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Autore: KungFuPanda    25/02/2016    1 recensioni
Tratto dalla storia:
Era un giorno invernale, di quelli freddi, oggi a scuola saremmo stati pochi, chi malato e chi in gita.
La mia migliore amica era a casa con la febbre e allora decisi di sedermi accanto a questo ragazzo, lo conoscevo e mi stava simpatico, non sarebbe stato difficile passare tre giorni accanto a lui.
Pensavo male.
Scusatemi ma è tanto che non scrivo e pubblico qualcosa, abbiate pietà.
Genere: Sentimentale, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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It wasn't me

Non era un bel periodo, non riuscivo più a concentrarmi su niente, mi perdevo nella solita routine quotidiana. Svegliarsi, vestirsi, il viaggio in pullman, 5 ore a scuola nella solita classe, con le solite persone e poi di nuovo  casa.
Sentivo il bisogno di un cambiamento, di un’emozione forte, ma non pensavo  così.
Era un giorno invernale, di quelli freddi, oggi a scuola saremmo stati pochi, chi malato e  chi in gita.
La mia migliore amica era a casa con la febbre e allora in classe decisi di sedermi accanto a questo ragazzo, lo conoscevo e mi stava simpatico, non sarebbe stato difficile passare tre giorni accanto a lui.
Pensavo male.
Il lunedì passò senza problemi, la testa fra le nuvole e i pensieri che vagavano sulle verifiche da recuperare.
Il martedì già diverso, più contatto fisico, più parole sussurrate, più sorrisi negli occhi.
Non ci pensai molto, non ci feci attenzione più che altro, sono una persona a cui piace il contatto fisico, non era strano per me.
Il mercoledì cominciarono ad arrivare commenti sulla nostra vicinanza. “Stareste bene insieme” “Come siete carini” “Oh bellini”. Non mi sconvolsero più di tanto mi viene detto spesso, però mi mossero qualcosa dentro.
Parlammo per due ore ininterrottamente, non mi accorsi nemmeno del tempo che passava, ero concentrata su di lui su quello che ci dicevamo. Quel giorno dovevamo fermarci a scuola fino alle 16,15 però dovevamo fare cose diverse, speravo di vederlo per pranzo.
Non lo vidi per più di 5 minuti essendo lui dall’altra parte della stanza, però ci scambiammo degli sguardi, dei sorrisi complici, riuscivamo a capirci ed erano solo tre giorni che ci eravamo avvicinati così.
Alla fine del pomeriggio la classe venne fatta riunire e mi ritrovai di nuovo assieme a lui, accanto una mia compagna che gli chiedeva da quanto stessimo insieme, lui sembrava seccato dal suo comportamento e dalle sue domande, io cercai di allontanarla e cambiare discorso con un “Ma che cazzo dici”.
Suonò la campanella e uscimmo, ci avviammo verso la fermata dell’autobus che sarebbe passato in un’ora circa. Si offrì di portarmi la borsa, ma rifiutai.
Arrivammo alla fermata c’era sempre tanto tempo prima di poter partire, ci sedemmo con dei nostri amici su delle sedie fuori un bar li accanto e cominciammo a parlare cercando di passare il tempo.
I miei occhi tornavano sempre su di lui seduto alla mia sinistra.
Arrivò il pullman e salimmo. Più pensavo a lui e alla sua vicinanza più avevo le farfalle nello stomaco, quella meravigliosa sensazione di soffocamento e mente leggera.
Io e una mia amica ci sedemmo nei primi sedili, segretamente sperai si sedesse da qualche parte li accanto e ci rimasi un po’ male quando lo vidi passare senza pensarci e andare quasi in fondo.
Il mio dispiacere terminò poco dopo, era tornato li davanti a parlare con me, con noi, prima che il pullman partisse. Quando l’autista mise in moto disse “ciao”, a tutti credo, ma accarezzandomi la testa e guardandomi negli occhi sorridendo, le farfalle nel mio stomaco si scatenarono, la sensazione di leggerezza nella testa si fece più forte impedendomi di uscire dal pensiero di lui.
Scesi dal pullman per aspettare la coincidenza e parlando con delle amiche il pensiero di lui non mi sfiorò più di tanto.
Arrivai a casa e finalmente raccontai tutto alla mia migliore amica, che mi disse di provarci.
Io non ero convinta, era facile che mi facessi trascinare dagli eventi.  Avevo paura che fosse solo un sentimento provocato dal  fatto che eravamo stati tanto insieme in quei tre giorni.
Passò la serata senza che io ne la mia migliore amica fossimo riuscite a capire niente, lei di quello che era successo e io di cosa provassi.
Andai a dormire col cuore peso
Lo sognai, mi sorrideva come a scuola, ci comportavamo come quella mattina, abbracci e mani intrecciate insieme. Mi svegliai ancora più confusa di prima.
Speravo di non essere la sola confusa, speravo che anche lui mi pensasse.
Ci avevano dato dei giorni di pausa scolastica quindi ero a casa, non avevo nulla da fare così mi misi a sistemare delle roba che avevo a giro.
Mi sfuggivano le cose di mano e non riuscivo a concludere nulla quindi andai a fare un giro con mia mamma, a cercare dei vestiti per sabato sera.
 Per tre ore riuscii a non pensare a lui.
Arrivai a casa e mentre mettevo in ordine i vestiti comprati mi cascarono di mano.
“Mamma oggi mi casca tutto di mano ma è possibile” le dissi ridendo.
“Si vede che qualcuno ti pensa tesoro” mi rispose.  Era un modo di dire, ma non poteva mettermi più in difficoltà in quel momento.
Da quel momento in poi il mio cervello non voleva abbandonare, nemmeno per un solo momento,  l’idea che forse anche lui mi stava pensando, che forse anche lui era confuso come me.
Andai a letto col cuore che continuava a lottare con i sentimenti, la mia migliore amica che mi incoraggiava a provarci anche se le avevo detto che in quelle due ore avevamo parlato un po’ anche della ragazza che gli piace.
 “ Che ti importa, fatti coraggio, puoi fargliela dimenticare” mi diceva.
Quello che non sapeva era che in quelle due ore la ragazza di cui mi aveva parlato con un sorriso aperto, un po’imbarazzato e gli occhi che brillavano era
lei.

 

Salve a tutti è molto che non scrivo ma il mio umore e cose che sono successe recentemente mi hanno portato a scrivere di nuovo. Ho in programma un altra storia ma ci tengo di più e potrebbe essere la mia prima storia a capitoli quindi non essendo una persona costante preferirei prima finire di scrivere o essere abbastanza avanti primadi iniziare a pubblicarla.
Se volete leggere altro di mio vi lascio il link di tre immagina (One Direction) che scrissi due, forse tre anni fa:
Lo spiavi da dietro un muretto.. (Liam)

Il tuo migliore amico (Harry)
Capodanno (Niall)
  
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