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Autore: KoriKappa    17/02/2016    0 recensioni
ATTENZIONE: SPOILER SUI TRE FINALI PRINCIPALI DI UNDERTALE. Se non avete finito il gioco in un modo che ritenete soddisfacente non leggete. Oppure leggete, basta che non mi arrivino denunce e minacce di morte a casa. Anzi, basta che non mi arrivino denunce. Le minacce di morte le leggo volentieri.
Ma vi siete mai chiesti come diavolo fa Asgore a distruggere letteralmente le possibilità d'azione di Frisk? Cioè, dai! è assurdo! Può letteralmente eliminare le possibilità che una persona ha di reagire alle sue azioni! Come se io chiedessi a qualcuno "Ehi, qualcuno, mi presti dei soldi?" e poi distruggessi la sua possibilità di dire "no", la sua possibilità di fuggire e la sua possibilità di chiamare la polizia. Wow, è un potere straordinario. Immagino sia stato incoronato re anche per questo. Peccato che per il resto sia un caprone obeso senza spina dorsale.
...Ah, qui ci doveva stare un'introduzione alla trama della fanfic? Ma fidatevi che è meglio leggerla senza sapere nulla. Se volete sapere disperatamente qualcosa sappiate che CANI.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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-Io ti fto offendo la mia fidufia...-
-O fo, on fe ne-

Cough! Coff!
Ahem...
Scusatemi, stavo facendo uno spuntino. Comunque i noodles istantanei secchi son buoni, diffidate di chi dice il contrario.
Che si diceva? Ah, sì...

-Io ti sto offrendo la mia fiducia...-
-Lo so, non se ne pentirà. Dovremo solo sopportare alcuni imprevisti...Ma impareranno. E quando lo faranno...-
-Non so se possiamo andare avanti. Agli occhi dei cittadini tutta questa situazione sembrerà una pagliacciata. Voglio avere dei possibili voti PRIMA che la città venga rasa al suolo.-
-N-non si preoccupi. Se mi darà un'altra possibilità, le dimostrerò che non mi sbaglio.-
-...E va bene. Ma sei avvisato.-
-Sì. Le assicuro che quando ne parleremo, domani, mi ringrazierà.-
Fu così che Frisk si congedò, chiudendo dietro di sé le grandi porte in legno d'acero dell'ambasciata.

