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Autore: _ClyssiasChange_    24/02/2016    1 recensioni
{Humanized!Pony} {flutterdash}
Fluttershy, la nostra timida cheerleader, amata da quasi tutta la scuola per il suo dolce carattere e la indubbia bellezza.
Rainbow Dash, o la ami o la odi, combattiva, forte, sportiva, ribelle, eppure ultimamente strana, più del solito, sente qualcosa di diverso nei confronti dell'amica dai capelli rosa.
Applejack, testarda, dolce ma spesso stronza, ti capisce e ti aiuta a comprendere.
Big MacIntosh, perdutamente innamorato della cara 'Shyshy, timidamente proverà a conquistare la dolce sedicenne.
Amicizia, amori, confusioni, intoppi.
In una sola parola: adolescenza.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Applejack, Big Macintosh, Fluttershy, Rainbow Dash, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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4. Training


 
 
-RAGAZZE! Ma si può sapere che avete oggi? Dobbiamo essere in perfetta forma per la prossima partita- Crystal rimbeccò nuovamente le compagne di squadra, che erano stanchissime dopo la decima – o forse più- prova sulla coreografia.
-Dai, cinque minuti, come fate ad essere così incapaci?- brontolò, tirando indietro i capelli argentei.
-Che strazio- commentò Heaven buttandosi a terra.
Fluttershy nel frattempo si stava quasi addormentando.
-Ehi Shy … che hai?-
-Che? I- io, s- sto ben- uno sbadiglio la interruppe.
-Sonno eh?-
Annuì, chiudendo direttamente gli occhi e buttandosi a terra accanto alla blu.
-Piccola- sussurrò accarezzandole i capelli.
***
-Ehi Jill, esco un attimo!- esclamò Dash, per avvisare il vice- capitano della squadra femminile di basket.
-D’accordo, ma fai presto capitano- le fece un cenno, a cui l’arcobaleno rise.
- Mh, quasi quasi vado a vedere come se la cava Shy … - decise quindi di passare davanti all’altra palestra che veniva usata dalle ragazze per gli allenamenti al chiuso.
Corse per raggiungerla, era piuttosto ansiosa di vederla, ma cercava di non ammetterlo a sé stessa.
Aveva tutti i capelli scompigliati e una canottiera blu con sopra il suo stemma, una nuvola che sparava un lampo arcobaleno, niente poteva definirla meglio di quello.
Arrivò di fronte alla porta, sbirciando dall’oblò la squadra, sebbene non andasse matta per le cheerleader, doveva ammettere che erano brave e si allenavano duramente.
La sua cara amica stava sdraiata sul pavimento, coi capelli che le coprivano parte del volto e del corpo, avvolgendola in un turbine rosa che la rendeva ancora più bella, Rainbow Dash arrossì involontariamente, prima di notare che una ragazza dai capelli blu – doveva chiamarsi Heaven - la stava guardando con un sorriso, accarezzandole di tanto in tanto i capelli con le sue mani avorio.
Provò un forte senso di gelosia.
Entrò, ricevendo subito sguardi perplessi dalle altre compagne di squadra, notando che la maggior parte avevano i capelli tinti di un orrido biondo, si trattenne dal ridere.
-Ciao Heaven, giusto?- la salutò, con un tono poco amichevole.
-Già- le rivolse un sorriso radioso, per quanto in quel momento fosse arrabbiata con lei non poté non pensare a quanto fosse bella – Come mai qui?- non terminò la frase che spostò lo sguardo sopra il viso addormentato della dolce Shy – Capisco … - sussurrò subito dopo.
-Che intendi dire?- le disse subito dopo, bruscamente.
-Io? Nulla. È molto stanca, poverina … chissà cos’ha, è tutto il giorno che è così persa nei suoi pensieri, pensa che l’ho addirittura convinta a saltare un’ora!- annunciò spalancando gli occhi e alzando le mani al cielo, ridendo.
