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Autore: EyesOfHeaven    15/02/2016    0 recensioni
A causa del lavoro della madre, Emma deve trasferirsi a Sydney da suo cugino Luke e i suoi amici. Dapprima non riesce ad ambientarsi, continua a pensare alla sua migliore amica e al segreto che condivide con lei, ma successivamente interagisce con il gruppo, diventando amici inseparabili, e facendo sbocciare anche l'amore. Ma spesso i segreti costano...
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"Mamma, io VOGLIO stare qua. Non me ne vado dall’altra parte della nazione da un tipo che non conosco!”
“Mi dispiace tesoro, la decisione è già stata presa” mi arresi, con le lacrime ormai che tentavano di cadere prepotentemente sulle mie guance feci la mia ultima domanda.
“Un’ultima cosa: quando me ne devo andare?”
“Dopodomani” e il mondo mi cadde addosso.
Mi chiamo Emma, e questa è la mia storia.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PER SEMPRE
 
Sono sdraiata sul lettino e mi sto rilassando; il cielo è sereno e senza nuvole, mentre le onde del mare creano un sottofondo piacevole alle mie orecchie.
Mi piace molto l’estate: sono in vacanza e non vado a scuola, mi sento libera, il tempo è sempre bello. L’unica cosa negativa è che la piscina, durante questa stagione, è chiusa, quindi non posso allenarmi.
Dopo la notizia che mi ha dato Rosie, non ho smesso un secondo di pensare a quello che sarebbe successo in seguito, a quello che dovrà accadere tra qualche mese.
Insomma, non ci posso ancora credere che abbia fatto una cosa de genere, che mi abbia iscritto alle gare regionali. Mai nessuno, da quello che so, è riuscito a ricavarsi un posto in questa categoria senza aver fatto alcuna competizione precedente.
Rosie mi ha detto che ha fatto vedere alla giuria i filmati che avevo girato mentre mi allenavo e, con qualche supplica che non ho voluto sentire, è riuscita nel suo intento.
E adesso dovrò nascondere più cose ad Ashton e ai miei amici, poiché, appena riaprirà la piscina, dovrò aumentare le ore di allenamento.
“A che pensi, piccola?” mi chiede il mio ragazzo, baciandomi la testa.
“A nulla, tranquillo” rispondo, tirandomi su.
“Hai da fare stasera? O devi uscire con le tue amiche?”
“Sono libera. Rosie deve sbrigare... alcune cose. E Laura è partita per Cairns”
“Tu e Rosie in questi giorni sembrate alquanto strane. Sicura che non sta accadendo niente di male?” non voglio che sappia, non voglio rovinargli la giornata raccontandogli che gli ho mentito.
“Non preoccuparti, è tutto apposto” fingo, cambiando poi discorso “Mi stavi dicendo?”
“Vorrei portarti al ristorante, non ci siamo mai andati solo tu ed io. Vorrei passare una serata solo con te” dice, leggermente imbarazzato  per la proposta.
“Ed io cosa dovrei rispondere?” ridacchio, volendolo lasciare sulle spine.
“Non lo so, cioè, sì, se tu vuoi; ma non sei obbligata, possiamo sempre stare a casa con gli altri” balbetta il riccio.
“Ash, da quanto stiamo insieme?”
“Tre settimane” risponde lui, convinto.
“E tu devi ancora imbarazzarti  a chiedermi di uscire? Sarei onorata di passare una serata con te” lo bacio.
Quando le nostre labbra si incontrano, è come la prima volta: mi si stringe lo stomaco, pieno di farfalle, il cuore mi batte all’impazzata. Sto benissimo quando lui mi è accanto.
