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Autore: Saruwatari_Asuka    23/03/2009    8 recensioni
"per i nostri amati russi, Yuri e Kai, tutto sembra normale. dopo essere scampati alle torture del monastero, tutti hanno ricominciato a vivere. divisi ma sempre uniti. degli strani sogni, però, non fanno presagire nulla di buona nell'apparentemente perfetta vita dei ragazzi. cosa succederà?"
Genere: Azione, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Yuri
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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prologo

 

 

 

 

 

 

“Quel giorno era iniziato male, ed era finito anche peggio. Ricordava perfettamente il brusco risveglio che aveva avuto…beh, non che solitamente i risvegli fossero dolci, sin tende, ma quella mattina aveva superato ogni limite. Insomma, dopo essere andato a letto alle 4 e mezza di mattina per un compito che Lui gli aveva dato, si aspettava almeno sette/otto ore di sonno…invece, gli era toccato svegliarsi alle 6 e mezza spaccate, come tutti, d’altro canto.

Ancora mezzo addormentato, si avviò svogliatamente nella palestra del monastero. A metà percorso si era ritrovato davanti Kai che, ovviamente, non l’aveva nemmeno visto arrivare. Normale, conoscendolo. Normalmente gli sarebbe arrivato di soppiatto alle spalle, svegliandolo dal suo dormiveglia con una colossale pacca sulla spalla alla Sergey, ma quella mattina non ne aveva alcuna voglia. Era davvero troppo, troppo stanco. Aveva dormito solamente due ore, porca miseria. Come sarebbe riuscito ad affrontare un’intera giornata là dentro non lo sapeva e non lo voleva sapere.

Come se non bastasse, a metà percorso aveva inciampato sui suoi stessi piedi, finendo muso a terra. –“perfetto”-, si disse, -“la giornata non poteva iniziare meglio. Complimenti, Yuri”-.

Con passo strisciato, riuscì, non sapeva nemmeno lui come, a raggiungere la palestra senza incappare in altri problemi. Tanto, lo sapeva, a svegliarlo ci avrebbe pensato Sengey. Ed infatti, come se l’avesse chiamato, la famosa, micidiale pacca sulle spalle di Sergey lo colpì in piena schiena, facendogli quasi perdere l’equilibrio per la seconda volta nel giro di venti minuti.

Il rosso si girò controvoglia, trovandosi davanti il colosso biondo, Boris e il più piccolo del gruppo, Ivan.

-“heilà, capo, tutto apposto? Dormito bene, vero?”- si chiese come diavolo facesse ad avere sempre tutte quelle energie in corpo. Ma vabbè, il contrario non sarebbe stato Sergey.

-“era una battuta?”- rispose acido, trattenendo a stendo uno sbadiglio per il solo fatto di aver aperto la bocca e parlato.

-“emh…non voleva esserlo, ma se ti fa più piacere”-

-“come vuoi che abbia dormito in tre ore? Dopo essere stato in giro per Mosca su richiesta di Vorgov, essere andato a letto alle 4 ed essere stato costretto a svegliarmi alle sei a suon di cannonate? Eh?”- sbottò, scaricando i nervi tesi.

Gli altri tre fecero un passo indietro. Quando Yuri Ivanov si arrabbiava, era meglio stargli lontano –“scusa, capo, non volevo!”-

Yuri sospirò. Okay, ora era più tranquillo…beh, quantomeno era sveglio –“ma no, ragazzi, non è colpa vostra”-

-“hai dormito poco, stanotte, Ivanov?”- una voce conosciuta, fredda e sicura, li fece voltare, trovandosi davanti il ragazzo tatuato.

-“si vede tanto?”-

-“no! Ti ha solo sentito tutto il monastero”- scherzò quello.


-“oh, beh…che devo dire, almeno sanno che non è la giornata giusta per cercare rogne con il sottoscritto”-

-“questo è sicuro”- si lasciarono andare ad una breve risata liberatoria, prima dell’entrata in scena del monaco.

