Fanfic su artisti musicali > Mika
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Autore: Sammy_Stark    15/02/2016    1 recensioni
Fino a che punto si può mentire a se stessi?
Era una domanda che Federico si stava ponendo da qualche settimana.
Aveva creduto che stare lontano da Mika significasse stare lontano anche dal pensiero di lui.
Indovinate un po'... Si sbagliava di grosso.
E Mika sentiva la sua mancanza? Gli interessava ancora qualcosa di lui?
(Può considerarsi un seguito di "Le farfalle sono creature fragili" e "Magari in un'altra vita")
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non lo aveva fatto apposta.
Doveva lavorare con la sorella e non poteva permettersi di rimandare l’impegno.
In fondo Federico aveva già conosciuto una sua sorella.
Conosciuto non era proprio la parola adatta ma a Mika faceva piacere che ci fosse interazione fra loro adesso che considerava il rapper stesso parte della famiglia, in qualche modo che ancora non aveva ben chiaro.
Per la grande gioia di Fedez, fu la sorella a guidare.
Il Milanese aveva già avuto il (dis)piacere di fare da passeggero con Mika al volante e non era per nulla ansioso di ripetere l’esperienza.
La pop star non guidava proprio male ma aveva quel suo modo di fare che faceva sbiancare Federico e lo faceva sembrare un fantasma nonostante i tatuaggi colorati.
Quando finalmente l’auto arrivò, era chiaro che non fossero andati in un hotel o in un appartamento.
“Mik, mi stai portando dietro come Mel a Amira?” Chiese Federico, fingendo un tono offeso.
Il Libanese rise e annuì. “Sì! Sei il mio nuovo cane! Fai il bravo, non fare pipì per terra!” Si raccomandò e poi scoppiò di nuovo a ridere. Federico gli lanciò un’occhiataccia e accennò un “Vaff” che smorzò subito ricordandosi che Yasmine era ancora lì con loro.
Il posto era un set per un photoshoot, nulla di particolare, era un enorme stanza bianca con l’attrezzatura dei fotografi già montata.
Mika corse a cambiarsi, ovviamente erano in ritardo.
Fedez rimase nella sala bianca con Yasmine, che intanto controllava una piccola agenda e scarabocchiava qualcosa.
“Ti metto a disagio se ti parlo..?” Chiese ad un certo punto, con un sorrisetto sulle labbra.
Il Milanese arrossì appena. Scosse il capo e cercò di formulare una risposta intelligente.
“No! Faccio schifo in Inglese ma un po’ lo so!” ridacchiò, agitato.
Si sentiva come all’interrogazione di Inglese a scuola, quando non aveva studiato nulla ma doveva per forza arrivare al sei per evitare punizioni dall’insegnate e dalla madre.
“Stai tranquillo, Micheal me lo ha detto! Lui ci parla tanto di te. Non è un photoshoot lungo, se vuoi puoi andare a fare un giro intanto… O puoi darmi qualche consiglio su qualche disegno, se ti va!” Gli propose con
gentilezza tale da lasciare Fedez spiazzato. Gli sembrava di avere di fronte la versione femminile più dolce di Mika.
Dato che non aveva la più pallida idea di dove si trovasse e che non sapeva nemmeno il Francese, decise di rimanere lì.
Anche perché era curioso di vedere i disegni e iniziava a sentirsi più a suo agio.
I due si misero a sedere e la donna gli mostrò degli schizzi fatti per il fratello.
Erano disegni fantastici, che colpirono subito Federico. Iniziarono a discuterne e ben presto, nonostante il livello di Inglese scolastico dell’Italiano, i due stavano avendo una vera e propria conversazione molto presa.
La scena sembrava talmente surreale che quando Mika tornò, se ne stupì così tanto da rimanere a bocca aperta.
“Federico! Tu adesso sai parlare Inglese, eh?” Gli lanciò un’occhiataccia scherzosa. L’accento che usò per parlare Italiano fece ridere il Milanese.
“In modo schifoso come sempre! Tua sorella mi stava mostrando i suoi disegni, sono forti!” Sorrise complice a Yasmine.
Gli occhi del Libanese sembrarono iniettarsi di sangue per qualche secondo, evidentemente non apprezzando le attenzioni che il rapper rivolgeva alla sorella. Ma si riprese subito, dopotutto era da stupidi farsi mangiare dalla gelosia per così poco.