-La zona dovrebbe essere qui...- Abbaiò Lesser Dog, guardandosi intorno. Quella zona di Ebott Town era completamente abbandonata, sembrava quasi una città fantasma. Gli edifici-
-Ehi tu! Hai visto un gruppo di persone riunirsi da queste parti?- Abbaiò Lesser Dog ad un passante senza lasciar finire al narratore le sue-
-oh...noooooooooo...non ho visto niente del genere...mi spiace deludervi...- Rispose il passante, interrompendo in maniera alquanto scortese il narratore.
-oh nooooo...oh...non avevo capito che...si insomma...mi dispiace...........-
Ed il passante scomparve, lasciando Lesser Dog e Greater Dog a brancolare nel buio di quella città fanta-
Oh. Oooooh. È una città FANTASMA. Adesso l'ho capita. Heh. Heheheh. Pensa te, che cavolata. Comunque sia, andiamo avanti.
-Eppure quei commercianti di droga dovrebbero essere da queste parti! Ehi, COMMERCIANTI DI DROGAAAAAA!- Abbaiò Lesser Dog.
-Ehi, amico! Vuoi forse farci ammazzaaaaa...-
L'uomo dietro a Lesser Dog non finì la frase, probabilmente intimidito dalla stazza di Greater Dog. O dai distintivi sulle armature dei due cani. O da entrambi.
-Oh, cavolo! Gli sbirri!-
-Ah! Dove? Dove!?- Abbaiò Lesser Dog, nel panico.
-Ce l'hanno con noi!?- Continuò.
-N...No. Sentite, avete detto che state cercando della...Della droga?-
-Uh...Sì! Lei sa forse dove trovarne? Immagino che ce ne serva tanta! Il nostro capo ha detto che era per una missione sotto copertura! Quindi immagino che dovremo mettere un sacco di questa droga sotto una coperta! Dobbiamo trovarla prima che muoia di freddo!-
L'uomo non poteva credere alla sua fortuna. Quei due mostri dovevano avere preso una botta in testa...O forse semplicemente non si erano ancora integrati. Era chiaro che fossero dei poveri sciocchi. Ma lui li avrebbe guidati nella loro missione sotto copertura. Oh, se li avrebbe guidati.
-Allora si da il caso che io sia il vostro uomo! Mi chiamo...huh...John! Ed anche io ho molto a cuore il problema del raffreddamento della droga.-
-Oh! Lei è una persona di buon cuore, dunque?-
-Esattamente! Proprio di buon cuore! A differenza degli uomini cattivi che vogliono sequestrarci la droga!-
-Huh? Aspetti! Vuole dire che le persone cattive vogliono sequestrare la droga? Perché?-
-Beh, vedete, la “droga” è una medicina molto potente! È così potente che può curare tantissime malattie! Almeno 3! E contemporaneamente!-
-3 malattie contemporaneamente!? Ma è portentosa!-
-Oh, se lo è.-
Greater Dog osservo Lesser. Era chiaramente entusiasta all'idea di curare tantissimi malati con quella potente medicina. Almeno 3 malati! Incredibile. Avrebbe tanto voluto dirgli che in effetti la droga era illegale, e poteva essere fatale alle persone...Ma non intendeva rovinargli il divertimento. Non oggi. Si sarebbe limitato a scrivere una lettera al comando di polizia dicendo che avevano trovato la droga e che potevano venire a sequestrarla. Non ci sarebbe stato bisogno di rovinare il divertimento del suo migliore amico, dopotutto!
-Ma la polizia sequestra la droga! E non è fatta di uomini cattivi!-
-Oh, no! Ma loro vengono ingannati! Vengono ingannati dagli uomini cattivi che fanno credere loro che la droga è cattiva! Non ci possono fare nulla!
Lesser Dog vide il mondo andare in frantumi davanti a sé.
-ooooooooh...scusate...effettivamente è un pessimo posto dove portare un mappamondo...cavolo...adesso qualcuno dovrà aiutarmi a raccogliere i pezzi...ooooh...mi dispiace-
Lesser Dog rimase stupito. Come poteva quel sempliciotto di nome John sapere tutte quelle cose!? Forse...Forse non era un sempliciotto! Questa volta Lesser Dog vide il mondo andare in frantumi davanti a sé solo metaforicamente!
-Oh no! E noi cosa possiamo fare per rimediare?-
-Dovreste aiutarmi. Vedete, io mi occupo di consegnare la droga ai malati. Se mi aiutaste a portargliela...Magari potremmo anche pagarvi...-
-Oh! Oh sì!-
Lesser Dog pensava di aver fatto la cosa giusta, specialmente dopo che John gli disse di avere nel suo luogo di lavoro un impianto per il riscaldamento della droga in pratiche buste.
-Voi dovrete solo portare alcuni scatoloni di droga agli indirizzi che vi passerò io. Non dovrete nemmeno aprire gli scatoloni!-
Lesser Dog pensò che quello sarebbe stato un ottimo modo per ripagare dei dodici chili di droga che si era trovato ingenuamente a sequestrare. Decise così di seguire John nel luogo in cui la droga veniva riscaldata, e dove vivevano gli scatoloni allevati appositamente per contenerla.
Sgiunti all'awwebamento...
Chomp...Gnom...Glom...
Sì, dicevo...
Giunti all'allevamento di scatoloni, Lesser Dog e Greater Dog furono stupiti: si aspettavanao un laboratorio dall'aspetto scienzioso, con un sacco di macchinari di ultima generazione all'interno...invece non era che una baracca, simile ad un magazzino abbandonato.
-Non fatevi ingannare dall'aspetto dell'impianto. È fatto così solamente perché le persone cattive non lo noterebbero mai!-
Lesser Dog rimase a bocca aperta. Certo che questi riscaldatori di droga ed allevatori di scatoloni erano incredibilmente astuti!
Non solo il posto non dava assolutamente l'impressione di essere un laboratorio, ma all'interno la struttura sembrava esattamente un posto in cui si nascondono dei cattivi! E non solo! Anche le persone all'interno, con in mano grosse armi da fuoco, cicatrici in faccia, linguaggio volgare ed aspetto poco raccomandabile, erano chiaramente mimetizzate in maniera da sembrare dei cattivi! E dei cattivi non si sarebbero mai messi contro dei cattivi!
Ma la sorpresa più grande, Lesser Dog la ebbe quando vide una faccia familiare...Doggo! Il mostro-cane bianco vestito di nero e dal collare borchiato, che difendeva alcuni scatoloni.
-Ehi, ragazzi! Ne ho trovati altri due!- Esclamò John.
Gli altri buoni travestiti da criminali risero fragorosamente. Erano evidentemente contenti di aver trovato qualcuno che muovesse quegli scatoloni così pesanti!
-Doggo! Anche tu qui!?- Lesser Dog si avvicinò all'amico.
-Sì, certo. Come potrei non aiutare questi poveri buoni in difficoltà?-
-Ma tu...Come fai...Cioè...Le scatole sono tutte ferme...Come...-
-Shhh! Non ho detto loro nulla del mio problema! Altrimenti si prenderebbero cura di me e cercherebbero di aiutarmi! Ed io mi sentirei solo di peso!-
-Oooooh. Wow, anche tu sei molto astuto.-
Lesser Dog era stato raramente così felice. Conoscere così tante persone buone e gentili...Questo era sicuramente il miglior gioco che aveva mai pensato!

