«Heart
L’acqua tiepida ti avvolge la mano, mentre, ridendo, bagni la tua sorellina con
uno schizzo di quel liquido cristallino. Quando la sua
espressione diventa corrucciata, togli la mano dall’acqua; non faresti mai
qualcosa che a lei dispiaccia: è la persona a cui tieni di più al mondo; più
dei tuoi genitori – non sai neppure tu come mai.
Sempre con un sorriso sulle
labbra, afferri un ramo caduto dall’albero che vi sovrasta, facendovi ombra, e
tracci un solco tra i ciottoli, in riva al lago.
“Questa è una M. M come
Mischa”
Ti chiedi
quando imparerà a leggere. Stai tentando di farle imparare almeno
quello, l’iniziale del suo nome. “Mischa!” ripete lei, divertita. Con un
sorriso scuoti la testa; non starà a sentire te,
pensi, farà di testa sua ed imparerà a leggere quando lo vorrà.
L’improvviso rumore di una
bomba ti distrae, facendoti sobbalzare. Sai bene cosa significa, è l’inizio di un
altro incubo. Ti volti verso Mischa, con uno sguardo preoccupato ed un’ombra
nei tuoi occhi. “Scappiamo, Mischa! Andiamo!”
La prendi
per mano, corri. Senti il vento, percepisci i rumori
attorno a te. E senti il suo cuore, fragile. Ma puro. Le persone con un cuore puro sono destinate a
vivere a lungo, felicemente. L’hai ripetuto a Mischa
tante volte; anche ora glielo sussurri.
[Ma perché, mentre corri, hai la sensazione
di averle detto una bugia?]