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Autore: DarkMoonHunter    15/02/2016    1 recensioni
AU! liberamente ispirata alla serie tv Supernatural.
[Anidala e Obitine -circa-]
Dal Testo:
[...] Ormai oltre che essere una questione personale, sia per lui che per Obi-Wan, era diventata una questione di principio.
Una sfida alle proprie capacità di Cacciatori oltre che la ricerca di vendetta di due amanti rimasti soli.
E, anche se la vendetta era condannata perchè “In demoni essa può trasformarvi”, la perdita per loro due era ancora troppo recente.
Genere: Azione, Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Obi-Wan Kenobi, Padmè Amidala, Palpatine/Darth Sidious
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Lavorare a New York doveva essere figo.
O almeno, così gli avevano detto Kit e il suo Padawan, di cui non si sarebbe ricordato mai il nome perché insomma, chi si ricorda un nome come Nahadar.

Fatto sta che lavorare a New York si stava dimostrando tutto meno che figo.
Perchè? Semplice.
Era una fottuta calamita attira sovrannaturale che non lasciava un attimo di respiro neanche quando andavi in bagno.
E lui poteva anche rimetterci un braccio, ma non avrebbe mai raccontato ad Obi-Wan della sottospecie di verme che- no, non voleva più pensarci.
Che poi, all'inizio si era anche divertito ma suo fratello sapeva essere un tale guastafeste che il tutto era durato qualche ora e poi lo aveva trascinato alla camera dell'albergo per l'orecchio, cosa che si era dimostrata più dolorosa del previsto visto che l'alchol che aveva in circolo si era alleato con la forza di gravità, facendolo cadere di continuo.

Comunque, il caso, o meglio, gli innumerevoli casi collegati al motivo per cui erano nella Grande Mela, non li stavano portando a nulla.
“A New York andare dovete. Traccie di Sidious la troverete”
La faceva facile Yoda.
Quel Sidious, schifoso demone, era più sfuggevole di un pesce.
Sparpagliava quelle che sembravano piste attendibili e finiva puntualmente per distrarli dalla sua ricerca, quello stronzo.

Ormai oltre che essere una questione personale, sia per lui che per Obi-Wan, era diventata una questione di principio.
Una sfida alle proprie capacità di Cacciatori oltre che la ricerca di vendetta di due amanti rimasti soli.
E, anche se la vendetta era condannata perchè “In demoni essa può trasformarvi”, la perdita per loro due era ancora troppo recente.

Il dolore sordo al cuore e il senso di vuoto lasciato da un giorno all'altro senza preavviso li avevano colpiti come una scossa elettrica, lasciandoli boccheggianti, alla ricerca disperata di qualcosa che attenuasse la mancanza.
Ci era voluto poco per trovare qualche sollievo nella Caccia, scaricando la rabbia falciando mostri dopo mostri, non concedendosi mai pause per non cadere nel turbinio dei ricordi.
E quando esse arrivavano, indesiderate, Obi-Wan accendeva il computer o sentiva l'Ordine per trovare nuovi casi, buttandosi nel lavoro come uno stacanovista.
Lui beh, aveva adottato la cura dell'alchol.

Curi le ferite esterne versandoci sopra dell'alchol no? Perchè non curare quelle interne bevendolo?” gli aveva biascicato contro, con voce impastata, una sera, qualche settimana dopo i funerali. Obi-Wan aveva sospirato e se ne era andato.

Ed ora eccoli li, in quella città maledetta, un anno e mezzo dopo la morte di Padmè e Satine, alla ricerca del demone mandato da Sidious per ucciderle, pieni fino al collo di casi che non c'entravano nulla con la loro vendetta personale ma che per senso del dovere erano tenuti a finire.

