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Autore: Calya_16    29/02/2016    6 recensioni
Come si sarà evoluto il rapporto tra Daryl e Carol dal loro arrivo ad Alexandria?
Tutto questo ha un poco fatto crescere anche loro due?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carol Peletier, Daryl Dixon, Michonne, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La porta della camera venne aperta in modo brusco, con un vociare in sottofondo.
“Mi sa che l’ho dimenticata in una delle camer…”
La voce si interruppe, per poi sbattere la porta velocemente e arrossire. Michonne posò la schiena alla porta, con un’espressione tra lo sbalordito e il sorriso.
 
Vi era solo un raggio di luce che illuminava la stanza, lasciandola in un chiarore pacifico. Daryl si mosse un poco, spostandosi i capelli dal volto ancora assonnato.
Stiracchiò le braccia in alto, per poi sentire qualcuno che si stendeva lungo il suo corpo. Abbassò il capo e sorrise: Carol era ancora addormentata. Respirava pacifica, posandosi a lui.
Stava per posarle un bacio sulla testa quando sentì la porta aprirsi all’improvviso e vide la testa di Michonne fare capolino. Corse a prendere il lenzuolo in fondo al letto per coprirsi, ma non gli sfuggì la faccia di quest’ultima, che si chiuse prontamente la porta alle spalle, lasciando nuovamente soli lui e Carol.
Questa venne fatta rotolare lungo il letto e si svegliò di scatto, saltando seduta sul letto e sbattendo gli occhi per cercare di capire da che parte provenisse il pericolo.
Spostò la testa in tutte le direzioni, frenetica, finché non capì che stavano bene, anche se non riusciva a spiegarsi quello spostamento improvviso.
Si concentrò su Daryl, seduto sul letto che si teneva il lenzuolo in malo modo attorno al corpo.
“Cos’è successo?”
Prima che lui potesse rispondere, si sentì la voce di Michonne da oltre la porta.
“Scusate, per caso avete visto la mia camicia?”
Si capiva che era agitata e un po’ imbarazzata. Improvvisamente Carol capì e le scappò una risata. Daryl si girò a guardarla fulminandola con lo sguardo, per poi alzarsi e vestirsi velocemente.
Carol invece rimase a letto, coprendosi anche lei un poco con il lenzuolo, ma per il fresco della mattina sulla pelle. Si guardò attorno e indicò a Daryl la camicia della donna.
Lui la prese sbuffando e aprì la porta quel tanto per potergliela allungare.
“Scusate…”
Iniziò Michonne, ma lui grugnì e lei corse giù per le scale, ancora imbarazzata eppure divertita.
“Daryl, non è successo niente”
La voce di Carol lo fece girare.
“Michonne avrà visto altri uomini nudi nella sua vita”
Carol si stava divertendo, non poteva negarlo.
“Non poteva sapere che tu fossi qua. Solitamente sei fuori, a gironzolare per tutta la notte, e ti addormenti nei luoghi più strani”
Pensò a quella volta che lo aveva trovato sul divano, o seduto sulle scalette del portico a sonnecchiare, la balestra stretta al petto e le frecce che cadevano lentamente sull’erba per la strana posa che aveva assunto.
Lui non rispose, si limitò a mettersi le scarpe e a prepararsi per uscire. Carol si arrampicò sul letto, raggiungendolo e abbracciandogli la schiena. Andò a posargli un bacio sul collo, cercando di tranquillizzarlo.
Dormivano da tempo insieme, ma prima che il sole spuntasse Daryl si alzava e cominciava la sua ronda. Carol era contenta che si fossero addormentati più del solito, ma doveva anche far capire a Daryl che non vi era niente di strano.
Da quando erano arrivati ad Alexandria si erano avvicinati ancora di più ed una sera si erano ritrovati lì, insieme. Ed ogni sera parlavano un po’ di più: di loro, di quel posto, di quello che stava succedendo.
Carol aspettava sempre ansiosa la notte: era il loro momento, dove potevano essere loro stessi senza paure. Lei accoglieva lui e lui accoglieva lei.
Carol capì pochi giorni dopo le loro prime notti che erano davvero una coppia, e benché questo non venne mai detto esplicitamente, capì dai gesti e dagli sguardi di Daryl che anche per lui era così.
Ma rivelarlo agli altri era un’altra cosa: Daryl si sentiva esposto, vulnerabile.
“Lo sanno già, sai?”
Disse ad un tratto Carol con tono calmo e indifferente, cercando di mettergliela giù nel miglior modo possibile.
Daryl si voltò di scatto, un piccolo lampo negli occhi.
“Come?”
“Non sono stupidi, qualcuno ti avrà sentito o visto uscire da qui. Daryl, non vi è niente di strano”
Lo prese per le spalle, facendolo voltare del tutto verso di lei. Lo guardò negli occhi, sorridendogli dolcemente.
“Non sei più vulnerabile, ma più forte. Non devi nasconderti: ci sono io qui con te”
“Esatto, qui” sussurrò lui, abbassando leggermente il capo. Lei glielo riportò in alto, con una mano sotto al suo mento.
“Non devi mostrarti a loro come ti mostri a me, ma non devi neanche avere paura a far vedere che tieni a una persona. Questo non ti rende vulnerabile, non fa di te un debole. Ti rende più forte, ti fa andare avanti. E gli altri ti guarderanno con ancora più ammirazione”
Lui la guardò intensamente, accennando un piccolo sorriso di quelli che solo lei riusciva a cogliere.
“Ammirazione?”
“Non lo noti, vero? Tutti tengono a te, sanno chi sei e di cosa sei capace. Sei parte di questo gruppo, una parte molto importante per tutti noi…e specialmente per me”
Lui andò ad abbracciarla, girando il volto verso il suo e baciarla intensamente.
Carol si stupì di quel gesto così improvviso, ma lo accolse senza pensarci troppo.
Ultimamente Daryl si stava aprendo sempre più con lei e le piaceva quando prendeva l’iniziativa.
“Ci proverò” le sussurrò a fior di labbra, dandole un ultimo bacio veloce per poi alzarsi.
 
