NOTE DELL'AUTRICE:
salve a tutti sono Elena.Premetto che adoro lo Stony, quindi spero che vi piaccia questa on-shot.Vorrei ringraziare Sere per il revisionamento del testo.
ringrazio anche chiunque recensisca o anche solo legga.
buona lettura =)


 -COME BACK TO ME-
Non so come fosse potuto succedere.Non so come fosse stato possibile,ma sapevo che l'avevo perso,perso per sempre.Almeno così credevo.Fortunatamente mi sbagliavo.lui era lì,davanti ai miei occhi.Certo,era malconcio,ma era vivo.
Vivo..."E' piu' morto che vivo."...Piu' morto che vivo.
Se prima il mio cervello mi ripeteva un'unica parola:vivo,adesso mi urlava l'opposto:morto.
Morto!...No!Non adesso che l'ho trovato!
-Tony!-comincio a gridare.Nulla.Nessun suono,nessun movimento.
-TONY!!!-grido piu' forte.
Ed eccolo,finalmente,un segno di vita.Alza leggermente la testa.Riesco a vedere i suoi occhi.Dio,quanto mi sono mancati!Cerco di sorridergli,ma il sorriso non mi esce.I suoi occhi sono vuoti,sembra quasi non vedermi.Dopo pochi secondi,la testa gli ricade verso il basso.
-Cap...-
Ha cercato di dire qualcosa,la sua bocca si è mossa,ne sono sicuro,ma non so cosa.E' troppo lontano,non lo sento.
-CAP!-
Non riesco a muovermi.Vorrei corrergli incontro,riberarlo da quelle maledette catene.Catene che lo tengono appeso al soffitto.Catene che lo hanno tenuto lontano da me per due anni.Due anni...
-CAP!!!-
Ha la barba e i capelli lunghi ed è magro.Troppo magro.Giuro,me la pagheranno per quello che gli hanno fatto.Mi dico così,ma non riesco a muovermi.Resto solo lì in piedi a fissarlo.Immobile.
-Steve!-grida Natasha,squotendomi.
Finalmente torno alla realtà.La ragazza mi guarda preoccupata.Si aspetta che io faccia qualcosa,che le dica cosa fare,magari.Cerco di schiarirmi le idee.Siamo nella base di...non lo sappiamo.Non sappiamo chi ci sia dietro a tutto questo,esattamente come non lo sapevamo due anni fa.Siamo solo stati informati che quì erano rimnchiusi dei prigionieri.La nostra missione era salvarli.Eravamo entrati facilmente,ma poi siamo stati attaccati.Abbiamo lasciato Thor,Visione e Wanda come sorveglianza all'ìentrata,mentre io, Nat,Bruce e Clint liberavamo i prigionieri.Falcon e Iron Patriot dovevano portarli sulla navetta,al sicuro.OK.Ci sono.Solo ora mi rendo conto che Vedova è riuscita ad aprire la cella dov'è rinchiuso Tony.
-Vai ad aiutare gli altri.Quì me ne occupo io.-dico.
-Sicuro!?Non credo...-mormora lei.
-VAI!E' un ordine!-le grido.
La vedo guardarmi spaesata per un attimo,poi esegue l'ordine.Appena la vedo sparire dietro l'angolo,mi fiondo sull'uomo di fronte a me.Solo adesso mi rendo conto di quanto sia grave la situazione.Tocca a malapena terra.Devo tirarlo subito giù.E' tutto un livido.Il sangue incrostato gli copre i capelli.Ha gli occhi gonfi.Quei pochi vestiti che gli sono rimasti sono tutti strappati e pieni di sangue e fango.Mi si spezza il cuore a vederlo così.Inizio a trafficare con le manette.
-N-No...-un sussurro,ma mi basta per farmi bloccare.
Ho sbagliato qualcosa,me lo sento.Magari gli ho fatto male.O magari ha paura.Magari non ha capito chi sono e mi crede uno dei suoi aguzzini.
-T-Tony,sono io,Steve.-la voce mi trema.
-I-il...re-reattore...-soffia.
