CAPITOLO 1
Arrivai a scuola con il fiatone: come sempre per arrivare in orario avevo dovuto farmi tutta la strada di corsa, e non è di certo una bella cosa. Non sono io quella brava negli sport, io sono una secchiona e basta. Ma in fondo cosa c’è di male nello studiare? Impari tante cose nuove, leggi, cosa che adoro, e hai anche un modo proficuo per passare il tempo. Le parole ti scorrono davanti agli occhi, senza assumere un preciso significato fino a che non finisci di leggere la frase, cosa che quindi ti costringe a rimanertene lì, incantata, impotente di fronte a quelle parole. Un po’ come la vita. Ti passa davanti agli occhi, con i problemi e le cose belle, e tu altro non puoi fare se non assecondarla. Io nei libri ci metto la vita, sono quasi tutto per me da molto tempo ormai, ed è per questo che voglio essere la prima lettrice assoluta del romanzo che sta scrivendo la mia Lu-chan.La cerco con lo sguardo canticchiando tra me e me la sigla di Daniele Doesn’t Matter, che mi ha fatto conoscere proprio la ragazza che sto cercando e che, noto solo ora, è appoggiata su un albero che mi saluta con la mano sorridendo. Le vado incontro sorridendo sorniona quando noto che accanto a lei c’è Natsu.
< Ciao Levi-chan! > mi saluta lei abbracciandomi.
< Ciao Lu-chan - la ricambio, per poi staccarmi dall’abbraccio. – Ciao anche a te Natsu! >
< Yo Levy! > mi fa Natsu con la sua solita disinvoltura, sorridendo a trentadue denti; credo di capire come mai Lucy, anche se non lo ammette, ne è innamorata: è un bel ragazzo -nonostante i suoi capelli rosa e il suo carattere istintivo- muscoloso, dolce e simpatico. Perfetto per lei. Si… Completano. Sì ecco, si completano! Lo dico sempre io che gli opposti sono una trappola: prima ti attraggono con un’altra o un altro, poi te ne fanno innamorare, perché è la tua parte mancante, ciò che ti completa, che non ti fa sentire più solo. Come vorrei avere la stessa fortuna di Lu-chan, innamorarmi di chi meno mi aspetto e avere una storia d’amore con lui, che altro non è che un’avventura. Ma forse non solo quello. E’ anche la tua vita, la tua felicità, la tua voglia di vivere, la tua speranza, ciò che ti fa andare avanti. Ma questi sono solo sogni, pensieri, cose che non sono possibili se non nei libri. Per questo ho perso ogni speranza nell’incontrare il mio vero amore, nessuno esaudirà il mio desiderio. E perciò lo faccio io, per Lucy, colei che mi ha davvero salvato la vita. E se lei non farà lo stesso non fa niente, non mi importa. Magari perché neanche lei importa, ma a me sì. Ma forse… Alzo il viso, precedentemente abbassato per pensare, e la vedo guardarmi seria, quasi arrabbiata, anche se so che non lo è, con le guance gonfiate come dei palloncini, che le fanno assumere un aspetto infantile. E’ semplicemente offese perché non la stavo ascoltando. Mi guardo intorno cercando Natsu, senza però trovarlo: deve essere già entrato. Riporto il mio sguardo su quello di Lucy. Ha gli occhi lucidi e la fronte aggrottata, le sue labbra rosee sono strette in una linea sottile. Sta per piangere.
< Oh Lucy, non piangere… > urlo sentendo che qualcuno che mi solleva per i fianchi e sento Lucy iniziare a ridere, tenendosi la pancia. Mi giro trovandomi davanti gli occhi di Gajeel. < Mettimi giù subito buzzurro! > dico iniziando a scalciare per fargli mollare la presa.
< Calma piccoletta, me l’hanno chiesto loro due > mi risponde indicando Lucy e Natsu, spuntato da chissà dove. Assottiglio gli occhi guardandoli male tutti e tre, notando che Lucy sta cercando di celare alla mia vista un sorriso divertito e di soffocare una risata sulla mano sinistra.
< E da quando tu fai quello che ti dicono gli altri? > gli chiedo minacciosa mentre delicatamente, sconcertante, mi appoggia a terra, senza tuttavia togliere le mani dai miei fianchi. E ti pareva?
< Da quando mi dicono di divertirmi con una certa piccoletta in qualsivoglia modo. > i miei occhi diventano dello stesso colore di quelli di Gajeel.
