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Autore: AndThenWeKiss    17/02/2016    0 recensioni
La White Pine High School è una delle scuole più prestigiose del Canada, ma nasconde dietro di sé un oscuro passato.
Passato che verrà a galla, dopo una serie di omicidi che inizieranno a prendere piede nella scuola, e che verrà scoperto da una ragazza, Heather, e da alcuni suoi amici.
Il titolo della storia, oltre che "La caduta" può essere tradotto come "L'autunno", stagione in cui si svolge la maggior parte della storia.
Enjoy it.
Genere: Azione, Horror, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Da quando la ragazza era uscita fuori dalla sua casa sull'albero, il tempo era peggiorato di brutto, raggiungere la era diventata una vera e propria impresa, ma fortunatamente la raggiunse sana e salva.
La pioggia le bagnava i lunghi capelli biondi e i vestiti, ma lei rimase un po' sotto la pioggia a contemplare l'enorme struttura, che aveva l'aspetto di un vecchio edificio sul punto del decadimento, reso inquietante dal bosco e i suoi rumori e i fulmini.
Salì gli scalini in pietra e si riparò sotto il portico, allungò una mano verso la porta, poi la ritrasse spaventata.
-Questi trucchetti non mi fermeranno.
Sussurrò sicura di sé, stringendo saldamente la borsetta marrone con le frange che teneva sottobraccio.
Le luci all'interno dell'edificio erano spente, era quasi impossibile vedere.
Nel corridoio principale c'erano spifferi di vento che penetravano dalle finestre e si udivano delle urla provenire dal piano di sopra, ma la bionda non si fece intimorire e chiuse gli occhi, spostando la testa dappertutto, finché non “vide” due figure sedute a terra, al di là di una porta in legno.
 