 

-...S-secondo voi che vuol dire “BARK”?- Chiese l'agente Smith.
-Non saprei. Sicuramente è un rapporto di... “Quei due”...Ma non ho idea di cosa significhi!- Ammise il suo collega.
-...Però è scritto con una calligrafia davvero bella.- Ammise Smith.

Greater Dog si guardò intorno. Era chiaro che quelle persone erano tutte persone cattive, che volevano compiere dei crimini. Ma erano così tante... Se le avesse affrontate tutte avrebbe rischiato di mettere in pericolo Lesser Dog. Ed avrebbe dovuto sbattergli in faccia la realtà, facendo saltare la copertura. Beh, dopotutto aveva mandato un rapporto molto dettagliato della situazione alla polizia. Sicuramente avrebbero capito e avrebbero risposto con le istruzioni del caso. Nel frattempo sarebbe bastato loro trasportare qualche chiletto di droga qua e là per la città...Sarebbe stato incredibilmente semplice, quasi noioso. Specialmente adesso che sapeva di potersi muovere a 200 chilometri orari.
Il loro lavoro era effettivamente molto semplice: portare la droga in scatoloni in un paio di luoghi da cui poi sarebbero partiti i corrieri delle forze del bene per distribuirla in tutta la città. Loro dovevano solamente passare sempre per gli stessi due o tre vicoli e trasportarla ad altri punti di stoccaggio. Stessi vicoli, stessi vecchi cartelli pubblicitari con “Tsunderplane, l'aereo intelligente ma non troppo che si guida da solo e che interagisce coi passeggeri” o la campagna elettorale del candidato a sindaco orso: “èèèèèèèèèèèèè politica!”, stessi scatoloni...Stessa solfa.
-Ehi, Big G.-
-Bark?-
-Non ti sembra che questa cosa stia diventando un po' noiosa?- Abbaiò Lesser un giorno.
-Voglio dire, è almeno il quarto viaggio che facciamo sempre negli stessi vicoli. Forse pure il quinto! Io non mi sto divertendo più.-
-Bark.- Acconsentì Greater Dog.
-Già. Dovremmo andare da quei tizi e dire loro che per quanto siamo fieri di aver compiuto delle buone az-
Su quest'ultima parola, Lesser Dog inciampò lungo il vicolo. Strano, eppure era sicuro di conoscerlo così bene. Era almeno la seconda volta che ci passava. Fattosta che lo scatolone gli cadde di mano e rovesciò a terra il suo contenuto.
-Oh no! Si sarà fatto male!?- Domandò preoccupato Lesser Dog.