< Lucyyyyyyyy!!!! Come hai potuto permettere che questo avvenisse?! >
< Scusa Levy-chan, ma eri talmente distratta che ho voluto approfittarne! Ho visto Gajeel-kun e tac! Idea genialosa! Ho chiesto a Natsu - arrossisce leggermente dicendo il suo nome, e io che lo noto sogghigno. – di chiedere a Gajeel-kun di farti uno scherzo. Probabilmente Natsu ha esagerato dicendo che poteva farti ciò che gli pareva >
< Lucyyy… > mi lamento mentre lei invece si mette a ridere spensierata incurante del fatto che la sua voce, specialmente quando ride, è come una droga per tutti i suoi “pretendenti”. Natsu si ferma incantato a fissarla: come possono dire che non è vero che sono innamorati?
Lu-chan non fa in tempo a dirmi niente che suona la campanella, costringendo noi poveri alunni ad andare in classe. Salutiamo quei due cretini che ci ritroviamo per amici e ci dirigiamo nella nostra classe parlando del più e del meno, anche se alla fine io sto cercando un modo per cavarle fuori da quelle belle labbra accalappia-ragazzi che si ritrova che le piace Natsu. Poi però, in un modo o nell’altro, siamo arrivate a chiederci dov’erano finiti Gray e Juvia.
< Per me si sono chiusi in uno sgabuzzino. > fa Lucy sorridendo maliziosa facendomi ridere: era la stessa cosa che avevo pensato anch’io! A volte io e Lu-chan arrivavamo a capirci senza bisogno di parole, un semplice gesto, come se fossimo un libro aperto, ma aperto solo tra noi due. Come se noi potessimo con un semplice sguardo leggerci a vicenda. E’ un rapporto di quelli belli, che dici “quelle due resteranno amiche per sempre” e sinceramente ci spero. Vorrei rimanere amica di Lucy per sempre, perché la sua amicizia per me è tutto: è stata Lucy a tirarmi fuori da quel baratro che si era formato accanto a me, sempre Lucy ad essersi sacrificata per me in tutti i modi possibili, Lucy ad essermi stata accanto sempre, anche quando mi lamentavo con lei sul fatto di quanto fosse antipatico e buzzurro Gajeel.
Improvvisamente mi viene l’illuminazione.
< Sai Lu-chan che effettivamente prima li ho visti entrare in uno sgabuzzino? - mi guarda spalancando gli occhi incredula. –All’inizio non me ne ero accorta, pensavo fossero due di quei ragazzi che fanno… - mi bloccai cercando le parole adatte. –i monelli a scuola! Ma ora che ci penso erano proprio Ju-chan e Gray! >
< Dici davvero? > le brillano gli occhi e ha la bocca aperta in un sorriso bellissimo. Quanto invidio quel suo bel faccino.
Annuisco fingendomi felice per la Gruvia, che sarebbero i nomi, Juvia e Gray, messi assieme. In realtà però io sono felice per lei e Natsu. Ho in mente un piano semplice ma malvagio, almeno dal mio punto di vista. < Sì, e so che anche Natsu - arrossisce, che tenera! – vorrà saperlo! >
< Hai ragione! Natsu sfrutterà l’occasione per prenderlo in giro! > ed ecco il mio piano geniale.
< Forse anche Gajeel ma lui non può. Deve seguire la lezione e se la salta poi non capisce niente degli argomenti nuovi -. Mi fingo dispiaciuta, per poi far illuminare il mio viso. Lo so, sono un’attrice nata. - Perché non fai una cosa? Tu e Natsu andate a sorprenderli entrando di scatto nello sgabuzzino, poi li fate una foto così ce la farete vedere! >
< E perché non andate tu e Natsu? > eh, mia cara, piano fallito, ho pensato a tutto io.
< Perché io non voglio perdere nemmeno una lezione, voglio mantenere il mio primato di alunna con meno assenze in tutta la scuola! >
< Sì Levy-chan, lo so. Ma perché Natsu deve venire con me? Non posso andare da sola? > ho pensato anche a questo, mia cara Lucy. Anzi, potrei anche sfruttare questa situazione a mio vantaggio!
< Vedi, se ci vai da sola poi ti ritiri o in preda all’imbarazzo o al senso di colpa. E non dire che non è vero! Ti conosco troppo bene, e so che lo faresti. >
< E perché non può andarci Natsu da solo? > chiede ancora, speranzosa. Ah, cara mia, ogni speranza è vana.
< Perché di Natsu non mi fido. Potrebbe mandarmi a monte il piano in un semplice gesto, lo sai. E tu vai con lui per evitare che questo accada, per controllarlo. Come una mamma con la sua piccola peste! >
< Va bene, ho capito. > sospira sconfitta.
