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Autore: verystar02    27/02/2016    8 recensioni
«Tu credi in Dio?»
Alzo la testa con impeto, gli occhi spalancati e le labbra tese in quello che può sembrare un sorriso.
«Rispondimi, credi in un ente- un padre se vuoi. Credi in qualcuno che guida i fili del nostro destino? »Chiese perduto nei suoi stessi pensieri e dubbi. La guardava ma non la vedeva.
«Credi in tutto ciò? » Continua tranquillamente lui
Un mero silenzio sostituisce la sua voce inquieta.
Silenzio che lui però ignora con cura, attendendo una risposta.
«Oh sì, io sì. Io ci credo....
Genere: Malinconico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ayato Sakamaki, Kanato Sakamaki, Laito/Raito Sakamaki, Nuovo personaggio, Subaru Sakamaki
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il momento giusto è all'improvviso...

 

 

Erano le 3.00 del mattino.                                                                                                                                              
Né troppo tardi, né troppo presto. Non per lei almeno; abituata com'era a far sbalzare i suoi orari dalla mezzanotte fino alle otto del mattino...                                                                                              
Chiuse con uno scatto secco il comodo portatile bianco, riportando la stanza nel buio più cupo; solo i deboli scintillii dei lampioni sulla strada rischiaravano l'ambiente, quel tanto da consentirle di arrivare fino al letto, senza inciampare su un qualche oggetto vagante abbandonato sulla dolce moquette della sua stanza. Un fugace sorriso comparve a stirare le  labbra, mentre gattonava sulle lenzuola bianche e raggiungeva lesta il cuscino, sprofondandoci dentro il viso. Adorava quella fresca sensazione terapeutica del cotone sulle sue guance.
La notte era stupenda, luminosa, stregata e lei l'amava.
Facendo pressione sulle gambe la ragazza abbandonò il cuscino e si alzò, avviandosi verso l'immensa finestra aperta della sua stanza.
Guardò fuori; prima l'immenso cielo stellato e poi lo spendido cortile fiorito del convitto in cui viveva da fin quando ne aveva memoria.
Quest'ultimo si trovava in una località isolata abbastanza lontana dall’inquinamento luminoso che troppo spesso ostacola chi vuole ammirare il cielo.
Un’altra giornata stava per avere inizio, da li a poche ore il sole sarebbe sorto svegliando tutta la città assopita.
La luna le baciava la pelle delicata e il cuore le batteva molto lentamente.
«Sai Amay..ci sono stelle che non tramontano mai, anche se il cielo è ricoperto da nuvole, anche se c’è il buio intenso..» Disse una voce familiare alle sue spalle, improvvisamente, facendola sussultare.
La ragazza si girò trovandosi di fronte la grossa stazza di suor.Amelia, la direttrice del convitto, colei che l'aveva accolta e cresciuta come figlia sua senza esitazione, nonchè la persona a cui voleva senza dubbio più bene.
«Suor.Amelia, che succede? Sei l'ultima persona che mi aspettavo di trovare quì a quest'ora» Disse Amay ,con un po di sorpresa, rompendo nel nascere il silenzio imbarazzante che si stava formando.
«Amay cos'è per te la luna?» Chiese lei  non curandosi della domanda postagli dalla ragazza.
Quest'ultima rimase sorpresa.
«L’unico satellite naturale della Terra. Cos’altro dev’essere?E poi cosa centra? Perchè me lo chiedi!?»Rispose la ragazza con più naturalezza possibile.
«Sai..per me è una faccia amica. L’ho sempre ammirata fin da quando ero piccola. Ci parlavo, le confidavo i miei segreti…. E mi ha sempre fatto sognare…Durante i momenti terribili lei era sempre a consolarmi...»Sospirò la donna.
A vederla potrebbe avere una cinquantina d'anni, anche se in realtà erano un po di più.
«Suor.Amelia cosa centra? Sicura di stare bene? Ti vedo un po stanca…» Disse seriamente preoccupata Amay facendo qualche passo avanti verso la donna.
«Si tranquilla io sto bene... ma c'è una cosa che devo dirti..Riguarda tuo padre..»
Le sue parole le arrivavano alle orecchie come le gocce di pioggia che avevano iniziato a cadere dal cielo, provocando turbinii di pensieri nella testa della ragazza, facendola rimanare in silenzio, incapace di proferire parola. Non aveva mai conosciuto i suoi genitori, la madre era morta, da quello che sapeva, di parto e del padre non ne aveva mai saputo nulla.
«Questa mattina, mi è arrivata una lettera...»Amelia tirò fuori dalla tasca della sua  tonaca scura una busta bianca, con un sigillo in cera rosso cremesi.
«So che non avrei dovuto leggerla, mi dispiace...ti consiglio di dargli un occhiata...» Disse la donna con un tono di risentimento nella voce, consegnando la lettera a Amay che intanto era intenta a fissare fuori dalla finestra, lo scendere della pioggia estiva che stava portando via con sé tutto il caldo e l'afa accumulato nei giorni precedenti, dando all'aria una carica elettrizzante e rendendo il cielo grigio e triste.
La ragazza si fece coraggio e l'aprii iniziando a leggere...


