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Autore: DelicateDream    16/02/2016    7 recensioni
Flowey il fiore si ammala, ma qualcuno decide di prendersi cura di lui.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Flowey, Frisk
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si era ammalato.
Per la prima volta da quando era diventato un fiore, Flowey si era ammalato.
Non sapeva come era successo, ma il piccolo fiore giallo adesso faceva fatica a respirare e ogni parte del suo corpo era dolorante.
Aveva perso quasi ogni energia e, sebbene avesse la capacità di muoversi per tutto il regno sotteraneo, non riusciva a trovare le forze per spostarsi da quel luogo buio e isolato dove di solito trascorreva la maggior parte del suo tempo.
Flowey non era un fiore normale, ovviamente, e non era strano che si fosse ammalato, così come non era strano il modo in cui stava tremando dal freddo.
"Se solo riuscissi a raggiungere Hotland" pensò Flowey, ansimando "Potrei riscaldarmi un po'".
A pochi metri da lui si trovava la casa di Toriel, la quale adesso ospitava anche un umano: Frisk.
Flowey l'aveva vista passare di li qualche ora prima e, c'era da aspettarselo, non si era preoccupata minimamente del fiore che tremava sul suo gambo in evidente sofferenza.
"Gli umani sono le vere creature immonde di questo pianeta. Non mi aspetto nessun aiuto da una cosa del genere. Non che ne abbia bisogno, comunque." Stava pensando Flowey, quando sentì alcuni passi rieccheggiare nel buio.
Il fiore alzò la testa e vide Frisk avvicinarsi a lui, mentre teneva in mano quella che sembrava essere una coperta.
Quando l'umana fu a poca distanza da Flowey, spiegò la coperta e la mise attorno al gambo del fiore, assicurandosi di coprirlo per bene senza stringere troppo.
"Ho visto che stavi tremando e ho pensato che sentissi freddo". Disse lei semplicemente, guardando Flowey dritto negli occhi, il quale distolse immediatamente lo sguardo.
"Non ho bisogno del tuo aiuto". Balbettò il fiore, che, anche se non l'avrebbe mai ammesso, iniziava a sentirsi leggermente meglio ora che quella coperta lo avvolgeva.
Frisk iniziò a sfregare la sua mano sulla coperta, in modo da renderla ancora più calda, e notò che il fiore, pur avendo già le guance più rosse del solito, stava diventando paonazzo.
Flowey odiava con tutto sè stesso la gentilezza dell'umana. 
Il modo in cui si stava preoccupando per lui anche dopo tutto quello che le aveva fatto lo faceva impazzire.
"Lasciami stare!" Cercò di urlare il fiore, prima di essere assalito da alcuni colpi di tosse.
Stava proprio male.
Frisk smise di sfregare la coperta e portò la mano sulla fronte del fiore, la quale scottava moltissimo.
"Non riesci a muoverti da qui? A Hotland staresti molto meglio, qui si gela". Chiese l'umana,cercando di incontrare lo sguardo di Flowey,il quale tentava di nascondere il proprio viso dietro i suoi petali gialli.
"Non sono cose che ti riguardano." Disse debolmente il fiore "Lasciami in pace."
Frisk sorrise e diede una breve carezza ai petali di Flowey, prima di correre verso casa, lasciando da solo il piccolo fiore.
"Sì,lasciami stare Frisk." Pensò Flowey,mentre con la coda dell'occhio seguiva la figura dell'umana scomparire lentamente nell'oscurità.
"Vai via".