“Anakin, se non smetti di pulire quella pistola la consumerai. Aiutami invece a guardare se vedi qualcuno entrare nell'edificio. È la volta buona che forse lo becchiamo” lo richiamò Obi-Wan con tono irritato, guardandolo per qualche secondo prima di tornare a scrutare fuori dal finestrino della macchina.
Come se ci fosse davvero qualcosa da guardare oltre alla desolazione del Bronx, in quel vicolo maleodorante e viscido in cui si erano appostati.
Gli piangeva il cuore sapere la sua Mustang parcheggiata in quel tugurio puzzolente.

“Oh andiamo, sono ore che siamo fermi qui dentro ad aspettare qualcosa che forse non arriverà mai. L'alba si avvicina e ormai tutti i demoni si staranno andando a cercare una tana sicura” gli rispose, rimontando l'arma e controllando che la canna fosse bene in asse.
Era più che improbabile trovare demoni in giro a quell'ora. Non che quegli esseri fossero allergici alla luce del sole, ma essendo creature notturne la luce li infastidiva non poco.
Solo i più forti e temerari si azzardavano a farsi un giro in pieno giorno.

E poi fu un attimo.
Mentre ancora si accertava che fosse tutto a posto con la sua semiautomatica con la coda dell'occhio vide un'ombra materializzarsi all'improvviso, come fumo nero, e dopo aver dato una veloce occhiata intorno entrare circospetta dentro al magazzino abbandonato.
Per quel poco che aveva visto sembrava una figura maschile.
Si mosse in contemporanea con Obi-Wan, uscendo dalla macchina, caricando e impugnando le pistole, precipitandosi verso l'edificio, con l'aria fredda di Gennaio che penetrava fin nelle ossa.
Davanti alla porta si scambiarono uno sguardo, un veloce gesto di mani e mentre Obi-Wan apriva lentamente la porta, Anakin si portava alle sue spalle, con l'arma ben puntata, pronta a fare fuoco.

La puzza di zolfo che li colpì fu nauseante.
Quel magazzino doveva essere stato usato molte volte da più demoni, perché un odore del genere non lo avrebbe mai lasciato un singolo individuo in una sola materializzazione.
Guardarono velocemente l'ampio spazio vuoto, con turbini di polvere nell'aria illuminati dai raggi dei lampioni all'esterno poi avanzarono lentamente facendo la massima attenzione al minimo rumore.
Lungo una parete si aprivano diverse stanze, probabilmente vecchi uffici e archivi, le controllarono tutte, trovando solo infiniti scaffali divelti ad attenderli.
Poco più avanti raggiunsero delle scale e senza dire una parola si divisero: Anakin cominciò a scendere mentre Obi-Wan prese la rampa di scale che portava al piano superiore.

Il maggiore percorse qualche metro una volta finita la rampa, prima di sentire un fruscio alle spalle. Una profonda voce maschile lo raggiunse, una che conosceva più che bene.
Si girò di scatto, puntando la pistola, preparandosi a fare fuoco.

“Finalmente ci rincontriamo, Kenobi. Pronto a raggiungere la tua bella?”

Maul.
Lo aveva trovato finalmente.
Storse la bocca, un sorriso mal riuscito.

“Non prima di averti portato con me Maul” e sparò.

Qualche secondo dopo una risata lo raggiunse mentre perdeva l'appoggio del pavimento sotto i piedi e sbatteva forte la testa contro il muro alle sue spalle, facendogli appannare la vista.








Quel seminterrato non solo puzzava, ma era anche umido in modo assurdo.
Goccioline di condensa, e forse non solo quella, gocciolavano dalle tubature arrugginite.
In ogni angolo si vedevano ragnatele e ad Anakin era parso di vedere qualche topo sgaiattolare via.

Spostò un telo in plastica, con delle per niente rassicuranti macchie vermiglie, e continuò la sua esplorazione.
Sembrava che non ci fosse niente…

“Anakin...”

Al ragazzo il cuore saltò un battito, forse anche due.
Non avrebbe dovuto risentire mai più quella voce, mai. La proprietaria era sotto tre metri di terra a kilometri di distanza.
Non avrebbe dovuto.

