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Autore: Celeste_08    21/02/2016    3 recensioni
"Mariana ed Alejandro Stoessel annunciano con gioia il matrimonio della loro figlia, Martina, con il signor Jorge Gabriel Blanco"
Siete tutti invitati alle nozze dell'anno, con gli amici di sempre e nuove emozioni, stavolta destinate a durare per sempre.
È il mio primo One Shot e in un certo senso si ricollega alla mia FF "piccoli giganti", così chiudo il cerchio sulla mia coppia preferita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando mi sveglio stamattina, io, Martina Stoessel, sono la donna più felice sulla Terra. 
Stropiccio gli occhi e mi godo il risveglio: accanto a me dormono Mechi e Cande, Clara invece è sistemata su un divano dall'aria super comoda ai piedi del mega letto sul quale siamo sdraiate noi tre. Il motivo di questo pigiama party? Il mio matrimonio, sorrido guardando il manichino sul quale è poggiato il velo da sposa di mia madre. Il vestito me lo deve portare la sarta fra un po', assieme a quelli delle ragazze... Che saranno le mie damigelle. Unica grande assente, Lodovica. Purtroppo però lei abita dall'altra parte dell'oceano nell'altro emisfero, così sono problemi oggettivi a separarci. 
"Sposina buongiorno" sorride Mechi stiracchiandosi accanto a me e gettando distrattamente un cuscino a Clara.
"Ohhhh stavo facendo un sogno bellissimo... Wow, Tinita hai avuto un'ideona a prenotare la suite solo per noi!" Fa Clara allegra 
Sorrido e mi volto verso Cande, che dorme abbracciata al cuscino. Guardo la sveglia e scatto su:
"Ragazze stanno per arrivare estetista e pettinatrice! Devo farmi una doccia!!!"
Mechi mi sorride indulgente:
"Sì Tinita, fra un'ora e mezza... Cande, ordiniamo la colazione?"
E si perdono in un frusciare di sete e cotone.
Clara si alza e arriva da me.
"Dai Tini tranquilla; vai pure a lavarti e al resto pensiamo noi... Ai capelli ci pensa la pettinatrice giusto?"
Annuisco, tiro un cuscino a Cande e Mechi ed entro nel super sontuoso bagno. 
Quando riemergo, dopo una doccia rinfrescante e addolcente, sul letto c'è un'invitante e ricchissima colazione a base di brioches, frutta, creme varie e torte di ogni tipo.
Mi lascio cadere accanto a Mechi e sospiro di gioia guardando le ragazze. In quel momento suonano alla porta della suite.
"Ragazze, ci siete?"
Oh mia madre.. 
Corro alla porta e la trovo quasi vestita di tutto punto.
"Bambina che ci fai ancora vestita così?! Ragazze, ma... State ancora facendo colazione?"
Cande ridacchia e strilla contenta:
"Mariana unisciti a noi: tecnicamente è un brunch, visto che sono le 11!"
Mia madre scuote la testa e lascia passare due ragazze, con borsoni enormi dietro.
"Tu sei la sposa?" Mi chiede una di loro
"Sì.. Piacere, Tini!"
Sorride:
"È un onore pettinare Martina Stoessel. Io sono Eliza. E lei è mia sorella, Isabel... Che vi truccherà!"
Isabel sorride e mi stringe la mano.
"In realtà, sono qui per il servizio completo. Ragazze... Chi ha bisogno di una bella ripulita?"
Vedo Mechi scattare, seguita da Cande.
"Va bene andiamo di là, ci sistemiamo nella saletta va bene?"
Annuisco.
"Non stropicciatemi il velo!!!" 
Mia madre sorride e si siede accanto a Clara, che la bacia e le fa posto.
"Finiamo la colazione mentre Tini si fa bella?"
Mamma annuisce e si getta sulle brioches... Io guardo con desiderio la apple pie che stavo puntando, ma Eliza mi trascina in bagno per un braccio.
"Dai sposina, abbiamo tanto da fare e solo cinque ore di tempo."
Stacco un morso dalla fetta che Clara mi allunga e seguo Eliza in bagno.
