• Personaggi: Mika, Morgan
• Coppia: Mikorgan
• Prompt: Scelta citazione: Gruppo 2: "Let's not talk about it, rest your head upon my shoulder."
• Genere: angst
• Rating: verde

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[Mika]

Quest’anno, come quasi ogni anno, festeggio il Natale con la mia famiglia a Miami, ma prima di volare là, ho deciso di fare sosta qui a Milano, perché oggi è il compleanno di Morgan, o per meglio dire Marco, una persona che è diventata molto importante per me. Anche lo scorso anno sono passato da lui con una scusa portandogli un regalo; mi ero trattenuto poco, perché di solito quel giorno lo passa con sua figlia Anna Lou, che vede già poche volte l’anno, e non volevo rubargli tempo, quindi credo che quest’anno andrà allo stesso modo.
Pago il taxi e, dopo aver superato il cancello già aperto, suono timidamente il campanello; ma quando mi apre non mi accoglie con uno dei suoi sorrisi stupendi.. I suoi occhi sono gonfi e lucidi come se avesse appena finito di piangere e la sua espressione è tutto tranne un sorriso, sembra quasi deluso di vedermi, come se sperasse di vedere qualcun altro. “Ciao Marco” lo saluto piano, un po’ preoccupato “Ciao Mika, scusa, entra pure..” dice lui fingendo malamente un sorriso e invitandomi ad entrare “Se non è un momento buono io posso ritornare un altro giorno..” dico, restando ancora sul ciglio della porta “No figurati.. Mi fa sempre piacere vederti” risponde, cercando di sembrare sereno “For real? It seemed like you were expecting to see someone else..” chiedo, entrando lentamente e appendendo cappotto e sciarpa all’attaccapanni, a volte non riesco proprio a trattenermi dal dire quello che penso. “In realtà ho sperato per un attimo che fosse Anna Lou..” ammette piano, richiudendo la porta, noto solo adesso che non c’è “Where is she?” chiedo allarmato “Con Asia.. Non l’ha lasciata venire qui” risponde buttandosi a sedere sul divano. “I’m sorry.. What happened?” gli domando piano, sedendomi a fianco a lui e appoggiando momentaneamente il regalo sul tavolino davanti, lui sospira piano e mi guarda un po’, come se stesse ponderando se fidarsi o no “Proprio ieri, vale a dire il giorno prima del mio compleanno, Asia ha dato di matto dicendo che non avevo alcun diritto di parlare di lei e Anna Lou nel mio libro, e non l’ha fatta venire qui, vorrebbe addirittura che lo ritirassi dal mercato.. Nonostante prima della pubblicazione mi avesse detto che non c’erano problemi.” spiega infine, guardando basso e scrollando le spalle rassegnato. “That’s so mean from her!” commento quasi schifato “Dice che dovevo aspettarmelo perché l’aveva scritto su Twitter, sai cosa me ne frega di Twitter! Non capisco cos’ho fatto per farmi odiare così tanto, nel libro ho solo ricordato i nostri momenti felici insieme.. Tu non sai quanto l’ho amata” dice, riuscendo ad alzare lo sguardo, uno sguardo che riesco a reggere per poco, perché lui non ha idea di quanto vorrei che nei miei confronti provasse anche solo la metà di quello che provava per lei. Posso solo immaginare cosa significhi farsi amare totalmente da lui.. Certo gli piace flirtare con me ogni tanto, ma solo per gioco, non gli interessano gli uomini. “Ho continuato ad amarla anche quando ho scoperto che mi aveva tradito, le ho detto che la mia porta era sempre aperta per lei e che l’aspettavo” dice, versandosi del whiskey nel bicchiere, che si trovano entrambi sul tavolino di fronte a noi “Lei ha tradito te?!” chiedo sconvolto, come si fa a tradire Marco? “Sì, con più uomini.. E lei dopo voleva portarmi via Anna Lou per starsene a Los Angeles con un tizio” risponde lui “Se ne vuoi serviti pure.. Sto affogando i miei dolori” aggiunge poi riferendosi all’alcolico “No grazie” rispondo distrattamente “Mi sento come il peso del mondo sulle mie spalle.. Adesso che finalmente ho finito la mia ultima stagione di X-Factor e sono contento di poter riprendere a fare musica sul serio, lei mi fa questo” dice prima di bere un sorso, istintivamente appoggio una mano sulla sua spalla e la accarezzo appena, continuando ad ascoltarlo. “Ha anche aspettato il giorno prima del mio compleanno.. È come se non volesse vedermi felice” riprende con gli occhi un po’ lucidi, riempendosi di nuovo il bicchiere “..Forse non sono fatto per essere amato” conclude, mentre una lacrima silenziosamente gli riga il viso, subito lo avvolgo con le mani e la tolgo passandoci un dito. “Non è vero, tu è molto amabile!” rispondo convinto, guardandolo “Sono un vino amabile..” dice ridendo appena, rido piano imbarazzato, forse questa parola si usa solo coi vini.. Vorrei dirgli tante di quelle cose che non so dove cominciare e dico cavolate come questa.. Sono un disastro! Se non altro l’ho fatto sorridere almeno. “What I wanted to say is that you’re amazing. When