Una esile figura femminile uscì da una zona d'ombra e davvero, Anakin si disse che doveva avere le allucinazioni o che la sbornia della sera prima non gli era ancor passata del tutto.

“Tu...Padmè. No è impossibile, lei è morta!” puntò immediatamente la pistola contro quell'essere ma uno sparo in lontananza lo distrasse.

Maledizione, Obi-Wan...”

Il volto del demone si fece preoccupato, prima di parlare con una certa urgenza “Maledizione, vi siete divisi. Ok, Anakin, devi ascoltarmi, c'è pochissimo tempo. Ti spiegherò tutto a tempo debito ma ora devi andare da Obi-Wan. Maul ha avuto l'ordine di ucciderlo e non deluderebbe mai Sidious. Vai, ora!”

Anakin si mosse come un automa, dirigendosi di corsa verso le scale e i rumori che provenivano dai piani superiori, con il cuore in gola e l'adrenalina già in circolo.
Poi, ricordandosi di Padmè – perché a quel punto doveva essere lei, solo lei, nessun'altro sapeva dargli degli ordini del genere – si fermò a metà della rampa cercando di guardare attraverso il telo plastificato.

“Anakin, vai! Mi farò sentire, te lo prometto, ma devi andare, ora!” gli urlò Padmè e il ragazzo potè chiaramente sentire le lacrime che lottavano per scendere.
Non chiedendosi del perché lei fosse viva, fosse li e non potesse intervenire, almeno per il momento, si precipitò dal fratello, facendo gli scalini due a due.

Quando finalmente lo vide gli si gelò il sangue.
A terra, seduto con la schiena appoggiata alla parete, con una mano si teneva l'addome da cui fuoriusciva copiosamente del sangue, con l'altra teneva ancora in mano l'eleborato coltello ammazza-demoni.
La lama incisa, dai riflessi azzurrini, era sporca di sangue.
Poco lontano, il corpo di Maul giaceva a terra, sventrato a metà.

Corse verso Obi-Wan, incurante del corpo del demone ormai morto, osservandogli subito la profonda ferita che stilliva sangue per poi prendendogli il viso fra le mani, tirandogli dei leggeri schiaffetti per tenerlo sveglio.

“Oh andiamo andiamo andiamo Obi-Wan resta con me, resta sveglio. Non dormire, non svenire!” ricevette come risposta solo grugniti e smorfie di dolore.
Cercando di tenerlo sveglio si guardò intorno, in cerca di qualcosa per arrestare l'emorraggia.
Optò alla fine per la propria cintura, legandogliela stretta poco sotto le costole, sperando che tenesse fino all'arrivo all'ospedale.
Con attenzione fece passare un braccio dietro il suo collo e lo alzò, provocandogli diversi grugniti.

“Oh non lamentarti e collabora! Resta sveglio!” lo rimbrottò, prima di cominciare a scendere le scale, compito che si rivelò essere più difficile di quanto programmato.
Si trascinò il fratello fino all'uscita del magazzino e poi verso la macchina, coricandolo sui sedili posteriori e partendo sgommando verso l'ospedale, sperando di fare in tempo.










Angolo Autrice:
Buonasera a tutti.
Che dire, spero davvero vi sia piaciuto questo primo capitolo, tanto quanto a me scriverlo.
L'idea mi è partita con un video, ma avendo qualche scena spoiler lo posterò probabilmente nell'ultimo capitolo.
Sarà un mini-long di circa 4/5 capitoli massimo credo, al momento il secondo capitolo è già pronto ma lo posterò solo quando avrò finito il terzo.
Naturalmente, come già detto nella descrizione, è ambientato in un universo alternativo dove l'Ordine è costituito da Cacciatori che danno la caccia a demoni e altre creature soprannaturali.
Con il progredire saranno poi spiegate altre dinamiche non temete!
Ora vi lascio, e grazie a tutti quelli che hanno letto e leggeranno.


 
   
 
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