Dash aggrottò le sopracciglia, eppure sembrava una brava ragazza.
-Allora forse sarebbe meglio che vada a casa, non pensi?- sospirò, aggiungendo poi con una voce calma, scuotendo leggermente “la bella addormentata” – Fluttershy, su piccola, svegliati!-
Ricevette un mugugno di disapprovazione.
La rosa si alzò a fatica, sbattendo più volte le palpebre, era ancora assopita, questo fece molta tenerezza all’arcobaleno, che non esitò ad accarezzarle un braccio sorridendole.
-Forse oggi potevi saltare gli allenamenti-
-Non posso, tra poco ci sarà l’ultima partita della stagione e dobbiamo provare a più non posso- erano rari i momenti in cui la nostra sedicenne era così determinata.
-Ma sei troppo stanca.-
-Non lo sono- ribatté con voce ferma, alzandosi in piedi. – Vado a lavarmi il viso, a tra poco- lasciò lì le sue amiche.
- Dash, la conosci meglio, cosa è successo?- domandò la blu incuriosita.
-Vorrei saperlo anche io … -biascicò.
***
-AAAAAH, ODDIO! NON POSSO CREDERCI!- un’esaltata Pinkie Pie stava saltellando sul suo letto, rigorosamente rosa, mentre l’amica Twilight, sdraiata sul pavimento a leggere una rivista scientifica roteò gli occhi.
-E adesso che è successo?- chiese piuttosto irritata.
-GUARDA QUI!- le fece vedere lo schermo del suo portatile, fermo a una notizia su “tumblr”, il social network preferito della fangirl, dove diceva che presto un manga sarebbe stato tradotto nel loro paese.
-E allora?- accigliò lo sguardo.
-UNA LAMA RIVESTITA DÌ FIORI. CAPISCI? CA PI SCI?- scandì le parole, enfatizzandole più di quanto non potesse fare.
-Cosa dovrei capire?- fece confusa Twilight.
-NON VEDEVO L’ORA DÌ LEGGERLO, ODDIO! Sclero. Sarà insieme agli altri manga! – indicò l’unica parte ordinata della camera, una libreria piena di fumetti americani e giapponesi, e anche qualche libro.
- Seh.- borbottò. – Rendiamoci conto che se su quel sito ci fossero le materie scolastiche saresti la prima .. beh, forse la seconda della classe-
-E poi che divertimento ci sarebbe? UH! Comincia Adventure Time! Lo guardiamo?- alzò le braccia al cielo, tutta contenta, mentre la mora rise acconsentendo.
Per quanto fosse strana non poteva immaginare la sua vita senza quella folle testolina fucsia.
***
- Mh, aggiungendoci questo sarebbe perfetto! Non credete?- una raggiante Rarity modificando un vecchio schizzo nel club di cucito della sua scuola. Certo, col fisico che si ritrovava avrebbe potuto stare con le cheerleader come l’amica Fluttershy, ma la moda era la sua passione.
-Brava come sempre!- l’applaudì una ragazza del primo anno tutta entusiasta, la viola era come un modello da seguire per lei.
Insomma, Rarity ai suoi occhi appariva così sicura di sé, attraente, intelligente, talentuosa. Era praticamente perfetta.
-Non esagerare Annette … - arrossì la ragazza. – Oh, si è fatto tardi. Potete andare tranquillamente, finisco io qui.- aggiunse poi.
Gli altri sistemarono le loro cose in fretta, stanchi di quella giornata, tranne la giovane Annette che, accarezzandosi la treccia bionda respirava profondamente.
-S- se vuoi posso darti una mano … -sussurrò.
-Cosa? Nono, vai pure a casa. Quelli del primo anno dovrebbero andare via anche prima, lo sai? Tanto tra mezz’ora vado pure io- le sorrise.