Quando scesero Michonne andò verso Daryl per scusarsi nuovamente.
Questo scosse il capo e alzò la mano, come a voler dire: nessun problema.
Rick invece gli si avvicinò e gli batté una mano sulla spalla, per poi andare a prendere in braccio sua figlia.
Daryl si girò a guardare Carol, decisamente estraneo a tutta quella situazione. Lei gli diede una veloce stretta di mano, sapendo che in mezzo agli altri non poteva ancora baciare il suo uomo.
Sapeva che lui aveva bisogno di tempo per abituarsi a tutto quello, e lei non aveva fretta.
 
          °°°°°°°°°°
 
La sera scese su Alexandria, e tutti erano seduti a tavola a mangiare. Parlavano e ogni tanto scherzavano, mentre Carol lanciava occhiate ai biscotti che stavano finendo di cuocere.
Glieli avevano chiesti a gran voce e così aveva deciso di accontentarli.
La porta di casa si aprì ed un passo felpato fece il suo ingresso: Daryl posò la sua balestra nell’ingresso, per poi avviarsi in cucina e lasciarsi cadere su di una sedia, cercando del cibo con lo sguardo.
Questo gli venne passato, mentre Glenn gli parlava.
“Pensavamo di non vederti tornare stasera. Non tornavi più”
Daryl lo guardò, la forchetta a metà.
“Ho avuto da fare, vi è molto da esplorare”
“Domani verrò con te” intervenne Rick.
Carol si alzò e portò i biscotti a tavola, mentre con una mano sfiorava la spalla di Daryl. Questo si girò e le sorrise, portando la mano sulla sua.
Lei si stupì di questo gesto, così visibile a tutti. Sorrise, trattenendosi dall’abbracciarlo.
Notò con uno sguardo veloce che quasi tutti avevano visto quel gesto, ma fece finta di niente.
 
Quando tutti si ritirarono nelle loro camere, Daryl uscì a fumare una sigaretta mentre Carol stava per salire le scale. Fu però fermata da una mano sul suo braccio: era Michonne.
“Scusa per questa mattina. Non immaginavo che lui fosse rimasto”
Loro lo sapevano già, ecco la conferma per Carol.
“Non devi preoccuparti, sarebbe capitato prima o poi” le sorrise Carol, facendole capire che per lei non vi erano problemi.
Michonne annuì, per poi sorriderle.
“Sei una donna fortunata”
Con questo la donna tornò in salotto, a coccolare Judith.
 
Dopo poco la porta della camera da letto di Carol si aprì e Daryl entrò, andando a posare la sua amata balestra in un angolo non troppo distante.
Lei lo fissò finché lui non sospirò e si lasciò cadere sul bordo del letto.
“Fa strano, salire con loro ancora svegli”
“Puoi tornare dopo se ti fa sentire meglio”
Lui scosse la testa, per poi guardarla.
“No. Ho pensato a quello che mi hai detto e hai ragione”
Non vi era bisogno di aggiungere altro, loro sapevano di cosa avevano bisogno e il tempo li avrebbe aiutati.
Daryl andò a confermare le sue parole baciandola, per poi lasciarsi scivolare nel letto con lei.
Sapevano entrambi che le cose non erano semplici, che i giorni tranquilli non sarebbero durati, ma ora vi erano l’uno per l’altra più che mai.
   
 
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