Il reattore!?Che gliel'abbiano tolto!?No,è sempre lì al suo posto.Allora cosa c'è che non va!?Non oso chiedere.Non voglio che si sforzi.Allora.Pensa,Rogers!Pensa!E quello cos'è!?Eccolo lì,quello che voleva che vedessi.Quello che voleva che trovassi:un filo.Il cavo parte dal reattore e si collega ad una piccola scatola su muro.Non so che fare.Questo non è il mio campo.
-Banner!-chiamo all'auricolare-Ho bisogno di te,ora!-


Dopo qualche minuto,Bruce arriva.Io,intanto,cerco di tener sollevato Tony,per non fargli tirare troppo i muscoli delle braccia.Chissà da quanto tempo è così.
Appena incrocio gli occhi del dottore,ci leggo dentro stupore.E' immobile all'ingresso.Tony è il suo migliore amico,scommetto che sia un shock anche per lui trovarlo quì.
-Bruce!Ha un cavo attaccato al reattore.Fai qualcosa!-gli ordino.
Banner si sveglia dal suo stato di trans molto più facilmente di me.Si fionda sull'uomo e controlla il reattore.Dallo sguardo che fa,mi sembra che vada tutto bene.Poi si sposta verso quella dannata scatola nera e,lo sguardo che fa,mi fa gelare il sangue.E' terrorizzato.Lo vedo spostare lo sguardo dal reattore alla scatola in una maniera piuttosto inquietante.
-Bruce...-la mia voce è un sussurro.
Banner mi zittisce con una mano.Torna ad esaminare la scatola.Riesce ad aprirla.In questo momento vorrei essere un genio,o perlomeno aver studiasto un po' d'ingegneria.E' un groviglio di cavi,non ci capisco nulla.Bruce si avvicina a Tony e gli solleva il capo.Si guardano per qualche secondo,poi vedo una lacrima solcare il viso del medico.Il mio cervello va in panne.Non capisco più nulla.
-Bruce...-la mia voce trema.
L'uomo mi guarda in un modo tristissimo.Vedo il viso di Tony voltarsi verso di me.I loro sguardi mi trasmettono un'unica cosa:rassegnazione.
-I-Io...non capisco...-cerco di dire.
-Quella scatola nera è una bomba.-mi dice Bruce,sospirando-se stacchiamo il cavo dal reattore ARC,esploderà.E non possiamo estrarre il reattore.Potremo non arrivare in tempo alla Tower.
-Ci dev'esssere una soluzione!-
Sono in preda all'angoscia.Lascio andare Tony,assicurandomi che Banner riesca a tenerlo sù.Inizio a vagare per la cella e continuo a pensare che ci dev'essere un'altra soluzione."Dobbiamo lasciarlo quì"sento la voce del medico risuonarmi nella testa.Non ha mai detto questa frase,ma so che la pensa.Non posso lasciarlo lì.Non dopo averlo ritrovato.Non dopo due anni.Se solo trovassimo un modo per portarlo via più in fretta.
Puo stare solo tre minuti senza reattore,ma,viste le sue condizioni,non resisterà più di uno e la navetta non arriverà mai in tempo alla Torre.Se solo trovassi un metodo più veloce.
-Un portale!-urlo improvvisamente.
Vedo i due uomini guardarmi,entrambi,con un'espressione differente.Bruce mi guarda perplesso.Tony,invece, mi osserva...soddisfatto!?Lui è un genio,avrà sicuramente capito subito cosa volessi dire.O,magari,lui c'era già arrivato prima di me,ma,le poche forze,non gli permettevadi di parlare.
-Un portale!-ribadisco-un portale potrebbe portarvi alla torre velocemente.Thor potrebbe crearne uno.-
-E' una follia,Steve.Ci sono poche probabilità che Tony non muoia durante il viaggio.-
-Io odio le probabilità,Banner!Dammi una percentuale-mi sto seriamente alterando.Lasciarlo quì non è un opzione.
-Abbiamo solo il 20%...-borbotta.
-Mi basta!...Thor!-chiamo attreaverso l'auricolare-Ho bisogno di te!-


Sono seduto sulla navetta.Credo di star avendo un attacco di panico.Nat mi ha obbligato a sedermi.Sa che sono sconvolto.
Thor ci aveva comunicato che erano arrivati sani e salvi.Bruce aveva portato Tony in sala operatoria.
