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Autore: Valegol    23/02/2016    2 recensioni
A volte le parole feriscono ma possono essere interpretate come non si dovrebbe quando in sè contengono un mondo fatto di aspettative,speranze per l'inizio di una nuova vita,come l'innamoramento che è stato tra Camilla e Gaetano
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Camilla Baudino, Gaetano Berardi
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
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Un gioco,ecco che cos'era stato per Camilla,soltanto un gioco.
Gaetano stentava a crederci soprattutto perchè nel corso dei dieci anni,quando un omicidio,la vena poliziesca della prof,o forse semplicemente il destino,artefice da sempre dei loro incontri,a volte avvenuti per caso,altre volte no,dato che entrambi desideravano rivedersi ,anche per pochi istanti,solo per guardarsi negli occhi,che esprimevano molto piu' delle parole tra loro,li aveva fatti conoscere,sentiva  che nonostante i suoi vani tentativi di baciarla,avvicinarla,lei c'era,c'era eccome.
Ecco perchè tutto gli sembrava un enorme incubo.
E dagli incubi tentiamo tutti di scappare,anche se sarebbe meglio affrontarli per liberare il cuore e vivere, almeno in parte, in pace.
Erano trascorsi quattro mesi dal ultimo incontro con quella che reputava essere divenuta la sua donna,sebbene lo fosse sempre stata,se non come fidanzata era pur sempre stata la sua migliore amica di cui era follemente innamorato.
Ma per il momento non se la sentiva di ristabilire un rapporto amichevole con lei,le cose erano cambiate rispetto a prima,d'accordo c'era stato un bacio,carico di passione ma nulla a che vedere con la bellissima notte che avevano trascorso insieme.
Camilla si era finalmente lasciata andare e con la banale scusa della camomilla aveva aperto il cuore verso un nuovo amore
Tornare in quel palazzo significava rivivere i momenti con lei e Gaetano non se la sentiva.
I primi tempi li aveva trascorsi chiuso in casa ma era come avere una spada conficcata nel cuore.
Quelle mura erano state testimoni del loro amore,quel letto era stato vittima del loro volersi.
Gaetano decise quindi di trasferirsi per un po' da sua sorella a Roma,la quale era felicissima di rivederlo e accoglierlo nella sua dimora.
-Quanto mi sei mancato!!- disse,correndogli incontro ,non appena ebbe varcato la soglia di casa.
-Anche tu, però ora scusami vado a dormire,il viaggio è stato lungo e sono stanco.- disse Gaetano tenendo lo sguardo rivolto verso il pavimento.
Ma sua sorella lo conosceva meglio di chiunque altro,cosicchè non appena lo lasciò riposare  un po',decise di entrare in camera per portargli la cena.
Si avvicinò lentamente,gli accarezzò delicatamente la guancia e pronunciò queste parole:
-Non mi ricordavo che dormissi cosi' tanto,ti ho sempre visto super attivo,sempre a giro,eri quasi irraggiungibile,dimmi che cosa c'è che non và...-
-Non c'è niente che non và,mi sono solo innamorato della donna sbagliata,può succedere...-
-Si,come no!!!-
-E' cosi',lei si è divertita,vedi io sono un divertimento,peccato che per me lei non lo è mai stato,me ne sono innamorato come un adolescente,e come solo uno sciocco puo' fare.-
-Ascolta,fin da bambini,sei sempre stato tu a darmi consigli,ora lascia che te ne dia qualcuno anch'io.
Io non credo assolutamente che tu sia sciocco,anzi sei meraviglioso come sempre,
Prova a pensare che magari lei stia male quanto te se non di più,non puoi giudicarla solo per delle parole o perchè si è comportata come non avresti voluto,se è come mi hai raccontato,c'era anche suo marito presente e se quelle parole le avesse rivolte a lui anzichè a te?
Se putacaso le avesse dette per scrollarselo di dosso e vivere finalmente in pace con te ?-
Non ci poteva credere,era proprio sua sorella a parlare,a confortarlo,lei che era sempre corsa a farsi aiutare da lui non appena ne aveva sentita la necessita,per poi ripartire e sparire.
-Non so che dire...-
-Infatti non devi dire nulla,alzati da questo letto,rivestiti e corri dalla donna dei tuoi sogni,che anche lei non sta aspettando altro!!!-
Gaetano dunque fece cosi',la abbracciò promettendole che sarebbe ritornato all'indomani con Camilla.
"Tanto sono sicura che avranno ben altro a cui pensare che venire da me ma è meglio cosi',anzi è molto meglio cosi!!"pensò con un sorriso a 32 denti mentre lo guardava salire in macchina e ripartire.
Difatti Camilla nei quattro mesi lontana da Gaetano si era rattristata ma continuava a far finta di nulla,nonostante tutti se ne fossero accorti meno che lei.
Fingeva,fingeva che non gli mancasse da impazzire.
Aveva pure sognato di rincontrarlo all'aereoporto,come in tanti film d'amore che guardava da ragazzina,gli correva incontro e lo baciava,lo baciava fino a far diventare il fiato, corto,a screpolarsi le labbra,ma chi se ne importava,era cosi' tremendamente bello stare tra le sue braccia.
Si era svegliata in lacrime e una fitta al petto l'aveva colta  quando si era resa conto che la realtà era ben diversa dal sogno.
Si vesti' e decise per quel giorno di bidonare la scuola,non ce la faceva ad affrontare il mondo almeno non  in quel momento.
Usci' comunque di casa e si incamminò verso Piazza San Carlo,dove tutto le tornò alla mente.
Loro due sotto la pioggia,una settimana dopo che erano stati insieme,innamorati e felici,felici da morire.
Si dice che di troppa felicità si può morire e forse era proprio il caso loro.
La gente passava,si fermava ad osservarli ma loro non se ne accorgevano.
Erano troppo presi a stare tra le braccia l'uno dell'altro che si erano scordati del resto del mondo.
Amici da dieci anni,innamorati da sempre.
Camilla mentre si stava soffiando il naso e tentava invano di asciugarsi le lacrime che inesorabili continuavano a solcarle il viso,si accorse che vicino al punto dove aveva appoggiato il piede ,c'era un petalo,un petalo di una rosa con attaccato un bigliettino
"Ti ricordi ?"
E cosi' continuavano ad esserci tanti petali di rosa 
"Dici che"
"Non te le avevo mai regalate"
Non poteva avere dubbi,la scrittura era di Gaetano ma com'era possibile che ci fosse se era partito ed era andato lontano,cosi' almeno gli aveva detto il portiere, lontano fisicamente ma non dal cuore.
"Pensi che"
"Basteranno"
"Per tutta"
"La nostra vita"
"Che trascorreremo insieme"
"Se lo vorrai"
  
