Ed eccomi qua torno con una shot che potrebbe diventare il prologo di una long. XD
Boh *.* Si vedrà. Ecco e la dedico a Minako86 e Temperance_Booth , che sanno sempre come divertirci. Oddio questa non è esattamente una storia felice .. però xD
In qualunque caso le recensioni sono gradite.*-*
Thank you del tempo che dedicate a leggere le mie ‘storie’.
Little corner of
the Heart.
Piangi
lacrime di aria
Lacrime invisibili
Che solamente gli angeli
San portar via.
(Una poesia anche per te, Elisa.)
Lacrime invisibili
Che solamente gli angeli
San portar via.
(Una poesia anche per te, Elisa.)
21 marzo, 2010.
Il primo giorno di una primavera spenta.
Lui era lì.
Avanzava sulla ghiaia fredda, con la testa bassa.
Nel pugno destro stringeva un peluche logoro, lo trascinava.
E andava così, Nicholas Jonas, ciondolando, verso l’orizzonte, fissando le sue converse verdi attraverso le ciglia lunghe.
Credevano che fosse triste.
Oh no, lui non lo era.
Strano a dirsi,buffo a pensarsi.
Nick Jonas non era triste.
Non era agitato, arrabbiato.
Non era nemmeno depresso come Joe.
No, lui era calmo, tranquillissimo.
Avrebbero potuto pensare che non gliene fregava niente.
E invece no, erano convinti che lui fosse triste.
Triste. Ma perché poi avrebbe dovuto esserlo?
“No, non
lo vedo.”
“Ma come no? E’ lì.”
“E’ lui?Ma da quanto tempo sta là?”
“Ma come no? E’ lì.”
“E’ lui?Ma da quanto tempo sta là?”
Nessuno riusciva a capirlo, proprio nessuno.
“Mamma,
ma tu ci sarai sempre?”
“Certo amore, però non piangere più.”
“Ma sempre sempre sempre? Me lo prometti?”
“Te lo prometto, Nicky, però adesso dormi.”
“Certo amore, però non piangere più.”
“Ma sempre sempre sempre? Me lo prometti?”
“Te lo prometto, Nicky, però adesso dormi.”
Gliel’aveva promesso.
Gliel’aveva promesso, dannazione!
E lei manteneva sempre le sue promesse.
Sempre.
Ma ora, lei non l’aveva fatto e lui era offeso.
Non afflitto, non nervoso.
Offeso.
Se n’era andata, così, senza dire niente.
Come il primo dente da latte.
Ce l’hai per un tanti anni e poi, all’improvviso, zac, se ne va.
Cade, sparisce, e ne ricresce uno nuovo.
“Kev,ma
sta ancora così?”
“Il dottore dice che non è migliorato.”
“Ma ...”
“No, Joe. Non vuole entrare. Inutile provarci.”
“Il dottore dice che non è migliorato.”
“Ma ...”
“No, Joe. Non vuole entrare. Inutile provarci.”
Di Denise però non ne era cresciuta una nuova.
Di mamma non ce n’era un’altra.
Lui la voleva lì.
Subito.
“Riuscirà
a riprendersi?”
“Solo il tempo ce lo potrà dire.”
“Ma ha solo diciotto anni!”
“Mi dispiace.”
“Solo il tempo ce lo potrà dire.”
“Ma ha solo diciotto anni!”
“Mi dispiace.”
I medici lo guardavano.
Lui se ne sbatteva.
Voleva sua madre,immediatamente, accanto a lui.
Buttò il peluche a terra, si sedette.
Ripescò il cosino di pezza, lo cinse colle braccia.
Lo strinse, forte.
Dei
miei ricordi sarai l’ultimo a sfumare
Eri come un angelo legato ad un termosifone
Nonostante tutto io ti aspetto ancora
E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora.
(Ti regalerò una rosa, Simone Cristicchi)
Eri come un angelo legato ad un termosifone
Nonostante tutto io ti aspetto ancora
E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora.
(Ti regalerò una rosa, Simone Cristicchi)
Strinse le palpebre, soffocando un sospiro.
Nome:
Nicholas Jerry.
Cognome: Jonas.
Nato il : 16/10/1992.
Patologie: Schizofrenia. (Diabete)
Cognome: Jonas.
Nato il : 16/10/1992.
Patologie: Schizofrenia. (Diabete)
“Nick?” La voce di Kevin era così profonda, non poté fare a meno di notarlo. “Hai visto chi c’è? Joe è venuto a trovarti!”
“Ehi, Presidente.”
Presidente. Già.
Vecchi tempi, Joe, vecchi tempi.
La sonora risata di Nicholas echeggiò nel cortile.
“Ciao. Mamma non c’è?”
Joseph guardò Kevin, gli occhi velati da rabbia e preoccupazione.
Il maggiore alzò le spalle.
Era così che andava avanti, ormai.
“No. Lei è ...” Ma l’altro non lo stava più ascoltando.
No, basta. Fine.
Non c’era e basta.
Non c’era più per lui.
Alzò lo sguardo in tempo per vedere Danger e K2 allontanarsi.
“Non
posso vederlo così , Kev, non lo sopporto!”
“Te l’avevo detto di non venire.”
“Oh andiamo, era un anno e mezzo buono che non venivo, dovevo.”
“Si riprenderà Joe, vedrai.”
“Kev?"
"Eh?"
" Mi fa paura.”
“Te l’avevo detto di non venire.”
“Oh andiamo, era un anno e mezzo buono che non venivo, dovevo.”
“Si riprenderà Joe, vedrai.”
“Kev?"
"Eh?"
" Mi fa paura.”
Mi
fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo
Ora prendete un telescopio… misurate le distanze
E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso?
(Ti regalerò una rosa, Simone Cristicchi)
La mia patologia è che son rimasto solo
Ora prendete un telescopio… misurate le distanze
E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso?
(Ti regalerò una rosa, Simone Cristicchi)
In fondo lui sapeva perché lo avevano rinchiuso lì.
Gli volevano bene, forse.
Forse.
Non avrebbe dovuto tentare di raggiungere sua madre, qualche hanno prima.
Lo sapeva.
Lo sapeva bene.
Ma lo sanno tutti gli altri, come ci si sente a essere rimasti soli?
No.
E allora shh, silenzio, o piangerà.
Silenzio, adesso, è tutto ciò di cui ha bisogno.
So
I'll wait 'til kingdom come.
All the highs and lows are gone.
A little bit longer and I'll be fine.
I’ll be fine.
(A Little bit longer, Jonas Brothers)
All the highs and lows are gone.
A little bit longer and I'll be fine.
I’ll be fine.
(A Little bit longer, Jonas Brothers)
“Si Joe, si riprenderà. Presto. Vedrai.”