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Autore: InsertACasualUsernameHere    19/02/2016    0 recensioni
"C'è davvero un terzo Holmes? Un fratello? Una sorella? E cosa accadde poi?
E se ciò che accadde fu solo il preludio di ciò che sarebbe accaduto?
E se gli errori dei fratelli Holmes avessero generato un nemico insospettabile?
Come fu il passato di Sherlock prima che il mondo ne conoscesse le doti investigative?
E come fu, invece, quello di Moriarty prima di diventare un brillante consulente criminale?
Il passato può essere la soluzione ai dilemmi del presente, si commette sempre un grave errore quando si cerca di dimenticare ciò che un tempo fu, non è mai una buona idea ignorare i ricordi.
C'erano una volta due bambini speciali, precoci nell'apprendimento e nello sviluppo, che avevano una sorella diversa da loro in tutto che un giorno incontrò un buffo ragnetto e insieme decisero di tessere la tela più grande che il mondo avesse mai visto..."
Colpevole!
Ho fantasticato anch'io, come molti, sull'esistenza di un terzo Holmes e l'ho tramutato in una donna.
Lo so, esistono infinite versioni di storie simili e, senz'altro, ognuna di essere è migliore di questo mio scempio, ma ho voluto provare nella speranza che possa piacere.
Ringrazio già i coraggiosi che leggeranno.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jim, Moriarty, Mycroft, Holmes, Nuovo, personaggio, Sebastian, Moran, Sebastian, Moran, Sherlock, Holmes
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Mycroft aveva otto anni, un quoziente intellettivo superiore alla media, un indole pigra, un atteggiamento cinico ed indifferente, un'insana ossessione per il cibo, una stravagante passione per gli ombrelli, un portamento da gentiluomo e un agitato ed instancabile fratello minore che riusciva sempre a fargli perdere la pazienza, ma poteva ancora gestire la situazione.
O almeno, così credeva, ma la vita beffarda gli aveva riservato l'ennesimo scherzo.
Mycroft Holmes si trovava al cospetto di una culla in legno, finemente intagliata, riciclata dalla precedente gravidanza della madre, ornata con un fiocco rosa pomposo e lezioso, alla base del nastro in tulle una scritta ricamata con filo argento su cui brillava il nome Enola.
Il maggiore degli Holmes deglutì, la sorella di appena un mese sorrideva sorniona, allungano le corte e tozze braccia verso il volto del fratello, che la osservava quasi terrorizzato, i gomito poggiati alla ringhiera in legno della culla, le mani congiunte a sorreggere il mento e le labbra dischiuse in continui sospiri.
Gli sembrava già fin troppo difficile dover badare al fratello minore, figuriamoci ad una sorella.
Sbuffò ricordandosi che Sherlock gli girava intorno alle gambe, saltellando aggrappato ai sottili paletti di quella che, non molto tempo prima, era la sua culla.
Mycroft sapeva cosa desiderava, Sherlock era un bambino curioso e precoce nell'apprendimento, in molti aspetti doveva ammettere che gli somigliava, inspirò voltandosi verso il fratello minore che lo osservò con occhi socchiusi, lo sguardo prepotente di chi esige ciò che desidera, Mycroft sbuffò chinandosi leggermente a sollevarlo.
Lo cinse tra le braccia, sollevandolo di qualche centimetro, esercitando una discreta forza fisica che gli causo non poco fastidio agli avambracci e alla schiena, Sherlock emise un borbottio euforico, si poggiò alla superficie della culla, sporgendosi in avanti e restò in silenzio per alcuni istanti, poi sbuffò, quasi scettico, Mycroft lo adagiò al suolo, lasciandosi sfuggire un sospirò affaticato.
Gli occhi di Sherlock erano incerti, continuavano a contemplare il pavimento, concentrato in chissà quale ragionamento, Mycroft si lasciò sfuggire un sorriso, indicò la culla e spiegò
-lei è nostra sorella, si chiama Enola-
Sherlock sbuffò, accigliandosi, come se fosse offeso dal tono delicato della voce del fratello o forse era infastidito di non averlo compreso da solo, traballando si voltò, lasciando la stanza e Mycroft sbuffò, roteando gli occhi al cielo ed affrettando il passo, seguendo il fratello minore che, da solo, sarebbe sicuramente caduto dalle scale.





Enola spingeva il pezzo del puzzle per incastrarlo l'un con l'altro, Sherlock la osservava scettico
-no-
sbuffò, strappandole il pezzo in cartone rigido dalle mani e posizionandolo nella giusta posizione, Enola lo osservava sorridente ed annuiva, ogni volta che il fratello le faceva notare qualche errore, si sporse in avanti afferrando un altro pezzo, lo strinse tra le morbide mani mentre i grandi occhi azzurri saettavano ai lati del disegno, costruito per metà sul tavolo della cucina, sollevò lo sguardo al fratello, quasi a voler cercare approvazione, Sherlock annuì impercettibilmente e ne seguì i movimenti.
Enola inserì il pezzo, incastrandolo tra due che raffiguravano il busto di un asino blu, il cartoncino colorato combaciò perfettamente ed un sorriso raggiante illumino il volto paffuto della bambina.
Un minuto e quindi pezzi dopo il puzzle era completo.
Winnie the Pooh e la sua bizzarra compagnia d'amici, incluso l'inseparabile barattolo di miele, le zampe sollevate in aria, salutavano i due Holmes.
Sherlock sbuffò annoiato, trovando piuttosto stupido quel disegno.
Enola osservò il fratello perplessa, stringendo il pupazzo blu tra le piccole braccia, a lei quel disegno piaceva tanto, c'era Hi-Ho e a lei stava simpatico quell'asino triste.
Sherlock inspirò, notando il disappunto della sorella, e si sforzò di plasmare le labbra in un sorriso forzato che tuttavia Enola sembrò apprezzare, strinse ancora di più il pupazzo, battendo le manine
-pirati-
biascicò, le iridi brillavano di gioia, il sorriso forzato di Sherlock divenne espressione di sincera felicità al suono di quella parola, si sollevò rapido, correndo verso il giardino ed urlando
-ti catturerò kraken-
ed Enola balzò giù dalla sedia, lasciando cadere il pupazzo blu al suolo, agitando le braccia in aria, consapevole che il suo ruolo era quello del temuto mostro marino e che l'obbiettivo principale era non farsi catturare dal pirata più valoroso e coraggioso di tutti i sette mari, Sherlock Holmes.






Angolo "autore" :

Innanzitutto ringrazio tutti coloro che hanno avuto il coraggio di leggere questo primo capitolo introduttivo, i successivi saranno più lunghi, ad ogni modo spero che l'idea vi possa interessare.
Se ci sono errori non esistate a farmerli notare e, se volete, potete anche lasciarmi qualche commento, di certo ne sarei felice!
Spero di aver mantenuto i personaggi il più possibile OC, anche se trattandosi di Sherlock e Mycroft è alquanto difficile, ma ci proverò.
L'immagine finale è una fan art trovata sul web,dal sito Deviant Art e l'artista in questione è Szikee,  l'ho trovata perfetta per concludere il primo frammento di passato della famiglia Holmes (sebbene Sherlock ed Enola abbiano solo un anno di differenza nella mia personale interpretazione)
Grazie ancora per l'attenzione e a presto, spero.
Buona vita,
Euridice.
  
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