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Autore: LADY_youkai    25/03/2009    2 recensioni
Ruki non deve combattere solo contro se stesso, ma anche contro qualcun altro per potersi aggiudicare le attenzioni di una persona importante...
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Reita, Ruki
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui con una nuova ff! Questa volta cambio coppia e spero almeno na voglia di dar loro un lieto fine...

Devo proprio dirlo che  (purtroppo) i personaggi appartengono a loro stessi?....

Buona lettura

Chapter One - Intro

 

Silenzio.

C’è sempre e solo quello ultimamente. Ma nella mia testa un vortice di voci che mi infastidiscono e mi inquietano.  Non so per quanto tempo ancora riuscirò a resistere a questa spinta che mi guida verso il vuoto, l’ignoto. Osservo l’ora: sono le quattro e io sono ancora in questo letto, immobile.

Chiudo gli occhi.

Ho sonno.

 

Il miagolio del mio gatto mi sveglia e mi costringe ad alzarmi, controvoglia. Mi sfrego gli occhi, per poi osservare l’animale che si è sistemato sul mio grembo, soddisfatto di essere riuscito nel suo intento

-Sono sveglio- Gli dico io, alzandomi. Raggiungo la cucina a piedi nudi e trovo lì mia madre: sta sistemando alcune carte, ma le nasconde abilmente quando si accorge della mia presenza. Non capisco perché continui a nascondere l’evidenza: i miei genitori si stanno separando e non potrei essere più contento, i loro litigi stavano iniziando a essere davvero pesanti e non riuscivo più a sopportarli. Adesso mio padre vive a casa di mio zio, mentre noi continuiamo a occupare questo appartamento. Non sento davvero la sua mancanza, anzi…so di dire delle cose orribili, ma non ci posso fare nulla

-Ah, Takanori, non ti avevo sentito- Mamma, perché continui a trattarmi come un bambino? Ormai ho diciassette anni, credo di essere abbastanza grande per prendermi delle responsabilità

–Ti sei svegliato da solo?-

-No, il gatto…- Rispondo io, sedendomi per mangiare la mia colazione. Non parliamo, non parliamo mai da quando papà se ne è andato. Meglio, inizia a infastidirmi il chiacchiericcio inutile.

 

Esco e mi appresto ad andare a scuola: penso che mollerò quest’anno, non me la sento più di occupare quella sedia e di far spendere i soldi ai miei per nulla. Peccato che io non ci riesca

-Ehi! Ruki!- Mi sento chiamare e mi volto, ben sapendo chi mi vuole: c’è solo una persona che mi chiama così. Ed è per lui che non riesco a mollare

-Ciao Reita- Sono sempre così felice di vederlo e credo proprio di aver capito il perché: mi piace, davvero tanto. Ho conosciuto Akira quando andavo alle elementari e ci siamo subito trovati in sintonia. Alle medie ho capito che c’era qualcosa. E ora ho capito. Lo guardo mentre mi corre incontro, sorridendo.

Lui sorride sempre

-Sono passato da casa tua, ma tua mamma mi aveva detto che eri già uscito-

-Sì, scusa, ma non volevo restare ancora lì-

-L’ho immaginato- Lui è stata la prima persona a cui ho detto della separazione dei miei e sembrava più dispiaciuto lui di me. Ci incamminiamo verso l’istituto e a un certo punto tira fuori un discorso di cui non vorrei parlare

-Sai, ieri mi sono visto con Mayu- Aggrotto le sopracciglia, ma non credo che lui se ne sia accorto: è sempre uscito con molte ragazze e, sebbene mi abbia sempre dato fastidio, non ci ho mai dato molto peso, perché ho sempre saputo che loro erano quelle da una botta e via. Peccato che questa volta la storia sia abbastanza diversa… -Credo proprio di essermi innamorato, lo sai?- Me lo ha già detto ieri, anche se la mia reazione è stata molto più vistosa di oggi: proprio perché Reita non aveva mai detto nulla del genere, nella mia mente mi ero sempre illuso di avere una qualche remota possibilità con lui. Ma ora come ora, so bene che io diventerò sempre più un elemento di contorno nella sua vita e questo non lo posso sopportare, perché lui è tutto per me, da sempre. Lei non mi è mai piaciuta, anche quando non stava con Reita….no, a ben pensarci, ho iniziato ad odiarla da quel giorno