Non pensavo ce ne fosse una all'Avengers Tower.Si scoprono sempre nuove cose.Ma cosa penso!?
Non riesco a ragionare lucidamente.Fino a sei ore fa pensavo che Tony fosse morto,di averlo perso per sempre.Poi,meno di quattro ore fa,me lo sono ritrovato davanti,come se nulla fosse.Come se questi due anni non fossero mai passati.E adesso,sono dovuto stargli lontano due ore.Due ore!!Certo,non sono nulla in confronto a due anni,ma sono comunque troppe.Non ho la minima idea di come stia.Non so se Bruce ha già finito di operarlo.Non so se ha qualcos'altro che non va oltre al reattore.Non so se è riuscito a mettergliene uno nuovo nel petto.Non so se il suo cuore batte ancora.Non sapere nulla è straziante.Mi sento completamente vuoto,perso.
Improvvisamente, la navetta atterra.Non dò nemmeno tempo a Clint di aprire il portellone,che mi fiondo fuori.Inizio a correre.In realtà,non so bene dove andare,ma corro.Nel tempo in cui aspetto l'ascensore,gli altri mi raggiungono.Appena entriamo,Jarvis fa partire l'ascensore.Quando le porte si aprono,usciamo di scatto.I ragazzi fanno passare prima me.La prima codsa che vedo sono Banner e Thor che parlano.Il mio migliore amico ascolta attento,mentre Bruce spiega,molto probabilmente,le condizioni diTony.
-Lui dov'è?-chiedo,prendendo il medico per un braccio.
-Steve...perchè non ti siedi?-mi risponde lui.
-Sedermi!?-chiedo confuso.
Non riesco a pensare che qualcosa possa essere andato storto.Il mio cervello non vuole nemmeno prenderlo in consiederazione.
-Avanti, Steve...-sussurra Nat.
-Sono stato seduto fino ad adesso!-ringhio.
Non posso perderlo,non di nuovo.Non sono riuscito a scordarlo in due anni,come potrei vivere adesso,pensando che avremmo potuto salvatlo!?Che avrei potuto averlo di nuovo con me!?Che avrei di nuovo potuto abbracciarlo!?Baciarlo!?
-Avanti,siediti,amico.-dice Thor,cercandoi di tranquillizzarmi.
-Non voglio sedermi!-sbotto-Te lo chiederò una volta sola,Banner!lui dovè?-
-Lui...l-lui...è in coma...-mi risponde lo scienziato,abbassando lo sguardo.
-C-Cosa!?-
Il mio cervello va in tilt.In coma...coma...coma...riesco a pensare solo a quello.Mi accascio a terra e mi prendo la testa con le mani.Vorrei rimanere da solo.Che tutti i miei amici sparissero,ma,nonostante ciò,ascolto le parole di Bruce.Perchè,in fondo,voglio sapere cos'è andato storto.
-All'inizio andava tutto bene.Sono riuscito a mettergli un reattore nel petto.Poi ho trovato un braccio e una gamba rotti.I muscoli delle braccia erano quasi strappati,Sintomo che mi fa dedurre che fosse appeso lì da almeno un anno.Aveva una brutta infezione alla lingua,che ho risolto velocemente.Insomma,cose che si possono risolvere tranquillamente-continuò pacato Banner-Ma poi...Non so bene cosa sia successo.Ha incominciato ad avere spasmi muscolari,non respirava,il cuore batteva troppo velocemente...-
-Bruce...ti prego...-lo interruppi,alzando lo sguardo.
-Ho fatto tutto il possibnile,mi dispiace....-disse-I-Io...credo che...bhè...c-che dovremmo lasciarlo andare.Non voglio che stia così....-
-Possiamo pensarci domani?...Non posso trovarlo e perderlo nello stesso giorno....-ammetto.
Le lacrime mi appannano la vista,ma avedo chiaramente le facce dispiaciute dei miei compagni.Bruce si china verso di me e mi abbraccia.Sento le sue lacrime che mi bagnano il collo.A quel punto scoppio.Inizio a singhiozzare e le lacrime mi scendono a fiotti.Stringo Banner forte a me.Finalmente non mi sento più solo.Finalmente ho qualcuno con cui dividere il mio dolore.