-Bark!- Esclamò Greater.
-No, non possiamo scappare e fare finta di nulla. Dobbiamo controllare se sta bene.-
Lesser Dog si avvicinò allo scatolone, e posò lo sguardo proprio sul suo carico: buste piene di una soffice polvere bianca. Per fortuna, non ebbe nemmeno bisogno di annusarla per capire che cosa fosse.
-...Ci hanno ingannati.- Mormorò.
-Ba...Bark...?-
-Sì. Sì, adesso andiamo subito a parlarci.- Abbaiò Lesser Dog, percorrendo i sette metri che lo separavano dalla baracca di quelli che finora aveva creduto essere i buoni.
-Big G.-
-Bark?-
-...Bussa.-
Greater Dog afferrò la porta e la scardinò, gettandola diversi metri di lato.

-Oh. Ehi, avete già finito la spedizione?- Chiese John, sorridente.
-No. E sappiamo tutto.-
-Oh.- John si ritrovò per un attimo con le spalle al muro. Ma solo per un attimo.
-Uccideteli.- Intimò.
Gli spari di pistole semiautomatiche eccheggiarono per la stanza, che fu immediatamente riempita dal fischiare del proiettili.
-Ah!- Lesser Dog chiuse gli occhi. Era troppo tardi. Aspettò con ansia un impatto che non ci sarebbe stato.
-...Ehi. Tutto bene?- Una voce familiare. Doggo era davanti a loro ed aveva fermato i proiettili con le zampe.
-Uh...Noi...-
-Bark!-
-Maledizione! Ha fermato i proiettili! Ma aveva detto di poter vedere solo le cose che rimanevano ferme! Significa...-
I criminali spararono ancora. Ma Doggo fu nuovamente in grado di fermare tutti i proiettili.
-...Significa che quel cane è maledettamente fortunato!
-Ah! Non possiamo competere con la sua fortuna!-
-Fuggite ragazzi- Intimò Doggo -Qui ci pensano gli adulti!-
-Non potrà mai essere COSI' fortunato!- Urlò un criminale, estraendo un fucile automatico
-è pazzo! Fermatelo o distruggerà la merce!- Urlò John, ma era troppo tardi. La scarica di proiettili sforacchiò l'intera baracca. Doggo fu colpito più volte prima di riuscire a mettersi al sicuro. Greater Dog si abbassò, lanciandosi a terra, ma allentò la presa sui comandi dell'armatura e rotolò a diversi metri da essa. Lesser Dog riuscì a mettersi al sicuro, ma solo temporaneamente. I criminali corsero verso di lui, che si era nascosto dietro ad uno scatolone pieno di...Pieno di...
-Io so cosa siete! Voi non siete buoni! Siete mangiatori di mostri!-
I criminali si fermarono sul posto, le armi ancora in mano.
-...Come?- Fece John.
-L'ho visto. Dentro a quelle buste c'è polvere di mostri morti! Voi fate credere ai malati che date loro delle medicine, ma in realtà fate mangiare loro i mostri morti! Siete delle creature orribili!-
-Ma che ca...?-
-E adesso...Adesso osate anche fare del male ai miei amici...-
Nella stanza eccheggiò il suono prodotto da un motore in avviamento.
-Esci da lì dietro o ci toccherà distruggere la coca!-
-Ed inoltre...Qui fa piuttosto freddo...Quindi voi non siete nemmeno in grado di riscaldare gli scatoloni! Siete solo dei bugiardi e dei criminali!- Nella stanza eccheggiò il suono prodotto da un aereoplano in partenza.
-...Si può sapere di che stai parlando!?-
-Niente di importante. Solo qualcosa che mi facesse guadagnare tempo.- Nella stanza eccheggiò il rumore prodotto da un razzo in partenza, mentre Lesser Dog si lanciava ad altissima velocità verso i criminali, rovesciando scatoloni e spargendo sostanze stupefacenti ovunque.
L'arma di Lesser lampeggiò per tutta la baracca, colpendo i criminali, sbalzandoli via e lasciandoli privi di sensi. Il mostro schivò senza problemi i colpi del fucile semiautomatico e colpì il criminale che lo imbracciava con enorme potenza, tanto che questi inizio a sparare all'impazzata in aria, distruggendo le luci della stanza, che scoppiettarono come pop-corn.
Greater Dog nel frattempo era riuscito a tornare al comando della sua armatura ed osservava lo spettacolo da lontano, il suo sguardo che a malapena riusciva a tenere il ritmo dei movimenti di Lesser Dog. Ecco qual'era l'effetto di anni ed anni passati a giocare ad acchiapparella estrema. Greater Dog si ricordò però improvvisamente di Doggo, e si mosse verso l'amico ferito.
-Bark!-
-Non ti preoccupare...Va tutto bene...- Mormorò il mostro, accendendosi un biscotto per cani e fumandolo con calma.
Greater Dog si guardò intorno. Si era fatto improvvisamente tutto più buio. Qualcuno aveva sparato alle luci...Per fortuna Lesser Dog poteva contare sul suo olfa- Oh, no.
-BAARK!- Gridò Greater Dog all'amico, sperando che non avesse già respirato quella polvere bianca.
-Cosa? Perché non dovrei annusar...-
Lesser Dog si deconcentrò e mancò John quando stava per atterrarlo. Il suo colpo di lama fu invece diretto verso la parete della baracca, causando una crepa profonda che si espanse fino al soffitto. L'edificio doveva essere piuttosto vecchio, perché un colpo ben assestato bastò a farlo vacillare.
-L'intero posto si sta muovendo. Questo tugurio sta per crollare.- Sentenziò Doggo.

