Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: primimesi    22/02/2016    5 recensioni
Dean e Castiel si conoscono da quando erano bambini, per un fortuito caso della vita. Ma Dean non sa chi è Castiel in realtà, almeno, non prima di ritrovarlo anni dopo, sempre per un'altro strano caso della vita.
Genere: Generale, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Questa è la prima volta che posto una ff in questo fandom, al dire il vero era da molto tempo che non postavo qualcosa. Fatemi sapere cosa ne pensate, spero sia di vostro gradimento.
Ovviamente i personaggi non mi appartengono. 
Scusate gli errori, accetto ogni critica! ^_^



Il rumore assordante dell’arme risuonò in tutta la struttura, le guardie di quel luogo erano già state messe in allerta, tutti pronti per fermare il bambino che era riuscito a scappare da quel laboratorio di ricerca.
“Dovete prenderlo! A tutti i costi!” urlò il medico responsabile del laboratorio, ovvero il dottor George Staling. Uomo di pessima fama nel mondo della medicina proprio per i suoi approcci cruenti verso i pazienti, per questo l’avevano radiato dall’albo, non poteva più esercitare la sua professione, ma aveva costruito un laboratorio alla ricerca del confine tra la vita e la morte, o almeno questo era quello che voleva fare credere ai suoi collaboratori, perché ciò che lui stava cercando era ben altro. Ciò che desiderava ardentemente scoprire era se quelle cavie che aveva selezionato lui stesso possedessero dei poteri soprannaturali, di nessuno poteva considerarsi soddisfatto, tranne di uno, ovvero colui a cui stavano dando la caccia.
 
Il piccolo Castiel riuscì a percorrere chilometri, raggiungendo una città, sapeva di essere ricercato, ma non aveva altra scelta, oltre che nascondersi.
Attirò l’attenzione di molti adulti, impressionati dalla bellezza del piccolo, capelli castani, occhi azzurri, ma di un azzurro che andava nel blu, un blu che non era blu, un colore così particolare da far invidia anche agli attori più belli di Hollywood. Ad accoglierlo in casa, fu una coppia di anziani, attirati da cotanta bellezza.
“Sembri un angelo, sai?” gli aveva detto l’anziana signora, accarezzandogli il viso con dolcezza.
“Dobbiamo portarlo alla polizia.” Suggerì l’anziano signore, seriamente preoccupato per la salute di quel bambino.
Castiel non parlò, solamente scosse la testa, non poteva rischiare di ritornare a essere una cavia da laboratorio, così scappò di nuovo.
Giorni dopo, sotto la pioggia, si scontrò contro due bambini, il più piccolo arrivò a terra, mentre al più grande volò dalle mani l’ombrello.
“Oh no! Sammy, ti sei fatto male?” domandò subito il maggiore al minore.
“No, Dean, sto bene.”
Quando i due si ricomposero, si accorsero di Castiel, inzuppato d’acqua come non mai.
“Mi dispiace.” Fu l’unica parola che il moro disse, prima di pararsi il volto con le mani, timoroso che l’altro bambino potesse picchiarlo.
“Ma che fai? Vieni a ripararti con noi.” Gli disse Dean, sorridendo.
Castiel ci impiegò un po’ di tempo, prima di capire di poter raggiungerli, ma poi fu strattonato dallo stesso Dean, e insieme poi si ripararono sotto un albero, accorgendosi che stava ormai finendo di piovere.
“Senti tu, come ti chiami?” domandò Dean.
“C-Castiel… tu?”
“Io sono Dean, Dean Winchester, e lui è il mio fratellino Sam.”
“Piacere di conoscervi.”
“Piacere mio Castiel, hai un nome particolare non l’ho mai sentito. Non è che per caso non sei umano?” chiese ridendo.
“Ma… io…”
“Che ti prende?”
Castiel sentendosi minacciato, si allontanò dai due, cominciando a correre.
“Ma che fai? Potrebbe riprendere a piovere!!!” urlò Dean in lontananza.
 
