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Autore: AndromedaStonem    19/02/2016    2 recensioni
Gli diedi i tre dollari e misi via le spillette, pensando di fare un piccolo regalino a River. -Sembri triste- Il ragazzo interruppe il silenzio, lo guardai con fare strano.
-Come scusa?-
-Dico, mi sembri triste...Magari mi sbaglio- il ragazzo si risedette sulla sedia e riprese in mano il fumetto ma non ricominciò a sfogliarlo.- Cosa ti fa pensare che io sia triste? E poi...Perchè dovrei dire a te il possibile motivo?-
-Perchè sarei disposto ad ascoltarti-
-Saresti...?-
-Che importanza ha?-
-Grazie ma ne faccio a meno...-
-Quando vorrai torna, io sono sempre qui.-
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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La mattina seguente, quando mi svegliai, erano già le dieci passate.

Mi girai verso Oliver, ma lui non era vicino a me, così decisi di alzarmi e andare in cucina per vedere se fosse lì.

-Oliver..?-

Nessuno rispose. Mi avvicinai al tavolo della cucina e notai un biglietto con scritto qualcosa, lo presi in mano ed iniziai a leggere.

-" Ei Andromeda, quando leggerai questo biglietto io sarò già al lavoro, dormivi troppo bene e non mi andava di svegliarti. Sono stato tanto bene con te ieri sera e scusami se sono così misterioso, ma è ancora troppo presto per parlarti di me e del mio passato. Qui sotto ti lascio il mio numero, e per quanto io non voglia avere una storia, non riesco a starti lontano. Lo so, è una cosa un po' stupida vero? Ma quando sto con te è tutto migliore. Quindi..Ti prego, non avere fretta nel conoscermi, ci vuole tempo per ogni cosa, abbi solo un poco di pazienza. Quasi dimenticavo, tanti auguri piccina."-

Era il mio compleanno e mi ero pure dimenticata cazzo, River doveva arrivare sta sera per festeggiare con me, finalmente potevo riabbracciarla.

Non ci vedevamo da settembre, nonostante Towson e Baltimora non siano così disanti, ma con l'università e impegni vari non avevamo molto tempo per vederci.

L'amicizia con River è iniziata all'asilo, quando mangiai le sue arachidi 'per sbaglio'. Da allora non ci siamo più staccate, e mi dispiace molto non vederla più come prima, ma tra tutti è l'amica con cui, anche dopo le scuole superiori, non ho smesso di tenermi in contatto.

Cercai di mettere a posto casa, lavando piatti e finendo di stirare le due cose che mi erano rimaste. Infine preparai una di quelle torte fredde con gli ingredienti già pronti nella propria scatola e la misi in frigo.

Tra poco sarebbe arrivata River alla stazione, perciò mi preparai per andarla a prendere. Era l'uno di Novembre, e nonostante fossero le sei di sera, le strade di Towson erano silenziose, come in attesa di qualcosa. Passai davanti al negozio di Oliver, sta volta senza entrarci, perchè ero già in ritardo, ma volevo anche passare il mio compleanno sola con River.

Arrivai giusto in tempo per vederla scendere dal treno, e senza pensarci le corsi incontro per abbracciarla.

-Quanto mi sei mancata.- Le dissi.

-Pure tu, sono troppo felice di vederti! Finalmente un fine settimana senza quel ratto di Alex..Tanti auguri!-

-Grazie, ho preparato una torta senza far espledere nulla, penso sia pure venuta buona, quindi sbrighiamoci a tornare a casa eheh.-

-Wow cuoca provetta.-

Arrivammo a casa, mente River sistemava le sue cose, io tagliavo due fette di torta.

Quando River tornò in cucina, era intenta nel leggere il bigliettino di Oliver.