“Siete adorabili, ma smettetela, vi prego” dice Calum, prendendo l’asciugamano.
“Solo perché la tua amata è via, non significa che nessuno può baciarsi” lo schernisco.
“Laura non è la mia fidanzata” subito si mette sulla difensiva.
“Io non ho mai detto che stavo parlando di lei. Hai fatto tutto tu” rido.
“Avete visto Michael?” chiede, cambiando improvvisamente discorso poiché in profondo imbarazzo.
“No, in effetti è da un po’ che non vedo una testa rossa in giro” risponde Ash.
“Beh, ragazzi, io devo andare. Rosie mi vuole” annuncio, dopo aver letto il messaggio della mia amica.
“Ti accompagno io” si offre il riccio, ma io lo fermo.
“Resta pure qua a divertirti, vado tranquillamente da sola”
Ros potrebbe avere qualcosa per le gare, e non voglio che lui le veda. Così lascio i miei amici e mi dirigo a casa.
Arrivata, noto la bionda sul divano, con un’espressione di nervosismo e agitazione stampata in volto. Mi avvicino e le domando cosa l’abbia turbata.
“I giudici mi hanno mandato la lista dei tuoi avversari. Dobbiamo assolutamente intensificare gli allenamenti” mi guarda preoccupata.
“Contro chi devo gareggiare?” chiedo.
“Sharleen Stratton”
Non posso credere a quello che ho appena sentito. Non mi sarei mai aspettata di dover partecipare alle gare contro lei, la mia tuffatrice preferita, la ragazza più brava che io abbia mai visto in questo sport.
Non so se esultare o preoccuparmi. Certo, la potrò conoscere finalmente, dopo anni passati a sperare in un suo autografo; però, mi servirà davvero tanto lavoro e tanta fatica per poter arrivare ai suoi livelli e, magari, batterla. Come potrei io, una semplice dilettante, battere lei, campionessa del Commonwealth per ben quattro volte?
“Riusciremo a portare a casa la medaglia, te lo prometto” mi incita Rosie, ma anche lei non sembra tanto convinta della sua affermazione.
Passiamo il resto del pomeriggio a guardare i video delle sue gare, la mia amica dice solo per sapere in cosa è più scarsa e che punti abbiamo a favore, ma sono in netto svantaggio rispetto a Sharleen.
Per prima cosa, non ho mai partecipato a gare, tantomeno di questo livello, e non so cosa significhi l’agitazione pre-competizione o il fatto di dover allenarmi duramente per la maggior parte della giornata. Inoltre, io non ho mai avuto un allenatore qualificato, una squadra che mi aiutasse in eventuali problemi; certo, Rosie mi ha sempre sostenuta e incoraggiata, ed è molto preparata per questo argomento, sa a memoria le tecniche da avere, ma avrà sempre delle lacune.
“Emma, so che è difficile la situazione creata, anche perché sarà più difficile nascondere questi segreti ai tuoi amici, ma non temere, sarò sempre con te, per qualsiasi cosa”
“Iniziamo a pensare a cercare una nuova piscina aperta, anche privata, se necessario. Troveremo un lavoro per pagarci le spese e potrò iniziare gli allenamenti già da subito. Anche perché non posso sempre contare sull’aiuto dei miei genitori”
“Le fasi burocratiche le lasciamo ad un altro giorno. Ora, il lato positivo: Sharleen è in città, e ci sono buone probabilità di incontrarla per strada. Quindi domani noi due usciamo” mi informa, entusiasta.
“Ti ricordo che domani è l’ultimo dell’anno, sarebbe bello preparare qualcosa per la sera”
“Ci penseranno i ragazzi” liquida velocemente la bionda, per poi andare a farsi una doccia.
 
