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Autore: alicehorrorpanic    27/02/2016    0 recensioni
SEQUEL DI “VOGLIO TE NEL MIO LETTO”
Ora che Alice e Niccolò sono finalmente insieme, il loro amore sarà al sicuro o sarà un salto ad ostacoli?
************
«Cazzo, niente reggiseno» imprecò «vuoi farmi crepare?» ironizzò, stringendomi i fianchi e scendendo a baciarmi il seno.
Ormai la parte razionale del mio cervello era scoppiata e il mio corpo non rispondeva più ai miei comandi ma sembrava dotato di vita propria, totalmente sconnesso da me.
Ero persa completamente in un vortice da cui non avrei più voluto svegliarmi, immersa nei suoi baci, nelle sue carezze, nei suoi morsi sul mio corpo.
Volevo che tutti i nostri problemi sparissero, si dissolvessero in un battito di ciglia, in un respiro.
Strinse forte tra le mani il mio petto e dedicò la sua attenzione al mio ventre, fino ad arrivare tra le mie cosce.
Avevo le gambe che tremavano, il battito accelerato, le dita avvinghiate ai suoi capelli neri e un uragano dentro al mio corpo pronto ad esplodere.
Genere: Commedia, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'killkisskill'
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Ecco a voi il secondo epilogo della storia
Non aspettatevi chissà che da questo capitolo, è volutamente fatto così perché volevo dare qualche informazione sui personaggi della storia.
Spero vi piaccia comunque :D



Epilogo
Always

 


 
            •un anno dopo•


[ALICE POV]

Stare sdraiata al sole, stesa su un lettino e godersi l'aria estiva e il rumore delle onde che si infrangevano sulla riva, non era più solo oggetto dei sogni che mi avevano accompagnata tutti quei giorni in cui ero stata costretta a stare sui libri ma era ormai una realtà bellissima e appagante.

I giorni di reclusione erano finiti da poche settimane ma il senso di libertà che mi aveva avvolto fin da subito non era ancora svanito, forse perché l'avevo tanto desiderato e ora non voleva andarsene.

Gli ultimi mesi erano stati massacranti, verifiche e interrogazione a tutto spiano, simulazioni delle prove di maturità assurde e l'ansia che usciva anche dai libri.

Non ne potevo più, nessuno riusciva a stare dietro a ogni cosa, erano nate incomprensioni, litigi, e i professori non ci aiutavano per niente, anzi, aumentavano la mole di lavoro per farci arrivare super preparati, secondo loro, ma la verità era un'altra: il programma era troppo e il tempo era poco.

La routine era diventata ingestibile, sveglia presto e subito sui libri a ripassare e studiare la tesina, niente vita sociale, se non il ritrovarci insieme per farci coraggio con il motto alla matura senza paura, ma tutti ce la stavamo facendo sotto allo stesso modo.

E ora, eccoci qui, una banda di diciannovenni a costruire castelli di sabbia, fare tuffi mortali, spruzzare acqua, lanciare sabbia e..

«Amore, non hai caldo?» e una secchiata di acqua addosso, sul lettino e tutto intorno.

Amen, in realtà non ero sicura che i miei istinti omicidi si fossero conclusi con la maturità, ma non ero ancora pronta a sperimentare perché la vendetta era un piatto che andava servito freddo, e quindi dovevo pensarci molto bene.

Come da tradizione, durante l'anno avevamo programmato un viaggio post esami, e dopo varie indecisioni tra Grecia e Ibiza, qualcuno aveva proposto la Sunny Beach, in Bulgaria: 8km infiniti di spiaggia e tantissime discoteche per i più scatenati che quasi ogni sera non riuscivano a farne a meno.

Il posto perfetto per i pazzi della classe, come Mara, che ormai faceva coppia fissa con Jacopo, non sapevo se per loro piacere o per fare un dispetto a me, in ogni caso non mi importava nulla, la situazione non mi faceva nè caldo nè freddo, ma non potevo dire la stessa cosa delle sue schiavette Clarissa, Silvia e Francesca che evidentemente erano in lutto perché non erano più così tanto considerate: facevano un gruppetto a sè, spettegolavano di ogni cosa o essere mobile che respirasse, nessun dettaglio o gossip poteva sfuggire ai loro occhi e puntualmente riferivano al diretto interessato senza alcun tatto, tanto da aver creato vari litigi.

