FESTA DEL GATTO!

 
 


Era la giornata dedicata alla sua specie e il suo migliore amico lo stava ignorando
Vero, lui era un gatto assai speciale, che se ne andava a spasso principalmente volando
Ma ciò non giustificava l’indifferenza di Yamcha, che a casa da solo lo stava lasciando.
Lo sciocco era andato ad un appuntamento galante, sull’auto nuova di zecca rombando.
Preso da rabbia il micetto volante pensò a cosa avrebbe arrecato maggior danno all’umano
Sciocco umano, l’avrebbe pagata, parola di micio volante del blu più pacchiano;
la bestiola si trasformò in un ragazzino e celere l’armadio del salotto spalancò
- Come ti permetti di lasciarmi solo e  di non comprarmi un pensierino? Ora la pagherai, ti punirò! –
E così tornato a casa una scena da disperazione l’umano trovò:
video porno sfracellati sul  pavimento raccolse il disperato gigolò
poi guardò verso il camino e al veder tutta quella cenere sbiancò
erano state bruciate le sue riviste hard preferite e il mondo addosso d’improvviso gli crollò
ma ora avrebbe per sempre ricordato che il diciassette febbraio era giorno di Pual il felino.
 


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Era il diciassette febbraio, il giorno che i  gatti si festeggiava
Karin da molto lo aspettava
Perché il suo amico Yajirobei  così tanto ritardava?
Gli aveva promesso metà del suo manzo e la grigliata per il suo giorno festeggioso si aspettava
Poi verso sera il samurai cicciottello ritornò giocondo e affermò con un rutto
Che aveva fatto un’enorme scorpacciata con Upa suo padre e il cane che abitavano lì sotto.
Qual furore si impossessò del gatto quando capì che il manzo promesso era stato mangiato tutto!
Dalla collera il pelo divenne rosso fuoco
Tanto era incavolato con quello che almeno per un giorno doveva fargli da cuoco
E picchiarlo cominciò con ferocia col  bastone che sempre portava
Finché il dannato ciccione non scese dalla torre correndo, la testa che sanguinava.
Mai far infuriare un gatto levandogli ciò che da molto ottener si aspettava!



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 In un pianeta dalla Terra molto molto lontano,
un alieno azzurro scrutava su di una sfera la Terra, pianeta che gli risultava ormai familiare.
Scoperto che lì c’era una tradizione dedicata ai gatti con cadenza annuale,
decise che un regalo al povero caro dio della distruzione lui si doveva inventare:
dopotutto, egli era il suo assistente e della felicità del micio si doveva occupare!
Decise di portarlo in un luogo che da micetto piccino, adorava andare
E così dopo molti anni: - Lord Beerus, le va il luna park galattico? – questo il gatto si sentì domandare.
Nonostante la sorpresa, il gatto accettò perché  ancora vivo era il ricordo e da anni ci voleva tornare.
Andarono quindi al luna park galattico ed il gatto si divertì un mondo:
vero, qualche tizio per saltar la fila spaventò,
vero, qualche gioco distrusse ma dato che non poteva pagare la polizia lesta lo lasciò,
fu divertente assai, stremante  per il maestro come quando il gatto era piccolo e però….
Quando il luogo lasciarono, compiaciuto Whis si sentiva assai
Perché stanco ma felice il micione era diventato oramai!
Ricordate pensò Whis: “un  gatto viziato e coccolato rende il mondo giocondo!”
 

 FINE

 






 A.D.A.F.D.T (OVVERO Angolo Dell’Autrice Fuori di testa)
 
 Ho saputo solo ora che oggi è la festa del gatto!
Che adorabili i felini!
Auguri di felicità e lunga vita a tutti i mici!
Ma di più al mio adorato tigrotto a cui dedico questa storiella!

GRAZIE LETTORI TUTTI!

GRAZIE RECENSORI!

NB l'idea del luna park è stata  ispirata da una ff dell'autrice CIULLA che invito tutti a leggere perché con il dio della distruzione e socio, fa davvero miracoli!
grazie quindi a Ciulla e spero di non averti infastidita per aver preso spunto!  

Affettuosamente a presto

NALA