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Autore: DreamEater    25/02/2016    0 recensioni
E' una poesia triste. Rappresenta ciò che dentro mi uccide e che mi esplode. Ho dovuto scrivere per liberarmi. Periodi interconnessi alla voglia di vivere pari a zero. Malessere interiore.
'Giorni di ordinaria tristezza' perchè marca fondamentalmente ore ed ore chiuso in me, a pensare di non essere, di non sentirmi qualcosa. Tristezza.
Genere: Drammatico, Poesia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Giorni di ordinaria tristezza



Non me la voglio prendere con nessuno se sono un po' depresso
é che mi sento solo solo come al polo il sole stesso.
Adesso, che anche se é presto ed il mondo lo guardo a rovescio,
nel senso che sono nell'angolo e sento tutto e tutti andarmi addosso,
penso che i miei mostri non credano esista un mondo perfetto,
cercano solo di ricrearlo piú volte, piú forte, ma senza successo.
Ossessionato dal sonno per i sogni che eliminano tutto il resto
scavo bene in fondo ad essi per trovare chi sono, me perso.

Nella realtà non sogno forse sono un po' triste
nella vita di un mondo fatto di notti già viste.

Mi dimostrano che sono fragile, che son debole e mi spezzo
come quando penso troppo, inciampo nelle nuvole e casco.
Faccio le mie ultime preghiere mentre cado e collasso
nella speranza di saper cadere senza colpire qualche masso.
Assomigliano alle sue iridi quelle onde sotto il mio naso,
precipito volentieri se poi immergendomi comparissi sul suo viso.
Inciso, mi preparo a nuotare in quel blu che si avvicina a Dio,
ma é proprio da lui che andrò, non sul tuo volto; sono morto, addio.




-DreamEater
   
 
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