Nulla mi stupiva orma, neanche la loro scelta di continuare il loro terzetto alla facoltà di comunicazione, sicuramente il gruppetto si sarebbe allargato a dismisura.

Ginevra e Cecilia, le ricche e snob della classe, arrivavano in spiaggia senza poter rinunciare a una borsa di Chanel e ai gioielli Tiffany, ma a loro discolpa per questo loro lato da vip, potevo dire che negli ultimi mesi si erano ritrovate anche loro immerse nei libri e non nei soldi, e avevano deciso di collaborare con la classe, senza perdere però il loro tocco glam, che sicuramente avrebbe fatto invidia a tutte le studentesse di economia e giurisprudenza.

Arianna era cambiata, si era tagliata i capelli e non aveva fatto più nessun giochetto strano, ogni tanto la vedevo parlottare con Niccolò, lei sorrideva e gli occhi le si illuminavano ma non era più come una volta, non era per amore verso di lui ma verso un altro ragazzo e non potevo che essere felice per lei, anche se accettarla di nuovo nella compagnia non era stato così facile come immaginavo ma alla fine eravamo tornate ad essere 'amiche' ma ancora con molta freddezza da parte mia, che però non mi impedì di sbarrare gli occhi quando ammise di essersi iscritta alla facoltà di matematica, lei che l'aveva sempre disdegnata con fermezza.

Lorenzo era ritornato ad essere una spalla importante nella mia vita su cui potevo sempre contare, anche se non come nel passato ed era spesso al centro dell'attenzione per il suo essermi appiccicato a volte, dimenticandosi che non eravamo più io e lui soli ma anche tutti gli altri che lo prendevano in giro ma non sapevano che mi stesse confidando la sua cotta per una ragazza della classe, che non svelerò perché sotto un giuramento di silenzio.

Christopher e Gaia stavano ancora insieme, anche se loro continuavano ad affermare di non essere fidanzati, in realtà lo erano eccome per ogni occhiata o gesto che si scambiavano e negli ultimi tempi si erano avvicinati ancora di più, staccandosi ogni tanto anche dal gruppo, come in questo momento, sdraiati al sole e in disparte: un giorno avrei scoperto il loro segreto.

La cosa bella era che non litigavano mai, si punzecchiavano, si prendevano in giro, ma non erano mai imbronciati l'uno con l'altra, in un certo senso li invidiavo, anche perché avevano deciso di frequentare la stessa facoltà di lettere, ma non avrei scommesso nessun soldo su Christopher.

Luca aveva iniziato a sentirsi con una ragazza ultimamente e sprizzava felicità da tutti i pori, tanto da aver trascurato in parte lo studio per passare più tempo con lei, la quale era stata costretta a cacciarlo di casa per fargli aprire i libri e superare la maturità con il minimo, ovviamente, e nessuna idea sul futuro, a parte la sua amata Carlotta.

Guglielmo stranamente era cotto perso di Martina, e ora le mancava così tanto che aveva deciso di estraniarsi da tutti per stare appiccicato al telefono e sentire la sua voce, e aveva fatto la stessa fine di Luca, quei due andavano in coppia.

E io, ero ancora innamorata di Niccolò, come non esserla dopo tutto ciò che avevamo passato insieme?

Era passato un anno e mezzo dal nostro fidanzamento ufficiale, un anno e mezzo incasinatissimo, ma che per arrivare fin qui, lo avrei ripercorso tutto quanto, tutti i giorni, ogni secondo, per sempre.

Avrei cambiato qualche gesto, qualche azione, e avrei aggiunto qualche bacio in più e tolto qualche paranoia inutile.

L'amore non sempre era stato bello, mai noioso certo ma non privo di problemi.

Qualche litigata, forse troppe e forse insensate, dettate dalla paura di perderci e non ritrovarci, dalla paura di dirci addio per sempre.

Lo stesso addio che ci eravamo detti tante volte ma che non avevamo mai messo in pratica, perché due come noi era impossibile mantenerli separati.

Stessi cuori che battevano insieme, che offuscavano ogni cosa, anche la capacità di pensare razionalmente.

Il cuore comandava e la testa eseguiva, niente regole, solo una: amarsi, fino alla follia, fino a impazzire, fino a piangere, fino a odiarsi.


 
  
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