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Autore: Tinucha    17/02/2016    3 recensioni
Leon scopre la verità su Roxy.. Cosa succederà adesso tra i nostri Leonetta??
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Non fu molto difficile per me scoprire che Violetta mi aveva mentito. Baciando Roxy avevo provato quelle stesse sensazioni che mi aveva dato lei. La guardai << Violetta?! >> non ci potevo credere. Davvero era disposta a tutto? Persino a farmi soffrire? E pensare che avevo tanto criticato Ludmilla senza sapere che la ragazza che mi aveva fatto conoscere per la prima volta l'Amore non avrebbe avuto pietà per me. << Eri tu? >> domandai sempre più deluso mentre lei abbassando il capo si tolse dopo troppi istanti gli occhiali e la parrucca rossa che avevo conosciuto qualche mese prima e che mi aveva fatto conoscere emozioni per me quasi del tutto sconosciute. Scossi il capo senza più guardarla in viso. Mi voltai pronto ad andarmene e lei provò a bloccarmi. << Leon aspetta, io.. >> << Lasciami , lasciami>> allontanai la sua mano cominciando a camminare senza meta. Il mio cellulare prese a squillare ed io lo spensi stanco. Avevo bisogno di stare solo. << Leon >> avvertii Gery alle mie spalle << Scusami Gery ma ho bisogno di stare solo >> << Dai Leon.. >> << No davvero Gery >> avanzai fino al mio garage per cercare l'unica cosa che avrebbe potuto farmi sbollire la rabbia. La mia moto. 
<< Dove sarà? Sono preoccupato ragazzi, risponde ancora la sua segreteria telefonica >> sospirai pronto a rientrare nella realtà. Nel garage i miei amici mi aspettavano per provare. << Scusate ragazzi ma non me la sento di provare, oggi >> << Stai bene? >> chiusi gli occhi nervosamente passandomi le mani sul viso. << Violetta è Roxy >> << ..Quindi Fausta non esiste? >> il resto della Band si voltò a guardare Andres con uno sguardo agghiacciante. << Che ho detto di sbagliato? >> << Noi lo sapevamo >> confessarono Broadway, Maxy e Federico. << E perché non me lo avete detto? >> << Vilu si era cacciata in quel guaio, ed è vero noi avremmo dovuto confessartelo perché siamo i tuoi amici.. Non abbiamo scusanti.. >> << Per favore uscite di qui >> << Leon noi.. >> << HO BISOGNO DI STARE DA SOLO >>
Ero rinchiuso in camera mia da più o meno 2 settimane. Non avevo neanche provato a toccare il mio cellulare. Non c'ero per nessuno. Nemmeno per Lei. La porta della mia camera si spalancò in modo brusco per richiudersi con altrettanta forza. Sollevai il mio busto vedendola a pochi passi da me ad incrociare le braccia al petto come se fosse una bambina dispettosa e capricciosa. << Che diavolo ci fai qui? Va' via >> si avvicinò di più << So che sono l'ultima persona che vorresti vedere in questo momento.. >> << E allora? Te ne vai? >> << Non sono qui per parlare di Noi! >> << Ah no? E per cosa allora? >> << Smettila di trattare così i ragazzi, se non te lo hanno detto era perché ti volevano bene! Era necessario fossi io a dirtelo, quindi l'unica colpevole sono io! >> sbattè con violenza una mano al petto. << Prenditela con me, se c'è qualcuno che deve prendersi le responsabilità delle sue azioni quella sono io. Lascia gli altri fuori dalla nostra storia >> << Non capisco con quale coraggio tu venga qui da me a farmi la ramanzina, sei l'ultima che dovrebbe dire la sua >> << Sono qui per dire la verità,per difendere chi non c'entra niente. Per difendere persone che stai trattando da schifo e che ti sono sempre stati accanto e che hanno fatto di tutto per separarti da Roxy >> << ZITTA! ZITTA! >> mi alzai gridando a pochi passi da lei posando l'indice sulle labbra << Roxy sei tu! Quindi non nominarla più! Non capisco come tu in tutto questo tempo abbia potuto tenermelo nascosto >> << Oh no Leon ti sbagli! Ho provato a dirtelo in ogni modo possibile ed inimmaginabile ma mi hai cacciata di qui. Non mi hai nemmeno fatto aprire bocca. Mi hai trattata come la peggiori delle criminali e tutto perché ti eri invaghito di 'un'altra'. Te lo ricordi? È vero Leon io ho imparato dai miei errori. Ma adesso tu,impara dai tuoi. Non mi hai ascoltata nemmeno una volta. Nemmeno una parola. Mi hai odiata come non hai mai fatto. Tu non mi perdonerai per la storia di Roxy ma sappi che nemmeno io perdonerò te per come mi hai trattata. Sono stata la persona peggiore al mondo e me lo sono meritata. Ora tra noi è finita, e mi sta bene, ma ripeto: lascia i ragazzi fuori dai nostri problemi >> << Vattene >> non obietta stavolta, senza aggiungere altro, gira i tacchi e va via. 