"Allora, avevi detto un semi raccolto, giusto?"
Annuisco con la bocca piena.
"Uhm... Proporrei dei boccoli lungo la schiena. Ma quello lo vedremo quando arriverà il vestito."
Deglutisco e guardo l'orologio a muro.
"Fra un'oretta credo."
Eliza mi fa l'occhiolino.
"Dai, siediti e testa indietro: laviamo i capelli ora, e facciamo una bella maschera addolcente."
Le racconto del vestito e mi emoziono solo all'idea: è un abito disegnato apposta per me. Lungo e dritto davanti, senza nulla che possa attirare l'attenzione e con un ricamo in pizzo e veri strass sulla schiena, ricamo che è ripreso nel piccolo strascico. Ha uno scollo a barca e maniche a giro spalla e la scollatura è velata di pizzo francese, che dà un tocco romantico all'insieme e spero mitighi le riserve del sacerdote sulle mie spalle scoperte. 
Mentre Eliza mi mette in posa la maschera, entrano in bagno Cande e Cla.
"Sposina, andiamo a prendere gli abiti di sotto e passiamo a salutare i ragazzi."
Dice Cande allegra e con le guance in fiamme.
"Salutatemi Jorge.."
Sospiro e lo immagino nella suite sopra la mia, alle prese con i preparativi anche lui... O più probabilmente distratto dai ragazzi. 
"Gli portiamo solo i saluti?" Ammicca Clara.
"Sì. Perché qualsiasi altra cosa gliela dirò io poi."
Sorridiamo tutte e tre e entra anche mia madre.
"Tesoro, ha chiamato la mamma di Jorge. Chiede quando può passare a salutarti."
Guardo Eliza, che guarda Isabel.
"Fra un paio d'ore?"
Ad un'ora e mezzo dall'altare... Perché no? Magari per allora sarò presentabile.
"Va bene, allora noi andiamo.."
Saluta Cande.
"Ma potete girare così?" Mia mamma fissa le lunghe vestaglie in seta che il servizio SPA dell'hotel ci ha offerto. Momentaneamente è tutto il vestiario di cui disponiamo.
"Mariana, siamo le amiche della sposa. Noi possiamo fare tutto!"
In quel momento arriva Mechi con un telefono all'orecchio e mima a Clara il gesto di sbrigarsi.
"Ehm sì, ci vediamo fra un pochino!"
Isabel le fissa:
"Vi dò un'ora e mezzo al massimo di libertà, così intanto sistemo la sposa, la mamma e la damigella d'onore. Poi vi voglio tutte qui."
Clara e Cande annuiscono, mi mandano un bacio ed escono.
"Con chi parlavi Mechi?"
Chiedo mentre le lascio la sedia per permetterle di farsi lavare i capelli.
"Con... Ehm.. Il fiorista!"
Annuisco... Il mio bouquet di orchidee rosse e rose bianche.
"Quando arriverà devo mandare su le rose a Jorge... Se ancora è convinto di sposarmi."
Mia mamma e Mechi sorridono:
"Tesoro, ieri sera a cena quando ha conosciuto il sacerdote sembrava avere voglia di chiedergli di celebrare le nozze di corsa."
Sospiro... Chissà se lui, ora, ha paura come me....

P.O.V. Jorge

Stamattina il risveglio è stato orribile, come dopo una notte insonne. Come abbiano fatto ad addormentarsi Rugge, Diego e Pablo io non lo so proprio. Io continuavo ad aver incubi.. 
E se Martina non arriva all'altare?
E se non mi vuole più?
E se poi divorziamo?
E se pensa di essere troppo giovane?
"Hey amico, è il tuo giorno: ti sposi, non vai al patibolo."
Diego, in boxer e canottiera, mi allunga una tazza di caffè scurissimo e mi costringe a berlo. Fa schifo, ma mi sento davvero più sveglio. 
"Ragazzi, sono arrivati i vestiti! Jorge, tuo fratello dice che sarà Martina a mandarci le rose per gli occhielli."
Ruggero sprizza energia da tutti i pori e non so dove abbia trovato la forza di infilarsi nei jeans.
