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Autore: AmorJortini    20/02/2016    0 recensioni
Martina Stoessel è una diciottenne che non crede nell'amore. Tutto ciò è dovuto ad un fatto accaduto quando lei frequentava le medie. Ma qualcuno le farà cambiare idea...
Questa è la mia prima storia, spero vi piaccia!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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《 Ti prego, non farmi del male! 》urlo io. 《 Sssh! 》mi zittisce, portandomi il dito indice sulla bocca. Alza il cappello, e noto che è Jorge, mi è venuto a salvare! 《 JORGE! 》urlo io. 《 SSSHH 》dice guardandomi e facendomi tacere di nuovo. I suoi occhi, quanto mi sono mancati! Prende un oggetto dalla tasca, probabilmente un coltellino, e inizia a sfregarlo sulle corde, fino a tagliarle parzialmente. Finalmente liberata, mi abbraccia. Le sue braccia, il suo petto... tutto mi è mancato di lui, TUTTO! Scioglie l'abbraccio. 《 Ora fai silenzio... 》dice avvicinandosi al mio orecchio e sussurrandomi. Io annuisco. Mi prende la mano, e ci dirigiamo insieme fuori dalla stanza. Noto che ero rinchiusa dentro un grandissimo e tetro capannone abbandonato. Ormai siamo all'uscita, quando sentiamo dei passi. Ci blocchiamo, dopo un istante mi stringe la mano ancor più forte e inizia a correre. Io lo seguo, e ci nascondiamo dietro ad una siepe. Vedo l'uomo uscire dalla porta. Quando rientra, prendo di nuovo io la mano di Jorge, lui si gira e mi sorride. Iniziamo a correre, quando mi accorgo che ormai siamo in salvo, insieme. Non corriamo nessun pericolo. Allontanatoci abbastanza dalla "struttura di morte" e rallentando il passo, mi dice: 《 Mi sei mancata, mi dispiace di averti... 》. Non gli faccio finire la frase che già lo sto baciando, mi mancava tutto di lui, e quando dico TUTTO significa proprio tutto quanto! Ci stacchiamo, e rimaniamo a guardarci sorridenti. 《 Ti amo, e nessuno me lo può impedire 》dice lui. 《 Anche io... 》rispondo pensierosa. Notandolo, chiede: 《 Qualcosa non va? 》. 《 Ora siamo contenti e in salvo, ma tuo padre?! 》domando. Lui si rattristisce tutto in un colpo, poi mi risponde: 《 Ho chiamato la polizia, a me non avevano legato. Quando un certo David mi ha detto che eri qui, l'ho preso a pugni e ho iniziato a cercarti. 》. 《 Mi dispiace, hai rischiato la tua vita per me... 》dico veramente dispiaciuta. 《 Rischierei tutto, pur di non vederti in pericolo, e poi la colpa è mia, ti ho assalita all'hotel, lasciandoti da sola e permettendo che ti facessero del male. Non avrei mai dovuto farlo! 》replica lui. 《 No, Jorge... Non scusarti con me e poi... io mi fido ciecamente di te, non dubitarne. 》. Ci guardiamo qualche secondo negli occhi, quando sento squillare il telefono: è papà! "Pronto!" rispondo. "Dove sei finita, Martina?! Sono quasi due giorni che non ti fai vedere!" urla. "Tranquillo papà, sono sempre stata con Jorge..." lo tranquillizzo io, o almeno ci provo... "Va bene! Ma la prossima volta rispondimi al telefono! E per sempre!" mi rimprovera. "Ok, un bacio!". Chiudo la chiamata.
   
 
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