“Sei pronta?” mi domanda Luke, bussando alla porta “Ashton mi sta stressando”
“Digli che sto arrivando” rido.
Finisco di truccarmi, mi metto ai piedi le mie ballerine e scendo. Ridacchio per l’espressione ammaliata del riccio, non appena mi vede, e mi avvicino.
“Eccomi, possiamo andare. A dopo ragazzi”
“Buona serata” ci augurano gli altri.
Io e Ash usciamo e saliamo sulla sua auto, quindi partiamo per un ristorante a me sconosciuto. Il silenzio imbarazzante che si stava creando tra di noi, viene smorzato dalle nostre risate, causate non appena ci rendiamo conto entrambi che è inutile essere imbarazzati.
“Sei bellissima con quell’abito”
“Anche tu sei niente male. E, se devo essere sincera, mi piaci tantissimo senza bandana” ammetto.
“Davvero? Avevo fatto qualche pensierino sul non metterla, ma non ero sicuro; poi però non ho avuto scelta, i ragazzi me le hanno nascoste tutte”
Arrivati, scende ad aprirmi la portiera, al che io arrossisco; ce ne sono davvero pochi oggigiorno di ragazzi che si comportano così.
Entriamo nel ristorante e indica al cameriere il nome con cui ha ordinato, quindi l’uomo ci accompagna ad un tavolo e ci lascia i menu. Il posto si trova vicino ad una finestra, da cui è possibile ammirare il mare, il cielo stellato e, in lontananza, Port Jackson illuminato. La tavola è abbellita con un vaso di rose rosse, e sono certa che è stato Ashton ad ordinarle, data l’assenza sugli altri tavoli.
“Qualche novità? Mi eri sembrata parecchio euforica quando sono tornato a casa dalla spiaggia” inizia la conversazione il riccio.
“Rosie mi ha detto che Sharleen Stratton è qua a Sydney, quindi domani proviamo ad incontrarla” spiego brevemente. In effetti, non sto dicendo bugie, ometto solo qualche insignificante particolare.
“Lei è la campionessa di tuffi, se non sbaglio. Come mai ti interessa?”
“Rosie è una sua fan” mento “Se lei è felice, lo sono anch’io”
Il cameriere passa a prendere le ordinazioni e trovo perciò il momento buono per cambiare discorso.
“Hai trovato lavoro o stai ancora cercando?”
“In teoria sì, il proprietario mi deve solo dare conferma”
“E cosa farai?”
“Lavorerò in un negozio di musica; sembra poco, però il figlio del capo mi ha detto che alcune serate suona con la sua band in un locale abbastanza rinomato qua a Sydney, gli manca il batterista e mi ha offerto di suonare con loro; il ricavato ce lo divideremo”
“Mi sembra bello. Davvero complimenti, Ash”
“Pensa che in una serata sono riusciti a guadagnare circa 600 dollari” esclama.
“Ma non dimenticarti della tua band” lo ammonisco “I ragazzi ci rimarrebbero male se non dovessi più suonare con loro”
“Quello mai, non ne sarei capace”
Continuiamo la serata parlando di un po’ di tutto tra una portata e l’altra; il cibo è davvero squisito e sono sicura che Ashton spenderà parecchio, ma non voglio litigare con lui sul prezzo, quindi lo lascio fare.
A fine cena, va a pagare, quindi mi ritrovo sola a pensare; è stato dolcissimo, già da quando mi ha proposto questa serata insieme. Ha curato tutto nei minimi dettagli e mi ha lasciata senza parole; la sua dolcezza mi incanta, il suo modo di fare mi affascina, è un ragazzo d’oro.
Solo quando ritorna e, prima di uscire, prende una rosa dal mazzo e me la dona, capisco di provare per lui qualcosa di molto forte, che va oltre ad ogni mia immaginazione. Mi tocco la collana che ho al collo, quella che mi ha regalato a Natale, e sorrido: si, i miei sentimenti sono veri.
La serata, però, non è ancora finita: infatti non ci dirigiamo verso la macchina, bensì dalla parte opposta.
“Dove mi stai portando?”
“La Luna ti illumina in un modo incantevole, soprattutto i tuoi occhi” mi spiega “Ti porto nel luogo in cui posso ammirarti senza luci invadenti: la spiaggia”
Quasi mi vengono le lacrime agli occhi per le dolci parole che ha detto, ma non faccio altro che seguirlo, con le nostre mani intrecciate con morbidezza.
Facciamo una romantica passeggiata sul lungomare, mentre le onde del mare creano una tenera atmosfera; sono felice di aver messo le ballerine, al posto dei tacchi, almeno non rischio di cadere tra le dune.
Ad un tratto si ferma e si gira, guardandomi negli occhi; io mi perdo in quei due pozzi di smeraldo e il mio battito inizia ad aumentare. Mi prende una ciocca di riccioli e me la mette dietro l’orecchio, delicatamente.
“Tu dici che i tuoi occhi sono semplicemente verdi” sussurra “Beh, ti sbagli. Io in quegli occhi ci ritrovo tutti i colori dell’universo, del mio universo”
I nostri nasi si sfiorano e vorrei tanto baciarlo, ma mi trattengo, lasciandolo continuare a parlare.
“Il destino ha voluto che noi ci incontrassimo, forse i miei desideri di trovare una ragazza unica e meravigliosa si sono finalmente avverati. Dici che vorresti essere perfetta, ma non lo sei; credimi, la perfezione dovrebbe prendere esempio da te”
A queste parole non resisto più e lo bacio. Lui mi stringe a sé, quasi come se dovessi scappare; io non voglio scappare, mai vorrei separarmi da lui; vorrei dirgli tutte queste cose, ma credo che un bacio valga più di mille parole.
“Ti amo, Emma” mormora, con il fiato corto.
“Ti amo anch’io, Ashton” gli dico, racchiudendo in cinque lettere quello che avrei voluto dire in centinaia di modi.
“Ti giuro, nulla ci separerà, niente e nessuno. Il mio amore per te durerà per sempre” continua, mentre io mi accoccolo tra le sue braccia.
“Per sempre?” chiedo conferma.
“Per sempre, non devi avere nemmeno un dubbio dell’amore che provo per te” conclude. Poi, non più alcuna parola, le uniche melodie che mi giungono alle orecchie sono i battiti sincronizzati dei nostri cuori.
 
 
 
 
 
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Hola bella gente! Che amore che c’è nell’aria.
Ieri ho festeggiato San Valentino con me stessa; è stato il momento più romantico di tutta la mia vita, sapere che io amo me stessa mi riempie di gioia. Voi come lo avete passato?
In ogni caso, tutto questo sentimento si è spostato dal mio cuore alle mani e da esse alla tastiera del computer.
Non credo ci sia molto da dire, il capitolo parla da sé. Solo un piccolo avvertimento (anche spoiler, se siete interessate): state bene attente alle gare e a Sharleen, ne vedrete delle belle.
Vi amo, grazie di tutto.
Fede
  
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