L’altra annuì non completamente sicura, voleva stare ancora a guardare la ragazza, era così irraggiungibile, si chiedeva se un giorno potesse essere alla sua altezza, era così insicura al suo confronto, lei non sarebbe mai stata capace si indossare un vestito del genere a scuola, al contrario metteva i soliti jeans sgualciti, lei invece lo faceva sempre, sempre diversi e sempre attraenti, alle volte cuciti da lei, poi i suoi capelli erano così morbidi e avevano un profumo dolcissimo, mentre i suoi? Insulsi, un colore abbastanza comune, un odore di shampoo scadente e nemmeno troppo belli, i suoi occhi celesti trasmettevano tutta la sua forza, la sua determinazione, la sua malizia, non si stupiva affatto degli spasimanti che aveva, ma che ignorava – sicuramente non erano alla sua altezza!- Ecco cosa pensava Annette.
Eppure aveva un non-so-ché di misterioso che la rendeva ancora più intrigante.
Non aveva difetti.
Ogni tentativo di paragone la faceva sentire sempre più inadeguata.
- Ehi ragazzina, ti senti tutto bene? Ti sei incantata – Rarity rise appena nel dire quelle parole, non era canzonatoria, dopotutto non voleva ferirla, ma fece ugualmente diventare rossa dalla vergogna la giovane.
-Io … mi dispiace, mi ero distratta … solo mi chiedevo, perché rifiuti tutti gli inviti dei ragazzi della scuola?- lo aveva chiesto.
***
Corri.
Non pensare.
Corri.
I suoi capelli.
Corri.
Il suo profumo.
Corri.
I suoi occhi.
Corri.
Le sue labbra.
Corri.
Il suo corpo.
Corri.
-MAC INTOSH! VIENI SUBITO QUI! – il professore non transigeva, così ingoiò la saliva e lo raggiunse.
-Sì prof?- gli domandò.
-Oggi sei distratto, non sei concentrato. Se c’è qualcosa che ti preoccupa ok, lo capisco, ma cosa ho sempre detto? Una volta che entrate in campo tutti i problemi sono fuori, spariscono e voi dovete pensare solo alla partita. Non importa se questo è un allenamento- lo rimproverò.
-Lo so- sospirò – Ma c’è una ragazza … ed è bellissima, e credo di aver fatto una cazzata … - si zittì, rendendosi conto solo dopo di ciò che aveva detto.
Restò in silenzio, aspettandosi grida dall’allenatore, tutto ciò che ricevette, invece, fu una mano sulla spalla.
-Con le ragazze non si può discutere, sono stato ragazzo anche io, è normale che resti nei tuoi pensieri ma non devi fare in modo che si insinui nella tua mente a tal punto da distruggerti, non importa quanto sia importante, bisogna sempre rimanere sé stessi. Ora va a lavarti la faccia e mi auguro che, una volta tornato, sarai più concentrato-  gli consigliò.
“È normale che resti nei tuoi pensieri ma non devi fare in modo che si insinui nella tua mente a tal punto da distruggerti”
McIntosh non poté non trattenersi dal sorridere.
 
 
Clyssia’s Crazy Corner
Mamma mia, sono ancora viva
Allora, da dove cominciare?
A partire dal fatto che non ho scuse per aver pubblicato questo capitolo così tardi, l’ho iniziato da anni e pubblicato solo ora, mi dispiace tantissimo, sono davvero felice di riavere il computer e spero che questo vi soddisfi, vediamo molti lati dei personaggi emergere, chi si fa più forte e chi più debole, chi più comprensivo e chi più dolce e conosciamo anche un altro professore! Che non so ancora che ruolo avrà nella storia ma ha detto un qualcosa di importante nella storia!
Intanto abbiamo visto che fanno generalmente nel pomeriggio i nostri protagonisti!
Spero ancora che vi sia piaciuto il capitolo e che mi perdoniate per il ritardo, fatemi sapere, mi raccomando!
Kiss Clyss
   
 
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