Vorgov attirò l’attenzione della miriade di ragazzini presenti nella palestra con un rapido battito di mani. In breve, tutti gli occhi furono puntati su di lui. Come tutti i giorni. E il falso monaco sorrise ai ragazzi presenti in sala. Un sorriso rassicurante, se non si conosceva il tipo…e lui non era rassicurante, affatto.

-“bene, mie giovani promesse”- inizio, nella voce una falsa nota gentile –“come tutti i giorni, vi lascerò andare in breve ai vostri soliti allenamenti”- un mormorio di protesta si elevò tra la folla. Come se quegli allenamenti fossero di loro gradimento. Ma era meglio non lamentarsi troppo, con Vorgov nelle vicinanze. L’uomo prosegui, ignorando il borbottio di protesta che, inesorabilmente, si spense dopo pochi minuti. Nessuno voleva ricevere le sue punizioni –“prima, però, ho un breve annuncio da fare. Molto presto, ci sarà una svolta nella vita di tutti voi, nella mia, soprattutto. Molto presto, ciò che vi ha costretti qui si avvererà…ed è per questo che oggi voglio vedervi più carichi del solito. Un festeggiamento, in onore di quel per cui abbiamo tanto faticato”- concluse.

In automatico, tutti i ragazzi partirono in un sonoro applauso. Quello che aveva detto non piaceva a nessuno, ma meglio applaudire una falsa buona notizia, che ricevere una punizione. Non potevano sapere che tutto quello che sarebbe successo di lì a poco li avrebbe invece resi felici, molto felici. Che gli avrebbe forse permesso di vivere una vita “normale”. Per quanto normale potesse essere la vita umana….o almeno, questo valeva per la maggior parte dei ragazzi e dei bambini presenti nella sala.

-“ma sentilo il tizio, è davvero convinto che tutto andrà bene, illuso!”-

-“si, ma non urlarlo troppo forte, Ivan. Se ci sente ci ammazza, e nel senso letterale del termine”- lo rimproverò Yuri. Lui e gli altri, anziché allenarsi come sarebbe stato normale, si stavano dirigendo nell’ufficio di Vorgov. Era stato lui stesso, la sera prima, ad ordinarlo.

-“piuttosto, è tutto pronto? Mancano a mala pena due settimane”-

-“io non faccio mai le cose a metà, Sergey. È ovvio che è tutto pronto”- rispose con orgoglio Yuri, alzando il mento –“quando sono uscito, ieri sera, prima della commissione per Vorgov ho preparato gli ultimi atti del piano. Ovviamente, ragazzi, spero voi abbiate fatto la vostra parte”-

-“non sei l’unico perfezionista, qui, Ivanov. Come te, abbiamo fatto tutti la nostra”- dichiarò un altezzoso Kai.

Boris sogghignò –“ovvio, certo. Voi due non la smettete mai di punzecchiarvi, vero? Comunque, Yu, cosa ti ha mandato a fare Vorgov in giro per Mosca? Sei l’unico tra noi che ha mai messo piede fuori da questo posto maledetto senza il terrore di essere scoperto da un momento all’altro”-

-“si, ed è stata una bella esperienza”- esclamò il rosso –“faticosa ma bella. Ad ogni modo, dovevo cercare una cosa”-

-“cosa? L’hai qui?”- chiese incuriosito Ivan.

-“no, gliel’ ho riconsegnata stanotte. Vediamo se riesco a descrivervela…mmh”-

-“dopo, ragazzi, siamo arrivati”- li avvertì Kai, interrompendo i ragionamenti di Yuri che tentava di ricordare al meglio quella ‘cosa’ e descriverla ai suoi amici.

Davanti alla porta in legno scuro, corrosa dal tempo, i quattro ebbero un brivido. Quando la varcavano, solitamente, non era per avere una bella notizia. Kai si ritrovò a tremare mentre poggiava la mano sulla maniglia della porta e apriva. Entrati nella stanza, si misero tutti sull’attenti, mentre l’uomo, dietro la scrivania, sorrideva divertito.  Cosa tramasse, nessuno di loro poteva saperlo…

-“comandi, signore”- disse, a nome di tutti, il capo della squadra di cecchini scelti da Vorgov.