 
"Cara Amay,
Vorrei dirti che mi dispiace, mi dispiace tremendamente essere la persona che sono...
Sei diventata veramente bella e elegante...
So che probabilmente non crederai ai tuoi occhi leggendo il mio nome, o dovrei dire finto nome, come mittente, perchè si, non è ancora giunto il momento che tu faccia la mia conoscienza, però sappi che questa lettera è a scopo di avvisarti..E' passato molto da quando me ne sono dovuto andare, e giuro sulla mia testa che non avrei mai pensato nemmeno lontanamente di abbandonarti se non fossi stato costretto. Ti ho affidato a Amelia per proteggerti, le ho fatto giurare di non parlarti mai di me nemmeno quando fossi cresciuta, lei  ha saputo prendersi cura in modo eccellente di te e ha mantenuto la promessa, per cui dille pure che io manterrò la mia e che le restituirò ciò che era nei patti.
Sono passati quindici anni dalla morte di tua madre e tu le assomigli così tanto..
Nel mio passato ci sono segreti che mi pesano sulla coscienza. Ma è giunto per te il momento di uscire dall'ombra, adesso devi fidarti di me, farò qualsiasi cosa in mio potere per essere certo che tu stia bene e che non ti succeda nulla, ma te devi fidarti. Temo che leggere questa mia lettera ti farà infuriare. Forse sarà difficile perdonarmi, perdonare la mia assenza, ma ti prometto che alla fine staremo insieme.
E' ora che tu te ne vada dal convitto, ti trasferirai in un altra casa più sicura, raggiungi la città, vai nel negozio di valige del centro e digli che ti mando io. A quel punto ti verrà consegnato un trolley, un mio piccolo regalo, dentro ci saranno degli abiti nuovi e una busta con un biglietto leggilo e fa ciò che c'è scritto...
Devo andare ora, mi dispiace ci incontreremo presto, ne sono sicuro, e ricordati una cosa, io ti sono sempre accanto se ci fosse qualche problema ingestibile io sarò con te.
Ti voglio bene.
Tuo padre."


Terminò di leggere, un grido gli morì in gola, suo pade era vivo...un piccolo sorriso gli si accese in volto.
Senza una parola, il respiro spezzato, si voltò verso Amelia.
«Mi vuole bene...»
Mentre pronunciava queste ultime parole a bassa voce e soffocate dal silenzio, finalmente si lasciò andare.
Qualcosa di caldo le sfiorava le guance, veloce come un pensiero.
Erano lacrime.
Le sue.
Amay









 


Angolino di Veronique

Vorrei inanzitutto ringraziare chi ha voluto partecipare a questa storia interattiva e che mi ha già mandato l'oc;
Noir_Raven
you_know_nothing
Lady_Morjana
_Mamour_
Darkblue_moon
Lady Blossom
Regina di cuori15
Suyka99
Oakii
C o c o
666_Hope_666
AnnyWoolf99
kurumitokisaki02
Overdose_Nour


e chi si è prenotato ma non ha ancora invato l'oc;
boo_dog
Scarlett Blue Sakura


Voglio informarvi che le iscrizioni sono chiuse e che se ,chi non mi ha ancora inviato l'oc, non me lo invia entro domenica 28/02 sera verrà automaticamente eliminato dal'eliminatoria (so che suona malissimo) per i cinque oc della storia.
Come potete leggere dal testo la protagonista si chiama Amay, e vive in un convitto. Il suo prestavolto è preso da Toradora.
Il prossimo capitolo uscirà appena tutti mi avranno mandato l'oc, o martedì 1/03.





 

 



                                                                                                                                                      
  
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