they come to meet you, everyone falls in love with you” dico le ultime parole con voce un po’ spezzata, sentendo il cuore battere a mille, lui mi guarda intensamente negli occhi, come non mi ha mai guardato prima, sta per dire qualcosa, ma lo interrompo, perché ho paura. “Tu erà solo inamorato della persona sbagliata..” dico, vorrei tanto dirgli che lo amo, ma ho paura che la cosa invece di tirarlo su di morale, gli farebbe l’effetto contrario, e mi scosto subito “Forse si ama veramente solo quello che non si può avere” commenta lui pensieroso, bevendo un altro sorso, non sa quanto abbia colpito nel segno in questo momento, sento gli occhi diventarmi lucidi, devo cambiare discorso al più presto. “Se io fossi lei, per esempio, io sar..ei una buona moglie per te” dico un po’ a fatica, maledette frasi ipotetiche in italiano “Io non ti farei stressato per i soldi e non andrei via.. Io ti amerei semplicemente” dico abbassando mano a mano la voce, mi sento come un nodo in gola e il cuore batte di nuovo a mille, a questo punto ormai avrà capito i miei sentimenti per lui.. “Sì, credo proprio che ti sposerei Mika” dice facendo lo spiritoso, rido piano arrossendo, effettivamente lui e Asia non si sono mai sposati, e anch’io mi ritengo abbastanza contrario al matrimonio, però in questo caso mi è venuto automatico pensarla così.
“..Noi potremmo essere melio che tanti altri.” dico deciso, se stessimo insieme potrei dimostrarlo al mondo intero, con lui credo che mi sentirei invincibile. Dopo aver finito velocemente il liquido nel bicchiere e averlo appoggiato sul tavolino, mi fissa a lungo, per poi avvicinarsi col viso; per un attimo il mio cuore perde un battito, non mi sposto di un centimetro, posso sentire il suo respiro “Sono confuso” mormora, alternando lo sguardo sui miei occhi e sulla mia bocca, più guardo i suoi lineamenti, più penso che la confusione non mi è mai sembrata così bella. Abbasso le palpebre e lentamente mi avvicino verso di lui, un po’ insicuro, inclinando leggermente la testa, fino a chiudere la distanza tra noi con un bacio. Le sue labbra sono morbide e inumidite dal whiskey, è rimasto immobile e si è fatto baciare da me, ancora non ci credo, mi sembra di volare, non so quante volte ho sognato questo momento.. Approfondisco di più il bacio con la lingua, ma dopo pochi istanti si separa da me, facendomi precipitare immediatamente di nuovo a terra. “Mika.. Scusa.. Io con l’alcool non sto capendo più niente” dice torturandosi i capelli con una mano e scuotendo appena la testa “Tu non ti deve scusare..” dico piano, ancora assuefatto dal bacio “Va bene.. Amici come prima?” mi chiede, accennando un sorriso, questa domanda è come una pugnalata dritta al petto. “Ma.. Perché tu ha fatto?” riesco solo a domandare “Non lo so, forse volevo vedere se provavo qualcosa..” risponde piano, appoggiando la testa sulla mia spalla.. Significa che lui dopo questo bacio non ha provato niente? “Scusa ancora.. E grazie per starmi vicino. Ma… Mika, stai piangendo?” chiede piano, quando nota le lacrime che proprio non sono riuscito a trattenere, scuoto appena la testa e le asciugo subito con la manica del mio maglioncino “Let’s not talk about it, rest your head upon my shoulder.” dico, portando una mano sulla sua testa per rimetterla sulla mia spalla e accarezzargli i capelli. Adesso anch’io mi sento il peso del mondo sulle mie spalle. Avremmo potuto vivere una vita perfetta insieme, se solo Dio l’avesse voluto. Dovrò aspettare un’altra vita e accontentarmi di questa, che è diventata un po’ più fredda e amara, adesso che so con certezza che lui non proverà mai niente per me.
Gli darò solo la mia amicizia, anche se il mio amore per lui non sparirà facilmente come la luce del sole. 


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Ciao a tutti :D
Siamo già all'ultimo prompt del contest! Questo mese è davvero volato :) spero vi sia piaciuta anche questa fanfiction, l'ultima di questa serie di storie collegate da un tema comune, che è l'alcool. A volte l'alcool può portare a cose buone (prima fic), a volte può far fare cose "proibite" (seconda fic), a volte crea solo situazioni comiche (terza fic) e a volte purtroppo può dare delusioni (quarta fic). Non era richiesto dal contest, ma ho voluto fare questa specie di quadrilogia alcolica (?)
Ho scelto proprio la citazione da "Good Wife" perché mi serviva una situazione più "angst" e come pretesto mi è venuta in mente la polemica di dicembre 2014 sul libro di Morgan, infatti la storia (come avrete capito) è ambientata proprio il 23 dicembre 2014. Nell'ultima parte ho cercato un po' di tradurre il pezzo finale della canzone, inoltre ci sono vari riferimenti ad essa durante tutta la fanfiction. Non ho nient'altro da aggiungere xD fatemi sapere che ne pensate, baci ♥