Era strano, nessuno aveva trattato così bene Castiel, a parte quella coppia, che poi voleva rispedirlo da dov’era venuto e non poteva permetterlo e poi in realtà lui non sapeva nemmeno chi fosse veramente. Però stare a contatto con quel Dean, gli fece avvertire uno strano calore, aveva avuto un comportamento così fraterno, nonostante non lo conoscesse.
 
Erano trascorsi molti anni d’allora. Castiel era diventato un uomo di trent’anni, si era laureato in medicina da poco tempo, ed esercitava la sua professione da pochissimi mesi, si limitava semplicemente da fare d’aiutante durante le operazioni chirurgiche o assisteva ai controlli, molte volte succedeva che grazie a lui dei pazienti in fin di vita si salvassero miracolosamente, ma nessuno aveva gridato al miracolo, sembrava tutto quasi sulla norma, era tutto sotto controllo, eppure lui lo sapeva bene di non essere mai stato normale.
Quel giorno aveva deciso di ritornare da quella coppia di anziani, che si presero cura di lui, adottandolo, non aveva mai avuto problemi fino ad allora, nonostante la coppia fosse morta da qualche anno.
Erano le dieci del mattino, quando Castiel si stava mettendo il camice, per poter raggiungere il chirurgo ed assisterlo in un intervento, ma le cose cambiarono.
“Novak, abbiamo un codice rosso, un ragazzo ha avuto un incidente con l’auto, ed è arrivato in fin di vita, devi assistere l’altro chirurgo.” Le fu detto da un infermiere che andava di corsa.
Il moro, raggiunse subito la sua postazione, e trovò ciò che non avrebbe mai voluto vedere. Il ragazzo con il codice rosso era ricoperto di sangue dalla testa ai piedi, sembrava apparentemente morto, accanto a lui dei medici, e un altro ragazzo in una fase di crisi indescrivibile.
“Sam, Sammy! Ti prego! Apri gli occhi!” urlava, mentre teneva la mano del fratello.
“Per favore, se ne deve andare! Dobbiamo operare in fretta!” gli fu detto.
“Vi prego, salvate mio fratello! È l’unica cosa che ho! Ve ne prego!!!” strillò ancora, mentre degli infermieri, cercavano di allontanarlo.
Castiel passò davanti a lui guardandolo negli occhi, poteva avvertire tutto il suo dolore, un dolore che nemmeno lui stesso aveva mai provato.
“Lei è un medico! La prego, lo salvi!” lo supplicò, stringendogli una mano.
“Signor Winchester, è meglio allontanarsi e lasciar fare agli esperti.”
Castiel gli diede un’ultima occhiata, ricordava quel cognome e collegò Sam, Sammy. Poteva essere sicuro, il ragazzo in fin di vita, non era altro che il fratellino, del bambino che gli aveva dato riparo quel giorno. Senza perdere altro tempo, si infilò nella stanza insieme al chirurgo e agli infermieri.
“Castiel Novak, giusto?” domandò il chirurgo, mentre si affrettava ad operare.
“Sì, sono io.”
“Ho sentito dire in giro, che porti molta fortuna durante un intervento. Spero farai altrettanto anche ora.”
“Ci provo.”
 
Il tutto durò tre ore, avevano rischiato di perdere Sam centinaia di volte, ma grazie all’intervento benefico di Castiel, il cuore del ragazzo continuava a resistere e il cervello non era da meno.
“Posso parlare io con il fratello?” domandò Castiel. Quando ricevette il consenso, raggiunse Dean, sapeva che anche il chirurgo avrebbe dovuto parlargli, ma doveva sistemare le ultime cose.
“Tu sei Dean Winchester?”
L’uomo si alzò immediatamente da dov’era seduto e raggiunse il medico.
“Sì, come sta mio fratello?”
“Siamo riusciti a salvarlo. Ha ricevuto delle ferite davvero molto gravi, ma c’è l’ha fatta! Sta tranquillo, tuo fratello sopravvivrà senza alcun dubbio.”
“Oh mio Dio! Grazie! Grazie!!!”
Dean abbracciò Castiel così forte quasi da strozzarlo. Poi lesse nel suo cartellino il nome: Castiel Novak. Ricordava di aver sentito quel nome da qualche parte, ma non ci pensò molto, il suo unico pensiero in quel momento era Sam e nessun altro.
 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: primimesi