"So a cosa pensi"
"Che io non ci sia"
"Ma basta"

Nel frattempo Camilla proseguiva a camminare 

"Che cammini"
"E arriverai ad una fontana"
"Ti dice niente?"
"Proprio qui,mi dicesti che..."
"Ovunque fossi andato"
"Tu saresti venuta"
"Con me"
"Ora"
"Lo dico io a te"
"Ovunque  andrai,io verrò con te "
"Ora basta piangere,alza gli occhi amore"
Camilla obbedi' e fu cosi' che vide.
Gaetano con in mano un mazzo di rose rosse,anch'esse protagoniste della loro unica,stupenda favola d'amore.
Le si avvicinò e le sussurrò
-Allora che ne dici,pensi che non ti ami abbastanza?
Se non ci credi piu' di tanto,aspetta un po',questa è una dmostrazione in più-
Camilla sorrise e si trovò tra le mani una scatolina con dentro una collana.
Era un ciondolo a forma di cuore,con una piccola fessura al centro.
Per aprirla c'era una chiave,Gaetano gliela cedette in modo che la potesse aprire e chiudere quando voleva.
-Questa chiave però la terrò io perchè tu mi ha rubato il cuore e io te lo cedo con tutto il mio amore ma vorrei che mi concedessi la possibilità di aprirlo e viverlo  , chiuderlo e proteggerlo.
Camilla si avvicinò e lo baciò dolcemente sulle labbra,dopodiche infilò la chiave e la collana magicamente svelò il suo tesoro.
All'interno vi era una foto di loro mentre si baciavano proprio davanti a quella fontana dove si trovavano in quel momento.
Camilla spalancò le braccia,si abbracciarono e si sussurrarono
-Ti amo-









 
  
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