-Oddio ma che tatino...Aspetta avete passato la serata insieme...cosa scusa?-

-Eh, si è rimasto a dormire...Non guardarmi così non è successo niente..-

-Ah..E io che volevo sapere.-

-Beh, l'unica cosa che puoi sapere è che ci siamo baciati, gli piace il mio reggiseno rosso, e..Aspetta devo dirti una cosa più importante.-

-Più importante?-

-Sì. Ieri, mi ha portato da un suo amico per fare il mio primo tatuaggio.-

-E..?-

-In pratica, mi sono tatuata la frase di cui ti parlavo spesso, quella scritta con le bombolette sul muro...E..Sono venuta a sapere che quella frase l'ha scritta Oliver dieci anni fa..-

-Oddio, Oliver sarebbe il tipello del negozio..?-

-Esatto...Dopo che me l'ha detto ci siamo baciati, eravamo ancora in macchina, sotto casa.-

-Destino?-

-Può darsi..Non me lo sarei mai immaginato sai?-

-Beh ovvio...Con quel Zick ci hai più parlato?-

-Zack..Comunque no, non avremmo nulla da dirci..-

-A te non interessa più giusto?-

-Esatto.-

Il giorno dopo, River tornò a casa, ed io ripresi la mia solita vita da universitaria. E come ormai di tradizione, andai da Oliver nel pomeriggio.

-Eii..Come stai?- mi chiese lui.

-Bene, grazie per il bigliettino...E per gli auguri.-

-Ma ci mancherebbe...Il tuo regalo arriverà a breve, ci sto ancora lavorando.-

-.......Ho paura.-

-E di cosa? Daii so già che ti piacerà, ne sono certo...Piuttosto, oggi hai visto Zack?-

-Si, come tutti i giorni, perchè?-

-Perchè ho in mente una vendetta nei suoi confronti, ci vorrà solamente qualche bomboletta spray, e tanta carta da imballaggio...-

-Quel tuo ghigno mi spaventa tanto lo sai vero?-

-Shh..Tranquilla, ho già pianificato tutto, ti divertirai.-

-Ma..Questo che so già essere un atto di vandalismo, quando si farà?-

-Questa sera.-

Così dicendo mi baciò, rimasi da lui per buona parte del pomeriggio, a parlare del compleanno, di River...Ma nulla riguardante lui.

Riguardo alla piccola vendetta, non sapevo che aspettarmi, era l'unico dei suoi tanti misteri che non volevo sapere. Una vendetta non è mai il modo giusto di porre fine ad un litigio o a delle incompresioni, ma stavolta ho decisi di lasciarmi trasportare da Oliver, daltronde un po' di divertimento non nuoce mai a nessuno, e sotto sotto, avevo tanta voglia di vendicarmi.

-Quindi lo stronzo ha pure una bella macchina.-

Mi muovevo goffamente, avevo buste piene zeppe di carta da imballaggio, e Oliver non vedeva l'ora di vendicarsi, quasi più di me.

-.....Non vorrai impacchettargli la macchina spero.-

-Nono, gliela vernicio anche.-

-E se ci scopre..?-

-Non ci scoprirà, tranquilla.-

Oliver iniziò ad avvolgere la carta attorno alla macchina, fino a ricoprirla completamente, è la prima volta che lo vidi metterci impegno nel fare qualcosa.

-Ci tieni più di me nel vendicarti...Come mai?-

-Ti ha fatta stare tanto male, ora tocca a lui..E poi ho sempre desiderato farlo.- Finito di ricoprire la macchina, Oliver aggiunse una scritta con la bomboletta "Master Syko".

-Master Syko..?-

-Era il mio soprannome quando avevo la tua età..-

-Grazie..- Mi avvicinai al suo viso, lo presi delicatamente tra le mani e lo baciai.

-Cristo, corri Andromeda.-

Si staccò velocemente, con una mano prese le bombolette, e con l'altra la mia mano, che strinse forte. L' allarme stava suonando, corremmo via il più veloce possibile.

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Heyyyyya, buonsalve.
 

Avete conosciuto River, chissà..Nei prossimi capitoli forse incontrerete pure Zack!
Alla prosima xx
   
 
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