

 

 

 

 

   
 
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