La luce, approssimata, lascia libero, il pensiero, verso l'area, abbandonata, che si perde, nel mistero; la luce, inaccettata, si consuma, in un respiro, come pagina, firmata, desiderio, sottoscritto da una biro. E' l'incognita, di un viaggio, che si nutre, di speranze, dalle scelte, del coraggio, alle pessime mancanze; č il miraggio, di un traguardo, che si riempie, di ambizioni, fino a quando, quello sguardo, si rituffa, tra dolcezze, e tentazioni. Ecco il treno, che ripassa, che di nuovo, ti travolge, e il semaforo sorpassa, cosė il nastro, si riavvolge; ecco il soffio, di un istante, il risveglio, di un assente, ed il sogno, accomodante, cede ancora, al freddo impatto,
col presente.