Erano passati pochi minuti da quando Frisk era andata via, ma adesso era tornata e portava qualcosa con sè.
Flowey nel frattempo, grazie al lieve tepore della coperta, si era addormentato, apparendo più docile e indifeso di quanto in realtà non lo fosse.
"Flowey". Lo chiamò Frisk, scrollandolo delicatamente, finché il fiore non si svegliò.
"S-Sei ancora tu." Disse Flowey con voce infastidita e assonnata "Ti avevo detto di lasciarmi in pace".
Frisk poggiò a terra due oggetti che Flowey non aveva notato in un primo momento, ovvero una paletta e un vaso da fiori.
"C-Cosa..." Il fiore parve svegliarsi del tutto, cosciente ormai delle intenzioni dell'umana.
"Non ci provare!" Esclamò Flowey, gli occhi sbarrati dalla rabbia e dalla paura.
Frisk sorrise lievemente e prese la paletta in mano, "Non ti preoccupare, non ti farò del male."
Cercò di tranquillizzare il fiore,il quale aveva iniziato a muoversi in modo spasmodico, tanto da far cadere la coperta che avvolgeva il suo gambo.
"Non farlo! Umana, te ne farò pentire!" Gridò il piccolo fiore, che, senza volerlo, aveva iniziato a piangere.
Frisk sorrise intenerita dal comportamento del fiore e iniziò a scavare intorno a lui, cercando di bloccare ogni suo tentativo di fermarla.
Alla fine riuscì a liberare il piccolo fiore dal terreno e lentamente cercò di metterlo nel vaso, anche se la cosa si rivelò una vera e propria impresa.
Flowey si agitava talmente forte che era molto difficile tenerlo in mano senza rischiare di fargli del male.
Il piccolo fiore, dopo essersi divincolato più volte, riuscì a mordere la mano di Frisk, mettendoci tutta la forza che aveva,tanto che quando finalmente Frisk riuscì a liberarsi, la mano iniziò a sanguinarle.
Ma l'umana non reagì e continò a posizionare Flowey nel vaso, come se non fosse successo nulla.
Quando finalmente Frisk riuscì nel suo intento, entrambi si fermarono qualche secondo per riprendere fiato.
Era stata una vera e propria lotta, ma alla fine l'umana aveva vinto.
Flowey tirò su col naso, sentendosi umiliato più che mai dall'ennesima sconfitta.
"Pensi che mettermi in un vaso, portarmi nella tua casa, prenderti cura di me risolverà qualcosa?" Chiese il piccolo fiore, sempre più debole ogni minuto che passava.
"O fingi di non sapere che sono ancora capace di cose orribili, che posso ancora una volta cercare di distruggere tutto?"
Frisk strinse a sè il vaso e si incamminò verso casa, senza rispondere.
"E fidati se ti dico che questa volta non fallirò". Disse Flowey, mettendo nel suo tono di voce tutto l'odio possibile,prima di addormentarsi di nuovo.
Una volta a casa,Frisk corse nella sua cameretta senza farsi vedere da Toriel, la quale era senza dubbio in cucina a preparare qualcosa, dato il piacevole odorino che permeava nell'aria.
Almeno per oggi era salva: niente crostata di lumache per cena.
Poggiò il vaso sulla scrivania e  osservò il piccolo fiore mentre respirava lentamente e si lamentava di tanto in tanto nel sonno.
Le ultime frasi che le aveva detto non l'avevano turbata, perché lei sapeva benissimo le ragioni per cui Flowey era stato così malvagio nei suoi confronti.
Conosceva benissimo chi in realtà si celava dietro di lui, ed era per questo che lo stava aiutando.
Frisk costruì una pila di libri di fianco al fiore, in modo da nasconderlo alla vista di Toriel se fosse entrata a sbirciare in cameretta, e attese il risveglio di Flowey,cercando di prepararsi ad ogni possibile reazione del piccolo fiore.
Al momento sembrava tranquillo,anche se era evidente che la febbre gli procurava parecchio dolore. Probabilmente doveva essere molto alta,ma Frisk non ne sapeva molto di come trattare un fiore malato.

Senza riflettere,Frisk iniziò ad accarezzare la testa di Flowey,il quale sembrò gradire a giudicare dai piccoli versi che emetteva ad ogni carezza.
L'umana sospirò e sorrise.Vedere una scena tanto dolce la riempì di determinazione.
   
 
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