<< Sono contento che sia tornato tutto come prima >> confessa Andres. << Già Leon grazie per averci perdonati >> << Di nulla ragazzi, ha ragione Lei, i problemi sono i nostri, voi dovete starne fuori. Non me lo avete detto e avete fatto quello che sarebbe stato meglio per entrambi >> tutti e quattro mi si buttano addosso abbracciandomi. Scoppio a ridere. << Sembrate delle femminucce >> << Ma che dici! >> squittisce Broadway per poi scoppiare a ridere. Il suo cellulare squilla e lui lo allontana dalle orecchie. << Arrivo amore mio Perdonami >> << Che succede? >> domandiamo noi ragazzi vedendolo preoccupato. << Avevo un appuntamento con Camilla più di 30 minuti fa e me ne sono dimenticato >> << Uo, buona fortuna amico >> << Grazie ragazzi, me ne servirà fin troppa >> risponde correndo fuori dal garage. Maxi si stiracchia. << Io vado, Nata mi aspetta >> sorride salutandoci. Andres si avvicina alla porta. << E tu dove vai? >> lui rotea gli occhi. << Cena con ospiti >> sbotta roteando gli occhi. In garage rimaniamo solo io e Federico che mi aiuta a mettere gli strumenti al posto. << Dormi qui? >> domando, lui annuisce sorridendo. << Come ai vecchi tempi >> prende il cellulare digitando un numero. << Dannazione a German, lo ha sempre staccato >> sbuffa premendo altri numeri. Numeri da me troppo conosciuti. << Vilu senti puoi avvisare lì a casa che dormo da Leon? >> il suo sguardo ad un tratto cambia, si incupisce e lo vedo allontanarsi preoccupato. Parla gesticolando nervosamente. << Sicura? >> i suoi occhi sembrano più preoccupati di quel che dovrebbero. << A domani Vilu, Buonanotte >> chiude il telefono ritornando da me. Ci avviciniamo piano a improvvisargli un letto. << Sta' bene? Insomma mi sembravi preoccupato per Lei >> << No Leon tranquillo non ha nulla >> << Non mentirmi Federico >> << Oramai è da un po' che va avanti così. Lei dice che è normale >> scrolla le spalle mentre una traccia di paura si tinge nei suoi occhi e nei miei. << Che intendi? >> << Leon meglio non parlarne. Penserà che sei tornato da lei solo perché hai saputo.. >> << Saputo cosa?! >> << Non sta molto bene, l'hai vista no? >> << No, ero troppo accecato dalla rabbia, posso sapere che le prende? >> << Ha perso 10 chili in 2 mesi >> questo mi basta a collegare le cose. << Sta' tanto male? >> << Un po' >> << Piange? >> << Non fa altro >> 
Mi dirigo allo Studio per i videoclip pronto a riallacciare un rapporto d'amicizia con lei, ma quando vedo quel posto in cui ho avuto il primo appuntamento con Roxy. Quella panchina,la rabbia si impossessa ancora del mio corpo. Cammino velocemente arrivando a destinazione e avanzo fino alla sala teatro. Vedo i miei amici e lei che sorride con gli occhi spenti. La Mia Violetta spenta. Provo a calmarmi avvicinandomi e salutando tutti con un 'Ciao ragazzi' generale. Lei abbassa il capo mentre Francesca e Camilla si guardano tirandola sul palco. L'italiana preme un pulsante cominciando a cantare. << Ese sentimiento.. >> lei sorride guardandole e una strana luce si accende nei suoi occhi, << Sensacion llena de emocion.. >> fa scivolare una mano sul suo piccolo perfetto e abbronzatissimo corpo. Le loro voci si confondono sembrano davvero perfette. Si bloccano poco prima del ritornello e lei apre le braccia stringendole entrambe a se. << Vi voglio bene ragazze >> sembrano dire le sue labbra sorridenti. Pablo entra guardandole. E sorride anche lui. << Siamo di buonumore, oggi? >> fa un occhiolino a Violetta che avvampa di colpo. << Allora Violetta rimani sul palco e cantami 'Supercreativa' >> << Devo proprio? >> << Che razza di domanda è? >> ridacchia lui avvicinandosi allo stereo per far partire la base. 
