Purtroppo, hanno deciso,
che la fine, sia alla svelta,
che il tuo fiore, sia reciso,
questo il peso, della scelta;
Purtroppo, quel pugnale,
ha la punta, verso il cuore,
così accendono, il finale,
così spengono, le luci,
dell'amore.
L'uscita, questa volta,
è un sentiero, senza inizio,
una macchia, senza sosta,
verso il lento precipizio;
l'uscita, questa volta,
non è pianto, di salvezza,
ma una lacrima, che ascolta,
silenziosi, colmi vuoti,
di tristezza.
Ora sorge, la domanda,
che ritorna, prepotente,
e risuona, come un’onda,
sullo sguardo, della gente;
ora tuona, poi comanda,
chiede gocce, di esistenza,
una musica, che scalda,
un riparo, a questo freddo,
l'amara sentenza.