-Ruki, ti devo presentare una persona…Mayu, lui è Ruki-

-Piacere di conoscerti Ruki-

Da quando mi ha chiamato Ruki… solo lui può! Già allora avevo capito che con lei sarebbe stato diverso: lo avevo capito dallo sguardo di Reita, quando la guardava. Con le altre mostrava sempre un’espressione annoiata e distaccata, mentre con lei…il modo in cui la sfiorava, come la baciava, anche davanti a me, come la osservava, quasi come se la stesse venerando, quando parlava con lei. Sebbene temessi che lui mi escludesse e si dimenticasse di me, non lo ha mai fatto: i nostri tempi ce li siamo sempre presi e ammetto che lei non ha mai cercato di dividerci, non si è mai mostrata gelosa. In effetti, non ne ha bisogno, perché sono un ragazzo, ma scommetto che se io fossi una ragazza, allora la situazione sarebbe diversa. Ma io dovrei essere l’ultimo a parlare, visto che sono geloso di Reita sia che lui stia con un ragazzo che con una ragazza. Sono passati tre mesi ormai

-Mayu mi ha detto che tu piaci a Rurika- Sbuffo: Rurika è una sua amica e proprio non la posso vedere, mi sta sempre addosso, non mi lascia respirare, è arrivata anche al punto che a volte mi prepara il pranzo

-Lo avevo capito, non sono proprio così stupido-

-Dai, è carina, perché non ci provi?- Tu lo avresti già fatto, ma io non sono così. C’è una sola persona con cui vorrei stare…senza nemmeno accorgercene arriviamo davanti alla scuola.

Ed eccola: quando vede Reita gli va incontro e lui accelera il passo, lasciandomi da solo dietro, come un fesso

-Reita! Ah…ciao Ruki- “Ah”: racchiude un’intera frase. Insiste a chiamarci con i nostri soprannomi. Maledizione, ma non l’ha ancora capito che solo noi due possiamo chiamarci così?!

-Ciao- Ecco l’unica cosa che riesco a dire. Vedo che si avvicina a me e so che cosa vuole dirmi, quindi l’anticipo

-Mi dispiace, ma lei non mi interessa-

-Ma Ruki, lei è completamente persa per te!- E allora? Dovrei sottostare al suo volere? Scordatelo

-Su, Mayu-chan, non insistere, se ti dice che non le piace…- Osservo Reita, mentre le prende la mano. E il mio cuore si trafigge, come sempre: non so quante ferite ho accumulato in questi ultimi mesi. Vorrei tanto io stringere quella mano ma se lo facessi lui se ne andrebbe. Molte volte abbiamo fatto discorsi del tipo “se tu fossi gay”: ha sempre affermato che non gliene fregherebbe molto, perché cambierebbero solo i gusti sessuali, non la persona. Semplice a dirsi, ma penso che se dovessi andare da lui a dirgli “Lo sai, sono gay e sai una cosa? Credo proprio di amarti” la situazione sarebbe diversa. Forse se lasciassi solo la prima volta…

-Ruki, noi andiamo, ci vediamo dopo in classe, ok?- Io annuisco e li guardo mentre si allontanano: sicuramente andranno a raggiungere un luogo appartato, ormai lo conosco. E io vado via da solo

-TAKANORI!!!!- Mi correggo…

-Kataoka- Ed ecco che arriva Rurika. Non sopporto questa sua confidenza, o meglio, non la sopporto perché è lei, a me non fa niente se gli altri mi chiamano per nome. Per questo io la chiamo per cognome, nella speranza che capisca

-Ma dai! Te l’ho già detto che puoi chiamarmi per nome- Deve essere proprio scema…cerca di cingermi il braccio, ma io mi divincolo e mi allontano

-Scusa, ma devo andare- Non le lascio il tempo di rispondere, corro verso la mia aula. Ma mi blocco quando vedo Reita e lei, dietro una pianta, a baciarsi. Anche io vorrei…anche solo una volta…toccare quelle labbra morbide…

continua...

Ecco qui Reita e Ruki! Devo preannunciare che 99, 99 % gli altri non ci saranno: so già che se dovessi metterli farei mettere Ruki con Uruha e Reita con Kai...e invece voglio che sia una ff incentrata sul sig. Mio Marito e sul nano sexy...bene. mi sembra di aver detto tutto...al prossimo capitolo!

  
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