L'energia si impossessa del suo corpo mentre si muove. Alza piano le sue braccia magroline muovendo le sue fragili spalle. Il suo sguardo a differenza della sua essenza ora no ha nulla di innocente. Sembra donna. Maliziosa. Accattivante. La maglietta le si alza di poco mostrando le sue ossa fin troppo visibili. Chiudo gli occhi. Mi fa male vederla così. So che sono io il problema (il colpevole di tutto o almeno di una buona parte),e vorrei rimediare. Ma è più forte di me, non sono ancora pronto a PERDONARLA. << Vedo che sei adrenalina pura ragazza >> lei salta giù dal palco. << Sempre> > sorride avvicinandosi a Federico che la abbraccia teneramente. Sembrano fratello e sorella tanto sono uniti. 
Torno a casa poco dopo dove mio padre mi annuncia che ha deciso di portarmi in campeggio. Vuole un passare un paio di giorni 'padre e figlio'.
<< Come procedono le cose con la piccola Violetta? >> << Eh? >> lo guardo stranito, di solito è un tipo che si fa i cazzi suoi. << Si insomma ho notato che la piccoletta ti ha fatto perdere la testa e che ti attrae fin troppo fisicamente >> avvampo immediatamente. Odio parlare di sesso con i miei. << Io e Violetta non stiamo più insieme >> << Ah >>
Come non detto, quel che aveva previsto papà non è andato come doveva. Sono nel garage ad accordare la mia chitarra e accendo il mio cellulare. 23 chiamate perse? Sono mancato solo 2 giorni. La porta ad un tratto si spalanca, una Violetta trafelata è di fronte a me. << Sei qui >> i suoi occhi si inumidiscono << Dove dovrei essere scusa? >> rispondo arrogantemente, mi dispiace per lei ma non posso fare a meno di ripensare a quel che mi ha fatto. << I ragazzi sono venuti ieri ed oggi e tu non c'eri. Non c'era nessuno >> << Come vedi sono qui. Ora puoi anche andartene. Non troverai più scuse per venire a trovarmi e a parlarmi >> << Ero solo preoccupata >> risponde con una punta di amarezza nella voce sistemando la sua borsa sulle spalle. Inarco un sopracciglio da perfetto Stronzo. << E dimmi, era Roxy quella preoccupata? >> << Sai che c'è Leon? >> il suo viso si tramuta in una smorfia di dolore che la rende terribilmente bambina e donna allo stesso tempo. << Sono una stupida a pensare ancora a te. Devo farti uscire dalla mia vita. Per sempre >> mi guarda dritto negli occhi andandosene via senza più voltarsi.












OK COME INIZIO NON È IL MASSIMO, LO SO! Perdonatemi!!! Prometto però che sarà più scorrevole man mano che andremo avanti con i capitoli e che vi farò capire qualcosa! 
   
 
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