Io sono ancora con i pantaloni della tuta che ho usato come pigiama. E devo farmi la barba, lavarmi i capelli e farmi una doccia. Guardo l'orologio e leggo le 12.30
"Ragazzi, ma perché sono così distrutto?"
Pablo arriva da non so dove con un vassoio di bacon fumante, omelette e formaggi  su pane tostato.
"Perché devi mangiare. Forza, sfondati che poi toccherà pensare ai vestiti. Prima che arrivi il fotografo..."
Diego e Rugge si guardano e scambiano cenni che non capisco con Pablo.
"Ma che avete?" Chiedo intontito
Diego sprimaccia un cuscino e lo posa sul letto gigante dove siamo cascati ieri sera.
"Rimettiamo in ordine. Il fotografo non può trovare questo casino..."
In quel momento bussano alla porta.
"Tesoro?"
Chiama la voce di mia madre.
"Adelante mamá"
Rispondo cercando di arrivare all'ingresso.
Mia madre è già vestita di tutto punto, già pettinata e già truccata. In mano ha due scatole coperte di velluto, una piccola ed una più grande. Quella piccola la riconosco, sono i miei gemelli. 
"Chiquitin, che ci fai così conciato? Ti sposi fra quattro ore!!!" Strepita mamma allungandomi la scatoletta.
Stress. Sospiro e allargo le braccia.
"Colpa nostra signora Blanco: ieri sera lo abbiamo torturato. Però stia tranquilla, quando farà effetto il caffè starà meglio." Pablo si avvicina a mia madre e la invita a sedersi, ma lei rifiuta guardando il caos in giro.
"Tesoro.. Arriverà il fotografo a breve. Cerca di star calmo e rimettiamo in ordine."
Ah già. Sarò in fibrillazione anche peggio di così temo.
Ruggero afferra Diego per un braccio, ora sono semi vestiti entrambi, e gli ingiunge di seguirlo giù.
"Perché andate di sotto?"
Diego si gratta la nuca.
"Ehm... Prendiamo i fiori."
I fiori? Ah già, per gli occhielli.
"E tu dovresti davvero farti una doccia amico. Forza, muoviti."
Pablo mi trascina in bagno e mi indica i lavandini.
"Che fai, resti per lo show?"
Sghignazzo.
"Mi assicuro che non ti sgozzi facendoti la barba. Fra l'altro hai scelto il giorno peggiore per confessarmi che sei gay."
Ridacchio... È un bastardo, ma sa davvero come farmi sentire meglio.
"Piantala."
Pablo scuote le spalle mentre io mi spalmo di schiuma da barba.
"Non mi dirai che stanotte non ci hai provato con me a letto?"
Ridacchio ancora:
"Tranquillo, non sono Mechi."
E scoppiamo a ridere entrambi. 
Finisco di farmi la barba senza intoppi e poi lo fisso dallo specchio.
"Hai intenzione di restare lì a lungo? Vorrei farmi la doccia."
Pablo annuisce e sparecchia il lavandino.
"Tranquillo... Non sono Tini. E soprattutto, non sei il mio tipo. Sei troppo peloso ahahah!"
Ridiamo e io mi infilo sotto la doccia. Chissà cosa starà facendo Tini ora... Se anche lei ha paura, come me.
Quando riemergo dal bagno, Diego e Rugge zompettano eccitatissimi davanti al mio camerino.
"Che fate qui voi?"
Chiedo curioso.
"Siamo qui per assicurarci che non ti strozzi con la cravatta!" Strilla Rugge 
"Uhmmm... Devo ancora vederla fra l'altro."
Si scansano per farmi aprire l'armadio e...
Dentro, schiacciato come una sardina, ma sorridente come non mai, c'è Tomas Goldschmidt.
"Ommioddio tu?!" Rido e lo abbraccio stretto.
"Non potevo perdermi le nozze dell'anno e inoltre... Io ho sempre tifato per voi."
Lo stringo a me e ho gli occhi lucidi.
"Ragazzi voi..." Chiedo a Rugge, Diego e Pablo...
"È il nostro regalo per te... Beh, uno dei regali."
Pablo mi dà una pacca e Diego mi strizza l'occhio.