-Bark?-
-Sì. Forza, andiamocene. Qui, ragazzo.-
-Huh?- Lesser Dog scosse la testa -Ma...Loro...-
-Non abbiamo tempo di salvarli. Vieni.- Rispose Doggo, senza lasciarlo finire.
Ma Lesser Dog non aveva intenzione di farlo. Non ora che stava giocando all'eroe. Iniziò a correre per la stanza, caricandosi i criminali sulle spalle uno per uno.
-Questo posto ti cadrà sulle spalle prima che...!-
Doggo non finì la frase. Sentì un frastuono. Guardò in alto in tempo per vedere l'intera struttura collassare sui tre mostri. Chiuse gli occhi, aspettando la fine.
Che non arrivò.
-Bark.-
Doggo guardò ancora in alto, ma questa volta non riuscì a vedere niente. Segno che la struttura era ferma.
-Esatto.- Sentì dire a Lesser. -Questa volta tocca a noi salvarti.
Il giovane mostro stava ancora raccogliendo i criminali sulla schiena. Erano almeno una dozzina, e sembravano rallentarlo molto. Nel frattempo, con tutta la forza che aveva nelle braccia e nella schiena dell'armatura, Greater Dog stava sorreggendo l'intero edificio poco sopra alle loro teste. Doggo rimase senza parole. Raccolse il suo biscotto per cani e diede una boccata di fumo.
-Tutta...Tutta la merce...- Lesser Dog non era riuscito a colpire John, che adesso si trovava seduto sotto l'armatura di Greater.
Lesser Dog gli passò vicino mentre trasportava tutti i criminali in salvo, al di fuori dell'edificio.
-...La prossima volta...Ti consiglio una dieta vegana.-
Disse Lesser Dog mentre lasciava cadere a terra tutti i criminali salvati, nello stesso istante in cui Greater lasciò andare le pareti dell'edificio, facendole crollare su chili e chili di sostanze stupefacenti invendute.

Naturalmente, nessuno di loro a quel tempo poteva sapere che dietro ai traffici di droga c'era sempre stato Jerry. Esatto, Jerry. Era dietro a tutto. Geograficamente parlando. Infatti, Jerry si trovava sempre a circa 20-30 metri dietro ad ogni luogo in cui la droga veniva smerciata. Sempre. Perché Jerry è sempre dove non vuoi che sia. Dietro di te. E comunque, l'essere sempre in così tanti posti contemporaneamente gli costò moltissimo sforzo fisico, poiché doveva correre a velocità sovraumane. Per giorni. Tutto quell'allenamento e sforzo fisico lo fece così trasformare in Omega Jerry. Ma questa è un'altra storia.

Spazio della narratrice: 

Sapete che in tutti i miei viaggi per il Mondo di Sotto ho imparato a parlare in Wind Dings? Sentite qua. A-hem.
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