-“riposo, ragazzi, riposo”- come gli era stato detto, si misero in posizione di riposo –“immagino voi non sappiate il motivo per il quale vi ho fatti chiamare qui, oggi”-

-“effettivamente no, signore”-

-“ve lo spiego immediatamente, allora”-  si alzò. Il sorriso non abbandonò il suo volto nemmeno per un istante, e questo non poté che sollevarli. Almeno, non sembravano esserci punizioni in vista –“ho per voi dei piani speciali rispetto agli altri. Voi siete ragazzi speciali. Avete delle qualità naturali, per le discipline che si insegnano nel nostro monastero, che gli altri possono solo immaginare. Ciò nonostante, non siete perfetti…”-

-“nessuno è perfetto, idiota”- avrebbe voluto dirgli Yuri, ma preferì rimanere zitto, meglio non rischiare.

-“…ed è proprio per questo vostro unico, piccolo difetto, un difetto che tutti gli uomini condividono…ma che io non accetto nei miei soldati. Voi dovete essere perfetti, fisicamente e mentalmente, per portare al termine nel migliore dei modi il mio piano”- rise, una risata roca e fastidiosa, chi mise i brividi ai presenti. Perché quello che stava dicendo, dove stava andando a parare il discorso, non gli piaceva affatto. A nessuno.

-“e questo, cosa…”- si stupirono di non veder Yuri volare a terra a causa di un manrovescio dell’uomo per averlo osato interrompere.

-“ma grazie alle faticose ricerche fatte dal signorino Ivanov ieri notte, ho la possibilità di farvi diventare perfetti”-

-“p-perfetti?”-

Schioccò le dita prima che potessero aggiungere o chiedere altro. Sei monaci dalle fattezze di gigante comparvero alle loro spalle, afferrandolo di peso. Uno per ognuno di loro, solo per Sergey ce ne vollero due. Non capirono cosa stesso succedendo…e non erano nemmeno sicuro di volerlo sapere.

-“ma cosa…hey! Giù le zampe”-

-“portateli nei sotterranei”- ordinò il falso monaco. Non sapevano cosa stava succedendo, ma forse erano meglio le torture fisiche.

Vennero portati, come avevano sentito ordinare, nei sotterranei del monastero.  Ma non avevano mai visto quel sotterraneo, era una novità anche per loro. Eppure, almeno un paio di volte era capitato a tutti di essere puniti nelle celle di tortura.

Quel che avvenne dopo, è confuso e doloroso. Troppo anche solo per ricordarlo. Non cambiò i loro piani, ma cambiò per sempre la loro vita. Non erano più tredicenni normali, adesso. Dio solo sapeva cosa gli era stato fatto. Cosa avesse per sempre cambiato la loro vita.”

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell’autrice:

Ciao! Sono nuova di questa sezione, anche se leggo e recensisco già da parecchio alcune storie a mio parere bellissime!

Questo è il prologo della mia storia che, se non si fosse capito, è un ricordo. La storia vera inizierà dal prossimo capitolo, il primo vero e proprio. Ma non vi pare che da qui già inizino i misteri?

Prima di tutto, credo di dovervi avvertire di una cosa importante: non ci saranno i Bey in questa storia, quindi è ovvio che i piani di Vorgov sono diversi (anche se da uno simile non ci si può aspettare molto di meglio, la conquista del mondo ovviamente è al primo posto XD). Nonostante non ci saranno i Bey, però, sappiate che il Lupo Siberiano, la Fenice e i nostri amici BitPower saranno presenti, anche se con un diverso ruolo.

Non mi viene niente altro da dire…solo una cosa: RECENSITE!!! Fatemi sapere cosa ne pensate, anche se non si capisce ancora niente^^

 

   
 
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