Giorni di ordinaria tristezza
Non me la voglio prendere con nessuno se sono un po' depresso
é che mi sento solo solo come al polo il sole stesso.
Adesso, che anche se é presto ed il mondo lo guardo a rovescio,
nel senso che sono nell'angolo e sento tutto e tutti andarmi addosso,
penso che i miei mostri non credano esista un mondo perfetto,
cercano solo di ricrearlo piú volte, piú forte, ma senza successo.
Ossessionato dal sonno per i sogni che eliminano tutto il resto
scavo bene in fondo ad essi per trovare chi sono, me perso.
Nella realtà non sogno forse sono un po' triste
nella vita di un mondo fatto di notti già viste.
Mi dimostrano che sono fragile, che son debole e mi spezzo
come quando penso troppo, inciampo nelle nuvole e casco.
Faccio le mie ultime preghiere mentre cado e collasso
nella speranza di saper cadere senza colpire qualche masso.
Assomigliano alle sue iridi quelle onde sotto il mio naso,
precipito volentieri se poi immergendomi comparissi sul suo viso.
Inciso, mi preparo a nuotare in quel blu che si avvicina a Dio,
ma é proprio da lui che andrò, non sul tuo volto; sono morto, addio.
-DreamEater