"È il mio miglior momento e lo sto vivendo con voi. Vi adoro." Li abbraccio tutti e piango di gioia. 
Adesso sono davvero pronto per sposare l'amore della mia vita.

P.O.V. Tini
Eliza mi ha messo dei bigodini fra i capelli, e Isabel mi ha fatto la base del trucco. Sono quasi pronta... Forse. Non so...
Ho indossato il mio speciale bridal underwear e sto vagando per la suite in reggiseno, mutandine, tacchi alti e capelli in piega. Devo essere davvero un orrore, e fra quaranta minuti arriverà la madre di Jorge... E le ragazze non sono ancora tornate.
Pure Mechi è nervosa... E se quando mia madre riemergerà dalla stanza due piani più giù ci vedrà così sarà la fine.
"Mechi... Possibile che non siano ancora arrivate?"
Mechi allarga le braccia e sospira. Isabel fissa l'orologio e commenta:
"Hanno ancora cinque dieci minuti prima del mio coprifuoco... Staranno per arrivare."
In quel momento bussano alla porta della suite ed io voglio svenire. Se è il fotografo o mia madre io muoio qui, lo giuro.
La prima cosa che vedo è una vaporosa nuvola blu notte. Poi un immenso porta abiti bianco latte... Poi Cande e Clara. Non finisco di gridare il loro nome che noto la terza ragazza accanto a loro.
"Oh mio Dio!!! Non ci credo!!! Lodo sei qui?!"
Corro verso di lei e perdo un bigodino per strada, sento le guance pizzicarmi per le lacrime che non riesco a trattenere.
Lodovica Comello, fresca come una rosa e vestita con un corto abitino nero primaverile, mi abbraccia e piange con me.
"Tesorino! Non potevo perdermi il tuo matrimonio!!"
Arriva anche Mechi e Clara e Cande si uniscono a noi. Terminata la commozione, Eliza ci richiama all'ordine.
"Ragazze, non c'è tempo! Arriverà fra pochissimo il fotografo... E fra due ore e mezzo dovete essere tutte pronte! Al lavoro!"
E, aiutata da Isabel, trascina dentro il carrellino con gli abiti.
Mechi è già truccata e pettinata, quindi è la prima a essere pronta. Il blu notte le dona, penso ammirando il vestito semplice, stile impero, che ha scelto dal mazzo. Anche Clara e Cande sono pronte in poco e sono magnifiche con i loro abiti a sirena dello stesso colore di Mechi. Sono felice di aver scelto un colore che sta bene a tutte loro. E ho damigelle bellissime. 
Lodo si fa pettinare e truccare da Clara mentre io finisco di essere acconciata da Eliza.
"Tesoro... Io ho un abito a sirena, ma rosso amaranto. Non c'era un blu per me." Ha il bel sorriso affranto.
Mechi schiocca le dita e mi mormora qualcosa all'orecchio. La abbraccio commossa. Solo una vera amica poteva propormi una cosa simile.
"Lodo?"
La guardo negli occhi e lei ricambia, nervosa.
"Sarai la mia damigella d'onore?"
Lodo scoppia in lacrime, con sincera disperazione di Isabel, ma accetta e ringrazia anche Mechi... Che in origine era la mia testimone. 
Aiutiamo Lodo a infilarsi l'abito amaranto bellissimo e io mi concedo un attimo per ammirare le mie amiche. Sono una sposa fortunata. 
Clara batte le mani eccitata.
"Tesoro! Il tuo vestito!!!"
Annuisco e mi libero delle scarpe, restando solo in intimo.
"Aiutatemi! Non posso farlo senza di voi!"
Ci vuole del bello e del buono per capire come si slacciano i mille bottoncini sulla schiena, come si riallacciano e come si drappeggia la gonna dietro perché si noti il ricamo. Ma alla fine, riusciamo ad averne ragione ed è in quel momento che arrivano mia madre ed il fotografo, assieme alla mamma di Jorge.
"Tesoro sei incantevole." Mormora mamma fra le lacrime.
"Mio figlio non sa cosa lo aspetta" mi dice la mamma di Jorge abbracciandomi. 
