Piccola one-shot very angst ispirata ad uno degli episodi cult della Next^^  

‘Anche se visto dal fondo dell’acqua appare deformato, il cielo è il cielo’ 

                                       (Banana Yoshimoto)

Il riflesso del sole che penetra dal folto della foresta.

Aspetto. So che devo aspettare, così mi è stato ordinato.

Arriverà. Lo sento nell’aria che si muove leggera. L’odore della paura.

Quel sottile filo di tensione che mi lega inspiegabilmente alla mia vittima.

La vittima che hanno scelto per me.

Il cinguettio degli uccelli tra le foglie degli alberi.

In lontananza delle voci.

Non sorrido soddisfatto al pensiero della carneficina che sto per compiere.

Dovrei?

Mi è stato imposto un solo tipo di comportamento: uccidere.

Non posso trascendere dalla parola di chi mi ha creato.

Non so perché.

Piccole figure si stagliano davanti al mio campo visivo.

Ci siamo.

Una folata di vento.

Ciocche di capelli rossi si sollevano attorno ad un viso reso duro dalla collera.

Uno sguardo rancoroso mi sfida da lontano.

Ma non così lontano da poter sopravvivere.

Faccio un passo avanti.

Non sento gioia, non sento dispiacere.

Non sento niente.

Devo solo combattere.

Affondare la lama perfetta e lucente della spada che mi hanno donato nel cuore pulsante di chi mi sfida.

Senza rimorsi, senza rimpianti.

Sento la sua paura.

Sento i suoi dubbi.

Per lei, sono una creatura sconosciuta.

E questo, improvvisamente, mi fa male…

Ma è qualcosa di troppo remoto perchè possa prestarvi la mia attenzione.

Ora devo agire.

E’ verso lei che vogliono io sfoghi la mia violenza.

Sarà per mano mia che esalerà l’ultimo respiro.

Devo farlo.

Devo.

Fuoco e scintille incandescenti.

Lampi di luce abbaglianti e schegge roventi.

Non esiste incantesimo che questa spada non possa assorbire, annullandolo.

Dovrei esserne orgoglioso, chi mi ha creato ha fatto di me un essere invincibile.

Un cavaliere demone programmato per distruggere qualsiasi avversario.

Ecco perché sanguini ai miei piedi, nemica.

Ecco perché sanguini ai miei piedi, amore mio.

Mi fissi con quegli occhi grandi e sgranati.

Chi hai riconosciuto dietro a questa armatura, Lina? Chi stai guardando con quello sguardo disperato?

Non può essere un amico chi ti ha fatto questo.

Sollevo la spada su di te.

Il sangue ti cola dalle labbra.

Sarà indolore, te lo giuro. Sarà un momento, solo un momento… ma mi tormenterà per l’eternità.

Tremo. Le mie mani tremano.

Una voce dentro mi spinge ad agire.

Eppure…

Fermami, ti prego.

Non lasciare che ti sfiori questa spada.

Fuggi, fuggi lontano.

Lontano da me e  da quello che sono diventato.

Un cavaliere demone senza pietà.

Non mi riconosco, Lina.

Incombo su di te come un angelo nero.

Con me porto la tua fine.

Dovresti combattermi, dovresti annientarmi.

Invece rimani inerme davanti a chi ha infranto tutte le promesse.

Sarà la nostra fine? Era così che doveva andare?

Barcollo…

Bambina, bambina dagli occhi grandi…

Per ogni ferita che io possa averti causato, ne ho causata una uguale a me stesso, credimi.