“Perché non le chiedi di disegnarti qualcosa per un tatuaggio!” Esclamò con un gran sorriso e poi fece la traduzione per la sorella, che lo fulminò con lo sguardo. I due ebbero una veloce discussione in Inglese di cui Fedez capì praticamente nulla.
Alla fine Yasmine sospirò e prese un foglio vuoto dell’agenda per iniziare a disegnare.
Fedez la osservò a fronte aggrottata.
“Guarda che non devi farlo per forza!” Le assicurò ma la donna gli sorrise e gli assicurò che non c’erano problemi.
Fu allora che, spostando lo sguardo su Mika, Federico si accorse finalmente che il ragazzo era praticamente mezzo nudo e truccato.
Lo fissò per qualche secondo di troppo e Mika ricambiò il suo sguardo e abbozzò un sorrisetto prima di allontanarsi per andare a posare.
Improvvisamente Federico stava ringraziando tutti i santi per essere lì in quel momento.
Totalmente catturato dalle mosse e dalle pose dell’ex collega, non si rese conto di essere osservato a sua volta da Yasmine.
“E’ un bel photoshoot, vero?” Gli chiese, con l’espressione di una che aveva capito tutto, sebbene nemmeno Federico avesse capito perché fosse così dannatamente calamitato da quel ragazzo.
“S-sì! Io ne ho fatti alcuni ma così no! Non proprio… E’ molto bravo Mik! Io so fare solo questa faccia!” Fece una smorfia e Yasmine scoppiò a ridere, divertita.
Il disegno era ancora lontano dall’essere completato e non si riusciva a capire cosa fosse ma era già molto bello. Federico si chiese ancora una volta cosa si fossero detti prima i fratelli Penniman.
A lui sembrava che Mika avesse insistito per farle fare quel disegno e le avesse spiegato cosa dovesse fare (Federico aveva afferrato solo qualche colore, immaginava si trattasse per il disegno) per questo era ancora più curioso di vedere il risultato finale.
Non aveva bisogno di un altro tatuaggio e di sicuro Giulia non ne sarebbe stata molto felice ma era una proposta troppo allettante.
Ad un certo punto si ritrovò fissato dai fotografi e da tutta l’equipe, Mika compreso, che sorrideva diabolicamente.
“Federico, puoi venire qui? Abbiamo bisogno di una ombra!” Il sorriso cambiò e divenne quello di un bambino innocente.
Fedez si maledisse per non essere uscito a fare un giro. Sorrise e annuì. Tutta l’equipe ne gioì e il ragazzo ritornò a sentirsi a disagio.
Gli fecero scattare alcune foto in cui Mika sembrava correre per raggiungere la sua ombra.
Uno scatto in particolare gli piacque: il Libanese in ginocchio, di profilo, che allungava una mano verso l’ombra, mentre una lacrima gli scendeva lungo una guancia.
Era una foto carica di sentimento e la pop star ottenne molti complimenti. Il ragazzo corse ad abbracciare l’amico e lo ringraziò.
Federico si irrigidì in quella stretta: avere il petto nudo di Mika appiccicato al suo, coperto solo da una maglietta gli faceva immaginare scene non adatte e non era il caso di eccitarsi proprio lì.
Si separò con un sorriso forzato, troppo accaldato.
“Vado un po’ fuori, ho bisogno di prendere una boccata d’aria…” Mormorò, mentre prendeva la sigaretta elettronica dalla tasca della giacca.
“Vieni con me! Devo farti vedere una cosa! Tu sei il mio cane! Mel e Amira mi seguono sempre” Protestò Mik, con un tono lamentoso.
Federico lo fissò per qualche istante.
“Dove?” Chiese in un sospiro, evitando di commentare.
“In camerino!” Rispose l’altro, come fosse ovvio.
“Ok.” Fu la risposta secca del rapper che, senza pensarci su, seguì l’amico, sapendo che si stava cacciando in un mare di guai.
Ma in fondo quante volte erano entrati l’uno nel camerino dell’altro ad X-Factor? Solo che Federico non aveva mai avuto voglia di vedere l’amico nudo.
   
 
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