Il fotografo si schiarisce la gola e chiede:
"Iniziamo con delle foto spontanee?"
Le ragazze annuiscono e si affaccendano attorno a me: chi facendo per sistemarmi un bottone, chi con un rossetto, chi drappeggiando lo strascico.. 
In realtà, facciamo questi scatti più di qualche volta, così non so bene perché definirli spontanei... A me sembrano piuttosto in posa!
Ad un certo punto riemergono dalla saletta mia mamma e la mia futura suocera, una con il mio velo e l'altra con una scatola in velluto. 
"Tesoro... Io e mio marito abbiamo un regalo per te." Le sorrido e la abbraccio. Sono commossa.
"Alla sposa serve qualcosa di blu." Mia suocera tira fuori dalla scatola un cerchietto di zaffiri e diamanti con disegni floreali. Sono senza fiato.
"Non... Oh mio Dio. Non posso..." La stringo a me e lei mormora:
"Sono così felice per voi, figlia mia."
In quel momento arrivano mio padre e mio fratello.
"Tinita...." Comincia Francisco
"La mia bambina...." Papà è commosso.
"Alejandro... Vuoi mettere tu il velo a Tini?" Clara e mia madre lo fissano, ma lui guarda me.
"Ho sempre sognato questo giorno bambina... Ma ora temo sia arrivato troppo presto!" Mi abbraccia e prende il velo dalle mani di mia madre. 
"Sono emozionato. Questo velo, la prima volta che lo vidi, copriva il volto di tua madre. E adesso, tanti anni dopo, sarò io a coprire il tuo capo con questo stesso velo."
Le mie ragazze scoppiano in lacrime e io anche.. Isabel impiega un bel po' per risistemarci ad arte il trucco, ma adesso siamo agli ultimi atti. 
Abbasso la testa per permettere a mio padre di coprirmi il capo, e osservo mia suocera dare a Eliza il cerchietto meraviglioso, che fermerà il velo sulla testa. Mia suocera mi soffia un bacio ed esce, di sicuro per raggiungere il mio promesso... Sono sempre più in ansia.
Le ragazze fanno un ultimo scatto con me e poi arriva Lodo, con due mazzi. Quello di orchidee e rose per me e quello di rose per sé.
"Ti aspettiamo all'altare, piccola."
Annuisco e seguo con lo sguardo le mie migliori amiche, in fila indiana, pronte per precedermi all'altare.
Anche mia mamma e mio fratello si avviano.
"Tesoro, sei pronta?" Mi chiede papà quando restiamo soli. 
Sospiro e lo guardo negli occhi.
"Si papà. Portami da Jorge."
Mi cala il velo sul viso e il fotografo ci fa un ultimo scatto solo nostro. Il tragitto fino alla terrazza sembra non avere mai fine, ma finalmente vedo la luce ed un tripudio di rose rosse e bianche.
Ho lo sguardo basso e stringo fortissimo il braccio di mio padre.
Sento il pianista iniziare a suonare la marcia e guardo verso l'altare.
Sono tutti lì, i nostri amici... Ma il mio sguardo è attratto dal mio principe con gli occhi smeraldo, che mi guarda con amore ed ansia. E nel momento in cui allaccio il mio sguardo al suo, so che sono pronta a diventare Mrs Blanco. 
Finché staremo insieme, nulla di male potrà accadere. 
Quando papà mi lascia da Jorge, vedo il mio futuro marito emozionarsi di più. Mi bacia la mano e, sollevandomi il velo, mormora:
"Ho aspettato tutta la vita questo momento. Ti amo Martina."
Arrossisco di piacere al tocco delle sue dita.
"Anche io, mi amor."
Quando diventiamo marito e moglie, mi trema la mano nel mettere l'anello al dito di Jorge. Ma lui ha la voce ferma, per quanto emozionata, mentre si china sul mio viso per baciarmi.
"Ti amerò tutta la vita Mrs Blanco."
E nel momento esatto in cui le sue labbra toccano le mie so che sarà lo stesso anche per me. 

Sono Martina Blanco Stoessel ora... E sono la donna più felice del mondo. 
 
   
 
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