< Piuttosto… Perché sei tanto riluttante ad andare con Natsu? >
< Riluttante? > mi chiede stupita. Non mi inganni bella.
< Sì, sembrava quasi che tu stessi facendo di tutto per non andare con lui. > insinuo maliziosa, facendola arrossire leggermente sulle gote. Devo farle una foto, proprio ora che si copre i capelli con la frangetta, come fa sempre d’altronde quando è in imbarazzo: Natsu la adorerà.
< Come faccio a spiegartelo… > sussurra.
< Tranquilla, non fa nulla. Adesso andiamo a cercare il duo di cretini- sperando di non incontrare la Gruvia, aggiungo tra me e me. –e spieghiamo loro il mio piano. Ok? >
< Ok… >
12/09/X777
Caro diario,Alla fine il mio piano non è andato proprio a buon fine. Ti spiego.
Ho trovato un modo per chiudere Natsu e Lucy nello sgabuzzino utilizzando la Gruvia a mio vantaggio e li abbiamo tenuti lì dentro sotto chiave per tutto il giorno. Quando però siamo andati a liberarli erano arrabbiati. E non con me o con Gajeel, no, tra di loro. Quando ho chiesto ai due che cosa fosse successo loro mi hanno risposto: “niente, stare troppo con lui/lei mi ha fatto impazzire! E poi a te che importa” più o meno. Lucy è stata più gentile in realtà, Natsu era proprio infuriato. Ho accompagnato Lucy, che era arrabbiatissima, o per meglio dire depressa, a casa sua, dove poi mi ha detto, con voce rotta, di non fare più una cosa del genere. Poi ha iniziato a singhiozzare. Non ho potuto fare molto, solo sgranare gli occhi sentendola, più che vedendola, piangere, poiché era entrata in casa sussurrando uno spento ciao. In tutta la mia vita l’ho sentita piangere solo una volta, quel giorno. Non potevo permettere che Lucy piangesse per Natsu, che peraltro non è neanche il suo fidanzato! Ma io dico, ok amare, ok pensare a lui tutto il giorno, ok amarlo anche se ti dà nomignoli stupidi e ti prende in giro, ok amarlo anche se è un buzzurro tutto ferro e muscoli, ok amarlo anche se ha un aspetto strano, ok cercare di farti notare da lui in tutti i modi possibili e inimmaginabili, ok arrossire al solo pensarci, ok non poter controllare il proprio cuore quando lui ti passa accanto, ok lanciare sguardi di fuoco ed odiare tutte le galline che ci provano con lui, ok essere gelosi, ok amarlo nonostante lui continui a farti soffrire; ma l’amore, ce cos’è? Accettare l’altro, capirlo? No. Amare è amare, quando anche tu, caro diario, amerai, capirai che cos’è. Io credo di avertelo già descritto. Sono sicura che se lo chiedessi a Lucy lei capirebbe meglio di me, e saprebbe descriverlo meglio di me. Amare è, oltre ad essere la cosa più bella del mondo, anche la più dolorosa. E Natsu ha fatto del male a Lu-chan, l’ha fatta soffrire. Per questo mi sono infuriata e sono andata da Natsu, l’ho preso per il collo della camicia e poi gli ho chiesto che cosa aveva fatto a Lucy. Sai che mi ha detto? Cito testuali parole: “è una puttana”. Gli ho dato uno schiaffo che si ricorderà per il resto dei suoi giorni, poi me ne sono andata. Sono venuta qui a casa dove ho fatto i compiti e ho provato a studiare, rinunciandoci quasi subito poiché non riuscivo proprio a concentrarmi
ANGOLO DI UNA PAZZA SCLEROTICA CHE VUOLE GLI OCCHI ROSSI DA INDEMONIATA:
Yo! (Natsuuuu <3<3<3<3) Come va la vita? TUTTI: e che te frega? E ma di nuovo?! Tze, uguale alla settimana scorsa. Sì esatto aggiornerò ogni sabato (forse). Siete cattivi però eh! Neanche una recensioncina piccina picciò! *piange* Cosa sono costretta a fare… Facciamo una bella roba. Il problema ora è che bella roba decidere. No comment. Allora, che ne dite di lasciarmi una recensione? Se questo capitolo fa schifo allora è colpa vostra che non mi date dritte. Siete cattivi però!!! Almeno una recensione potevate lasciarla! Certo, sono felice per i cento e passa visitatori, anche perché così me magno la pizza (proprio ora, ghihihi) -Q- *sbava*, e vi ringrazio per aver letto la mia