Il mobile davanti alla porta si spostò come fosse stato spostato da una forza invisibile, poi il chiavistello scorse con molta leggerezza, producendo anche un sibilo metallico che fece rabbrividire le due.
-Chi è?
Domandò Courtney notando la porta che si apriva da sola, scricchiolando.
Una figura entrò nella stanza, e Courtney si rassicurò vedendo Heather sorridere.
Una ragazza con lunghi capelli biondi, pelle bianca come la neve e occhi come il mare le sorrise; indossava un maglione verde da cui usciva il colletto celeste della camicia, aveva anche una gonna sul viola, calze viola e scarpe nere.
-Dawn, ce ne hai messo di tempo!
Esclamò Heather alla giovane ragazza, che aveva all'incirca la loro età.
La mora ricordava molto bene il loro primo incontro: sua madre era sempre stata una persona superstiziosa, e ha detta di Heather, credulona. Aveva conosciuto tante cartomanti, chiaroveggenti e cose del genere, tutte loro erano state bugiarde.
Tranne lei, la giovanissima Dawn, che aveva predetto che nella famiglia ci sarebbe stata una perdita di poco valore per due membri, ma di grandissima tristezza per un altro: qualche giorno dopo, il gatto di Heather era morto, e i suoi genitori l'avevano presa “bene”, mentre lei aveva pianto tutta la notte.
Dawn diceva di essere anche in grado di comunicare con i fantasmi, una chiaroveggente, anche se Heather non l'aveva mai vista all'opera, si fidava di lei.
La ragazza sorrise e alzò la mano per salutarla.
-Il tempo è cambiato all'improvviso, credo sia un modo per impedirmi di raggiungere la scuola e rivelarvi tutto. Ma niente può fermarmi.
Affermò sorridendo, mettendosi in ginocchio e aprendo la borsa.
-Sedetevi a terra, dobbiamo formare un cerchio.
Nel frattempo lei aveva tirato fuori una serie di candele che posizionò a terra e sugli scaffali liberi, accendendole poi con un fiammifero. In breve tempo, un odore di vaniglia si diffuse in tutto il piccolo stanzino, sostituendo quello di muffa e stantio.
Al centro del cerchio posizionò una tovaglia con sopra una sfera di cristallo, mentre ai lati tre candele con scritto “sì”, “no” e “non posso rispondere.”
-Dobbiamo prenderci per mano.
Sussurrò sedendosi e allungando le mani, quindi quando tutte e due afferrarono le sue mani, lei chiuse gli occhi e iniziò a parlare.
-Prima di iniziare, devo dirvi delle cose: dovete tutti credere al mondo degli spiriti, necessariamente: lo spirito si sentirà più motivato a parlare con delle persone che credono in lui. Non dovete spaventarvi o avere paura: quando si ha a che fare con entità dell'oltretomba, non bisogna mai mostrare paura: durante una seduta può capitare lo spirito buono così come quello cattivo, e se avete paura, lo spirito cattivo vi attaccherà per primi. Questo vale per tutte le volte in cui vi trovate faccia a faccia con i demoni: arrabbiatevi, pensate a cose belle, ma non dovete mai avere paura. Da quello che so, in questa scuola ci sono molte anime di persone, io cercherò di mettermi in contatto con una di loro, voi preparate delle domande da chiedere.
Courtney la interruppe.
-Non bisognare usare la tavola Ouija?
Domandò alzando la mano. Dawn inarcò un sopracciglio.
-Non necessariamente, useremo la sfera di cristallo per vedere chi abbiamo davanti, poi parlerò io per lui/lei. Non so se la seduta faccia effetto: in genere si fanno verso mezzanotte perché è un orario particolare per gli spiriti, ma da ciò che sento, questa scuola è molto infestata, riusciremo a chiamarne uno. In seguito, dovete spegnere tutti i telefoni, e stare zitte.
Le due inesperte ascoltavano con attenzione Dawn, avevano un po' paura, ma sentendo l'odore di vaniglia iniziarono a calmarsi e ad ascoltare i consigli che la voce calma e dolce di Dawn sussurrava.
-Ora possiamo iniziare. Chiudete gli occhi e stringete forte le mie mani, dopodiché inizieremo a pregare, chiedendo agli spiriti malvagi di allontanarsi e di far venire qui solo uno spirito buono.
Le due annuirono, e spenti i cellulari, chiusero gli occhi e iniziarono a sussurrare la stessa preghiera di Dawn, quasi implorando le presenze malvagie di non disturbarli. Finita la preghiera, Dawn iniziò a parlare.
-Spiriti che infestano le mura di questa secolare scuola, manifestatevi. Non abbiate timore, io e le mie amiche vogliamo delle risposte. Spiriti cattivi, voi invece andatevene di qui.
Heather e Courtney continuarono a tenere gli occhi chiusi e ad ascoltare le parole di Dawn.
Si udii un rumore e Dawn aprì gli occhi, poi invitò le ragazze a fare lo stesso, sempre stringendo le mani; lo sguardo era rivolto alla sfera di cristallo da cui usciva del fumo. In breve tempo, uno spirito femminile apparì nella sfera.
-Palesati. Non essere timida.
Sussurrò Dawn con tono cordiale.
Si udì un pianto, poi la sfera girò su sé stessa.
-Di cosa hai paura? Non vogliamo disturbare il tuo sonno, vogliamo solo sapere delle cose. Per favore, spirito, palesati.
Il tono era sempre cordiale, e piano piano il fumo intorno alla sfera iniziò a sparire, rivelando uno spirito.
Al cerchio, tra Courtney e Heather si aggiunse una donna, non aveva testa, indossava un abito rosso e sulle gambe c'era invece la testa: aveva lunghi capelli biondi e occhi celesti, alle orecchie due orecchini rossi.
-Spirito, ora ti faremo delle domande, tu spegni la candelina corrispondente alla risposta, ok?
Domandò la bionda. Lo spirito spense la candelina su cui era scritto “sì” e poi la riaccese.
-Prego, Heather.
Invitò Dawn a far parlare l'amica, che guardò attraverso la sfera, riconoscendo lo spirito.
-Sei la prof.ssa Blaineley?
Domandò. La candela sul sì si spense e si riaccese.
Dawn guardò Courtney.
-Ti ha uccisa Lindsay?
Domandò guardando anche lei le candele. Stavolta ci fu un no.
-Le ragazze conoscono il tuo assassino?
Domandò Dawn con voce più calma e sicura rispetto a quella delle amiche.
La candela sul sì si accese e spense.
-Puoi dirci chi è?
Domandò Heather con tono frettoloso, facendo irritare Dawn, che però non disse nulla.
Sta volta fu la candela “non posso rispondere” a spegnersi e a riaccendersi.
-Cosa vuol dire che non puoi rispondere?!
Domandò Courtney con tono scortese.
-Il fantasma è libero di non rispondere.
La rimproverò Dawn, chiudendo gli occhi e beccandosi un'occhiataccia dalla mora.
In quel preciso istante, proprio quando Heather stava per aprire bocca per pronunciare la sua domanda, la porta dello sgabuzzino si spalancò rivelando un Duncan arrabbiato che in mano reggeva del cibo.
Lo spettro svanì, spegnendo le candele, mentre il punk accese le luci e prese Dawn per un braccio, sollevandola da terra.
-Mettimi giù, mostro!
Le ruggì la ragazza, lui obbedì e la mollò.
-Chi è lei?!
Ruggì alle due.
-E' una mia amica. Stavamo per farci rivelare chi aveva ucciso Blaineley, ma hai dovuto rovinare tutto.
Gli rispose Heather guardandolo male.
-La seduta è stata interrotta in modo brusco.
Puntualizzò Courtney, facendo allarmare Dawn.
-Il cerchio si è spezzato, il portale per giungere nel regno dei vivi è aperto. Presto, dobbiamo richiuderlo. Tu esci.
Intimò a Duncan, che obbedì.

 

Fortunatamente le tre chiusero il portale, si scusarono con lo spirito e lo ringraziarono di aver preso parte alla seduta.
Duncan rientrò nella stanza.
-Si può sapere perché hai avuto questa reazione?!
Ruggì Courtney andandogli contro.
-Sono tutte cavolate. Sul serio credete che una mocciosa riesca ad evocare uno spirito?
Ruggì lui, guardando male Dawn che stava riposando le sue cose.
-Abbiamo visto le candele accendersi e spegnersi, e l'immagine di Blaineley riflessa nella sfera.
Rispose la Barlow, continuando ad alzare la voce.
-Sono tutti trucchi! Vi facevo più intelligenti, e invece siete andate a chiedere consiglio ad una svitata.
Continuò a guardare male Dawn, allontanandosi non appena la vide avvicinarsi.
-Il tuo scetticismo inizia ad essermi chiaro.
Affermò, prendendo per mano Heather e Courtney.
Lui inarcò un sopracciglio, sembrava non capire.
Dawn ridusse gli occhi a fessure, gli puntò l'indice contro e con tutta la rabbia che aveva dentro gli urlò contro.
-Sei tu che hai ucciso la docente, sei stato tu!
Le ragazze sgranarono gli occhi, Duncan invece sembrò quasi essersi offeso.

   
 
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